venerdì 1 settembre 2017

Recensione: OdioAmore di Penelope Ward

Buongiorno readers!

Ho da poco concluso la lettura di OdioAmore, continuate a leggere per sapere cosa ne penso!





Trama: Condividere una casa per le vacanze con un coinquilino sexy da morire dovrebbe essere un sogno che diventa realtà, giusto? Non se si tratta di Justin... l'unica persona che abbia mai amato... e che ora mi odia. Quando mia nonna è morta e mi ha lasciato metà della casa sull'isola di Aquidneck, c'era una trappola: l'altra metà appartiene al bambino che ha aiutato ad allevare. Lo stesso bambino che si è trasformato nell'adolescente a cui ho spezzato il cuore anni fa. Lo stesso adolescente che ora è un uomo con un corpo mozzafiato e una personalità complicata. Non lo vedevo da anni, e ora ci ritroviamo a convivere perché nessuno dei due è disposto a rinunciare alla casa. La cosa peggiore è che non è da solo. Ho capito presto che c'è una linea sottile tra amore e odio. Ho potuto guardare attraverso quel sorriso arrogante. Il ragazzino che conoscevo è ancora lì sotto. E anche il nostro legame. Proprio ora che non posso averlo, non l'ho mai desiderato di più.



Uscito lo scorso 14 Agosto sono riuscita a leggerlo e terminarlo pochi giorni fa. Prima di lui sempre di Penelope Ward ho letto Bastardo fino in fondo che ho apprezzato e mi è piaciuto per la sua leggerezza e comicità in alcuni tratti. Lo stile della Ward infatti è così: simpatico, irriverente e romantico. Sì, perchè anche se questo romanzo si basa proprio sulla lotta del sentimento Odio-Amore lo si scopre una lettura veloce, passionale e intrigante. Inutile dirvi che mi è piaciuto molto, la trama fin dall'inizio mi ha appassionata e incuriosita, avevo già letto le recensioni quando uscì in America e tutti ne parlavano molto bene. Quindi, appena uscito in Italia grazie a Newton Compton non me lo sono fatta sfuggire. L'ho acquistato e l'ho letto nei momenti liberi, sicuramente è un romanzo poco impegnativo, per questo secondo me l'ho apprezzato particolarmente in questo periodo che sono sempre di corsa! 

La storia fin da subito ti fa catapultare nella testa di Amelia e nella sua storia. Infatti, Amelia ha appena perso sua nonna, l'unica figura più genitoriale e amorevole della sua famiglia, scoprendo che la casa che le ha lasciato però, la dovrà dividere con Justin, suo amico d'infanzia molto affezionato anche lui alla nonna. Nei primi capitoli possiamo scoprire a fondo la loro amicizia tornando indietro negli anni, proprio dal loro primo incontro, e questo ci farà innamorare perdutamente di Justin (siete avvertite) perchè se adesso che lo incontrerà dopo quasi dieci anni di assoluto silenzio, quel ragazzino dolce, premuroso, leale e simpatico vi farà perdere la testa, come successe alla stessa protagonista. 



Mano a mano che la storia procede verranno fuori tutti i motivi di questo silenzio durato anni, soprattutto dall'odio che Justin prova ora nei suoi confronti, vi ritroverete a fare il tifo per loro, senza però voler ferire i sentimenti di altre persone esterne, e così rinizia la loro amicizia. Ricominciano a contare l'uno sull'altra, anche se da parte di Amelia ci sarà sempre un freno per evitare di farlo scappare nuovamente o di far pensare che se ne stia approfittando. Si ritroveranno poi, a distanza di quasi un anno a rivivere insieme e a scoprire quanto sono cambiati, soprattutto Amelia che sa di poter contare solo su lei stessa e che ormai non deve proteggere solo la sua persona.
Sospettavo che mi voleva molto bene, ma non avrei mai sospettato che mi amasse nello stesso modo in cui l'amavo io.

L'attrazione è reciproca fin dall'inizio, Amelia è ancora innamorata di Justin e cerca in tutti i modi di non farsi lasciare trasportare dall'emozione, ma proprio quando la storia sembra un classico romanzo, ecco il colpo di scena che Penelope Ward sa benissimo gestire ed inserire nel contesto come una vera prodezza. Gli ultimi capitoli sono per me la parte più bella e più profonda di tutto il romanzo, tutto l'amore e la devozione, che esistono sono tangibili e ti fanno apprezzare il romanzo per intero. Anche tutti i personaggi secondari sono ben costruiti, e io li ho amati tutti, la Ward è stata capace di non farmene odiare nessuno facendoli veramente rispettare dal primo all'ultimo. L'epilogo poi è proprio come finire un bel libro, lo leggiamo dal punto di vista di Justin ed è uno dei miei epiloghi preferiti di sempre. 



Che altro posso dirvi se non leggetelo e lasciatevi trasportare da una storia d'amore con una giusta dose di odio (solo all'inizio del romanzo) che altro non è che una bellissima passione reciproca?

Il mio voto:


Susan.

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