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lunedì 17 dicembre 2018

Review Party: "Dorina nel mare incantato di Capri" di Costanza Cerrotta

Buongiorno lettori!
Oggi ospitiamo il review party di un simpatico libro per piccoli lettori. Ecco a voi Dorina nel mare incantato di Capri  di Costanza Cerrotta.

Autore: Costanza Cerrotta
Titolo: Dorina nel mare incantato di Capri
Pagine: 102
Prezzo: 9,99€
Data di uscita: 6 settembre 2018

Trama:
E se un giorno la bella Sirena Regina del Mare di Capri permettesse ad una brava bambina di visitare i meravigliosi fondali marini? A Dorina è successo proprio questo: partire magicamente dalla sua stanza per un'avventura indimenticabile nel mare di Capri, accompagnata da simpatici personaggi. Gli imprevisti non mancano! Ma l'esperienza che vive Dorina, in compagnia della piccola stella marina, merita di essere ricordata per sempre.
Un racconto per bambini, scritto in italiano e in inglese, con venti disegni da colorare, in cui sono la fantasia e la magia a guidare Dorina nella sua avventura nel meraviglioso mare blu di Capri.

Ho sempre avuto un debole per i libri dedicati a piccoli lettori, affascinata dalla semplicità con cui alcuni messaggi possono essere trasmessi ai bambini. Dorina nel mare incantato di Capri è un romanzo che ha principalmente tre aspetti positivi.
Il primo è sicuramente la storia. Una vicenda semplice, ambientata in Italia, che mette a contatto il bambino con l'ambiente marino. Dorina è una bambina che adora leggere e ha un singolare sogno nel cassetto: diventare protagonista delle storie che tanto ama leggere. Quando accade, quasi non riesce a crederci! Eppure è successo proprio a lei: si ritrova catapultata tendo il libro che aveva cominciato a leggere, trasformata in una creaturina del mare in compagnia di una stella marina. Nelle pagine di questo libro il lettore può incontrare sia il mondo fantastico delle Sirene, sia il mondo reale del fondale, con i suoi pesci e i suoi coralli. Un'avventura di scoperta, dove si evidenzia anche un importante messaggio: valorizzare gli altri, renderli partecipi in un contesto di comunità. Nel tumulto che agita il mare a causa dell'inganno di alcuni pesci, la soluzione è rendere anche loro parte di quel mondo, senza lasciarli in disparte. Passaggio che forse poteva essere reso in modo più approfondito, in cui io personalmente mi sono persa e ho sentito come se mancassero alcuni collegamenti. 
Il secondo elemento è la doppia lingua. Avere la storia scritta in italiano nella parte superiore della pagina e in inglese nella parte inferiore è sicuramente un punto di forza educativo: avvicina i lettori a una lingua spesso considerata ostica, rendendola magari più familiare, anche se poco conosciuta.
Il terzo elemento sono le immagini. Adoro quando i libri sono interattivi e il fatto che vi sia la possibilità di entrare nella storia colorando i disegni che sono riportati è assolutamente fantastico! 

Nel complesso è un libro che consiglio se volete fare un regalo ad un piccolo lettore che ama leggere e adora i colori. Uno spunto di creatività e avventura!

Voto:

Lothìriel

domenica 30 settembre 2018

Recensione: "Non pensavo di amarti ancora" di Penelope Ward

Buongiorno lettori, 

Oggi voglio parlarvi dell'ultimo romanzo di Penelope Ward arrivato in Italia per Newton Compton il 27 Settembre. Il titolo è "Non pensavo di amarti ancora" e la Ward si è riconfermata una bravissima scrittrice.


Trama:  Lì per lì ho pensato che fosse un’ottima idea. Chiamare all’improvviso al telefono Landon Roderick, per cui ho una cotta dai tempi dell’infanzia, mi è sembrata la cosa giusta da fare. Il fatto che fossi ubriaca e stessi passando sopra a tredici anni di emozioni contrastanti con uno stupido scherzo telefonico, invece, non mi è nemmeno passato per l’anticamera del cervello. Ma poi Landon ha richiamato. Ci siamo ritrovati a passare le settimane seguenti al telefono, cercando di gestire l’intensa connessione che il suono delle nostre voci aveva risvegliato. È possibile desiderare qualcuno che si trova a chilometri di distanza? Durante tutte quelle ore passate a chiacchierare, mi sono chiesta che cosa sarebbe potuto succedere se ci fossimo incontrati. Farmi vedere da lui, però, era fuori discussione. Era da prima di compiere quindici anni che non uscivo con un ragazzo e non avevo intenzione di fare un’eccezione proprio per Landon Roderick. Ma il destino aveva altri piani, per noi. Un incidente con lo skateboard, Landon finisce in ospedale ed eccomi su un volo per Los Angeles: l’errore più grosso che abbia mai commesso o la cosa migliore che mi sia capitata? 

Drunk dial è il titolo originale, molto pertinente al romanzo ma anche quello italiano "Non pensavo di amarti ancora" insieme alla cover scelta mi piacciono molto! 

Penso siano capitate anche a voi quelle sere malinconiche con cui si viaggia con la testa nei ricordi. Un ex, un'amica, le fiabe da bambina, i giochi, le sfide, gli anni in motorino, le scappatelle, quella voglia di crescere che si perde appena abbiamo le responsabilità. 
Rana si trova una sera, dopo il lavoro, a bere una bottiglia di vino e a pensare a Landon, la sua cotta, nonché suo migliore amico d'infanzia quando avevano tredici anni. Tredici anni in cui non hanno contatti eppure continua a tornare con la mente a quel ragazzo, uomo ormai... cos'ha di sbagliato? 

Da sbronza, in una serata decisamente no, decide di telefonare e riversare su di lui ogni dannata cosa che le passa per la mente, accusandolo di non esserci più stato. 
Landon è un uomo ormai e di certo non si fa intimorire da una giovane danzatrice del ventre... così la richiama fino a quando lei non risponde, ritrovando una serenità che mancava ad entrambi da tredici anni.
"Dopo che te ne sei andata, pensavo che non ti avrei mai più rivista in un milione di anni. La vita può essere difficile schifosa, ma a volte... a volte ti sorprende nel migliore dei modi."
Non sapevo quanto mi fosse mancata la scrittura di Penelope Ward fino a quando non ho riaperto questo suo ultimo libro. Il suo modo di scrivere è ormai da qualche tempo diventato uno dei miei preferiti. Le sue sono storie semplici, raccontate allo stesso modo, ma che hanno un qualcosa di magico in aggiunta che mi lascia sempre con il sorriso. I suoi protagonisti sono "veri" (Rana ha i peli sulle braccia!!) hanno problemi che si possono riscontrare nella vita di tutti i giorni e sanno far innamorare con i loro punti di forza e le loro debolezze. Sono ben costruiti, come d'altronde lo sono anche le descrizioni e la trama che è ben articolata ma non intricata o pesante. 

Questa storia mi ha commossa ed emozionata. Le piccole cose, le chiamate a distanza, i pensieri costanti durante la giornata rivolti all'altro e i viaggi mentali che si fanno chiudendo gli occhi e facendo finta di essere vicini mi hanno trasportata nel libro, come se la protagonista fossi io. Una ragazza bellissima ma insicura, stramba e intelligente, ironica e triste alle volte. Un mix perfetto che l'autrice ha saputo costruire e far combaciare bene con un protagonista che nasconde angoli bui nella sua vita sotto il sole della California, un bel ragazzo che ha bisogno di qualche racconto di Rana per ridere di cuore, per ricordare che la vita è fatta di piccole cose e che nulla è impossibile. 

Nel libro si affronterà una tematica importante e attuale, perché sempre più persone non si sentono bene con se stesse.
È difficile per la protagonista Rana trovarsi a suo agio con il suo corpo, e Landon riesce a vedere oltre al suo aspetto fisico(che non è assolutamente brutto, bensì è più un corpo di cui non si sente orgogliosa), così lei è riuscirà finalmente a vedersi bene quando è con lui, sicura di se stessa abbastanza da lasciarsi andare anche dal punto di vista sessuale.

