Benvenuti cari lettori ad una nuova recensione!
Protagonista
di oggi “Lonely Souls: le streghe di New Orleans” di Andrea Romanato.
Ma conosciamo un pochino il romanzo, vi va?
Ma conosciamo un pochino il romanzo, vi va?
Il protagonista è un ragazzo newyorchese, Erik Crane, che si
ritrova mezzo morto dopo aver subito un’aggressione da parte di alcuni
individui nel tentativo di salvare una ragazza. Quest’ultima gli sussurra delle
parole incomprensibili e lui sviene. Quando si risveglia si rende conto di
essere nel corpo di una ragazza di nome Evaline e che si trova a New Orleans.
Un anno dopo, tornando a casa da lavoro, aiuta un’altra
ragazza da un aggressore maniaco armato di machete. Quell’incontro e quella
ragazza segneranno per sempre la vita di Erik, trascinato sempre di più nel
mondo segreto delle streghe e delle loro sanguinose leggi.
La trama mi ha incuriosito fin da subito, perché come molti
di voi sapranno, ho un debole per i personaggi maschili. Di solito mi
incuriosiscono di più, non perché non trovi interessanti i personaggi
femminili, ma perché mi affascina l’idea di vedere il punto di vista dell’altro
sesso! Qui Erik è un ragazzo nel corpo di una giovane, Evaline, ma mantiene
sempre il suo punto di vista maschile senza eccedere nel femminile. Il suo
personaggio mi è piaciuto molto, soprattutto per quanto riguarda la sua volontà
inarrestabile di difendere le persone che ama. Avendo avuto un passato
famigliare difficile, nel momento in cui trova una vera famiglia, non può
sopportare l’idea che le accada qualcosa! Mi sono ritrovata molto in questo
lato protettivo di Erik, ed è stato veramente bello vedere un personaggio
“maschile” che da libero sfogo ai suoi sentimenti.
Come personaggi principali
ho apprezzato particolarmente Valentine, Mei e Francis, molto ben fatti e
interessanti dal mio punto di vista. Ho invece trovato abbastanza insopportabile
Tiffany, dal mio punto di vista un personaggio dal carattere molto volubile, come se fosse ancora in
cerca della sua personalità. Mi è sembrata molto anonima e non sono riuscita ad
apprezzarla per nulla. Però ho visto che l’autore ha pubblicato il seguito,
quindi spero che si riscatti magari nel secondo volume.
Della trama non mi sento di parlare perché Andrea ha scritto
un romanzo molto veloce; fin dalle prime pagine ricco di colpi di scena, quindi
rischierei di spoilerarvi gran parte della storia. Il susseguirsi delle vicende viene un pochino
arrestato dalle numerosità dei combattimenti, accuratamente descritti nel dettaglio. La scrittura come già detto è molto veloce e
presenta un po’ di errori, ma grazie ad un buon editing si potrà risolvere
tranquillamente questa piccola pecca.
Le streghe che ci racconta Andrea sono diverse da quelle che si incontrano di solito, tutte incantesimi e pozioni. Sono streghe potenti e combattive, sopratutto dal punti di vista fisico! E' una caratteristica che aiuta il suo romanzo a distinguersi molto secondo me.
In conclusione il mio voto per questo libro è:
Jane
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