Oggi vi parlo dagli anni Sessanta... un viaggio nel passato? No! Decisamente un ritorno in terra (non più) sconosciute che hanno preso vita a partire dal 1968 dalla penna di Ursula Le Guin.
Titolo: La saga di Terramare
Autrice: Ursula K. Le Guin
Casa editrice: Mondadori
Genere: Fantasy
Data di pubblicazione: 19 maggio 2020
N° pagine: 1032
Prezzo: 25,00€
Trama:
Nel mondo incantato di Terramare, fatto di arcipelaghi e di acque sconfinate, un ragazzo si mette in viaggio verso l’isola di Roke e la sua Scuola di Maghi.Solo quando sarà diventato un potente mago potrà affrontare le forze dell’oscurità che minacciano Terramare. Una meravigliosa edizione illustrata da Charles Vess con cinquanta tavole, appositamente commissionate e selezionate dall’autrice, per dare volti e immagini alle creature della sua fantasia.
Sono approdata ad Earthsea quando credevo già di non avere più l'età per farlo. Consapevole del fatto che passassi più tempo a leggere che a studiare e sicuro del mio amore per il fantasy, qualche anno fa, uno dei miei migliori amici, fece scivolare nel mio zaino una copia de
"LA SAGA DI TERRAMARE"
C'erano una scuola di magia e un ragazzino impaziente d'imparare, ma nulla avrebbe mai scansato dal mio cuore Harry Potter, croce sul cuore!
Avevo torto, O meglio, in parte avevo torto.
A sette anni di distanza, la mia libreria continua a riempirsi di gadget della Rowling, ma non mi sono mai disfatta della ormai consunta copia della Mondadori, quella che in copertina recita:
"Per la prima volta in Italia la raccolta completa in un unico volume"
Immaginate l'emozione - e il salto nel passato - quando ho avuto l'opportunità di sfogliare in anteprima la copia di questa nuova edizione de La saga di Terramare, affascinante e coloratissima grazie alle cinquanta tavole di Charles Vess, scelte a suo tempo dalla Le Guin in persona.
Perché a suo tempo questa saga mi avesse colpita tanto non è difficile da immaginare se ne avete già fatto la conoscenza. Al contrario, se fino ad ora l'avevate tenuta a distanza o sottovalutata, lasciate che vi bacchetti virtualmente! Non si fa! Dovreste davvero darle una possibilità!
Prima di tutto, fate come me, riponete per un istante Harry Potter nel cassetto. È evidente al mondo intero quanto sia magistrale la Rowling nel creare qualcosa che è andata oltre il mero libro, diventando un porto sicuro per generazioni e fornendo a queste l'idea di mago e magia.
Fan de Il Signore degli Anelli non me ne vogliate, sto ancora tentando di imparare l'elfico, ma alla Rowling non si può dire no!
Ursula Le Guin ha creato Earthsea molto prima che l'idea di Harry Potter balenasse nella mente della Rowling e, in realtà, in un confrontro imparziale, la sua saga non avrebbe nulla da temere.
Terramare non parla della magia come qualcosa di innato e migliorabile con la pratica. Chiunque varchi la soglia dell'Accademia, sa che deve penetrare nella conoscenza del mondo che lo circonda - e non - per utilizzarla. La magia ha effetto sulle cose solo se si è in grado di carpirne l'essenza comprendendone il vero significato del nome. Un concetto che va oltre il mero sventolio di bacchette.
Nel primo libro, il rapporto tra maestro e allievo, l'incontro/scontro tra vecchia e nuova generazione che ha caratterizzato proprio il 1968, è tradotto nella storia dell protagonista Duny che, scoperto dal mago Ogion, viene instradato alla magia attraverso un "battesimo" del nome. Lo stesso protagonista, quindi per trasformarsi (e crescere) subisce un mutamento, diventando Ged.
Non vi nascondo che il rapporto tra Ged e Ogion e l'impazienza del ragazzo nel diventare potente, mi ha sempre ricordato la storia tra Obi Wuan Kenobi e Anakin Skywalker... Am I crazy? Maybe yes, who knows?!
Ma, senza tirare in balle un'ulteriore saga, già con "Il Mago", Ursula Le Guin ha insegnato ad intere generazioni più di quanto molti siano disposti ad ammettere, attraverso una narrazione discorsiva e descrittriva che permetteva al lettore di immaginare l'arcipelago di Terramare, le sue terre e i suoi abitanti, in modo vivido, prima ancora che ci tentasse lo Studio Ghibli nel 2006.
Ma, senza tirare in balle un'ulteriore saga, già con "Il Mago", Ursula Le Guin ha insegnato ad intere generazioni più di quanto molti siano disposti ad ammettere, attraverso una narrazione discorsiva e descrittriva che permetteva al lettore di immaginare l'arcipelago di Terramare, le sue terre e i suoi abitanti, in modo vivido, prima ancora che ci tentasse lo Studio Ghibli nel 2006.
"I racconti di Terramare" di Gorō Miyazaki, non mi fece per nulla impazzire. In realtà, proprio i lavori di Gorō Miyazaki non mi suscitano particolare entuasiasmo, ma quando si è fedeli ad un unico MIYAZAKI, forse è anche normale.
Se vi sembra che mi stia perdendo in chiacchiere, è perché forse mi è impossibile descrivere bene una saga che credo sia ancora largamente sottovalutata. Vorrei che Ursula Le Guin riscuota in Italia - anche dopo la sua morte -, magari con questa nuova edizione de "La saga di Terramare" tutto il successo che ha sempre meritato, grazie ad una penna lungimirante che ha reso i suoi fantasy nettamente superiori a tutto il mare di pallide imitazioni che sono poi state prodotte.
Io spero che questa nuova edizione, sicuramente bellissima anche a livello grafico, spinga chi ancora non lo ha fatto in libreria ad acquistarne una copia... ritornando poi sotto questo per commentarla insieme!
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