Nelle pagine imparano di nuovo a conoscersi, affidandosi  ad una fiducia profonda vista la distanza. Un altro punto ben focalizzato ma che non è stato esasperato è stato il rapporto che inevitabilmente i due mantengo a distanza, difficile man mano che i sentimenti crescono e l'amore si affaccia nei loro cuori.

Potrete amarlo o odiarlo, come il cubo di Kubrick. Io l'ho amato, l'ho letto in un solo giorno, è scorrevole ed ogni volta penso che le sue storie siano frivole, puntualmente invece devo ricredermi. Questo libro ha una vena profonda, incisa sotto pelle ti attraversa e ti cattura. Mi hanno colpito più parti del romanzo e non poterne parlare (altrimenti sarebbe spoiler) mi dispiace molto. L'autrice va a toccare temi importanti, e alle volte scottanti, che potrebbero far storcere il naso, ma a mio parere è stata in grado di cavarsela in modo ineguagliabile. È riuscita con il solo punto di vista femminile a farmi capire anche le emozioni di Landon e i suoi pensieri, oltre a quelli di Rana e le sue scelte discutibili. 

Un libro che consiglio di leggere, mi è piaciuto con tutte le sue controversie, è riuscito ad insegnarmi molto oltre che a farmi ridere e sorridere dei piccoli drammi quotidiani. 

Il mio voto:



giovedì 27 settembre 2018

Review party: "La battaglia della corona maledetta" di Kendare Blake.

Alzino la mano quelli che aspettavano il seguito de “La battaglia delle tre corone”
Io certamente non vedevo l’ora di scoprire come la storia di Katharine, Mirabella e Arsinoe si evolveva, anche perchè il finale ci aveva lasciato con diversi colpi di scena.
A proposito se vi siete persa la recensione del primo volume eccola qua: 

Direi quindi di vedere un po’ le generalità de "La battaglia della corona maledetta" e poi via al
review party


Genere: Fantasy
Prezzo ebook: 4,99€ 
Prezzo cartaceo: 14, 90€ 
Data di uscita: 27 Settembre 2018

Trama:

Dopo gli incredibili avvenimenti che si sono succeduti durante l’Esordio delle tre sorelle regine, è iniziato l’anno dell’Ascensione. Ciascuna delle tre, Katharine, Arsinoe e Mirabella, dovrà accrescere il proprio potere per annientare le altre, fino a che non ne rimarrà una sola a reclamare per sé il trono. Katharine, un tempo la più debole e innocua, è più forte di quanto non sia mai stata. Arsinoe, dopo aver scoperto la verità sui suoi poteri, deve decidere al più presto una strategia senza far sapere alle rivali che cosa le è successo. Mirabella, da tutti ritenuta la minaccia più pericolosa, deve fronteggiare le insidie che si abbattono su coloro che la circondano, mettendoli in un pericolo che lei stessa non sembra in grado di evitare. Chi riuscirà a prevalere sulle altre e a conquistare, finalmente, la corona? 


Recensione:

Come avrete letto dalla trama, avevamo lasciato le nostre tre regine ciascuna con una nuova rivelazione. Infatti dopo i tragici avvenimenti dell’Esordio, la celebrazione dove le regine mettono in mostra i loro poteri, ogni protagonista è tornata a casa cambiata. 

Mirabella, la potentissima regina elementare, era sempre stata la più riluttante a uccidere le sue sorelle, complici i ricordi che aveva vissuto con loro quando era bambina. Nonostante fosse stata cresciuta come la regina predestinata a governare, i momenti felici con le sorelle le hanno sempre fatto dubitare che sarebbe riuscita ad ucciderle. Ma quando Arsinoe ha cercato di ucciderla (anche se noi sappiamo che non è così) con il suo enorme orso bruno durante la sua esibizione, le sue intenzioni sono decisamente cambiate. Non abbasserà mai più la guardia permettendo alle altre due regine di approfittarsene e, sorelle o non sorelle, porrà fine alla loro vita. Se vi ricordate il personaggio di Mirabella mi era piaciuto davvero molto per la sua forza e dolcezza e nemmeno in questo secondo volume mi ha deluso. 

Arsinoe alla fine del primo romanzo ha scoperto un’enorme verità su sé stessa. Non è una naturalista dai scarsi poteri come tutti credevano, bensì una potente avvelenatrice. Forse questo potrebbe finalmente essere il vantaggio che Arsinoe aspettava tanto di avere sulle sorelle? In ogni caso come nel primo volume non ho amato particolarmente questa regina, ma in questo nuovo capitolo della storia devo ammettere che ha affrontato un’evoluzione, soprattutto nel carattere e nei modi di reagire, che ho apprezzato davvero molto. Molto interessanti e ricche di rivelazioni le vicende che ruotano intorno ai suoi amici Billy e Jules che ho trovato sempre più appassionanti.

Vi ricordate infine di Katharine, la mia favorita? La piccola, insicura e dolce Kat? Dimenticatevela. L’avevamo lasciata ferita e devastata dopo essere risalita faticosamente dal grande Abisso, dove il suo amante Petyr l’aveva gettata. Da quando è tornata la regina dei veleni non è più la stessa. Dominata dall’odio e dalla sete di salire al trono ho fatto molta fatica a riconoscere il personaggio. Non che non abbia apprezzato questo suo cambiamento, perché a tempo debito porta a scoprire determinate cose che rendono la vicenda ancora più intrigante, ma rimango sempre un po’ spaesata quando un personaggio subisce un cambiamento così drastico. 

Questo secondo romanzo di Kendare Blake è ricco di colpi di scena, intrecci e rivelazioni che mi hanno tenuta inchiodata sulle pagine per tutto il giorno, infatti ho letteralmente divorato il volume in meno di 24 ore! A differenza del primo dove in certi momenti mi era risultato un pochino più lento a causa del cambio di personaggi, ne “La battaglia della corona maledetta” non ho assolutamente provato questa sensazione. Ho trovato sia a vicenda che lo stile di scrittura della Blake molto più dinamici e coinvolgenti, in un connubio perfetto tra descrizione e azione. La trama ha preso una piega davvero inaspettata e non vedo l’ora di leggere il terzo, e credo ultimo, volume della trilogia.


Jane

lunedì 24 settembre 2018

Review Tour: Holly Black è tornata a stupirci con il suo Principe Crudele!

Buongiorno appassionati lettori!

Vi racconterò le mie impressioni sul nuovo libro di Holly Black in uscita oggi per Mondadori che ringrazio per avermi fornito, in anteprima, la copia! Sul blog, venerdì, ospiteremo anche una tappa del Blogtour nel quale andremo ad analizzare i metodi di scrittura dell'autrice in suoi altri libri! Quindi continuate a seguirci, mi raccomando!



