giovedì 29 novembre 2018

Recensione | [Blog Tour e Review Party] Figlie di una nuova era di Carmen Korn

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Pochissimo tempo fa vi abbiamo parlato di una nuova uscita Fazi Editore:

FIGLIE DI UNA NUOVA ERA
di Carmen Korn

Il nostro è stato un viaggio tra arte e letteratura, alla scoperta delle donne attraverso gli occhi degli artisti della Belle Époque.
Come quegli artisti, anche noi siamo state letteralmente stregate dalle donne di Carmen Korn, e non potevamo far altro che unirci alle colleghe dei blog "Lettrice di sogni" e "L'angolo delle parole", con una recensione che concluderà il doppio evento - Blog Tour & Review Party - iniziato lo scorso 20 novembre.

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Amburgo, marzo 1919: per Käthe Laboe e Henny Godhusen, amiche del cuore da sempre, la vita post Prima Guerra Mondiale è arrivata ad una svolta: entrambe sono state ammesse come ostetriche tirocinanti nella prestigiosa clinica ginecologica Finkenau.
Le due amiche, figlie di una generazione che ha patito la fame e le atrocità della guerra, provengono da due famiglie alle quali il conflitto ha strappato via padri e fratelli, ma nel 1919, continuare è un verbo imperativo. Nessuno ha il tempo di voltarsi indietro. La nuova gioventù è carica di speranze, ottimismo ed entusiasmo, impaziente di ricostruire il Paese.
Purtroppo, tutto ciò non basterà a scongiurare una nuova guerra pochi anni dopo. Nell'arco di un decennio, le vite di Henny Käthe verranno sconvolte, fatte a pezzi e faticosamente rimesse insieme per arrivare ad un finale dalla morale chiara: MAI LASCIARSI PIEGARE DAL DESTINO.


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"Figlie di una nuova era" è una storia tutta al femminile, a farla da padrone è un gruppo di donne, figlie di una generazioni di mogli e madri devote che hanno visto figli e mariti partire per il primo conflitto, patendone in silenzio la perdita. HennyKäthe, Lina, Louise, Ida ed Elisabeth sono l'emblema delle diverse classi sociali riemerse tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, donne di ceti ed estrazioni dissimili, ma tutte parimenti forti ed indipendenti, simbolo di un nuovo tipo di donna e dei nuovi valori nati con esso.


Frau Laboe e Frau Godhusen appartengono a due famiglie del ceto sociale medio, che hanno accolto con entusiasmo ed orgoglio la notizia del lavoro alla Finkenau. Le madri delle ragazze sono due donne agli antipodi, Anna Laboe è indipendente quanto Else Godhusen conservatrice, ma entrambe mettono immoleranno le proprie vite per il futuro delle figlie. La diversità delle madri si riflette, in modo ovvio sulle figlie e le scelte che compiranno nel decennio raccontato in questo primo capitolo di "Figlie di una nuova era".
Delle due protagoniste principali, Henny Godhusen è quella maggiormente attenta al giudizio della propria famiglia. Questo tratto caratteriale la porterà spesso a lasciarsi manipolare, permettendo ad altri di prendere decisioni che non sempre la condurranno dove aveva sperato.
Käthe Laboe, al contrario dell'amica d'infanzia, è una ragazza testarda, pronta a difendere i propri ideali prima che se stessa, ma un carattere così forte e deciso non è ben visto in un'epoca nella quale libertà di pensiero e di espressione saranno ben presto cancellate dal vocabolario comune. 
Quando Henny conosce Ludwig Peters, fa l'ingresso nella sua vita un'altra donna: Lina Peters, sorella di Lud. Lina è un'insegnate dalla testa piena di idee liberali e il cuore consegnato ad un uomo morto nella Prima Guerra Mondiale. Il primo conflitto non le ha portato via solo l'amore: i genitori si sono letteralmente sacrificati per Lina e Lud e questo peso li accompagnerà per sempre. La donna conduce una vita semplice, rassegnata al fatto di aver superato l'età nella quale l'amore può bussare alle porte di una ragazza, anche se il destino sembra essere di tutt'altro parere.
Grazie al dottor Landmann, Lina Peters conosce Louise Stein e quando i loro sguardi si scontrano per la prima volta, entrambe capiscono che quell'incontro cambierà le loro vite.
Louise è una donna affascinante, un'attrice di teatro eccentrica e anticonformista, arrivata ad Amburgo per fare nuove esperienze, sperando in una vita cittadina più movimentata. 
Anche quando la pulizia etnica raggiungerà le strade di Amburgo, Louise Stein non lascerà mai Lina da sola nella sua mansarda in riva al fiume. Le due donne metteranno a repentaglio le proprie vite, incapaci di far a meno l'una dell'altra, in un'Amburgo nella quale delatori e camice nere sono sempre in ascolto e in agguato. 


