venerdì 11 agosto 2017

Recensione: "L'ultima notte al mondo" di Bianca Marconero

Buongiorno lettori  
Oggi vi parlerò di una delle mie ultime letture, un romanzo con cui ho avuto un incontro controverso sin da quando ho preso in mano il libro. 


Quante volte ci si può innamorare della stessa persona?

Una frase, semplice, ad effetto, che ho trovato come incipit della trama. Non posso negarlo, una parte di me d’istinto ha storto il naso. Sarà il periodo complicato, ultimamente sono allergica a tutto ciò che rimanda al romanticismo e di conseguenza questa sorta di intolleranza è scivolata anche nel mio approcciarmi al libro. Perché l’ho preso allora? Testardaggine. Avevo letto sempre delle belle recensioni sulle opere precedenti di Bianca Marconero ed ero davvero troppo curiosa di scoprirla. Così eccomi qui, a presentarvi l’ultima sua opera: L’ultima notte al mondo edita da Newton Compton Editori.

Genere: Narrativa
Pagine: 448
Prezzo: 5,90€
Data di uscita: 29 giugno 2017

Mi sorprende quanto siamo impacciati nelle cose semplici, 
come telefonarsi e dirsi ciao, 
e di come ci vengano bene le cose complicate, 
come creare un servizio che abbia un senso 
o sfrecciare in due su una bicicletta.

Trama:
Marco Bertani ha ventitré anni, alle spalle un’adolescenza tutt’altro che semplice e davanti a sé un futuro nel quale potrà contare solo su se stesso. Un giorno inaspettatamente si imbatte in Marianna Visconti, ex compagna del liceo e amore non corrisposto della sua vita. I loro mondi non potrebbero essere più lontani: Marianna, dopo aver studiato negli Stati Uniti, sta facendo pratica legale presso il prestigioso studio di un amico di famiglia, mentre Marco sbarca il lunario lavorando come operatore per una rete televisiva locale. Quando però le viene prospettata l’occasione di condurre un programma ideato proprio da lui, Marianna decide di accettare la sfida, convinta che così potrà dimostrare a Luca, il fidanzato con cui è in crisi, di cosa è capace: lei e Marco si troveranno quindi a lavorare gomito a gomito e scopriranno di non essere poi così diversi come credevano… 
E non finisce qui: tra le pagine del prequel, Ed ero contentissimo, in coda a questo volume, scoprirete un Marco adolescente sui banchi di scuola, un protagonista al quale non potrete non affezionarvi.

Recensione:

L’ultima notte al mondo è la storia di Marco e Marianna, due mondi tanto diversi nelle origini, quanto vicini nel destino. Due mondi lontani, sin da quando le loro strade si sono incontrate per la prima volta, tra i banchi di scuola: ceto sociale, abitudini, luoghi di vita, amicizie. Due strade che dopo cinque anni si sono incrociate nuovamente, per uno scherzo del destino. Lei praticante avvocato, una vita impostata dalle aspettative degli altri e dalle apparenze, sempre attenta ad essere e fare quello che gli altri potrebbero gradire di più. Lui operatore per una rete televisiva, sbarca il lunario con un lavoro che lo appassiona, tenendosi sempre ben distante da relazioni a lunga durata. E in questo lavoro Marco ottiene la possibilità di veder realizzato un programma che lui aveva ideato, una sorta di sogno, ma ad una condizione: Marianna deve condurlo. Uno scacco all’equilibrio che lui si era creato, una sfida per entrambi nel ritrovarsi faccia a faccia con qualcuno con cui mai avrebbero voluto lavorare. E in quest’opportunità che il destino ha riservato loro, hanno potuto riscoprirsi e scoprirsi come persone diverse, rispetto a quello che avevano appreso durante gli anni di scuola. Due anime profonde e affini, pur nelle diversità, differenze che hanno contribuito a far ritrovare loro stessi, quello che realmente sono e che forse hanno cercato per tutto il tempo di nascondere e negare. Entrambi in un momento di disequilibrio e di fragilità: Marianna per la crisi con il fidanzato, Marco per l’aver incontrato la ragazza di cui era innamorato sin dai tempi delle superiori. Tra alti e bassi, tra momenti di gioia e di difficoltà, la loro storia risulta indeterminata fino alla fine, accompagnata dal sostegno degli amici, dei colleghi, dalla scoperta di come le persone realmente sono, dietro le apparenze. 
Una storia in cui si viene coinvolti dalle esperienze vissute dai protagonisti, ritrovandosi a sperare, ad arrabbiarsi, a vivere con loro, giorno dopo giorno. Vedendoli crescere, scoprire pagina dopo pagina la verità sul loro passato, la realtà di quello che sono e hanno sempre nascosto. Un’avventura che ha saputo rivelarsi divertente, nelle battute che uscivano spontanee tra di loro, in quello schernirsi a vicenda, per difendersi, continuando testardi a mantenere le distanze. 
Ho apprezzato tantissimo la narrazione attraverso i due punti di vista di Marco e Marianna, il vivere e vedere le cose attraverso i loro occhi, scoprire cosa l’uno vedeva dell’altra, i loro pregi e i loro difetti, la loro forza e la loro fragilità. Tutto di loro contribuiva a rendere la storia vera, appassionante e anche divertente. I loro scambi verbali sono davvero unici! 
Un romanzo che ha saputo farsi apprezzare nonostante il mio periodo avverso al romanticismo, al punto da farmi rimanere incollata alle sue pagine, perché dovevo sapere come andava avanti la storia di Marco e di Marianna, dovevo scoprire chi l’avrebbe spuntata! 
Assolutamente consigliato, soprattutto se vi piace il genere, non dovete farvelo sfuggire!