Copertina molto semplice, ma che crea un bel colpo d'occhio; il titolo, invece, è davvero azzeccato: in questo caso Cardan è davvero un principe crudele, e se vi aspettavate il solito principe... be' questo non lo rispecchia minimamente. Il titolo sembra raccontare anche di un altro fratello di Cardan, il titolo, quindi, dà, dunque, al libro qualche punto in più.
La trama in sè è davvero molto particolare; la nostra protagonista è Jude, un' umana rapita da piccola insieme alle sue sorelle, Taryn e Vivi. Vivi, in realtà, è la loro sorellastra, figlia di Madoc, sarà lui, infatti, che rapirà le tre ragazze dopo aver assassinato i loro genitori per ripotare Vivi nel mondo magico. Jude ha un unico desiderio: riuscire a farsi accettare da quelli che la circondano per diventare cavaliere ed entrare in una delle corti, ma non come qualcuno da disprezzare, piuttosto come un loro pari. Peccato vi siano il principe Cardan e i suoi amici a renderle la vita difficile e saranno loro che la allontaneranno anche dalla sorella gemella Taryn andando a scalfire il rapporto stupendo che le due sorelle hanno sempre avuto. 
Ho apprezzato le ambientazioni, anche se mi aspettavo qualcosa di più sul mondo magico, non se ne parla moltissimo se non di alcuni cibi e della divisione dei regni, ma molto poco rispetto a ciò che mi aspettavo. Si parla, invece, del mondo degli umani, di come le ragazze si sentono quando vi tornano. Specialmente Vivi che, stranamente, si trova più a suo agio tra gli umani e non tra quelli della sua specie, forse per il modo in cui è stata strappata via da quella realtà. 
In ogni caso, il libro procede molto lentamente all'inizio; devo, infatti, ammettere che inizialmente non mi ha preso per niente, si vede che è molto introduttivo e che questo serve per aiutarci a comprendere come si sente Jude, cosa fa nella vita, ma viene dato tanto, forse troppo, spazio alla sua lotta contro Cardan e i suoi amici. Da metà in poi, però, cambia tutto, inizia ad esserci un ritmo incalzante, coinvolgente e non si riesce più a staccarsi dalle sue pagine, è stato questo, infatti, a farmi ricredere sull'intero libro. Dopo il primo impatto pensavo non mi sarebbe piaciuto, ma poi mi ha stupita e colpita, sopratutto perchè non è per niente scontato, come sempre più spesso capita in libri di questo genere. 
I personaggi sono descritti molto bene; riusciamo a conoscere approfonditamente Jude, Taryn, Vivi e anche i loro antagonisti Cardan, Nicasia,Valerian e Locke. Mi sono piaciuti tutti, ovviamente, e anche se alcuni sono crudeli e basta, altri hanno delle sfaccettature interessanti che piano piano riusciremo a scoprire. Jude è molto ingenua, soprattutto verso il genere maschile, e a causa di questo soffrirà, servirà però a renderla ancora più dura per riuscire ad affrontare ciò che la aspetterà dal secondo libro in poi. Togliendo questo, il suo personaggio mi è piaciuto molto: ha una forte intensità e forza, crede veramente in ciò che fa e una volta che si è imposta un obbiettivo deve raggiungerlo anche a costo di mettersi ancor più nei guai rispetto a quanto non lo sia già. Personaggio che mi è piaciuto molto meno è Taryn; non riusciamo a conoscerla molto bene perché di lei viene raccontato poco, ma è una di quelle che più mi è stata antipatica, quasi ho preferito Nicasia a lei. Il Principe Cardan, invece, mi è piaciuto: nonostante sia incredibilmente insopportabile, credo sia una delle caratteristiche dell'autrice farti amare i cattivi.
E' stata una lettura molto piacevole, ricca di colpi di scena (sempre nella seconda metà) e sentimenti contrastanti che il lettore prova leggendolo: si cambia, infatti, molto spesso pensiero sui vari personaggi del libro, inizi ad amarne uno e finisci per odiarlo, ne odi uno e dopo lo comprendi e lo adori, insomma, davvero molto particolare. 
Non ho avuto modo di leggere altri libri della Black, per il momento, se non Magisterium, ma devo dire che apprezzo il suo modo di scrivere nonostante inizialmente mi sia parso molto lento, e spero che nei prossimi due libri della serie il ritmo spedito resti senza mai cadere nella banalità e riesca, quindi, a stupirci come ha fatto con questo. 

Se vi piacciono poi gli intrighi di corte, gli scontri all'ultimo sangue e lo spionaggio, non potrete fare a meno di iniziare questo libro ed immedesimarvi in questi personaggi!

Ve lo consiglio senza ombra di dubbio!

Il mio voto:

 

Ammetto di aver dato un voto un po' abbondante; ancora oggi dopo una settimana da quando l'ho finito non ho le idee chiare sul voto migliore. Forse un tre e mezzo, ma nonostante tutto mi è piaciuto, quindi secondo me ne vale assolutamente la pena!



Non vedo l'ora di poter leggere il seguito di questa bellissima serie! Nel frattempo non perdetevi le altre tappe del Blogtour e del Review Party!!!







 



Luna

venerdì 21 settembre 2018

Recensione "Una lettera coi codini" di Christian Antonini.

Hello readers! 
Oggi sono particolarmente emozionata perché vi parlo di un libro per ragazzi molto speciale:
“Una lettera coi codini”di Christian Antonini. 
Non finirò mai di ringrazia l’autore e la Giunti per avermi regalato questo volume che si è guadagnato un posto nel mio cuore. 
Vi presento un po’ le generalità del volume e poi subito via con la recensione! 


Età di lettura: da 10 anni. 
Pagine: 288 
Prezzo ebook: 4,99€ 
Prezzo cartaceo: 7,56€ 

Trama:

1914: Johanna, figlia di un ingegnere ferroviario a Città del Messico, deve raggiungere la madre in Texas. Per metterla al sicuro dai pericoli, il padre decide di... affrancarla e spedirla con un vagone postale. Il viaggio è lungo, ma ricco di incontri speciali. A metà strada, ecco l'imprevisto: a bordo del treno salgono dei guerriglieri capeggiati da un omone con grandi baffi, Pancho Villa. Tra assalti al treno e buffi travestimenti, Johanna vive una grande avventura. 

Recensione: 

Molti di voi sapranno che io ho una vera e propria passione per i libri per ragazzi. Sarà la loro genuinità, la fantasia con cui vengono scritti oppure il semplice fatto che, la maggior parte delle volte, sono in grado di colpirti nel profondo. Ed è proprio questo il caso de “Una lettere coi codini”, un volume che all’apparenza può sembrare semplice e invece si è rivelato ricco di emozioni, sentimenti, colpi di scena e chi più ne ha più ne metta. Il libro racconta l’intreccio di due storie: quella di Johanna, giovane texana in fuga e quella di Daniel Carmin, detto il Rojo. 

La giovanissima Johanna, assieme alla sua fidata bambola Miss Petunia, è costretta a fuggire in Texas dalla madre perché alcuni loschi figuri minacciano lei e suo padre. Viene così affrancata e spedita con un vagone postale dal padre, che nutre la speranza di farla arrivare sana e salva a casa. Eh si avete capito bene. Qualche francobollo e la nostra Jo si ritrova a viaggiare come posta prioritaria. Ma quello che all’inizio sembra solo un lunghissimo viaggio si trasforma nella più grande avventura di Johanna dove conoscerà nuovi amici e fronteggerà grandi prove di coraggio. Sul vagone conoscerà Chico e Luisito, Carbòn e la sua cara Rosasio e tanti altri, imparando tantissime cose sulla locomotiva, su sé stessa e sulle persone che la circondano. Jo è dotata di un gran cuore e una intelligenza fuori dalle righe; proprio queste due caratteristiche la porteranno ad essere, senza volerlo, un tassello fondamentale della Revoluciòn. 

Proprio la Revoluciòn che Rojo sta combattendo al fianco del famigerato e coraggioso generale Villa. Cambiare le sorti di un paese è difficile, ma non impossibile. Per questo gli uomini di Villa hanno deciso di seguire il generale durante l’avventura che li porterà ad incrociare la strada della nostraJo. Ma quando organizzi un colpo di stato insidie e tradimenti sono dietro l’angolo, per questo Rojo dovrà tenere gli occhi bene aperti. 

Con una scrittura divertente e appassionante Christian Antonini è stato in grado di farmi vivere un’avventura meravigliosa per cui non smetterò mai di ringraziarlo. Con il suo libro mi sono emozionata come non mi capitava da veramente tantissimo tempo; confesso di aver pianto diverse volte, soprattutto alla fine quando mi sono resa conto che la mia avventura con Jo e Rojo era ormai giunta al termine. 

Come dico sempre, a volte le letture per ragazzi sono in grado di regalarti emozioni uniche. 