Le ultime due protagoniste della storia, anche se personaggi più marginali di Henny Käthe, sono Ida Bunge e Elisabeth Liebovitz. L'estrazione delle due donne è simile - se non la stessa , perché entrambi alto-borghesi - nonostante la seconda appartenga ad una facoltosa famiglia ebrea, mentre la prima, sia da nubile che da sposata, rimarrà legata ad origine ariane.
Le figure di Ida e Elisabeth nel corso della storia subiranno un mutamento, fino ad arrivare ad un vero e proprio capovolgimento: la prima è sempre stata una ragazza viziata e priva di spirito di emancipazione, legata ai valori patriarcali, benché spesso decida di evadere da una gabbia che, seppur dorata, resta lo stesso soffocante; la seconda è una donna che non fa affidamento sulle rendite paterne, e dopo aver perso il privilegio di diventare prima o poi una madre, si rialza da sola, diventato una rinomata del giornalismo, importante a tal punto da apparire intoccabile agli occhi delle autorità, nonostante le origini.
La guerra e il destino faranno di tutto per cambiare Ida Bunge (diventata nel frattempo Frau Campmann) e Elisabeth Liebovitz (che, seppur sposata, non prenderà mai il cognome Unger): scelte e desideri - giusti o sbagliati, sarà solo il lettore a deciderlo - le porteranno faranno nascere due donne del tutto nuove.


Nuovi amori sulle rive dell'Alster, serate danzanti al Fӓhrhaus, gite nella campagna di Duvenstadt, la città di Amburgo tra gli Anni 20 e 40 fa da quinta scenica ai protagonisti e alle protagoniste di "Figlie di una nuova era". Una descrizione così dettagliata e meticolosa quella di Carmen Korn, in grado di far sentire anche il lettore meno avvezzo a lasciare la propria poltrona, come adottato dalla città di Amburgo.

Come a ricalcare l'andamento del destino dei suoi abitanti, anche la città rinasce dopo la prima guerra, va in pezzi con la seconda, per essere poi ricostruita nuovamente dalle macerie.


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Carmen Korn si pone dall'altro lato della barricata, presentando al lettore una storia sullo sfondo delle due guerra che non ha come protagonisti gli Alleati e un'Europa da liberare dalle camice nere. Le donne e gli uomini di Carmen Korn vivono in una Germani che Hitler non esita a sacrificare sull'altare della razza ariana, entrando così per primi nel mirino del Reich. "Figlie di una nuova era" racconta senza mezzi termini il rovescio della medaglia, andando oltre l'idea della Germania degli squadristi e dei delatori, del Paese che ha dato i natali ad un pensiero disumano.
E tutto questo è solo il contorno della storia vera e propria, nella quale si intrecciano temi tutt'oggi caustici come l'omosessualità e le coppie di fatto. La penna di Carmen Korn è audace e straordinariamente capace di catapultare il lettore in un'epoca fatta di valori che nel 2019 sembrano quasi del tutto scomparsi. Ad una mente più acuta, però "Figlie di una nuova era" non risulterà così distante dalla realtà attuale. Come le donne di "Figlie di una era" lottano per i propri diritti, a più di cinquant'anni di distanza, le donne continuano a lottare.
Forse è proprio questo il file rouge della storia: lottare per la libertà di tutti, sempre.


Il nostro messaggio deve esservi arrivato forte e chiaro readers: impossibile non leggere questa storia e impossibile non chiedersi cosa succederà nei capitoli successivi...

...ma nell'attesa, vi consigliamo di fare un salto nel passato, in un'epoca carica di speranze e inconsapevole del nero futuro che sarebbe calato sul mondo intero. Lasciatevi ispirare dalle muse della Belle Époque, nel nostro omaggio alle donne.





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