venerdì 24 febbraio 2023

Review Party: The Diviners di Libba Bray

 


Hello readers! Apro il post di oggi con una grande citazione:

"Datemi il prossimo e non si farà male nessuno"

e ringrazio Sara del blog Il club delle lettrici compulsive per aver messo per iscritto il mio primo pensiero arrivata a pagina 636.

Prima di entrare nel vivo di questo Review  Party però, un paio di info sulla lettura protagonista dell'evento... che ne dite?

Titolo: The diviners

Autore: Libba Bray

Serie: The diviners #1

Genere: Paranormal 

Casa editrice: Oscar Vault Mondadori

Data di Pubblicazione: 2023

Pagine: 636

Trama:

«Professore, ma lei è davvero convinto che fra di noi esistano spettri, demoni e Divinatori?» Evie O'Neill è stata cacciata dalla sua sonnacchiosa cittadina dell'Ohio e catapultata tra le frenetiche strade di New York. Ed è as-so-lu-tis-si-ma-men-te felice! È il 1926 e New York è così eccitante, piena di bar clandestini, ragazze alla moda e borseggiatori. L'unico inconveniente è che Evie deve vivere con lo zio Will e la sua malsana ossessione per l'occulto. Ciò che teme è che lo zio scopra il suo segreto: un potere soprannaturale che finora le ha portato solo guai. Ma quando la polizia ritrova il cadavere di una ragazza marchiato con un simbolo misterioso e Will viene chiamato a indagare, Evie capisce che il suo dono potrebbe aiutare a catturare un serial killer. Inizia così una pericolosa danza con l'assassino, mentre attorno a lei, nella città che non dorme mai, mille storie si dipanano. Quella di Memphis, un giovane sospeso tra due mondi. Di Theta, ballerina in fuga dal proprio passato. Di Jericho, uno studente che nasconde uno sconvolgente segreto. Intanto, senza che nessuno se ne accorgesse, qualcosa di oscuro e malvagio si è risvegliato… The Diviners segna l'inizio di una nuova saga storica, in cui la scintillante atmosfera dei Ruggenti Anni Venti cela un orrore che si insinua per tutto il Paese.


Beh readers, eccoci arrivati alla parte più succosa di questo post: la recensione.

Momento verità: se da un po' (troppo) tempo non scrivo con costanza è perché cerco di mantenermi a galla e non farmi travolgere dalla vita da adulta...

...e volete sapere una cosa? Starsene lì a leggere con tanto di caffè caldo e copertina sta diventando una vera impresa!

BUT... non quando mi trovo tra le mani un libro come The Diviners.

Faccio fatica a scegliere da dove iniziare perché ho adorato diversi aspetti di questa storia. Mi aveva catturato l'idea di leggere qualcosa legato al mondo dell'esoterismo, ma ho trovato molto di più.

I ruggenti Anni Venti e l'America del proibizionismo fanno da quinta scenica alla storia e Libba Bray descrive in modo così accurato sia ogni interno, da catapultare il lettore in quell'atmosfera dorata, creatata da una borghesia sempre più ricca e in ascesa, che accende, incanta e ben ricorda altre atmosfere, quelle della serie televisiva Zelda.

Ragazzi con scandalosi vestiti che lasciano le caviglie scoperte, lustrini e cappelli dal taglio parigino, uomini dall'aria sofisticata e affascinante, in grado di celare i segreti più putridi...

Già dal primo capitolo, The Diviners prometteva di essere un libro che mi avrebbe tenuta incollata al mio Kindle... ed è successo.

Anche grazie ai personaggi ben caretterizzati e spesso quasi distanti tra loro, ma impercettibilmente legati.

Corro il rischio di risultare banale? Non m'importa... ma devo dirlo: non amo spesso i protagonisti o le protagoniste delle storie. Di solito mi ritrovo sempre a parteggiare per il villain di turno e a sperare che riesca nei suoi malefici intenti, ma non questa volta...

Evie O'Neill è sfacciata, sempre sopra alle righe... e possiede un dono soprannaturale che non le rende la vita facile in realtà. Degna nipote di suoi zio Will, direttore del Museo Americano del Folklore, delle Superstizioni e dell’Occulto. E la persona chiamata in causa quando a New York compare una scia di cadaveri accomunati da un marchio...

Oltre ad Evangeline e allo zio Will, in questo primo capitolo conosciamo altri personaggi tutti ugualmente importanti allo sviluppo della storia e accomunati dall'avere un dono, tra cui Memphis Campell, l'allibratore di Harlem, cresciuto dalla zia super religiosaTetha, ballerina di fila del Ziegfeld...