Voto:

Curiosità - I personaggi

Come avrete notato, durante la recensione non ho fatto grandi accenni ai personaggi, se non ai due protagonisti della storia. Nell’addentrarmi in questo romanzo, la cosa che più di tutto mi ha colpito è stata l’influenza della musica, a partire dal titolo dell’opera e del suo prequel. Durante la lettura, quindi, ho deciso di farmi accompagnare dalla musica stessa, mettendo su youtube la playlist automatica di Tiziano Ferro. C’è da dire che lui non è esattamente un cantante che mi piace, per quanto io apprezzi alcuni suoi scritti. Ascoltandolo, ho ritrovato nella sua musica i personaggi e gli avvenimenti che vengono narrati e per questo ho deciso di creare questo piccolo spazio in cui presentarvi i vari personaggi attraverso le canzoni che più mi hanno colpito. 

Marco
La fine

L’ho scelta d’istinto e ora che la rileggo ammetto che potrei partire subito con una citazione personale. Di Marco mi hanno da subito colpito le sue abitudini, quel suo difendersi e distanziarsi dalle relazioni, soprattutto quelle sentimentali, e il suo esser riuscito a ripartire sempre, senza mai mollare. Nella canzone ho ritrovato questo suo aspetto, di nascondersi dietro a modi in apparenza insensibili e distaccati per non soffrire, riscoprendosi poi man mano grazie alla presenza di Marianna, colei che non aveva mai dimenticato. Dimostrando negli anni di non aver sempre saputo andare avanti, costruendo il suo futuro.

Marianna
Incanto

Marianna non sono riuscita ad apprezzarla subito, in quella sua vita basata più sulle apparenze e sul nome della famiglia. Mi è piaciuta quando ha cominciato a fare di testa sua, a riconoscere la finzione in cui era intrappolata e a riscoprirsi pienamente come donna. La canzone mi ha ricordato il modo in cui Marco l’ha conosciuta, tra i corridoi di scuola, e l’effetto che lei ha spesso fatto sugli altri: il suo brillare e far svanire gli altri, riuscendo a portare il sole soprattutto nella vita di Marco.

Luca
Potremmo ritornare

Lo ammetto, tutti gli amici di Marianna non sono praticamente mai riuscita a sopportarli. Luca in particolare, al punto che a volte sarei voluta entrare nel libro per prendere a testate Marianna che invece sembrava adorarlo e ritenerlo l’uomo perfetto. Questa canzone mi ha fatto pensare a lui proprio per questo, per la determinazione di lei di superare la crisi che li aveva colpiti come coppia.

Gennaro
L'olimpiade

All’opposto, ho adorato gli amici di Marco. Erano veri, semplici e sinceri. Erano quei classici amici su cui sai di poter sempre contare, che se anche dovesse cadere il mondo, loro saranno lì al tuo fianco, ad aiutarti a rialzarti. Gennaro è uno di questi, che ha sempre sostenuto Marco anche nei momenti più difficili in cui la vita sembrava essersi ribellata. 

E vi lascio con un'ultima citazione:

Perchè, e mai avrei creduto di dirlo, stare con un'unica persona, 
racchiudere in un solo essere umano tutto ciò che desideri,
è un'esperienza incredibile.
Pensavo che la fedeltà fosse una clausola 
dell'accordo che esiste tra le coppie.
Invece è la conseguenza diretta della soddisfazione
che si prova quando stai con l'unica persona che vuoi.


~ Lothìriel

Nessun commento :

Posta un commento