“Sai, non ci pensavo, ma è stato proprio Juan a farmelo capire. Io penso che quello che fai è come un viaggio in treno. Ogni tanto ci sono le fermate e tu puoi scendere e magari salire su un altro treno, che non sai dove ti porterà. E questa è la vita. E anche se lei ti porta, sta a te scegliere come viaggiare”

Sono veramente felice di aver letto questo libro ed era da tantissimo tempo che non mi capitava di dare un punteggio così alto: 


Jane

martedì 18 settembre 2018

Recensione " Le ombre della luce" di Marika Ciarrocchi.

Buon pomeriggio cari lettori!
Nella recensione di oggi vi parlo di un romanzo davvero speciale: 
"Le ombre della luce" di Marika Ciarrocchi.


Trama:

Bene e Male, Vita e Morte, in un conflitto che dura da sempre. Tra angeli bianchi e angeli neri, tra vampiri, streghe, licantropi e demoni, una forza che farà pendere la bilancia dal lato giusto per la vittoria finale: l'amore, quello senza limiti, senza leggi e senza tempo, quello che il Creatore ha donato alle creature terrene e che suscita l'invidia di quelle celesti.

Recensione:

Come descritto nella trama, protagonista del romanzo è la lotta tra forze del bene e del male che si snoda in un turbinio di personaggi ed eventi a dir poco incredibili. Il libro, scritto dall'autrice a soli 18 anni (il che è assolutamente sorprendente) ci trasporta nel mondo moderno abitato da angeli bianchi e neri, vampiri, veggenti e tante altre misteriose creature. La storia vede protagonisti due coppie di fratelli: Angel e Shane, angeli bianchi, e Jude e Shannen, inquieti vampiri. 

Inizialmente conosciamo prima Jude e Shannen che senza sapere come si ritrovano ad avere offeso un potentissimo Originale, attirando la sua ira. Quest'ultimo è determinato ad ucciderli senza meno e i due fratelli devono assolutamente trovare un modo per riuscire ad eliminarlo, impresa che si prospetta assai impossibile. La questione degli Originali mi ha un pò ricordato "The vampire dieries", ma per il resto vi assicuro che la trama si snoda in maniera completamente diversa. Shannen, la vampira, è una protagonista molto particolare di cui però ho apprezzato molto la volontà di aiutare il fratello in tutti i modi, rischiando anche la propria vita. Non rimane in ombra aspettando che gli altri risolvano la situazione, si batte per sè stessa e per coloro che ama. Non ha problemi ad aprire il proprio cuore e a fidarsi del prossimo anche se potrebbe causarle sofferenza. Jude  è molto sicuro di sè e più diffidente verso il mondo, complice un passato complesso e una ferita mai sanata. Ma stiamo parlando di un ragazzo che ha barattato il paradiso per non lasciar sola la propria sorella a vivere l'immortalità, quindi direi che possiamo perdonargli un pò di strafottenza e impulsività no?

In questo clima di tensione i due vampiri incontrano Angel e Shane, angeli bianchi inviati sulla terra per svolgere una determinata missione che il Creatore gli ha assegnato e che inizialmente mettono i bastoni fra le ruote ai due vampiri. In realtà però i due angeli hanno in mente una seconda missione di cui però nessuno è a conoscenza e per cui è prevista proprio la collaborazione di Shannen e Jude. Angel è bella e determinata a raggiungere a tutti i costi il suo obiettivo. La sua voglia di mettersi in gioco e la sua tenacia mi hanno subito conquistata, occupando un posticino particolare nel mio cuore. Jude invece è stato un personaggio che non sono ben riuscita a inquadrare. Non che non mi fosse piaciuto, ma è sempre stato titubante e non sembra farsi guidare dal cuore (se non quando non è troppo tardi). Per carità può capitare di prendere coscienza delle cose quando ormai è troppo tardi eh, però non so non mi ha entusiasmato particolarmente. 

Tra terribili minacce e molteplici avventure Angel, Shane, Jude e Shannen  ci trascinano in un'epica lotta che potrebbe ribaltare le sorti del mondo intero.

Marika ci racconta una storia originale, tra di colpi di scena e imprevisti che sorprendono il lettore in continuazione. Una scrittura piacevo e scorrevole, che tiene il lettore incollato tra le pagine. Sebbene ci sia qualche piccola pecca sono sbalordita all'idea che il romanzo, così ricco di elementi e personaggi da scoprire, sia stato scritto dall'autrice in così giovane età! So per certo che l'autrice sta lavorando ad altri progetti e non vedo l'ora di scoprire di che cosa  si tratta.

Per questo il mio voto è :


Se desiderate leggere questa storia potrete contattare la pagina 
"Marika e Martina- una storia ancora da scrivere"

Jane

lunedì 17 settembre 2018

Recensione [Review Party] | Forse la felicità di Egidio Mariella

Hello readers! Chi ci legge da un po', sa benissimo quanto sia importante per noi de "I libri: il mio passato, il mio presente e il mio futuro" che i nostri follower riempiano i loro scaffali con titoli di qualità. Con la recensione di oggi, vi faremo conoscere uno scrittore emergente, italiano ed assolutamente promettente!


Prima di precedere oltre (e soprattutto, prima che me ne dimentichi), due doverosi GRAZIE vanno a Miriam Rizzo del blog "Le passioni di Brully" per aver organizzato questo evento, dandomi la possibilità di scoprire "Forse la felicità", e ad Egidio Mariella per avermi fornito una copia speciale del suo libro!

Titolo: Forse la felicità
Autore: Egidio Mariella
Casa editrice: self-publishing
Genere: Narrativa contemporanea
Data di pubblicazione: 10 giugno 2018
N° pagine: 271
Prezzo: cartaceo €6.99

Trama:
Non c'è spazio per i sogni, lo sa bene Alessio, che ha smesso di credere in qualunque cosa. Non c'è tempo per arrendersi, lo sa bene Luca, che al destino non intende concedere alcuna libertà. Sullo sfondo della loro amicizia si apre uno scontro che sembra non avere né vinti né vincitori, mentre sui ricordi sparsi nella loro casa di periferia si accumula, senza sosta, quel sottile strato di polvere, all'apparenza innocuo, ma in realtà destinato a soffocare anche ogni loro desiderio. Eppure i sogni non muoiono mai. A volte, semplicemente, passano di mano.


recensione
Sullo sfondo di una Milano contemporanea, la vita di Alessio e Luca - ex compagni di università e coinquilini - si svolge simile ad un copione già letto, per lo meno da chi è nato dopo gli anni Ottanta.
Stage all'estero, tirocini, contratti a tempo e colloqui, colloqui, colloqui: una prassi ormai comune per la Net Gen.
Alessio e Luca, però sono le facce di una stessa medaglia: disilluso e concreto il primo, quanto ottimista e sognatore il secondo. Sempre in disaccordo, che sia una scelta lavorativa o un'opinione sulla vita di coppia, ed è forse proprio questa diversità a rendere il loro legame più saldo e assolutamente vero.
Una fotografia in self-publishing, quella di Egidio Mariella, che ritrae proprio tutti i soggetti della società del duemila. Tra discorsi para-filosofici, semiseri e battibecchi, i due amici dissezionano e mettono in discussione tutte le problematiche con le quali tocca a questa generazione fare i conti.
Luca affronta la realtà nell'ottica del bicchiere sempre mezzo pieno e nella consapevolezza dell'esistenza di un'anima gemella per tutti. Alessio, al contrario, è vittima dell'Italia della fuga dei cervelli. Quando la storica fidanzata Sara riceve la proposta di un lavoro in Inghilterra, la scelta che prende sembra la più giusta e ovvia... ma certo non la meno dolorosa. Così, da una storia di cinque anni, Alessio ne esce come sconfitto e quasi disamorato della vita stessa.
I due amici hanno sicuramente due modi diametralmente opposti di agire e reagire, ma c'è una cosa che li accomuna: la ricerca della felicità.

