venerdì 26 giugno 2020

Recensione "Le gocce di Lazhull" di Mirko Hilbrat

Buongiorno lettori, eccomi tornata con una nuova recensione.




TRAMA

La Legione dell'Ovest si muove alla continua ricerca delle Gocce di Lazhull, lasciando dietro di sé una sanguinosa scia di morte. Kruna, il Regno della Notte Eterna, viene assediato con l'intento di recuperare una delle magiche pietre. Intanto nel Reame d'Ametista si svolge il Cerberus, un triennale evento atto a celebrare l'alleanza dei regni più importanti delle terre del Grimorio: Alexandria, Nazela e Reghanor. Rion viene scelto come candidato per l'imminente sfida e, mentre resta coinvolto nel vortice degli eventi che lo circonda, nel cuore del ragazzo s'insinuano una dopo l'altra innumerevoli domande prive di risposta: Chi era prima di arrivare ad Alexandria? Chi tentò di ucciderlo lasciandogli un'indelebile cicatrice sulla schiena? Chi è la misteriosa figura in nero che incontra nei suoi sogni? L'intricato mosaico che compone La Rosa dei Venti si plasma in un antico e misterioso passato, attraverso lo Stigma di un mondo, Zaurel, e di tutti coloro che vi sono legati.



Con Le gocce di Lazhull, si apre una nuova saga fantasy italiana, La Rosa dei Venti. Non è molto conosciuta, purtroppo, ma meriterebbe un po' più di pubblico. Non siamo di fronte ad un capolavoro, sia chiaro, però è una lettura avvincente e piacevole. 
La cosa più affascinante di questa saga è, sicuramente, il mondo in cui è ambientato, Zaurel; un mondo in cui la magia ha incontrato il progresso tecnologico e ci convive pacificamente, per lo meno nel regno di Nord Nazela. Questo è sicuramente un punto a suo favore perché raramente un fantasy ha a che fare con la tecnologia, solo Sanderson, finora, aveva fatto una cosa del genere, ma lui è un genio, si sa. Come se non bastasse, questo mondo è popolato da tutte quelle creature tipiche del fantasy epico: elfi, maghi, vampiri, goblin, orchi...
Rion è il nostro protagonista, un giovane soldato che soffre di amnesia e che puntualmente ha delle visioni su una donna... che siano sul suo futuro? L'altra protagonista è Diamanda che accompagnerà Rion per tutto il suo viaggio. Ho apprezzato molto entrambi i protagonisti, hanno delle storie travagliate alle spalle, ma sono forti e non si lasciano abbattere. Tantissimi altri personaggi popolano, ovviamente, queste pagine ma per parlare di ognuno ci vorrebbe troppo tempo, quindi lascerò che siate voi a scoprirli leggendo. Quello che posso dirvi è che mi è piaciuto molto come le storie di ogni personaggi andassero ad inserirsi perfettamente all'interno della narrazione. 
Lo stile non è dei più semplici. Sicuramente, una volta entrata nella storia, ho fatto fatica a staccarmi dalle pagine, ma devo ammettere che all'inizio si fa fatica a districarsi tra i regni di questo mondo. I primi capitoli, affrontando ognuno un regno diverso, possono risultare confusionari. In realtà, Mirko Hilbrat è stato molto capace di ampliare il suo mondo inserendo descrizioni e dettagli, ma lì per lì si può fare fatica ad andare avanti. Superato lo scoglio iniziale, la storia scorre che è un piacere. Lo stile di Mirko è molto evocativo, e leggendo ti senti quasi catapultato all'interno del libro. Inoltre, non è volgare, anzi, io l'ho trovato davvero elegante e decoroso. 
Un'avventura epica molto ben scritta, con personaggi in grado di entrarti dentro, moltissimi colpi di scena e un finale che lascia senza fiato e a bocca aperta con l'unico desiderio di buttarsi subito sul prossimo. 
Una lettura che consiglio a chiunque sia amante del fantasy, quello epico, puro, tolkienano. 
Bravo, bravo, bravo Mirko
Tra l'altro ci tengo a ringraziare sia l'autore che Scrittura a tutto tondo per avermi dato la possibilità di leggerlo. Non vedo l'ora di leggere il secondo. 


Voto:








L’autore 

Mirko Hilbrat è nato a Roma, dove vive tuttora, nel 1981. Ha frequentato l’Istituto d’Arte e si è diplomato in Grafica Pubblicitaria. Avido lettore fin da bambino, ha sempre amato disegnare, giocare ai videogiochi e soprattutto ideare storie. I fumetti, gli anime, i videogiochi, i film e le serie hanno un elemento comune che per lui è molto importante: raccontano storie. 
Inizia quindi a concepire una vicenda avventurosa che, nelle sue intenzioni, doveva accompagnarlo in un mondo fantastico, insieme ai suoi amici, per un gioco di ruolo. Decide in seguito di provare a raccontarla usando le parole, facendone quindi un romanzo. Da questo è nata la saga Fantasy “La Rosa dei Venti”, che raccoglie mondi e suggestioni che hanno sempre affascinato questo promettente autore.






Lo avete letto? che ne pensate? 








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