venerdì 3 luglio 2020

Recensione "Le parole nel vento" di Christian Antonini






TRAMA

“Galoppo china sul collo di Brezza di luna, cercando di farmi leggera più che posso. I suoi zoccoli colpiscono la terra soffice con una raffica di tonfi ovattati, veloci e sicuri. Quel suono mi riempie le orecchie e sorrido: ha lo stesso ritmo del mio cuore” Lucy May ama leggere e cavalcare libera con la sua puledra Brezza di luna. Un giorno incontra in una fattoria abbandonata un ragazzo ferito. Chi è? E chi sono quelle tre donne a cavallo, con i lunghi capelli al vento?



Buongiorno cari lettori, è con piacere che oggi vi parlo di “Le parole nel vento”, libro per ragazzi nato dalla penna di Christian Antonini. È forse scontato dire che ringrazio tantissimo la Giunti Editore per  avermi inviato questo volume meraviglioso la cui grafica di copertina è splendida nella sua semplicità. Alcuni di voi, quelli che seguono il blog da parecchio tempo, sapranno già quanto questo autore sia importante per me. Le sue precedenti storie “Una lettera coi codini” e “Ribelli di giugno”, che mi avevano toccato nel profondo sia per tematiche che per stile, si erano guadagnate un posto nel mio cuore. “Le parole nel vento” si è unito ai suoi compagni, dimostrazione che la fiducia che ripongo in questo autore non è mal riposta. 
Ambientata nel 1935 la storia si svolge nel Kentucky e racconta le vicende di Lucy May Walton, giovane quindicenne con sangue pellerossa nelle vene, e della sua fidata compagna di vita Brezza di luna, una splendida Appaloosa. La vita di Lucy May non è semplice; la sua famiglia è molto povera e per questo subisce spesso del bullismo tra i compagni di scuola. Tuttavia Lucy May Walton è intelligente, coraggiosa e con uno spirito ribelle e non si lascia forviare dalle maldicenze dei compagni; fino a che potrà cavalcare Brezza di luna e sfogliare il suo amato dizionario, sarà felice. Il sogno della giovane è infatti diventare maestra e insegnare il vero potere delle parole.

“Forse stai esagerando un pochino eh?”

“Tu credi? Una parola è come un’etichetta”

Peter inarca un sopracciglio “Per esempio?”

“Schiavo” risponde lei “O pellerossa se vuoi. Pensa a cosa succede se dici in giro che qualcuno è un ladro. O invece se dici che è malato. La tua parola diventa la realtà nel pensiero di un altro. E tu riempi la figura di questa persona nelle mente di chi parla con il significato di quello che hai detto e generi nuovi pensieri. Devono essere usate con cura le parole”.

Tuttavia a causa della povertà il padre di Lucy le comunica una terribile notizia: dovranno vendere la sua amata Appaloosa e ritirarla dagli studi scolastici, elementi divenuti entrambi troppo costosi per la famiglia. Il profondo legame che lega Brezza di luna e Lucy è qualcosa che va oltre il semplice affetto verso un animale; è complicità, fiducia e comprensione dell’altro. La coraggiosa quindicenne ovviamente non sopporta l’idea di separarsi dalla sua fedele compagna di avventure e decidere di compiere un gesto avventato: scappare di casa. Ed è proprio qui che iniziano i veri problemi. In questa avventura non mancheranno terribili pericoli, gangster e sparatorie.
Ho amato Lucy come una sorella minore. La sua fedeltà verso Brezza di luna, la sua voglia di conoscere e crescere, il suo spirito selvaggio e indomabile fanno di lei un personaggio che è impossibile non adorare. La sua determinazione può essere di grande esempio per grandi e piccini, ricordandoci sempre quanto sia importante lottare per ciò che amiamo e non arrendersi mai. Ciò che amo di Christian Anotonini è proprio che i personaggi dei suoi romanzi, non solo sono sempre entusiasmati e ben caratterizzati, ma portatori di un potente messaggio. 
L’ambientazione e la trama catapultano il lettore nel 1935 tra le mille difficoltà del tempo. Un libro in grado di farci capire quanto la vita fosse dura in passato, quando duramente bisognasse lottare per sopravvivere e realizzare i propri sogni. Le difficoltà arrivavano, non importava quanto giovane fosse la tua età. Dovevi stringere i denti e lottare per ciò che ritenevi giusto.
La sua scrittura è talmente fluida e coinvolgente che le pagine scivolano via una dietro l’altra, tanto che arrivata all’epilogo mi sono dispiaciuta di aver divorato la lettura così voracemente.
Spero di poter presto leggere un’avventura nata dalla sua penna:



Il mio voto:









JANE





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