Un breve riassunto della storia, quello che avete letto, per spiegarvi PERCHÉ "Forse la felicità" è un titolo che merita il vostro scaffale.
Con una prosa scorrevole e decisamente sopra ogni aspettativa per un libro in self-publishing, Egidio Mariella racconta una storia che non è nuova, né tanto meno piena di elementi fantastici. QUESTA storia porta il lettore a sdoppiarsi, osservando la propria vita da un duplice punto di vista. Ci sarà chi si immedesimerà in Luca, o chi - like me - lo farà in Alessio, ma il risultato sarà sempre lo stesso: una doppia riflessione sul modo di affrontare una realtà ormai ostica e sul significato della parola "felicità".
In "Forse la felicità" non troverete ventenni dai bollenti spiriti o vampiri-licantropi in amore. Leggerete di ex-universitari che tentano di farsi strada, quasi alla cieca, in un Italia dal panorama sempre più orrorifico. Ed è proprio questa la chiave della storia! 
Egidio Mariella ci presenta una realtà senza veli, né filtri o lieti fine (forse... sta a voi scoprirlo), ma vera a tal punto che vi sarà impossibile non immedesimarvi completamente nella storia, seguendo i personaggi nel mettervi in discussione e cercando alla fine di rispondere anche voi alla domanda perno di tutto il libro: cos'è la felicità?

Un momento preciso del passato o qualcosa da rincorrere e cercare con tutte le forze... ma cos'è davvero?
A voi la risposta... che magari troverete proprio sfogliando "Forse le felicità" di Egidio Mariella - e se succede, dovete assolutamente commentare questo post rendendoci partecipi eh - a noi, nel frattempo, non resta che assegnare cinque libri su cinque a questo titolo, meritatissimi...


e sperare di aver migliorato anche solo un po' il vostro lunedì!

XOXO
Virginia

Blogtour "I cartoni di Lui&Lei" di Lilletta Ely e Max Rambaldi: i cartoni simpaticoni.

Buongiorno cari lettori! 
Oggi allieterò la vostra giornata con la tappa di un blogtour semplicemente magnifico: 
“I cartoni di Lui&Lei” di Elisabetta “Lilletta” Tosi e Max Rambaldi


Di che cosa parla il volume? 
Ovviamente di cartoni animanti, ma non cartoni animati qualsiasi. Il libro di Lilletta e Max infatti parla di quei meravigliosi cartoni animati trasmessi tra gli anni 80 e 90, quelli con quel pizzico di magia e incanto che ancora oggi sono in grado di farci sognare. 


Prezzo cartaceo: 14,70€
Formato libro: copertina flessibile 14×21
Si più acquistare solo tramite il crowfounding ( https://it.ulule.com/icartonidiluielei/ – link attivo dal 1 settembre) 

Trama: 

“Alabarde spaziali, bacchette magiche, apocalissi e palloni da calcio”.Bastano questi elementi per rievocare la stragrande maggioranza dei cartoni animati trasmessi tra gli anni ’80 e ’90, che ci hanno accompagnato nei nostri primi passi e oltre. Perché dunque non ripercorrere le storie di maghette, robottoni e sportivi in poche righe con un pizzico di ironia? Ci sarà anche un gatto a farvi da guida, forza, non potete dire di no! In questo libro Elisabetta (alias Lilletta) riprende lo stile riassuntivo dei suoi video di YouTube per rivivere insieme gli anime più iconici della nostra infanzia e adolescenza, accompagnati dalle bellissime illustrazioni di Max Rambaldi, poliedrica artista, che porta in ogni serie Indy, il gatto di Lilletta (sua guest star fissa) per invadere ogni cartone di cui si parla! Un libro di oltre 180 pagine realizzato come un diario ricolmo di colori e ricordi, cammei più o meno facili da indovinare di amici e colleghi delle due autrici, e anche un giochino segreto! Se tutto ciò non fosse bastato ad attirare la vostra attenzione, vi ricordo che l’elemento felino scorre potente in ogni pagina! Contiamo su di voi per poter portare alla carta luce quest’opera! 


Basta vedere i video su Youtube di Lilletta dove ci racconta di anime e cartoni animati per capire subito lo stile del libro: frizzante, divertente e ironico. Mescolate questo stile alle meravigliose illustrazioni di Max e otterrete un libro che in possibile non desiderare. Nessuno può resiste a un viaggio fra i meravigliosi ricordi di infanzia, tra costumi sgargianti, superpoteri, abilità strabilianti e tanto altro. Sebbene io abbia vissuto la mia fanciullezza non proprio nel periodo “caldo” in cui si sono sviluppati questi cartoni, ho avuto l’enorme fortuna di averli nella mia vita da bambina. Penso che la mia fanciullezza sarebbe stata decisamente molto più triste se ad allietarla non ci fossero stati Sailor Moon, Ranma ½, Kiss me Licia e tantissimi altri cartoni che non esiterei a rivedere anche adesso (un po’ per la loro bellezza e simpatia, un po’ per tornare indietro nel tempo a quando ero bambina). Capirete bene perché il blogtour di questo libro mi sia sembrato irresistibile. Divertimento, illustrazioni e un simpatico gatto di nome Indy ci accompagneranno nel viaggio dei ricordi verso questi meravigliosi cartoni animati.


Se avete seguito un pochino il blogtour immagino vi starete chiedendo di quale tipologia di cartoni vi parlerò oggi: con mio grandissimo piacere vi presento i simpaticoni! Quindi fan di “Lamù”“Ranma ½” e “Gigi la trottala”questa è la tappa per voi! Vi guiderò un pochino alla riscoperta di queste perle di animazione.



“Lamù” e “Ranma ½” sono praticamente i capisaldi della mia infanzia e sono nati dalla penna della stessa scrittrice, Rumiko Takahashi. Per quelli di voi che ancora non lo sanno questi due meravigliosi cartoni animati giapponesi sono nati in primo luogo come manga, ovvero fumetti di piccolo formato spesso e volentieri caratterizzati da forti contrasti passionali tra i personaggi. Come vi dicevo in “I cartoni di Lui&Lei” fanno parte degli anime simpaticoni e non mi sorprende che Lilletta, Max e Indi abbiano deciso di assegnargli questa categoria! Divertenti e scalmanati, i protagonisti di questa tipologia di cartoni riescono sempre a strapparti un sorriso. Ma vediamo un pochino di che si tratta.

“Lamù” il cui nome completo in Italia diventa “Lamù, la ragazza dello spazio” racconta le avventure di Ataru Moroboshi, ragazzo liceale di Tokyo, che viene scelto casualmente per salvare la terra. Infatti un gruppo di Oni, delle specie di demoni, è intenzionato a conquistare la terra, ma desisterà dall’impresa se l’umano scelto a casa sarà in grado di toccare le piccole corna di Lamù, la figlia del capo degli Oni. Ataru, purtroppo per la terr,a non è esattamente il campione ideale, in quanto nella sua testa sono presenti solo due priorità: il cibo e il genere femminile. Il fatto che però Lamù sia una giovane e bellissima aliena vestita solo di un bikini tigrato gioca a favore del protagonista, che con un stratagemma tutto fuorchè elegante (le ruba il pezzo di sopra del bikini) riesce a vincere la sfida e a salvare la terra. Ma tra un fraintendimento e l’altro Lamù si innamora di Ataru e decide che da ora in poi sarà il suo futuro marito, motivo per cui si trasferisce a casa sua. “Tesuroccio”, questo è il nome che utilizza Lamù per chiamare Ataru, da allora sarà sempre seguito dalla bella aliena cadendo vittima di bizzarre situazioni, improbabili guai e qualche volta anche grandi pericoli. Non so dirvi quanto io abbia adorato questo cartone animato, che si distacca tantissimo dai cartoni animati che si possono vedere di questi tempi. Non siete curiosi di sapere come Lillete vi racconta questo buffissimo cartone? E poi basta guardare l’illustrazione di Max per innamorarsi! 


“Yappapà, yappapà, echantè! 

E' follia, è magia ma non sai perchè. 
Yappapà, yappapà, echantè! 
Calda è, fredda è, differenza c'è.” 


