venerdì 5 maggio 2023

Recensione: "Una semplice bugia" di Tarryn Fisher

 Buongiorno meraviglie, 

siete pronte a immergervi nei toni gialli di Tarryn Fisher? Uscito un mese fa per Newton Compton Editori, Keira vi parla oggi di "Una semplice bugia". 

Andiamo a scoprirlo e a conoscere il suo pensiero su questo libro!


Trama:

Lorraine, detta Rainy, vive in una casa sulla cima della boscosa Tiger Mountain. Si è trasferita in quella specie di isolato santuario fatto di poche abitazioni, per dimenticare il suo tormentato passato e ricominciare tutto da capo.
Quando un gruppo di amiche la invita per un weekend a Las Vegas, Rainy accetta, seppur con poco entusiasmo. Ma quello che si prospettava come un divertente fine settimana tra ragazze si trasforma in un incubo quando Braithe, una delle donne della comitiva, non rientra in hotel dopo una notte brava.
Poco dopo, Rainy riceve un messaggio inviato dal telefono di Braithe: qualcuno l’ha rapita. E quel qualcuno l’ha fatto per arrivare a lei. Se vuole salvare la sua amica (e sé stessa), Rainy dovrà tornare a immergersi nel buco nero del suo passato, affrontando quei demoni che sperava di essersi lasciata alle spalle…



Eccomi di nuovo con un’altra interessante recensione. Questa volta sono approdata

nel mondo del giallo, della suspence. Oggi vi farò conoscere il libro di Tarryn Fisher:

“Una semplice bugia”. Mai titolo più azzeccato direi.

Rainy decide di trasferirsi dalla grande città ad un paese sperduto su una montagna

nella zona boscosa di Tiger Mountain. Il suo ragazzo, Grant, ovviamente la vede

persa in un luogo che ancora non le calza molto. Lei, però, è ottimista e comincia a

piacerle quel luogo, pur essendo isolato da tutto. Cerca di fare amicizia con le

ragazze del posto, anche se non riesce molto nel suo intento, questo perché quello

che nasconde è così grande da non riuscirsi a fidare completamente delle persone;

vuole però dimostrare al suo ragazzo che può vivere su quelle montagne.

Un giorno il gruppo delle sue nuovo amiche, vuole coinvolgerla in un viaggio folle:

Las Vegas. Lei all’inizio è riluttante, ma Grant deve viaggiare per lavoro e non vuole

che si ritrovi in un luogo che ancora non conosce e, per giunta, da sola, così le

prende il biglietto per quel viaggio pazzesco. Rainy, quindi, si vede costretta ad

accettare, anche per non deluderlo.

Così, parte. Lei insieme alle sue nuove amiche.

Una volta arrivate tutto sembra andare per il meglio, ma ad un tratto tutto diventa

complicato…


Non posso proprio raccontarvi di più perché un libro, come dico sempre, va letto e

vissuto e un giallo ha ancor di più questa regola, tra le sue pagine.

Vi posso però dire che il libro è scritto in terza persona e spesso questo lascia il

lettore distaccato dalle emozioni che un protagonista incontra; in un giallo di questo

tipo, io, lettore, devo essere il protagonista principale, non il narratore. Proprio per

questo si fa fatica anche a leggerlo, diventando lento piuttosto che avvincente e

stimolante.

Una cosa che però ho trovato molto interessante è l’alternanza di capitoli tra

presente e passato; ed è proprio grazie a questo gioco di avvicendamento che

riusciamo a conoscere, in modo significativo, la vita della protagonista, aiutando così

il lettore stesso ad arrivare alla soluzione finale.

Nel complesso non posso dare un voto pieno, ma solo un 3.5



A presto!



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