Buongiorno meraviglie!
Oggi vi parlo dell’ultimo libro arrivato in Italia di
Kendall Ryan per Newton Compton Editori.
“Dolce Imprevisto” è il quarto volume di libri autoconclusivi
dell’autrice. Una serie con alti e bassi per quanto mi riguarda, alcuni volumi
mi sono piaciuti, altri molto meno…
Trama:
Bren Matthews è una zoologa sposata con il lavoro. Dedica
alla carriera tutto il suo tempo e fugge da qualunque impegno sentimentale,
spaventata all’idea di lasciarsi coinvolgere troppo da una relazione. Da quando
suo padre è morto, ha paura di provare un dolore come quello della madre,
distrutta dalla perdita dell’amore della sua vita. E così si accontenta di
storie fugaci, che durano una notte e si interrompono la mattina dopo, senza
complicazioni. L’incontro con Mason Bentley, però, è destinato a cambiare
tutto. La chimica che si scatena è incontenibile e Mason è intenzionato a
dimostrare a Bren che tra loro è scattato qualcosa di molto più profondo.
Riuscirà a convincerla a fidarsi del suo istinto?
Bren passa la notte con Mr. Una botta e via, una di quelle
notti che va oltre la tentazione che si innalza verso il possesso e la voglia
reciproca. Quelle notti calde e piene di tormento capaci di farti sognare ad
occhi aperti anche quando sarai lontana chilometri. Una di quelle notti di cui
hai bisogno ogni tanto per non scordarti chi sei e che ti aiuta ad andare
avanti per mesi, a volte anche anni col suo ricordo.
Mason però dopo quella notte è deciso a ritrovare quella ragazza, Bren.
Ha solo un nome e tanta voglia di trovarla per poi farla sua. Ha lasciato
un'impronta su di lui, anche solo con una sola serata lui è convinto che Bren
faccia per lui.
L'attrazione la si riconosce subito d'altronde, no? Ma l'amore?
Ho adorato che Bren cercasse una fuga dalla quotidianità e non volesse una
relazione stabile e invece Mason, un medico sexy, fosse pronto a mettere
radici. Di solito, nei romance la caratteristica è inversa. L'uomo è abituato a
notti fantastiche e poi "chi si è visto, si è visto" e le donne
sognano un matrimonio appena ci si stringe la mano e di convincere l'uomo alfa
sexy in questione ad una relazione duratura. È quindi, da apprezzare che
Kendall Ryan abbia voluto invertire le parti, visto che di ragazzi seri ne è
pieno il mondo.
Anche se ho trovato un po' troppo affrettati i sentimenti di Mason per Bren, mi
è piaciuto il contesto in cui si sono ritrovati. Pieno di cliché? Sì, ma che ci
posso fare in quarantena le letture leggere hanno prevalso su tutto. Avevo
bisogno di rifugiarmi in libri leggeri e divertenti e "Dolce
imprevisto" lo è. È una commedia romantica con una punta di piccante.
Tutta la serie Roomates mi è piaciuta, libro più-libro meno, e una storia del
genere mancava nella bibliografia di Kendall Ryan.
La sua scrittura è semplice e diretta, il che rende fluida e leggera ogni
storia che le appartiene.
"Dolce imprevisto" si legge in pochissimo tempo e a questo proposito,
avrei preferito che la protagonista Bren rimanesse sulle sue intenzioni più a
lungo. Il suo cedimento verso Mason mi è sembrato veramente troppo semplice e
veloce, o meglio si lascia trasportare perché non riesce a resistergli parlando
di innamoramento però poi fa duecento passi indietro e congetture che mi hanno
lasciata stranita.
Quindi sì, la protagonista l’ho trovata un po’ in
controsenso parecchie volte e una di quelle che si lascia convincere con
facilità.
Penso che tutta la sfera sentimentale poteva essere gestita in maniera
migliore, succede troppo in poche pagine.
Non per questo è una storia totalmente da buttare. Se si vuole trascorrere
qualche ora in compagnia è indicato. La storia è carina e ho adorato gli scorci
dedicati al lavoro di Bren allo zoo, in primis la franchezza nel descrivere
anche azioni che una zoologa deve fare e che non sono rose e fiori e poi tutta
la tenera brigata di animali in via d'estinzione, ma non solo, a cui sono state
dedicate parti di estrema premura e carineria.
Se in tutta la serie Roomates il filo conduttore è la condivisione di un
appartamento, in "Dolce imprevisto" viene a mancare questa
caratteristica e, ad essere sincera, mi è mancata. Mi sarebbe piaciuto vederli
condividere "forzatamente" una casa, una stanza. Metterli in
qualche modo ad intralciarsi nella vita quotidiana altrui, insomma un filo
conduttore che li avrebbe legati alla serie a cui appartiene!
Il mio voto:
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