Chi non si ricorda questa bellissima sigla?! Io ancora oggi adoro cercarla su Youtube e cantarla a squarciagola, tornando subito bambina. Insieme a “Inuyasha”, altro figlio di Rumiko Takahashi, “Ranma ½” è stato uno dei miei cartoni preferiti che ho rivisto dall’inizio alla fine anche da adulta. Protagonista della serie è un sedicenne esperto di arti marziali, Ranma Saotome, che tuttavia nasconde un terribile segreto: a causa di alcune sorgenti maledette lui e il padre a contatto con l’acqua fredda si trasformano. Mentre il padre si trasforma in un simpatico panda, a Ranma è toccata una sorte ben diversa: si trasforma infatti in una irresistibile ragazza con i codini. A complicare ulteriormente la vita del giovane c’è la promessa di matrimonio fatta dal padre a Soun Tendo, il quale darà in sposa una delle sue tre figlie a Ranma. Il fidanzamento tra la bella e forte Akane, anche lei esperta di arti marziali, è ormai deciso ma la notizia, oltre a non essere affatto di gradimento ai due ragazzi, indispettisce anche tutti gli spasimanti di entrambi che si lanciano in combattimenti e sfide all’ultimo calcio. Il mio personaggio preferito era ed è Ryoga, acerrimo nemico di Ranma e spasimante di Akane, che si trasforma in un adorabile porcellino nero (P-Chan). Sono infatti curiosissima di vedere come Max abbia illustrato questo cartone e scoprire se il mio amato P-Chan è presente!!! 

Infine altro protagonista di “I cartoni di Lui&Lei” è lui, “Gigi la trottola”. Il protagonista è Kappei Sakamoto, un ragazzo ferratissimo in tutti gli sport ma sfortunatamente bassissimo: infatti non raggiunge nemmeno il metro di altezza. Il piccolo sportivo è anche lui un accanito fan del genere femminile come Ataru. Costretto dal Liceo a scegliere una disciplina decide di cimentarsi nella pallacanestro (sport in cui l’altezza è sempre stata un grande punto di forza) e proprio qui incontrerà una ragazza, Akane (nome decisamente popolare in Giappone a questo punto) che lo farà innamorare. Tra un tentativo di conquistare la bella ragazza e l’altro Kappei si mette in testa di svolgere una grande impresa: sfidare tutti i circoli sportivi e batterli. Di questo cartone in realtà ho visto solo alcuni episodi perché quando ero piccola io (fine anni 90) non andava in onda praticamente mai se non di rado! Ma sono sicura che le ragazze e Indi mi faranno appassionare anche di questo! 

Beh giunti a questo punto non ci credo che non vi ho fatto venire un briciolo di nostalgia e curiosità!
“I cartoni di Lui&Lei” è un libro che non vedo l'ora di avere tra le mani. Se vi siete persi le altre tappe dovete assolutamente recuperare e mi raccomando, non lasciatevi scappare l'ultima a tema "orfanelle".

 Jane

giovedì 13 settembre 2018

Recensione [BlogTour] | Città sospesa, Madrid 1936 di Eduardo Mendoza

Hello readers! Prendete carta e penna perché il titolo che vi faremo conoscere oggi, dovrebbe entrare di diritto nelle vostre To-Read list!


La DeA Planeta e le parole di Edoardo Mendoza ci riporteranno in una Spagna degli anni '30 raccontata dal punto di vista di un critico d'arte inglese.

Titolo: Città sospesa
Autore: Eduardo Mendoza
Casa Editrice: DeA Planeta Libri
Genere: Narrativa contemporanea
Data di uscita: 28 agosto 2018
N° pagine: 472
Prezzo: 17,00€

Trama:
Nella primavera del 1936, il critico d'arte inglese Anthony Whitelands arriva in treno nella convulsa Madrid sull'orlo della Guerra civile. Lo scopo del suo viaggio è verificare l'autenticità di un presunto Velázquez appartenente a un amico di José Antonio Primo de Rivera, figlio del generale già dittatore di Spagna. Un'opera il cui immenso valore potrebbe influenzare gli scenari politici in un momento tanto drammatico e cruciale della storia del Paese. Ma, distratto, fra l'altro, da problemi personali e dai turbolenti incontri amorosi con donne di diversa estrazione sociale, Whitelands non fa troppo caso ai "nemici" - poliziotti, politici, diplomatici, spie - che, tra baruffe, disordini e cospirazioni incrociate, sempre più numerosi gli stanno alle calcagna... Le tragedie della storia e l'insostenibile leggerezza della commedia umana si mescolano in questo romanzo pessimista, ironico e ambizioso sulla nascita del fascismo, il potere dell'arte, l'amore e l'avventura.

Come accennato in apertura a questo post, "Città sospesa" è stato un vero e proprio titolo-rivelazione. Con una nota quasi comica, Eduardo Mendoza racconta un breve stralcio di vita di Anthony Whitelands, critico d'arte della borghesia inglese che vede nella proposta di un semi-sconosciuto, l'opportunità di evadere una volta per tutte dalla monotonia di una vita passiva
Nelle stanze della cultura, tutti conoscono Whitelands e i suoi saggi sulla pittura spagnola, ma è una fama effimera che non gli assicura certo un guadagno appropriato. Un lavoro ben pagato, in una delle sue città preferite, è quindi una prospettiva impossibile da lasciarsi sfuggire, nonostante la città di destinazione sia una Madrid sull'orlo di una violenta guerra civile.
Sembra proprio che arte e problemi di cuore offuschino la vista di Anthony Whitelands. L'uomo, irretito da una bellezza spagnola, non si accorge della gravità dell'incarico che gli è stato affidato. Tra spie, interrogatori e situazioni rocambolesche, il critico inglese dovrà infine compiere una scelta: cuore o fama?

La scrittura di Eduardo Mendoza è fluida e allo stesso tempo ricca di particolari in grado di trasportare il lettore nell'atmosfera carica di oscuri presagi di una Madrid che sarebbe scoppiata di lì a poco. La città sospesa diventa così cornice quasi oppressiva di una storia difficile da inquadrare in un genere in particolare. Ne emerge un quadro madrileno degli anni 30, realista a tal punto da includere chiaramente la visione politica dello scrittore.
La descrizione del personaggio di Anthony Whitelands in chiave quasi ironica se non comica, conferisce anche agli episodi più tragici e sgradevoli, un tono leggero, semi-serio, che potrebbe risultare sgradevole se si osserva la storia con razionalità. La chiave di tutto, però è proprio in questo SE. Il personaggio potrebbe risultare assurdo, se non fosse per la maestria di Mendoza nel riuscire a creare atmosfere quasi surreali, nelle quali il raziocinio viene messo alla porta dai sentimenti. La voglia di scoprirsi un uomo nuovo, un uomo dal rinnovato spirito di avventura spinge Whitelands in una città non poco pericolosa. Soppesare con razionalità i pro e i contro della missione affidatagli da Pedro Teacher, avrebbe stroncato l'intera storia sul nascere.
Al contrario del protagonista inglese, i personaggi spagnoli diventano lo specchio umano della società e della situazione politica del momento. Dietro una maschera ospitale, affabile, amichevole, tutti hanno le loro trame da tessere. 
Assolutamente da non sottovalutare sono le figlie del duca della Igualda. Lilí e Paquita sono i personaggi più moderni de "Città sospesa", due donne che non si sottomettono agli schemi di un'educazione che le vorrebbe composte e sottomesse. Intelligenza, irriverenza e sensualità divengono le loro armi per portare avanti una lotta silenziosa, in primo luogo contro una società patriarcale quantomai pressante nei primi decenni del '900.

Tra intrighi e politica, a rapire il lettore saranno anche gli accenni di storia dell'arte che di tanto in tanto interrompono il racconto. Dalle spiegazioni semplici, ma esaustive di pittori come Velázquez o Tiziano, emerge un'ulteriore pregio di Eduardo Mendoza.

