Voglio parlarvi, quest'oggi, di un libro che mi ha fatto provare mille emozioni diverse, durante e a fine lettura!
TRAMA
È l'estate del 1955 e tre ragazze arrivano a New York da tre angoli diversi d'America per seguire le proprie aspirazioni. Laura si prepara al suo nuovo lavoro nella redazione della rivista Mademoiselle, sapendo che se la moda si può comprare, lo stile invece no; Dolly arriva dalla provincia e ha lasciato la famiglia bigotta per diventare qualcosa di più che una moglie, anche se non sa ancora cosa; e Vivian, dai capelli rosso fuoco, per ora si mantiene vendendo sigari in un locale, e intanto insegue il sogno di cantare a Broadway. E per una ragazza di provincia decisa a cambiare la propria vita nella città che non dorme mai, c'è un solo posto dove stare: il famoso Barbizon Hotel, alloggio per sole ragazze dove sono cominciate le storie di tante altre come loro, che ora tutto il mondo conosce. Una per tutte, Grace Kelly - chissà, magari le ragazze la incontreranno durante quest'estate di sogni folli, nuove amicizie, nuovi amori... O forse no. Quel che è certo è che a New York troveranno molto, molto altro.
Con le stesse atmosfere di intramontabili classici newyorchesi come Colazione da Tiffany, con una perfetta ricostruzione storica degli anni Cinquanta, una romanticissima storia con tre irresistibili protagoniste, che vi ricorderanno come il sapore dei sogni sia quello più dolce di tutti.
RECENSIONE
Ho veramente adorato questo romanzo. Mi piace assaporare la bellezza degli anni passati e i 50, da sempre, mi affascinano in modo particolare. Amo le gonne a ruota, i fiocchi in testa, i cappelli a falda larga, il rock'n'roll, la macchina da scrivere, i film con protagoniste Marilyn Monroe, Grace Kelly e Audrey Hepburn; grazie a questa storia mi ci sono catapultata ed è stato come fare un salto indietro nel tempo.
Laura è una ventenne di buona famiglia che arriva a New York per lavorare al giornale di moda più glamour del momento, il "Mademoiselle". E' una ragazza dolce e gentile, con la passione per i libri e il buon gusto. Al contrario dell'esuberante Dolly che preferisce fare shopping piuttosto che un giro in libreria. Piena di vita e sprizzante felicità da tutti i pori, Dolly non sa bene cosa vuole dalla vita, sa solo di voler finire il corso per segretarie. Ha un'unica pecca: è molto propensa a piangersi addosso. E' quella che ogni volta solleva il morale alle altre, però quando si tratta di se stessa proprio non ci riesce. E arriviamo, così, a Vivian. La mia preferita. L'inglese Vivian che vende sigari nel club più esclusivo di tutta la Grande Mela sognando, però, di cantare a Broadway, è quella che potremmo definire una "libertina" a tutti gli effetti. Schietta ed estremamente sincera, fa tutto ciò che una signorina per bene dell'epoca non dovrebbe fare. Ma è anche molto tormentata. Lei è l'esempio di come non è sempre vero che fare tutto ciò che passa per la testa sia la cosa giusta. Sono tre protagoniste fantastiche. Mi sono piaciute tutte anche se ho preferito maggiormente Vivian. L'autore, comunque, le ha sapute descrivere alla perfezione, ognuna con un carattere diverso e unico.
Lo stile di Callahan è semplice, ma non sfocia mai nel banale. Ha una grande proprietà di linguaggio e, grazie ad essa, è in grado di evocare delle immagini suggestive nella mente del lettore, accompagnate sempre da emozioni di nostalgia per quei tempi passati, ormai troppo lontani e diversi da quelli presenti. Eppure c'è una pecca. I troppi riferimenti alla cultura cinematografica degli anni '50. Io sono un'appassiona di quei film quindi non ho fatto fatica a capire di cosa parlasse o a cosa si riferisse, ma mi rendo conto che per alcuni può risultare pesante dato che, comunque, non sono film che piacciono a tutti e che tutti guardano, ma è normale perché i gusti nel tempo cambiano e non è così scontato che tutti conoscano e/o abbiano visto "Quando la moglie è in vacanza" (film che, tra l'altro, vi consiglio perché è bellissimo).
Nonostante questo il romanzo mi è piaciuto tantissimo. Ho trovato la parte che va da circa pagina 260 a 330 troppo frettolosa, però la parte iniziale è divina e quella finale mi ha letteralmente tenuta incollata alle pagine perché ci sono tante rivelazioni che non ci si aspetterebbe mai. E' anche un libro che fa molto pensare e riflettere. Riflettere su come, certe volte, sia più facile lasciarsi sopraffare dagli altri, su come sia più facile scappare dai problemi perché schiacciati dal peso insopportabile di questi e di come anche le persone che sembrano le più forti del mondo in realtà siano molto deboli e abbiano bisogno di aiuto prima di commettere qualcosa di grave!
Io mi sento di consigliare questo romanzo sia ai più giovani che agli adulti. Ai giovani perché probabilmente riescono ad immedesimarsi di più, a rispecchiarsi e ritrovarsi nei problemi delle protagoniste; agli adulti perché sembra che si siano dimenticati di cosa voglia dire essere adolescenti e dei problemi derivati dal dover fare delle scelte importanti; gli adulti dovrebbero un attimo ripensare a quel periodo della loro vita e cercare di capire di più i ragazzi senza etichettare i loro problemi e le loro ansie come "cose da adolescente".
Leggete, leggete, leggete "Cercando Grace Kelly"!
Voto:
Qualcuno lo ha già letto? Che ne pensate? E se non lo avete fatto, vi ho convinti almeno un po'??
*Ginny*
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