martedì 17 novembre 2020

Review Party "Gideon la Nona" di Tamsyn Muir

 




Buongiorno, lettori (o forse, dovrei dire littori, visto il libro di cui sto per parlarvi). 

Oggi, finalmente, esce Gideon la Nona, quindi eccomi qui per parlarvene!





TRAMA

L'imperatore ha bisogno di negromanti. Il nono negromante ha bisogno di una spadaccina. Gideon ha una spada, non ne può più di tutta quella robaccia da non morti in mezzo a cui è cresciuta e vorrebbe sfuggire al destino che la attende: una vita come servitrice e un post-vita come corpo rianimato. E così si prepara a fuggire. Ma la sua nemesi non la lascerà libera senza chiedere qualcosa in cambio...




Gideon la Nona è, insieme a Il Ritmo della Guerra, il romanzo che più attendevo quest'anno, giuro. Quando è stato, finalmente, annunciato ero la persona più felice del mondo. E vi posso assicurare che tutte le mie aspettative sono state ampiamente superate. 
Gideon la Nona è un romanzo molto strano, è un fantascientifico dalle tinte gotiche-horror che tratta di negromanzia nello spazio; già, di per sé, il fatto che tratti di negromanzia lo rende originale (non so voi, ma io non avevo mai letto niente a riguardo), ma lo spazio, la tecnologia e l'ambientazione che nonostante sia futuristica richiama il passato, contribuiscono a fare di Gideon la Nona un prodotto estremamente nuovo. 
Le protagoniste indiscusse del romanzo sono Gideon e Harrow e, lasciatemelo dire, io sono follemente innamorata di entrambe. Gideon è la nostra (falsa) paladina, bravissima a combattere con lo spadone a due mani. Sapete, mi aspettavo un personaggio freddo, distaccato e anche un po' stronzo, leggendo i commenti, e invece mi sono trovata davanti ad una donna dolce, divertente, ironica, forse un po' stronza, ma assolutamente non la tipica guerriera fredda dei romanzi fantasy. Quello che ho amato di Gideon è la sua umanità. E' una donna che, per tutta la vita, è stata sola, senza nessuno che le volesse davvero bene, e tutto ciò che cerca e che brama più di qualsiasi altra cosa è l'affetto, la gentilezza, un per favore e un grazie. Ho amato Gideon perché, nonostante sia una grandissima guerriera, ha paura. Sono, sinceramente, stufa di quei personaggi che non appena prendono una spada in mano si trasformano nel cavaliere senza macchia e senza paura, non sono umani, non sono veritieri. Gideon lo è, invece, perché ha paura, trema e batte i denti, e nonostante questo non si arrende davanti alle difficoltà. E ho amato Gideon perché fa sbellicare dalle risate; lei con la sua ironia, le sue battute, le sue riviste pornografiche e i suoi inseparabili occhiali da sole è davvero, per usare un suo termine, ganzissima. 


"Perché?"

"Perché me l'hai chiesto, probabilmente"

"Non serviva altro, Griddle? Non avevi bisogno d'altro? E' questo l'intricato mistero che giace nelle profondità della tua psiche?" 

"Non ho mai voluto altro."


E poi c'è Harrow, la mia amata Harrow! Così forte e così fragile allo stesso tempo. Mi è piaciuta tantissimo anche lei, e la sua storia mi ha fatto scendere una lacrimuccia. Purtroppo, in questo primo romanzo non c'è un suo punto di vista, ma non vedo l'ora di leggere il secondo per conoscerla ancora meglio. 
Per quanto riguarda il sistema magico, l'ho trovato interessantissimo. Non preoccupatevi se all'inizio non capirete niente, è piuttosto normale. Ho adorato che la negromanzia venisse spiegata tramite una serie di regole, teoremi, e leggi scientifiche. Come sapete se mi seguite da un po', apprezzo sempre moltissimo quando l'elemento magico non è solo magia pura, ma è anche scienza, e in Gideon la Nona è assolutamente così, con tanto di termini tecnici specifici. 
Lo stile di Tasmyn Muir non è complicato, ma non è neanche semplicissimo. E' molto crudo, esplicito, soprattutto quando si tratta di descrivere parti anatomiche del corpo, pensate che c'è una scena in cui un personaggio si mette a "ravanare" nel corpo morto di un altro personaggio; ma è anche ironico e divertente, ed è come se si rivolgesse direttamente al lettore, anche senza farlo davvero. Una cosa che mi è piaciuta molto è che spesso, per riferirsi ad una qualsiasi parte del corpo, utilizzi i nomi delle ossa, all'inizio mi ha spiazzata, ma poi l'ho trovato geniale. 
Ho follemente amato Gideon la Nona, e sono davvero sotto un treno per questi personaggi (me li sogno pure la notte). Il finale è da cardiopalma, e per questo necessito urgentemente il seguito, Harrow The Ninth che spero arrivi presto anche da noi. 
Se siete amanti di Star Wars, Harry Potter e Nevernight, amerete Gideon la Nona, fidatevi!


Voto:









Leggerete questo romanzo? Mi raccomando, non fatevelo scappare!










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