giovedì 14 febbraio 2019

Recensione "Grip" di Kennedy Ryan - Il S. Valentino non è mai stato così bello!

Bentrovati lettori,
quale modo migliore di passare il S. Valentino se non leggendo un romance che fa piangere, ridere e battere il cuore?
Perchè è questo quello che succede quando si legge "Grip", il romanzo di Kennedy Ryan che ha fatto innamorare migliaia di lettrici, e fidatevi se vi dico che una volta letto anche voi perderete la testa per Grip
Grazie alla Hope Edizioni ho potuto leggerlo in anteprima e sono contentissima che abbiano scelto di tradurre Kennedy Ryan.




Trama: Opporsi a una forza irrefrenabile ti sfinisce e ti svuota.
Lo so.
L’ho fatto per anni.
Posso anche non essere dotata a livello musicale, ma ho un certo fiuto per il talento e ho occhio per lo straordinario.

E Marlon James, Grip per i suoi fan, è a dir poco straordinario.
Anni fa, abbiamo trascorso qualche magica serata insieme, ma tengo quei ricordi in un cassetto chiuso, di cui ho gettato via la chiave.
Tutto ciò che ci resta sono l’amicizia e il lavoro.
Lui è all’apice di un successo inimmaginabile, tutti i suoi sogni sono pronti a diventare realtà.
Io gestisco la sua carriera, ma non riesco a gestire il mio cuore.
È sfrenato, avventato e disobbediente.
E mi ricorda tutte le cose che voglio dimenticare.

Li avevamo lasciati con "Flow", otto anni prima durante le vacanze dal college, ora li ritroviamo in carriera e con un fuoco che brucia dentro le loro anime e con la scottatura che tuttora si portano dietro da quei giorni passati insieme.
Non avete ancora letto "Flow"? Dovete farlo! Con questa novella l'autrice si è guadagnata la mia più totale attenzione su questi due personaggi e il mio affetto. QUI LA RECENSIONE!
Grip e Bristol in pochissimi giorni si sono avvicinati moltissimo rompendosi però il cuore a vicenda. 
Bristol è stata solamente accecata otto anni prima dal magnetismo di Grip o ha frainteso tutto? Era amore o solo passione quella che provava? E lui, cosa cercava da lei?
«Sapevo di essere in trappola dopo soli tre giorni». Una risatina mi vibra nel petto. «Forse meno. Due giorni. Sollevo le spalle. «Abbiamo parlato di tutto la prima sera. Non c'era nessun argomento tabù. Eravamo molto diversi, eppure non mi sono mai sentita così... connessa con qualcuno». 
I punti di vista saranno alternati e quindi si avrà una visuale su entrambi i pensieri, come tutti e due vedano il loro passato e come il loro presente di sola amicizia e di solo rapporto lavorativo. Anche se, dietro a quelle facciate c'è molto di più.
Sono in una spirale da anni. Un gioco che non sanno come giocare.
Lui gli chiede di uscire, lei lo rifiuta. 
Lui cerca in qualsiasi maniera di convincerla a intraprendere una relazione, ma Bristol si trattiene, non fidandosi, e rimangono in una situazione di stallo come amici. 
Tutti i sentimenti sono stati nascosti, ma ad ogni sguardo riemergono in superficie.
Un magnetismo naturale che li attrae perché Grip e Bristol sono nati per stare insieme. 
Un sentimento nato in una settimana e che continua a durare nei loro cuori, nelle menti e nelle loro anime per otto anni. 
Scalpita, si innalza e si trasforma ogni giorno. 

