Buongiorno meraviglie!
Oggi torniamo a parlare di un'autrice che vogliamo sostenere in ogni sua uscita!
Si tratta di Kennedy Ryan, questa volta farò un approfondimento sulla storia del Rap, visto che Grip è un rapper di professione.
Trama: Opporsi a una forza irrefrenabile ti sfinisce e ti svuota.
Lo so.
L’ho fatto per anni.
Posso anche non essere dotata a livello musicale, ma ho un certo fiuto per il talento e ho occhio per lo straordinario.
E Marlon James, Grip per i suoi fan, è a dir poco straordinario.
Anni fa, abbiamo trascorso qualche magica serata insieme, ma tengo quei ricordi in un cassetto chiuso, di cui ho gettato via la chiave.
Tutto ciò che ci resta sono l’amicizia e il lavoro.
Lui è all’apice di un successo inimmaginabile, tutti i suoi sogni sono pronti a diventare realtà.
Io gestisco la sua carriera, ma non riesco a gestire il mio cuore.
È sfrenato, avventato e disobbediente.
E mi ricorda tutte le cose che voglio dimenticare.
Per la recensione completa: GRIP
Ora un veloce approfondimento sulla storia del rap!
Il rapping è una forma di oratoria
musicale che presenta rima, un discorso ritmico e un linguaggio di strada, che
è eseguita o cantata in diversi modi, spesso sopra un beat o un accompagnamento
musicale.
I componenti del rap includono un contenuto (ciò che viene
detto), il flow (ritmo, rime) e la consegna (cadenza, tono). Il
rap si differenzia dallo spoken
word in quanto il rap è eseguito spesso sul tempo di un brano
strumentale.
Il rap è spesso associato alla musica
hip hop, oltre a esserne uno dei componenti principali, anche se le sue
origini precedono l'hip hop come fenomeno culturale.
Il rap è spesso consegnato sopra un beat, tipicamente creato
da un DJ, turntablist, beatmaker o
eseguito a cappella senza accompagnamento musicale.
Stilisticamente, il rap occupa un'area grigia tra il discorso, la prosa, la
poesia e il canto. La parola, che precede la forma musicale, in origine
significava «colpire leggermente», mentre oggi è usata per
descrivere veloci botta e risposta. La parola inizia a essere usata nell'inglese britannico fin dal sedicesimo
secolo. È parte dell'inglese afro-americano vernacolare negli
anni sessanta col significato di conversare, e in seguito diviene sinonimo
dello stile musicale. Oggi, il termine rap è talmente associato alla musica hip
hop che molti scrittori usano i due termini in modo intercambiabile.
Secondo la leggenda, la parola RAP viene dalle iniziali di
Rhythm And Poetry, “ritmo” e “poesia”: non è vero, ma i due termini descrivono
benissimo questo genere musicale, di cui ci sono oggi molte varianti e le cui
radici affondano nella cosiddetta cultura “hip hop”, nata in America quasi
mezzo secolo fa.
La cultura hip hop, di cui il rap è appunto espressione
musicale, nacque a New York nei primi anni Settanta nell’ambito dei “block
party”, grandi feste organizzate da gruppi di afroamericani e latinoamericani.
In tali occasioni, abili disk jockey sceglievano i dischi e i
partecipanti si dedicavano alla breakdance, la celebre danza
di strada, mentre i più creativi inventavano rime andando a tempo.
I primi gruppi ad avere un successo globale furono i Run
DMC, gli Afrika Bambaataa, i Public Enemy e le Salt-n-Pepa, la più
celebre band femminile hip hop della storia.
Nel nuovo millennio la scena rap internazionale, da sempre
dominata dagli afroamericani, ha visto la crescente partecipazione di artisti
bianchi. A partire da Eminem, capace di maneggiare testi
provocatori e sboccati, da far invidia a quelli di molti colleghi neri come Snoop
Dogg, altro grande rapper del tempo.
In Italia la cultura hip hop sbarcò con un rap meno cupo,
quasi scanzonato, grazie soprattutto a Jovanotti, che sul
finire degli anni Ottanta fece da apripista a molti altri rapper destinati al
successo, dagli Articolo 31 di J-Ax e DJ Jad a Neffa, passando per
i gruppi dei centri sociali (99 Posse su tutti) e i cantanti “impegnati”
come Frankie Hi-Nrg mc e Caparezza, fino al Piotta e alle nuove leve
come Fabri Fibra, Fedez, Emis Killa, Clementino, Salmo.
Woow non sapevo che avesse origine già dagli anni 70...e non sapevo che Neffa facesse parte di questa categoria... Bello l'articolo!!
RispondiElimina