Buongiorno ferocissimi lettori!!!
Eccoci qua per ospitare la nuova tappa del Blogtour dedicato al nuovo libro Soldier di Julie Kagawa in uscita proprio oggi!!!
In questi giorni avete avuto la possibilità di conoscere meglio i personaggi, parlare con Julie e cosa più importante schierarvi nel vostro team preferito!!!
Oggi ci occuperemo di parlare dei draghi!!! Come si fa a non amarli??? Io ne avrei sempre voluto incontrare uno e voi?
Draghi - Creature tra mito e leggenda
Che abbia le squame o le
piume, le zampe o le ali, i
barbigli o le zanne, il drago
è l’animale fantastico
più raffigurato. Non c’è regione
del pianeta che non conosca leggende
legate alla sua figura. Come
mai? Da dove hanno origine i
miti che ne parlano? E, soprattutto,
si tratta sempre di pura fantasia?
In effetti c’è oggi anche chi ne
dubita. Mentre su animali sicuramente esistiti a volte non si hanno notizie, o mancano quasi del
tutto testimonianze storiche, per
il drago la letteratura è abbondante,
segno che qualcosa di concreto
probabilmente c’era.
Andiamo ora a vedere alcuni di questi miti e leggende che si susseguono nei secoli:
Ulisse Aldrovandi, medico e naturalista
bolognese, descrive con
dovizia di particolari un draghetto
ucciso nei dintorni di Bologna nel
1572: senza ali e con due sole zampe,
era lungo appena un metro.
Ma sempre Aldrovandi riferisce
che in Svizzera, nel 1499, «fu catturato
un lunghissimo drago munito
di orecchie», e che in Francia
fu catturato e portato al re Francesco
I «un drago alato».
Una guida alle montagne svizzere, del 1723, sconsigliava di attraversare certi passi perché vi erano stati avvistati draghi. Un anziano di Lienz, per esempio, si era imbattuto sull’Alpe Commoor in un orrendo drago nero con striature gialle. La storia racconta inoltre che nel 1449, l’intera città di Canterbury fu testimone dell’epico scontro tra un drago rosso e uno nero. (che ci fosse Ember nei paraggi???)
Una guida alle montagne svizzere, del 1723, sconsigliava di attraversare certi passi perché vi erano stati avvistati draghi. Un anziano di Lienz, per esempio, si era imbattuto sull’Alpe Commoor in un orrendo drago nero con striature gialle. La storia racconta inoltre che nel 1449, l’intera città di Canterbury fu testimone dell’epico scontro tra un drago rosso e uno nero. (che ci fosse Ember nei paraggi???)
Negli anni il drago ha poi acquistato
immeritatamente una cattiva
reputazione, diventando l’immagine
del male che il cristiano
deve estirpare.
Così San Siro sconfigge il dragone che campeggia sullo stemma di Genova. San Leucio riduce in catene il drago di Atessa (Chieti). E per quello di Terravecchia, in Calabria, si scomoda nientemeno che la vergine Maria. Draghi morti insieme alle pestilenze di cui erano il simbolo.
Così San Siro sconfigge il dragone che campeggia sullo stemma di Genova. San Leucio riduce in catene il drago di Atessa (Chieti). E per quello di Terravecchia, in Calabria, si scomoda nientemeno che la vergine Maria. Draghi morti insieme alle pestilenze di cui erano il simbolo.
Senza dimenticare la storia di San Giorgio e il drago, da cui la nostra Julie Kagawa ha preso spunto.
Sul mappamondo
aottostante sono mostrate le rotte
seguite dalle coppie di
draghi dopo lo sposalizio.
Nella cartina potete inoltre ammirare gli habitat preferiti dalle varie specie e sottospecie di draghi (Italia e Grecia sono privilegiate per la loro ricchezza mitologica). Nel disegno in basso, infine, la composizione della caverna di un drago sputafuoco.
Nella cartina potete inoltre ammirare gli habitat preferiti dalle varie specie e sottospecie di draghi (Italia e Grecia sono privilegiate per la loro ricchezza mitologica). Nel disegno in basso, infine, la composizione della caverna di un drago sputafuoco.
Anche in culture
molto lontane
dalla nostra,
come quella
assira, la figura
del drago è
presente.
Qui compare
inseguito dall’eroe Merodach. Nel resto del mondo, una parentela
con i mitici dragoni può essere
riconosciuta ai varani, grandi
lucertoloni africani e asiatici. Il più imponente, il
dragone di Komodo, misura oltre
3 metri e si nutre di cinghiali e cervi.
Anche le innocue iguane possono
avere alimentato la leggenda.
E non mancano i draghi di mare, anche se è
difficile pensare che col loro mezzo
metro di lunghezza siano collegabili
ai draghi acquatici.
Quando si parla di draghi non si può pero che far riferimento alla cultura asiatica, sopratutto quella cinese nelle quali il drago è una creatura importantissima.
Il drago (in lingua cinese chiamato long) è un
animale fantastico molto importante in Cina: nella cultura cinese,
questa creatura è simbolo di saggezza, potere e fortuna. A differenza
dei draghi occidentali, quelli orientali sono generalmente considerati
creature benevole e gentili. Storicamente sono un simbolo dell’imperatore della Cina.
I draghi cinesi controllano la pioggia, i fiumi, i laghi e i mari.
Possono allontanare gli spiriti malvagi, proteggere gli innocenti e
dare sicurezza. Volano in cielo tra le nuvole e in molte immagini
vengono rappresentati mentre giocano con una perla fiammeggiante
che, secondo una leggenda, conferisce loro potere e permette loro di
ascendere al cielo, ed è un simbolo di ricchezza, prosperità e fortuna.
