martedì 14 novembre 2017

Review Party: "Il romanzo degli istanti perfetti" di Thomas Montasser

Buongiorno lettori! 

Oggi ci dedichiamo ad un Review Party! Questa è la prima tappa, in fondo al post trovate tutto il calendario con gli altri blog ed i loro giorni, non perdetene neanche una per scoprire cosa ne pensiamo del libro: "I romanzo degli istanti perfetti" di Thomas Montasser edito dalla DEA Planeta ed uscito il 24 Ottobre scorso. 


Trama: Marietta Piccini lavora nella redazione di una minuscola, raffinata casa editrice inglese. Un pomeriggio, sui gradini della London Library, viene investita da una folata di vento che manda all'aria tutte le sue carte. Nell'affannarsi a raccoglierle, si appropria accidentalmente di un misterioso pacchetto che, una volta a casa, rivela un contenuto intrigante: il testo battuto a macchina di un romanzo che Marietta, curiosa, inizia a leggere senza più riuscire a smettere… Il romanzo degli istanti perfetti è la storia, fitta di ostacoli e complicazioni, di un tale Paul Swift, impiegato di banca di trent’anni affetto da inguaribile ottimismo e da una profonda fame di vita.
Affascinata, Marietta non può fare a meno di seguire gli indizi di cui il romanzo è disseminato nel tentativo di risalire al suo autore. Per provare a scrivere insieme a lui il proprio, meritatissimo lieto fine.

Recensione: La storia ci viene presentata da un punto di vista esterno, la terza persona narrante l'ho immaginata come un interlocutore dalla voce profonda, carica di emozione e, a tratti, con una punta di sarcasmo. 
Il libro inizia subito facendoci capire che, anche tre minuti di ritardo nella nostra solita routine possono stravolgerci la vita. Ed è quello che è successo a Marietta Piccini. Tre minuti di ritardo hanno portato Marietta nell'ufficio del suo capo imbrattata di qualche strana sostanza (presa sul pullman di corsa), dove dopo aver presentato qualche manoscritto, dopo una pausa nella festa italiana dell'ufficio, si ritrova fuori, all'aperto, ed i vento decide di farsi beffe di lei, facendogli volare i fogli di un interessante manoscritto. Dopo averli raccolti, Marietta chiude gli occhi e si gode per un attimo il sole, un'ombra poi, padroneggia su di lei, aprendoli scopre un uomo che le porge una cartellina. Il tempo di prenderla tra le sue mani, e rialzare lo sguardo, che l'uomo è già sull'altro lato della strada, e Marietta non riesce a farsi sentire per dirgli che quella cartellina non è sua. 

Quelle centocinquanta pagine, chiuse con uno spago, battute a macchina erano un manoscritto inedito: Il romanzo degli istanti perfetti. 
Marietta lo presenta a Mr. Thornton e sua moglie gli editori, ed insieme si avviano verso quella fantastica storia che inizia a essere raccontata dal punto di vista di una bambina. 
Lilly è una ragazzina con i genitori separati, che guarda il mondo sotto una luce pura e giovane. Sicuramente è intrigante il suo modo di osservare, con l'orsacchiotto sotto il braccio a cui sussurra parole come se fosse un bambino, e che crede nel potere di un ciglio per esprimere desideri e che porti fortuna.
"Non c'è mai niente che sia soloed esclusivamente negativo. Di tutto quello che ci succede, possiamo e dobbiamo vedere il lato positivo."
Dopo aver semplicemente buttato via un ciglio, una serie di sfortunati eventi eventi rincorrono Paul, che con grande pazienza, volontà e simpatia riesce a superarli e a farsene una ragione, quella che gli altri intorno a lui, chi ne legge e chi lo guarda, proprio non riescono a comprendere. Paul Swift incarna la speranza, è l'ottimismo fatto persona, non riuscivo a credere ai miei occhi mentre rincorrevo tutti i fattacci e le sfortune capitate proprio a lui, che bonariamente si metteva l'anima in pace e continuava la sua vita come se nulla fosse successo. 

Sono molto combattuta su questo libro, e vi dico subito perchè: si tratta di un romanzo, nel romanzo, nel romanzo. Sì è un po' confusionario, tanti personaggi, e questo non mi ha permesso di affezionarmi a nessuno di loro, tanti luoghi (anche se tutte le scene sono con la bella Londra in sottofondo) e una parte di scrittura, o meglio, un lessico che non mi ha catturata ma bensì distaccata dal romanzo. 
Detto ciò la storia c'è ed è anche bella, alcuni personaggi mi hanno incuriosita piacevolmente, le riflessioni intense ed avvolgenti sono il fulcro nella vita di Marietta, Lilly e Paul


Il mio voto:


Susan.

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