sabato 2 novembre 2019

Blog Tour: la recensione di "Plight. Promessa di matrimonio" di KM Golland

Buongiorno lettori!
Con oggi si conclude il Blog Tour dedicato a Pligh. Promessa di matrimonio di KM Golland.
In tutti i blog che hanno partecipato a questo evento troverete la recensione di questo divertente e romantico romanzo.
Ringrazio ancora Triskell Edizioni per l'opportunità di averlo letto.




Titolo: Plight – Promessa di matrimonio
Titolo originale: Plight
Autrice: KM Golland
Traduttrice: Daniela Righi
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Genere: contemporaneo
Lunghezza: 200 pagine
Prezzo e-book: 3,99€

Trama:
Plight [plahyt]
Sostantivo: una situazione difficile, o spiacevole.
Verbo: impegno o promessa solenne. Fidanzamento ufficiale prima del matrimonio.
Mi sono promessa a un uomo. Beh, tecnicamente a un ragazzo. Avevamo otto anni ed eravamo vicini di casa. Mi ha regalato un Cheezel, me lo ha infilato al dito e mi ha chiesto di sposarlo.
Quel Cheezel me lo sono mangiato.
Ho anche risposto di sì, ma che avremmo dovuto aspettare finché non avessimo avuto trent’anni.
La scorsa settimana ne ho compiuti trenta e adesso lui vuole riscuotere quella promessa.
A parte gli scherzi, Elliot Parker è matto se pensa che, di punto in bianco, con un messaggio privato su Facebook, possa stipulare il diritto vincolante di un accordo contrattuale verbale, che suggellerà il nostro fidanzamento del cazzo, di ventidue anni fa.
Matto.
Però, chissà se è davvero come nella foto del profilo?

Quando ho letto la trama, non ho saputo resistere! Sembrava così tanto una fiaba moderna, quasi surreale, che mi ha scaldato l'animo.
La storia comincia in modo a dir poco esilarante, in uno scambio di messaggi tra i due protagonisti: da una parte troviamo Danielle, store manager degli Essendon Bomber, con un'espressione che può ricalcare tranquillamente questa:


Dall'altra troviamo Elliot, giovane avvocato di successo, che dopo ben diciassette anni torna alla carica ricordando una promessa fatta tra loro a 8 anni: quando avrebbero entrambi compiuto trent'anni si sarebbero sposati.
Una promessa da bambini, una di quelle a cui di solito diamo poco conto, ma che per lui rappresentava qualcosa di serio. Migliori amici da sempre, avevano affrontato avventure e pericoli insieme, avevano potuto essere sempre se stessi l'uno con l'altra, finché le strade non si erano divise. Da quel momento in poi, il nulla. Nessun contatto, nessun incontro.
Fino a quel messaggio che rievoca la promessa e fino a quell'impresa che li rivede insieme ora, nel rinnovare il giardino dell'uomo che un tempo li aveva salvati.
Complice quel luogo un tempo meraviglioso, due mamme fantastiche e una sorella un po' impicciona, Danielle e Elliot si ritrovano a condividere molti momenti insieme. 

Danielle non era cambiata. Provava ancora a raccontarmi cazzate, proprio come faceva quando eravamo più giovani, solo che questa volta non sapevo per quale motivo. Quando eravamo bambini, non aveva mai voluto essere la mia ragazza, perché preferiva di più essere mia amica. Avevo persino tentato di convincerla diversamente, promettendole che sarebbe sempre stata mia amica, a qualunque costo. Ma non aveva mai voluto darmi ascolto. Un’eterna testarda. Quando si metteva in testa una cosa, non c’era verso di farle cambiare idea. Nemmeno con lo scalpello. E credetemi, ci ho provato…senza lo scalpello però.

La storia tra Elliot e Danielle mi è sembrata una continua danza: si avvicinavano, si allontanano, si sfioravano, si sfuggivano, poi tornavano a incontrarsi. Ho sempre avuto quest'immagine in mente nell'intrecciarsi di desideri e paure che li avvolgevano, portandoli a volte a fare anche delle emerite cavolate (ah, l'orgoglio!). 
Tra i due protagonisti, ho apprezzato davvero tanto Elliot: lo conosciamo davvero fino in fondo, in ogni sua sfumatura, pregio e difetto. Incontriamo le sue paure, le sue difficoltà di ragazzino, il desiderio ora di uomo. Riusciamo a empatizzare con lui e a comprendere i motivi alla base di ogni sua azione e, lo ammetto, ho sempre fatto il tifo per lui! Danielle l'ho trovata descritta un po' a metà: conosciamo la donna di oggi, con i suoi pensieri, le sue convinzioni a volte irrazionali, ma non sono riuscita a farmi prendere da lei, sentivo come se mi mancasse qualcosa. 

«Tutti commettono degli errori. Tutti. Non esistono persone perfette in un mondo perfetto, perché nessuna delle due cose sussiste. Gli esseri umani non sono perfetti. La vita non è perfetta. Ed è attraverso i difetti e gli errori che impariamo ad accettare e a perdonare, e ci aiutano a crescere.»

Una storia esilarante, ricca di colpi di scena, dal ritmo incalzante e dalle descrizioni curate. Il finale mi ha un po' spiazzato nel suo giungere quasi troppo presto: come con il personaggio di Danielle, mi è sembrato che mancasse qualcosa alla fine a renderlo davvero perfetto.
Una storia frizzante e allegra che saprà regalarvi momenti di romanticismo e di divertimento.
Da non perdere!

Voto:



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