"Città sospesa" dovrebbe entrare di diritto sui vostri scaffali e nei vostri e-book reader, perché è una storia che insegna LA STORIA con una voce che esce fuori dagli schemi. 
E guadagna di diritto i nostri CINQUE libri!


Well readers, questa lettura mi ha elettrizzata e, ovviamente, devo ringraziare la DeA Planeta Libri per avermi inviato questo titolo, permettendomi di recensirlo. 
Ho un unico rimpianto: non averlo letto prima in lingua originale. La traduzione di Francesca Pe' è davvero eccellente e mi ha solo fatto venir voglia di andare alla ricerca delle altre storie di Mendoza!

La nostra tappa finisce qui, ma il blog tour prosegue... so, STAY TUNED!



XOXO
Virginia


martedì 11 settembre 2018

[Blog Tour] Cinque motivi per leggere "La luce che resta" di Evita Greco

Hola readers! In questo secondo appuntamento di oggi nessuna nuova recensione, non vi parlerò dei pro e dei contro di un nuovo titolo... ma farò di meglio!


Il mio compito in questo Blog Tour sarà quello di fornirvi

CINQUE OTTIMI MOTIVI 
per leggere "La luce che resta" di Evita Greco; ringrazio, prima di tutto, la casa editrice Garzanti per avermi concesso la possibilità di riceverlo in anteprima.


But let's move on this new book!

Titolo: La luce che resta
Autore: Evita Greco
Casa Editrice: Garzanti
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 288
Uscita: 12 Settembre 2018
Prezzo: 17.90

Trama:
Carlo come ogni giorno è sullo stesso treno. Non è lì per andare a lavoro. È lì per seguire sua madre che, in quel breve lasso di tempo, rivive il ricordo a lei più caro: un viaggio in moto, con il vento tra i capelli, stretta a quello che sarebbe diventato l'uomo della sua vita. Carlo è lì per proteggerla, per prendersi cura di lei. Come lei non è riuscita a fare, ma come lui fa da quando era bambino. A trent'anni la sua vita è come bloccata, incapace di andare avanti, ancorato alla figura di sua madre. Fino al giorno in cui, su quello stesso treno, Carlo incontra una donna, Cara, e la sua bambina. Qualcosa di magico le unisce. Un linguaggio unico fatto di storie raccontate, di risate, di gesti semplici. Tutto quello che Carlo non ha mai vissuto e che fa nascere in lui il desiderio di far parte di quell'amore. A mano a mano che i tre si avvicinano, i sentimenti sepolti nel cuore di Carlo vengono di nuovo in superficie. Sentimenti difficili da ascoltare. Eppure, grazie alla dolcezza di Cara e di sua figlia, l'uomo fa finalmente i conti con sua madre e con la sua infanzia che l'ha fatto diventare l'uomo che è ora, con pregi e difetti. Ma soprattutto Carlo scopre un segreto sepolto nel passato della sua famiglia. Un segreto che come una crepa aprirà un varco nella sua anima per permettere alla luce di brillare ancora.

Per questo evento mi hanno chiesto di pensare a CINQUE MOTIVI per leggere "La luce che resta" e io, credetemi, ci ho pensato fin da subito. Dalle prime pagine, quando ho conosciuto le storie che legano i personaggi ad un unico filo. Ci ho pensato mentre leggevo di Carlo, di Marco e Filomena, di Cara e Vita. Per tutto il tempo non ho smesso di cercare altri quattro motivi forti quanto il primo, che pervade l'intera storia: L'AMORE.
L'amore che lega Cara alla figlia, che la spinge a fare mille sacrifici, e che lei stessa vuole trasferire in una coperta fatta di ricordi. L'amore che prova Marco per la moglie, forte ed intenso, capace di oscurare una realtà fatta di dolore. E l'amore di Carlo, quasi bloccato in un loop temporale per tentare il tutto per tutto, per salvare la madre da qualcosa che la sta allontanando sempre di più dalla realtà e da lui.

Se leggete di tutto quest'amore, vi sarà impossibile non essere attratti quasi contemporaneamente da qualcos'altro. Sin dalle prime pagine de "La luce che resta" comprenderete che esiste un secondo motivo per il quale non starete perdendo il vostro tempo dietro un romanzo qualunque. LA FORZA INTERIORE che spinge ogni personaggio, in modo quasi ostinato ad andare avanti, per un altro essere umano e non per sé stesso. Una forza che muove l'intero romanzo e fa evolvere l'intera storia.

Dopo due grandi motivi, quelli che seguiranno tenderanno ad essere tre consigli in anteprima da una blogger che non è avvezza al genere e da una persona quantomai lontana all'idea di avere una famiglia (almeno per i prossimi cento anni).

Se avete bisogno di un libro che vi racconti una storia reale, priva di filtri ed inutili stereotipi, dovete leggere "La luce che resta".

Se avete bisogno di un libro che vi insegni cosa vuol dire amare incondizionatamente un'altra persona, mettendo questa sempre e comunque al primo posto e prima del resto del mondo, dovete leggere "La luce che resta".

Se avete bisogno di un libro che vi faccia comprendere quanto conti non perdere mai la speranza, e soprattutto che prima o poi un pizzico di felicità, anche solo un istante arriva per tutti, dovete leggere "La luce che resta".

Io l'ho già fatto e ringrazio Evita Greco e la casa editrice Garzanti ancora una volta...

XOXO
Virginia

Recensione [Review Party] | La teoria imperfetta dell'amore di Julie Buxbaum

Hello readers! Per il primo evento di oggi, prima di partire, il consiglio è di tenere a portata di mano una scatola di clinex. La recensione che leggerete, racconterà una storia davvero strappalacrime, so se cercavate uno Young Adult spensierato, condito di flirt e adolescenti in piena tempesta ormonale, la brutta notizia è che "La teoria imperfetta" di Julie Buxbaum, edito De Agostini, è un titolo dal quale dovrete tenervi alla larga!


Julie Bauxbaum e il suo "La teoria imperfetta dell'amore" hanno lasciato ben quattordici blogger in una valle di lacrime. Il motivo? Aspettate di leggere anche solo la sinossi!


Titolo: La teoria imperfetta dell’amore
Autrice: Julie Buxbaum
Casa Editirce: De Agostini
Genere: Young Adult
Data di uscita: 4 settembre 2018
Pagine: 380 pag.
Prezzo: 0.99 euro (ebook) | 14.90 euro (cartaceo)
Trama:
E se amore e amicizia fossero due risultati diversi della stessa equazione? A volte basta cambiare prospettiva per dare senso al mondo. Da quando suo padre è morto in un incidente d’auto, Kit non è più la stessa. Non ha più voglia di ridere, scherzare o confidarsi con le amiche di sempre. L’unica cosa che desidera è chiudere fuori il mondo intero e voltare pagina. Per questo decide di lasciare il tavolo affollato a cui si siede ogni giorno in mensa e prendere posto a quello di David. David, che gira per i corridoi della scuola con le cuffie nelle orecchie e non parla con nessuno. David, che è un genio della fisica ma quando si agita trema come una foglia. I due non potrebbero essere più diversi, ma lentamente quei pranzi in solitudine diventano un appuntamento fisso, atteso, e tra sguardi e parole sussurrate, Kit e David imparano a essere amici. Forse qualcosa di più. Fino a quando David decide di aiutare Kit a ricostruire che cosa è successo il giorno in cui suo padre è morto. Perché David non sopporta le questioni irrisolte, non sopporta le equazioni lasciate a metà. E farebbe di tutto per ricomporre i pezzi del cuore infranto di Kit. Ma il sentimento che li lega sarà abbastanza forte per resistere alla verità?