In alcuni punti la demolizione è pressante e ho dovuto fare dei grandi respiri prima di proseguire con la lettura. La disperazione, il dolore e l'angoscia per dover nascondere i propri sentimenti al mondo intero da parte di Bristol mi hanno incantata. Grip è invece molto più trasparente e riesce a far trasparire verso se stesso e verso gli altri il suo desiderio, è schietto e sincero, ma soprattutto sa cosa vuole e lui vuole lei.
Pensavo di innamorarmi ancora di più di Grip dopo aver letto "Flow", ma non è andata così. Non che sia un uomo da buttare, anzi è la quintaessenza del protagonista perfetto. Sì, perfetto. 
 La persona che mi ha rapito il cuore è, però, senza ombra di dubbio Bristol.
Inadeguata, delusa da se stessa,  eppure con una forza innata. Cresciuta da sguardi severi e parole brute, senza abbracci e calore è una donna in carriera che non deve chiedere o scusarsi. Bristol è forte all'apparenza e non riesce ad abbassare quelle che sono le sue difese naturali, non riesce a piangere e a autocommiserarsi, non riesce a mantenere la bocca chiusa o a non lanciare sguardi gelidi. Riesce però a mostrarsi con Grip, vera, leale e assolutamente innamorata, almeno dal momento in cui capirà che altrimenti lo perderà, e non può di certo permetterselo. Lei che si è innamorata di lui quando ancora lui non era nessuno, quando puliva pavimenti e parlavano di tutto e di niente per ore intere, lui che la conosce meglio di chiunque altro. 
Il libro di poesie che anni fa un ragazzo di età una ragazza come pegno d'amore. Gli angoli delle pagine sono obbligati e i margini sono pieni di rispettive note scritte con una mano un brusca e maschile.
Grip sa parlare col cuore in mano, di tutto e di niente. Mette i suoi sentimenti davanti a tutti, non se ne vergogna e non li nasconde al contrario di Bristol. Spaventata e impaurita da ciò che una relazione con lui potrebbe portarle, quel dolore devastante capace di spezzarla e buttarla a terra, cela tutto dietro una maschera, negando fino alla fine. 
Differenze sociali, le difficoltà di vivere in un quartiere nero lasciato in mano alle gang, alla droga, hanno sicuramente forgiato l'anima di Grip. I contesti riappaiono spesso e sono sempre ben contestualizzati. In diversi punti del libro e molto spesso, ma senza annoiare, compaiono infatti riferimenti ad aventi che sicuramente fanno riflettere il lettore e l'autrice ha mandato un messaggio forte e chiaro per far aprire gli occhi a tutti, qualunque sia il colore della nostra pelle.  
Spero che questa canzone sia un canto funebre per le vite perse In entrambe le fazioni di un dibattito che ci ha divisi, quando invece dovremmo unirci. Spero che questa canzone sia un punto di incontro.

I personaggi, non solo i protagonisti, hanno una spessa caratterizzazione, tra le migliori di cui abbia mai letto. 
La scrittura della Kennedy mi era piaciuta già da "Flow", e sapevo che se sarebbe continuata così anche in "Grip" me ne sarei innamorata. E così è stato. Da oggi in poi è sicuramente una delle mie autrici preferite e spero non smetta mai di scrivere, le sue storie, le emozioni che riesce a trasportare su carta, mi sono rimaste impresse, indelebile nella mia testa e nel mio cuore da lettrice. 
Rispetto a "Flow" che aveva uno stile leggero e frizzante per la maggior parte del tempo, ho trovato in "Grip" la scrittura più poetica, ammaliatrice.
A tratti drammatico, mi ha strappato lacrime e sospiri. "Grip" è un libro da leggere. 
Un mix di emozioni che mi si è scatenato contro. Un libro perfetto, come il suo protagonista. All'interno di "Grip" troverete tutto. Amore, passione, scene bollenti, tensione, lacrime, sorrisi, tematiche sociali, cultura popolare, musica, poesia, amicizia, delusione, ricatto e molto altro... In questo libro c'è tutto. E la cosa bella è che è ben bilanciato. 
È un grido di ribellione del mio cuore. Quella cosa stupida che batte con radio contro le mie costole, esigendo attenzione. Esigendo lui.
Quando ho terminato questa lettura mi sono sentita parte della storia, leggere questo romanzo (e Flow prima) sistemerà nel vostro cuore una parte che non sapevate nemmeno di avere. 
Serenità, appartenenza e tenerezza sono le emozioni che mi ha regalato quando ho chiuso il libro.
Senza ombra di dubbio, uno dei miei top 2019!

Il mio voto:



Leggete prima "Flow" e poi buttatevi su "Grip" (in tutti i sensi, eheh)!

Il Review Party continua su:



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