domenica 3 aprile 2016

Recensione "Pelle d'ocra: oltre i confini del colore" di Antonella Fortunato


Titolo: Pelle d'ocra: oltre i confini del colore
Autrice: Antonella fortunato
Casa editrice: Edificare Universi
Pagine: 210
Prezzo cartaceo: 14,90€
Prezzo ebook: 5,49€

Trama:

Una diciannovenne italiana e un trentenne africano. Cos’hanno in comune? La madre! È proprio lei che, in pericolo di vita, confida alla figlia Alisia il grande segreto: quando aveva la sua età abbandonò in Africa un figlio ancora in fasce, perché frutto del non-amore. Come ultimo desiderio chiede alla ragazza di trovarlo, per poter espiare le colpe di un passato che torna ruggente. In compagnia della vulcanica migliore amica, Alisia parte alla volta del Continente Nero. Intrighi passati e segreti presenti le porteranno a fare incontri tanto esaltanti quanto inaspettati. In un valzer di domande senza risposte, sogni e speranze, cercheranno di sbrogliare un’indistricabile matassa. Unica linea guida due colori, il bianco e il nero, che s’intrecciano senza mai mescolarsi. Emblemi di mondi lontani, ma infinitamente vicini. Con una prosa che sa coniugare abilmente ironia e drammaticità, l’autrice ci regala una storia divertente e dei personaggi che non vorremo più abbandonare.

Recensione:

Eccoci qua cari lettori! Finalmente dopo vari interminabili pranzi e giornate di studio intenso, sono riuscita a prendere il portatile in mano e scrivere questa recensione. Allora, come avrete visto dalla scheda del libro, oggi recensirò “Pelle d’ocra: oltre i confini del colore” di Antonella Fortunato. Non so da dove partire perché di cose da dire su questo volume ce ne sono davvero tantissime! Ma partiamo dalla storia; premetto che questo libro mi è stato consigliato e non ero particolarmente entusiasta di leggerlo perché decisamente al di fuori dal genere di libri che leggo di solito ( chi mi segue sa che amo soprattutto i fantasy). Essendomi però stato consigliato da un’amica la cui opinione rispetto molto ho deciso di tuffarmi a capofitto in questa avventura diversa dal solito. Devo ammettere che uscire dagli schemi mi ha fatto conoscere un libro meraviglioso. L’ho letteralmente adorato. E’ misterioso, triste, felice e divertente. Era da un po’ che non dedicavo un’intera giornata alla lettura di un unico libro, ma con questo non riuscivo a staccarmi (sono arrivata a portarmelo in facoltà per leggerlo nei momenti di pausa, che vi assicuro sono pochissimi questo semestre). 

Ma veniamo alla trama; il libro narra l’avventura di Alisia, una ragazza di diciannove anni che a fronte della malattia della madre scopre di avere un fratello perduto in Africa. Alisia promette alla madre di trovare suo fratello a tutti i costi e, con la sua inseparabile amica Gabriella, parte alla scoperta del Continente Nero. Alisia dovrà affrontare non poche sfide per riuscire nella sua missione, gli imprevisti sono all’ordine del giorno e la ricerca potrebbe rivelarsi impossibile!

 
Purtroppo non posso svelarvi molto altro perché il libro è ricchissimo fin da subito di colpi di scena, e l’ultima cosa che desidero è rovinarvi la sorpresa. Infatti una delle qualità di questo libro è appunto la velocità; non fraintendetemi con questo non intendo che è frettoloso, ma che le vicende si svolgono tempestivamente, non c’è mai un momento di noia e tu rimani incatenato alle pagine non potendo fare a meno di andare avanti. Qualità che io non posso che apprezzare, avendo dovuto affrontare diversi volumi con una lentezza e una carenza di originalità non da poco. Ogni momento ti ritrovi a pensare “ Dai che ci riesci dai che ci riesci!!” e arriva un nuovo e impensabile colpo di scena che travolge lo svolgimento della storia. E tu sei li che devi leggere perché non puoi rimanere li e non sapere, devi scoprire cosa succede! 

Un’altra cosa che ho trovato meravigliosa è lo stile di scrittura, semplice e divertente; mi sono sorpresa diverse volte a scoppiare a ridere! Io amo i libri divertenti, sono una cosa semplicemente meravigliosa. Un libro che è in grado di farti sorridere ha sicuramente una marcia in più. Antonella scrive raccontandoci cose che ci sono vicine e che conosciamo; le battute sono attuali, frizzanti e talvolta maliziose. 

