martedì 15 marzo 2022

Review party: Il Re delle cicatrici di Leigh Bardugo (King of scars, recensione)

 Buongiorno meraviglie,


In quante aspettavamo Nikolai?
Quando ho avuto la possibilità di leggerlo in anteprima, nemmeno a dirlo, mi ci sono fiondata!
Perché chi è lascia aspettare Nikolai?

 

Trama:
Nikolai Lantsov, sovrano di Ravka, corsaro, soldato, secondogenito di un re disonorato, ha sempre avuto un'innata propensione alle situazioni difficili, ma questa volta sembra dover fare i conti con qualcosa di impossibile, qualcosa che nessuno, tra la popolazione di Ravka, potrebbe mai immaginare. Come se non bastasse, per arrestare l'avanzata dei nemici che si assiepano lungo i confini del regno, il giovane re deve trovare un modo per riempire le casse dello Stato, stipulare nuove alleanze e fermare il nuovo pericolo che minaccia quello che un tempo è stato il glorioso esercito Grisha. Al suo fianco, però, c'è la fedele Zoya Nazyalensky, leggendario generale Grisha, che non si fermerà di fronte a nulla pur di aiutare Nikolai ad affrontare e sconfiggere il potere oscuro che alberga nelle profondità del suo cuore e che, rafforzandosi di giorno in giorno, minaccia di distruggere tutto quello che ha costruito. Zoya sa infatti che, come i Grisha non possono sopravvivere senza Ravka, tantomeno Ravka può sopravvivere a un re tanto indebolito. Nello stesso momento, nelle terre fredde del Nord, Nina Zenik sta combattendo la sua personale guerra contro coloro che vorrebbero spazzare via per sempre i Grisha. Ma per sconfiggere i pericoli che la attendono, sarà costretta a scendere a patti con il proprio terrificante potere e ad affrontare il dolore profondo e lacerante che porta nel cuore. Re, generale e spia di Ravka: tutti e tre nel corso del loro viaggio dovranno spingersi oltre i confini tra scienza e superstizione, magia e fede, rischiare il tutto per tutto per salvare una nazione spezzata, e accettare che alcuni segreti non sono fatti per restare sepolti e che certe ferite non sono destinate a guarire.

 

Vorrei iniziare con il dire che il titolo in italiano, che è la traduzione alla lettera di quello inglese, secondo me non rende quanto in inglese. Pensavo davvero che la casa editrice (che ringrazio per la copia in anteprima) scegliesse di mantenere quello originale, anche se come per i precedenti libri della stessa autrice ha scelto di tradurli letteralmente, ho apprezzato però, la scelta della cover. Grazie, Mondadori!


Il re delle cicatrici è il primo volume della dilogia di Nikolai, ma il sesto della serie Grishaverse. Perché la Bardugo non ci annoia mai e non vogliamo nemmeno noi lasciare andare tutto l'universo Grisha, dobbiamo ammetterlo!

Inutile girarci attorno, la storia di Nikolai era quella che desideravamo leggere da tempo.
E il fatto che si sia fatto attendere, lo ha reso solo ancora più desiderato ai nostri occhi.
Nikolai, ribadiamo pure, è un protagonista controverso, ma amato.

Ci ho messo un po' di pagine prima di riprendere il ritmo narrativo a cui la Bardugo mi ha abituata. I tanti personaggi, i molti luoghi, le descrizioni attente ma mai pesanti, i particolari del linguaggio e potrei andare avanti all'infinito.
Come in ogni libro si nota il lavoro minuzioso che si cela dietro.
La scrittura mai banale mantiene sempre alta l'attenzione.

La prima parte l’ho trovata più lenta, ma superata circa la metà le pagine si voltavano da sole!

Il worldbuilding è un aspetto centrale e impegnativo nei fantasy e mi stupisco in ogni libro di come la Bardugo sia in grado di trasportarti esattamente dove vuole.
I punti di vista alternati danno poi quella freschezza di cui la storia necessita, perché non riesci ad abituarti che la scena improvvisamente cambia! E, una volta preso il ritmo, un po’ come i salti temporali in molti libri, sono piacevoli e ti aiutano a seguire la storia da molte più prospettive.

Nella storyline, infatti, si incastra tutto alla perfezione, ma non mi aspettavo nulla di meno dalla penna di Leigh Bardugo.

Non voglio spoilerarvi la storia, già la trama è fin troppo descrittiva e vi basterà leggere quella per avere un’idea generale e in parte iniziale su ciò che accadrà all’interno della narrazione.
Ma voglio rivelarvi che il personaggio di Zoya che è molto presente in questo libro (ma dai?) e ce lo aspettavamo tutti, a me non fa impazzire, ma come si dice: sono gusti!
Per bilanciare amo però Nina, la sua storia, il suo coraggio, ogni grammo di dolore che si porta dietro.

Non vi resta che leggerlo e dirmi qual è il personaggio a cui vi sentite più affini!

 

Il mio voto:

 

 




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