Il drago cinese incarna il concetto di yang,
mentre lo yin si concretizzerebbe nella mitologica figura femminile
della fenice. Spesso l’imperatore della Cina viene associato al drago,
di solito un drago giallo o dorato con cinque artigli per zampa, mentre
l’imperatrice viene associata alla fenice.
La Leggenda dei re Dragoni narra di quattro
draghi – il Dragone Nero, il Dragone Lungo, il Dragone di Perla e il
Dragone Giallo – sottoposti all'Imperatore di Giada, che vegliava su
tutta la terra. Un giorno, i draghi videro che gli abitanti della terra
soffrivano molto a causa di una prolungata siccità, e chiesero
all'Imperatore di intervenire mandando la pioggia sulla terra; ma il
loro appello rimase inascoltato. Per aiutare il popolo, i draghi
raccolsero l’acqua del Mare d’Oriente e la portarono sulla terra,
mettendo fine alla siccità e portando grande gioia tra la gente. Questo
gesto però scatenò l’ira dell’Imperatore, che fece incatenare i draghi
sulle montagne in quattro regioni diverse della Cina. I dragoni vollero
comunque agire per far sì che gli uomini non restassero più senz'acqua,
così si trasformarono in quattro fiumi: il fiume Heilung, il fiume Hwang Ho (o fiume Giallo), il fiume Yangstze e il fiume Xi Jiang (o fiume di Perla).
Potrei stare ore ed ore a parlarvi dei draghi! Non pensate anche voi che siano delle creature straordinarie? Quali sono i draghi che più hanno attirato la vostra attenzione durante la lettura di questo breve escursus storico??? E ora vi lascio con gli ultimi acquisti della nostra Jane proprio a tema dragoso!!!! Che ne dite non sono forse meravigliosi? Il diario è qualcosa di stupendo!!!
Non perdetevi i nostri draghi preferiti, e continuate la lettura di Soldier per scoprire come andrà avanti la lotta per la sopravvivenza di Ember, Garrett e Riley???Vi aspetto domani per l'ultima tappa di questo fantastico BlogTour in compagnia del blog Coffee & Books e della sua Recensione!!!
Andiamo ora a vedere nel dettaglio le tappe:
I blog partecipanti al BlogTour sono: (Andate a leggervi le loro tappe mi raccomando!!!)
- E poi ovviamente noi!!!!
E ora lo so che non vedete l'ora di sapere le regole del Giveaway per poter ottenere una fantastica copia del libro!!! Ed eccole qua:
1) Diventare lettore fisso dei blog partecipanti
2) Mettere “MI PIACE” alla pagina di HarperCollins Italia
3) Mettere “MI PIACE” alla pagina autore di Julie Kagawa
4) Commentare tutte le tappe con commenti inerenti, lasciando un indirizzo mail su cui essere contattati in caso di vittoria. 5) Condividere sui vari social (Facebook, Twitter, etc…)
PARTECIPATE IN TANTI!!!
Luna
Che bello ripercorrere la storia dei draghi, animali fantastici ma che non trovano molto spazio nella letteratura di oggi... Io mi sono innamorata di questi animali guardando un film tanti anni fa... L'ultimo dei draghi se non sbaglio.
RispondiEliminaPartecipo al give! Lettore fisso Nicoletta Marasca email nicolettamarasca88@gmail.com
Una Tappa bellissima *_* ed anche molto istruttiva, alcune cose sono veramente interessanti che non sapevo XD. e cmq l'unico drago che conoscevo era quello delle sette sfere :-) Ma ora c'è anche Ember:-)
RispondiEliminaLeggenda dei re Dragoniiao! :D
RispondiEliminaDa amante dei draghi non ho potuto che apprezzare moltissimo questa tappa! :D
Che bella la Leggenda dei re Dragoni e stupendo il diario dragoso! *o*
Quante cose non sapevo sui draghi e questa tappa mi è piaciuta tantissimo è stata istruttiva e interessante! Ho apprezzato tantissimo complimenti
RispondiEliminagrecoangela1987@libero.it
Questa tappa è davvero illuminante!!!
RispondiEliminaQuante cose nuove ho scoperto su queste creature ♡
Ma la mia preferita è senza dubbio la leggenda dei re dragoni! Una storia davvero affascinante!
Partecipo al blogtour e al Giveaway ;-)
Lettori fissi: Rosy Palazzo
Mail: rosy.palazzo1612@gmail.com
Instagram: @ross_3193
Facebook e Google +: Rosy Palazzo
Non ho Twitter! Ho condiviso su Facebook, Google + e Instagram ;-)
Grazie mille per la bellissima opportunità ♡
Bellissima questa tappa!! Davvero molto interessante, adoro i draghi.
RispondiEliminaSono iscritta ai blog come Valentina Vale (yellie2101@gmail.com) mentre su Facebook sono Valentina Turchiarulo :)
wow quante bellissime curiosità e sfaccettature! grazie
RispondiEliminaLuigi Dinardo
luigi8421@yahoo.it
Adoro questa tappa *___* mi avete dato un sacco di informazioni interessanti e che non conoscevo ancora! I draghi sono delle creature incredibilmente affascinanti *___*
RispondiEliminaInteressantissima tappa!! :) Devo assolutamente leggere questo 3° capitolo *-*
RispondiEliminaEmail: marco.smeraldi8@gmail.com
Lettore fisso e Facebook: Marco Smeraldi
Ho condiviso su Facebook e Instagram :)
Bellissima tappa che ti trasporta ad altre epoche...
RispondiEliminaVoglio leggerlo presto
mila.mali@hotmail.it