Così come la protagonista del resto! Alisia è una ragazza divertente, determinata e, nonostante tutte le dure prove che il destino le riserva, affronta la vita in maniera allegra e ottimista. Tantissime ragazze possono immedesimarsi e riconoscersi in questo personaggio, che con la sua determinazione è in grado di affrontare le sfide della vita. La nostra protagonista è però molto diversa dalla sua amica Gabriella, di carattere decisamente più mite e a volte scontroso! Il rapporto di amicizia tra le due ragazze è descritto in maniera dolcissima; due giovani che nonostante tutto sono sempre pronte a sostenersi, difendersi e a volte anche sopportarsi!


“Pelle d’ocra: oltre i confini del colore” racconta di un’avventura, un’amicizia e di un mistero da svelare. Che altro dire, io vi consiglio assolutamente di acquistarlo e di lasciarvi trasportare nelle avventure di Alisia! 

Ora vi lascio con una piccola intervista all'autrice che è stata così carina e gentile da rispondere alle nostre domande! Vi consiglio di leggere l’intervista solo se avete letto il libro, in quanto alcune domande contengono spoiler! 





Intervista:

1)Dove hai trovato l'ispirazione per questo splendido romanzo? 
-Cominciai a scrivere il romanzo durante il terzo anno di liceo, ma mi fermai ai primi capitoli per mancanza di tempo. Ripresi la stesura dopo la maturità, nel momento della scelta universitaria. E' stata questa ad ispirarmi. Avevo bisogno di distrarmi dalle mie ansie, rifugiandomi in una storia che mi permettesse di sognare. Scrivevo per il bisogno di scrivere, ma anche di vivere una vita parallela. Avevo in mente i punti salienti da congiungere, ma lo sviluppo l'ho buttato giù in base alle emozioni del momento. L'intreccio è saltato fuori dalla volontà di raccontare una storia mai narrata, che non rispecchiasse i soliti cliché. Ero assetata di colpi di scena che stupissero me, prima di ogni potenziale lettore. 

2) Ci sarà un seguito per la nostra Alisia? Conosceremo mai le sue avventure con Marco e l'Università ? Scopriremo come vivrà l 'esperienza la piccola Noemi?
- Questa domanda me l'hanno fatta in molti ed è una grandissima soddisfazione per una scrittrice in erba. Non nego che, a me per prima, farebbe piacere conoscere gli sviluppi nella vita dei miei personaggi. E' il motivo per cui ho lasciato una piccola porticina aperta, sul finire del romanzo. Non è facile lasciarli andare via. Per me sono cari amici di un periodo difficile che, tuttavia, ha portato buoni frutti. Al momento, a causa di impegni accademici, non ho il tempo materiale per pubblicizzare il romanzo, figuriamoci per scrivere il sequel! Intanto spero di far conoscere "Pelle d'ocra: oltre i confini del colore" a quante più persone possibili. Posso solo dire che la speranza di portare avanti Alisia&Co non si è ancora spenta. 

3) Quali canzoni ti hanno ispirato o aiutato durante la stesura del romanzo??   
- Non ci sono state delle canzoni in particolare ad ispirarmi, ma luoghi. La storia di Noemi, nei suoi punti chiave, si è delineata nella mia immaginazione mentre facevo un bagno al mare. Il romanzo l'ho concluso appena arrivata a Napoli. Le descrizioni sulla bella Partenone sono quelle che scrivevo di notte, dopo una giornata passata ad esplorare la mia città univeritaria. Non conoscevo ancora nessuno, i corsi non erano iniziati e non avevo da studiare. Sola in una metropoli immensa e senza nulla da fare. Non mi restava che girovagare, conoscere gente e scrivere. E così ho fatto 

4)  Se potessi tornare indietro cambieresti qualcosa?
- Se tornassi indietro starei più attenta alle questioni logistiche. La tendenza, che penso appartenga ad ogni scrittore al momento del confronto con il pubblico, di rinnegare quello che avevo scritto e l'inesperienza mi hanno portata a non rileggerlo e non farlo leggere ad altri, prima di mandarlo in stampa. Purtroppo qualche errore di battitura non è stato corretto, ma non ne faccio più in dramma.



Jane.

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