Teneti pronti ad un bel gruppetto che darà tante soddisfazioni perché, per essere il capitolo di apertura di una tetralogia, The Diviners ha ben dimostrato le capacità di Libba Bary come tessitrice di storie.




martedì 14 febbraio 2023

Review Party: Dark Rise di C.S. Pacat

 Buongiorno lettori!


Nel Review Party di oggi, vi presenterò una meravigliosa novità Oscar Mondadori: 

 "Dark Rise" di C.S Pacat!

Dark Rise è il primo libro di una serie Young Adult, ma con una linea fantasy molto oscura, se vi è piaciuto il Signore degli Anelli non potrà proprio non piacervi anche questo. 
Ammetto che era la prima volta che leggevo qualcosa di questo autore e mi sono fatta trascinare dalla bella trama coinvolgente, posso affermare che non mi ha affatto deluso, forse mi aspettavo qualcosa in più ad un primo sguardo ma credetemi merita una lettura. 

Il libro parte con una scena nella Londra del 1821, in modo molto confuso con una scena di prigionia, che assumerà un senso solamente più avanti nella lettura. Marcus, è trattenuto nelle viscere di una nave da James, un bell'uomo dai capelli biondi. Si parla di un ragazzo, che è ancora vivo, con grande risentimento di James.

Il ragazzo è Will, 17 anni e lavora come garzone al porto mercantile. Scopriamo presto che è in fuga dopo che sua madre è stata uccisa davanti a lui. Le cose si intensificano rapidamente. Will è trascinato in una guerra soprannaturale tra le forze dell'oscurità, un tempo governate dal cosiddetto Re Oscuro, e la luce, difesa da un ordine di cavalieri vestiti di bianco. James, è un redivivo, vissuto nel passato e reincarnato, lavora per un uomo di nome Simon, che è determinato a riportare indietro il Re Oscuro e a scatenare l'oscurità nel mondo. 
Per pura fortuna incontrerà Violet, una ragazza indiana, ed insieme verranno catapultati tramite un portale nella sala degli Steward, un mitico forte dove questi guerrieri della giustizia fecero la loro ultima resistenza contro il Re Oscuro la prima volta che cercò di far precipitare il mondo nell'oscurità. 
Con il raggiungimento della maggiore età devono non solo conoscere questa epica battaglia, ma devono anche capire il loro potenziale all'interno di essa: Violet come guerriera (nonostante la sua linea di sangue assomigli di più al lato oscuro) e Will come stregone  (a causa di un cimelio di famiglia e delle visioni di una donna con gli occhi di sua madre). Mentre questi ragazzi stanno ancora lottando per capire dove inserirsi, Simon sta inviando servitori come James, per rintracciare un artefatto che lo aiuterà a resuscitare il Re Oscuro e i suoi seguaci ombra.
Ci saranno altri personaggi importanti come Katherine che entreranno in gioco man a mano che il libro evolve e ognuno sembra essere introdotto nel momento esatto. 

Mi sono fatta moltissime domande su Will e ancora più dubbi hanno scatenato in me possibili congetture, non vedo l'ora di leggere il seguito del libro per scoprire se ho effettivamente ragione. 

Le tematiche affrontate sono comunque molto attuali e vediamo in questa lotta tra bene e male un continuo susseguirsi di temi interessanti come l'importanza della famiglia, le amicizie. 
Grande assente è il romanticismo si capisce come Will sia un queer, in questo libro però non avrebbero avuto molto senso e quindi credo sia stata una scelta davvero efficace per l'autore. Tuttavia lancia le basi per un qualcosa che potrebbe arrivare in futuro, lasciandoci con la voglia di proseguire la lettura e scoprire cosa ci troveremo davanti. 

La scrittura della Pacat è travolgente, ma allo stesso tempo molto lenta all'inizio, probabilmente risente del fatto che essendo il primo volume deve introdurci in questo nuovo mondo con tutte le descrizioni che questo ne compete. Il libro però diventa piano piano un escalation di emozioni e colpi di scena che attraggono l'attenzione del lettore facendolo sembrare più leggero e spedito. Il finale lascia con l'amaro in bocca e rende l'attesa per il prossimo libro difficilissima. 
Ho sicuramente adorato il POV alternato, non sono infatti una alla quale piaccia vedere l'evoluzione di un romanzo solo da un punto di vista e questo è ben suddiviso tra i vari personaggi. 

Per tutti coloro che amano il fantasy vale la pena di essere letto, ma non aspettatevi il nuovo capolavoro del secolo. 

Nel complesso il libro mi è piaciuto molto e non posso fare a meno di consigliarvelo. 



Il mio voto: