Autrice: Ginevra Tomas
Pagine: 260
Prezzo ebook: 7,00€
Prezzo ebook: 7,00€
Prezzo cartaceo: 11,90€
Trama:
Lucia ha solo tredici anni quando tutto ha inizio, eppure è già perdutamente innamorata di Luca, vent'anni, bellissimo e inavvicinabile. Il suo è un sentimento profondo, viscerale, che nasce da un'affinità elettiva che lei ha riconosciuto nonostante la sua giovane età. Cresciuto con due genitori amorevoli, un fratello e due sorelle, tutti più piccoli di lui, Luca è il tipico bravo ragazzo, serio, di poche parole, educato e maturo, disposto a impegnarsi fino in fondo per raggiungere i suoi obiettivi. Lucia è poco più di una bambina, ingenua, solare, estroversa e curiosa, sebbene la sua storia sia stata segnata da un passato drammatico che ha lasciato nella sua vita una scia di sofferenza. Nonostante le differenze un tratto li accomuna: l'amore per la famiglia per la quale entrambi sono disposti a tutto. E per Lucia la famiglia sono due uomini speciali, suo padre Riccardo e nonno Piero, sempre pronti a sostenerla con il loro affetto incondizionato. E’ proprio nel dramma che il suo destino incrocia quello di Luca in un incontro che cambierà il corso delle loro esistenze.
Sullo sfondo di una Milano di periferia, quella del naviglio Martesana e della sua suggestiva unicità, Luca e Lucia scopriranno, attraverso l'esplorazione dei loro sentimenti e della sensualità, la forza di un legame a cui sembrano predestinati. Una storia d'amore, d'amicizia e di affetti famigliari autentici in cui tre generazioni si confrontano attraverso vicende che, intrecciandosi, mettono a nudo un'ampia gamma di esperienze e di emozioni, dalla sofferenza più cupa alla passione più ardente, in un unico filo conduttore.
Recensione:
Buon pomeriggio cari lettori e benvenuti ad una nuova recensione! Oggi sono particolarmente felice perché finalmente, dopo settimane di ebook, mi posso dedicare ad un romanzo cartaceo. Per carità, non ho nulla contro gli ebook, ma leggere solo quelli mi metteva angoscia. Non sentire il peso del libro in borsa, dover ricaricare continuamente l’ iphad, non sentire la consistenza delle pagine tra le dita e il profumo del libro stava diventando frustrante. Ma bando alle chiacchere, passiamo alla recensione. Come avrete visto dalla scheda del libro qua in alto, oggi vi recensisco “Il volo dei Gabbiani” di Ginevra Tomas. Un primo e doveroso ringraziamento all’autrice che non solo è stata così carina da inviarmi il volume, ma che ha anche avuto una pazienza infinita nell’aspettare questa recensione. Purtroppo ho avuto un po’ di situazioni complicate in questi mesi, tra famiglia, lavoro e università ed ero rimasta terribilmente indietro con la “tabella di marcia”.
Parto subito dicendo che questo romanzo l’ho A-D-O-R-A-T-O!!! È stata una vera e propria boccata d’aria fresca che in questo periodo era proprio quello che mi serviva. Lo stile dell’autrice è piaciuto tantissimo: è ricercato, ma non in modo eccessivo da risultare pensante. E udite udite: alterna punti di vista diversi! Come sapete odio profondamente questo modo di scrivere, ma finalmente ho trovato un romanzo in cui mi piace! Lo so, è un avvenimento più unico che raro. La storia viene narrata da quattro voci, quelle di Pietro, Riccardo, Lucia e Luca. I punti di vista si alternano con armonia e permettono al lettore di conoscere nel profondo le emozioni e il trascorso dei personaggi.
All’inizio ero preoccupata perché vista la trama temevo che il romanzo assumesse una sfumatura triste e malinconica, ma invece mi sono dovuta ricredere. Ginevra Tomas affronta il percorso di questi personaggi in una maniera che non mi sarei mai aspettata: veritiera. Mi spiego meglio. Ho letto diversi romanzi in cui si affrontavano situazioni negative quali la morte di un amico, un famigliare ecc ecc e mi sono sempre sembrati forzati. Non so se riesco a spiegarmi, ma quei pochi che ho letto mi sembravano inverosimili, forzati in modo da colpire il lettore o da impressionarlo. Qui invece ho trovato il modo di affrontare la situazione dell’autrice naturale. L’ho amata per questo, perché se c’è una cosa che odio è quando i romanzi sembrano costruiti.
Veniamo ai protagonisti. Lucia ha solo 13 anni quando, a causa di una malattia, perde sua madre. È una ragazza dolce e sensibile, e sebbene il rapporto con la madre fosse abbastanza complicato (a causa di problemi che non racconterò per non rovinarvi il romanzo) è sempre stata spensierata e allegra. La morte della madre la rende di fragile, ma una nuova forza la sostiene: l’amore incondizionato di suo padre e di suo nonno. Lucia trasforma l’amore della sua famiglia nella sua forza di tutti i giorni e nel suo tesoro. Bellissima, studiosa e responsabile Lucia ha un unico tallone d’Achielle: Luca Dardi. Più grande di lei di otto anni Luca è il suo grande amore; un ragazzo bellissimo, serio, responsabile. I due si sono sempre incontrati per caso visto che il nonno di Lucia abita vicino alla famiglia di Luca; sempre e solo sguardi e mai una parola. Fino al funerale della madre di Lucia quando un fugace scambio di condoglianze sembra far scattare qualcosa.
Ho adorato tutti i personaggi di questo romanzo ma Lucia e Luca li ho proprio amati. Lucia, per la sua forza e la sua volontà d’animo ma anche per la sua semplicità. È l’ immagine di ragazza per bene; è uno di quei personaggi che non possono stare antipatici, che non puoi fare a meno di amare. Luca ti entra nel cuore non appena inizi a conoscerlo; un ragazzo dal cuore d’oro, che ama la sua famiglia da morire e che non può non fare la cosa giusta. La sua integrità e la sua moralità sono disarmanti e allo stesso tempo colme di tenerezza intrinseca. Due cuori che si incontrano nella periferia est di Milano, così diversi ma così simili.
Poi ci sono Pietro e Riccardo, rispettivamente il nonno e il padre di Lucia. Pietro è il nonno che tutti vorrebbero: dolce, saggio e comprensibile; è sempre presente quando Lucia e Riccardo hanno bisogno di aiuto. È un personaggio che purtroppo si conosce molto poco rispetto agli altri ma ho trovato la sua storia molto carina. Riccardo è invece un padre che oltre ha patito tanta sofferenza nella sua vita; non c’è sola la morte di sua moglie, nel suo passato c’è un’altra macchia scura che il lettore scopre man mano. Un viaggio nel passato travagliato di un uomo, che nel presente si ritrova solo con il padre a dover crescere la creatura che più ama al mondo: la sua bambina.
“Il volo dei Gabbiani” ci racconta tra gioie e dolori il percorso di vita che questi personaggi sono costretti ad affrontare. Questo romanzo è stato ricco di emozioni e sorprese; è stata una lettura piacevolissima e ve la consiglio assolutamente. Mi sono innamorata di questo romanzo e per questo gli assegno il punteggio di
Se qualcuno di voi volesse visitare la pagina dell'autrice vi lascio il link:
E voi l'avete letto? Se si cosa ne pensate? Fatemelo sapere in un commento qua sotto!!!
Jane
Jane
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