Quando due mondi totalmente dissimili si scontrano, la possibilità che questi si attraggano è pari a quella che si respingano, ma a quanto pare, Julie Buxbaun crede ciecamente nell'attrazione degli opposti perché questo fenomeno descrive esattamente la storia dei due personaggi principali, Dave e Kit.
Dave, tenuto a distanza dai compagni di scuola per la sua sindrome di Asperger, è un ragazzo solitario che ha trovato rifugio nelle leggi esatte della matematica, con le quali tenta di dare una risposta alla realtà che lo circonda.
Kit era una ragazza solare, energica, attraente, una delle più popolari della scuola, ma tutto questo prima del grande strappo. Prima della morte del padre al quale era ovviamente molto affezionata. Prima di provare un dolore lacerante dal quale non riesce a riemergere. E prima di decidere, un giorno qualunque dei tanti a mensa, di sedersi allo stesso tavolo del ragazzo più impopolare della scuola.
Quando la strada di Kit incrocia quella di David, per i due ragazzi diviene impossibile ritornare alla vita precedente il loro incontro. Ciò che ha inizio è un percorso di crescita a quattro mani, nel quale quelli che fino ad allora erano stati problematici difetti per uno, aiuteranno invece l'altra, fino ad arrivare ad un conclusione commovente che si distacca totalmente dai prototipi del genere Young Adult.
La storia, narrata attraverso una scrittura fluida a tal punto da terminare il romanzo in brevissimo tempo, viene presentata in modo alterno sia dal punto di vista di David che di Kit. Grazie al doppio POV la chiave di lettura del romanzo si sdoppia, permettendo al lettore di percepire con maggior realismo situazioni e sentimenti, descritti con grande minuzia di particolari da Julie Buxbaum. Argomenti come il bullismo, o l'handicap, vengono toccati in modo delicato, ma al contempo reale, dando la possibilità al lettore di fare una vera e propria immersione empatica in due vite completamente diverse, ma non prive di problemi.
Se quello che cercate è un romanzo pieno di cheer-leader, giocatori di football e drammi da liceo, "La teoria imperfetta dell'amore" non fa al caso vostro. Leggerlo potrebbe farvi battere il cuore a mille, potrebbe farvi singhiozzare, e qualche volta strapparvi un sorriso (specialmente nei capitoli di Dave), ma noi blogger sappiamo apprezzare una cosa bella quando la leggiamo e oggi ringraziamo Julie Buxbaum e la De Agostini per un titolo così prezioso.


Se avete voglia di dare sfogo ai rubinetti, fatevi sotto readers!

XOXO
Virginia

lunedì 10 settembre 2018

Recensione [Review Party] | Il mistero della casa del tempo - John Bellairs

Hello readers! Nuovo review party per celebrare uno degli ultimi arrivati in casa De Agostini!
Questo pomeriggio vi raccontiamo "IL MISTERO DELLA CASA DEL TEMPO" di John Bellair in una recensione che vi farà tornare bambini... parola di strega!


Vero è che non bisognerebbe mai giudicare un libro dalla copertina, ma quella de "Il mistero della casa del tempo" è suggestiva a tal punto da richiamare l'attenzione del lettore fin da subito.
Come resistere allo sguardo ammaliante di Jack Black?!


YAS guys! Avete letto bene: JACK BLACK
Pare proprio che, dopo l'apparizione sul grande schermo come co-protagonista nella trasposizione cinematografica di Piccoli Brividi, l'attore interpreterà uno dei protagonisti del film tratto da questo romanzo, in uscita nelle sale italiane il 31 ottobre 2018

Titolo: Il Mistero della Casa del Tempo
Autore: John Bellairs
Casa Editrice: De Agostini
Genere: Fantasy YA
Data di uscita: 11 Settembre 2018
Pagine: 165
Prezzo: Cartaceo 16.00 €  E-book: 8.99 €
Trama:
È una tiepida sera di fine estate quella in cui Lewis Barnavelt, dieci anni e una valigia consumata tra le mani, si ritrova davanti al cancello di una casa misteriosa. La sua nuova casa. Da quando i genitori sono morti in un terribile incidente d'auto, nulla è più stato come prima. Lewis si è lasciato tutto alle spalle e si è trasferito dall'altra parte del Paese. A casa dello zio Jonathan. Non l'ha mai conosciuto, ma quello che ha sentito dire di lui non gli piace per niente. Lo zio Jonathan è sempre stato il più eccentrico della famiglia, un fumatore incallito e un giocatore d'azzardo. E ora dovrà prendersi cura di lui. Ciò che aspetta Lewis però supera ogni immaginazione: una casa che nasconde passaggi segreti, sortilegi e illusioni, e uno zio che si dedica all'occultismo e alla magia insieme alla stravagante vicina. Lewis non riesce a credere ai propri occhi e comincia a cimentarsi con le arti magiche in prima persona. Almeno fino alla notte di Halloween. La notte in cui commette uno spaventoso errore, riportando in vita la crudele e potente strega che abitava nella casa prima dello zio. Serenna Izard. Serenna è tornata per un motivo: portare a termine un vecchio e diabolico piano. Molti anni prima, infatti, la donna aveva costruito insieme al marito un orologio stregato, capace di distruggere l'umanità intera, e lo aveva nascosto nelle mura della casa. Ora toccherà a Lewis trovare l'orologio e, forse, salvare il mondo.

"Il mistero della casa del tempo" è una storia breve, ma alquanto particolare. Sembra che John Bellairs voglia quasi ricalcare il modus operandi di grandi scrittori come L. C. Lewis: un bambino rimasto orfano, una casa stramba, un mondo magico nel quale rifugiarsi e vivere avventure decisamente fuori dal comune. Gli elementi ci sono tutti.
Quando Lewis Barnavelt arriva nella contea di Capharnaum, ad accoglierlo è Jonathan van Olden Barnavelt, uno zio che rivela subito essere sui generis... come tutto ciò che lo circonda, amici compresi, o per meglio dire, amica compresa. A fargli costantemente da spalla c'è la signora Zimmerman, la vicina di casa ossessionata dal colore viola, il poker e i dolcetti.
Lewis è un ragazzino sveglio e comprende all'istante che a legare lo zio John e la signora Florence non è soltanto una grande amicizia. I due vicini hanno infatti una passione in comune che lo zio non tenta di nascondere: la magia.
La rivelazione non spaventa Lewis. Vivere con un occultista e una strega in una casa che sembra pervasa da un sortilegio, condurrà il ragazzo in una realtà nella quale incantesimi, oscure presenze dal passato e magia nera la fanno da padroni. E toccherà ai protagonisti ristabilire l'ordine naturale delle cose.

Attraverso una narrazione favolistica scorrevole, ricca di suspance, colpi di scena e descrizioni in grado di risvegliare la fantasia anche di un lettore maturo, John Bellairs tratta le più consuete problematiche con le quali, tra infanzia e adolescenza, tutti sono chiamati a fare i conti. Il protagonista è un ragazzino sovrappeso osteggiato dai propri coetanei perché timido e per niente atletico. Per questo motivo, Lewis Barnavelt tende a rifugiarsi nella compagnia dei libri e quando finalmente incontra qualcuno con cui vivere nuove avventure, la paura di perdere questa prima ed unica amicizia, lo spinge a comportarsi in modo quasi sempre assertivo-passivo, e a fare assurde promesse senza valutarne prima le conseguenze.
Una storia fantasy quindi, quella de "Il mistero della casa del tempo", decisamente adatta e consigliabile ad un pubblico di lettori giovani, un pubblico che probabilmente si trova  ad attraversare la stessa fase del protagonista e che come questi ha bisogno di imparare a superare sfide possono sembrare insormontabili, con grinta e astuzia senza smettere mai di credere in sé stessi.

Il mistero della casa del tempo mi ha decisamente riportata indietro nel tempo! Mi è stato impossibile non immedesimarmi con Lewis Bernavelt e non provare la sua stessa eccitazione o le sue stesse paure. 
Un grazie va ovviamente alla casa editrice De Agostini, per avermi dato l'opportunità di compiere questo salto temporale. Il giudizio?


E ora tocca a voi readers tornare bambini!

XOXO Virginia