Mi scuso per la mia assenza, sono stata senza Wi-Fi quindi mi veniva un po' difficile postare sul blog, ma adesso sono tornata e vi voglio parlare di un libro che mi ha preso l'anima e l'ha fatta a brandelli.
TRAMA
Vent'anni fa, un'estate in Riviera, una di quelle estati che segnano la vita per sempre. Elio ha diciassette anni, e per lui sono appena iniziate le vacanze nella splendida villa di famiglia nel Ponente ligure. Figlio di un professore universitario, musicista sensibile, decisamente colto per la sua età, il ragazzo aspetta come ogni anno "l'ospite dell'estate, l'ennesima scocciatura": uno studente in arrivo da New York per lavorare alla sua tesi di post dottorato. Ma Oliver, il giovane americano, conquista tutti con la sua bellezza e i modi disinvolti. Anche Elio ne è irretito. I due condividono, oltre alle origini ebraiche, molte passioni: discutono di film, libri, fanno passeggiate e corse in bici. E tra loro nasce un desiderio inesorabile quanto inatteso, vissuto fino in fondo, dalla sofferenza all'estasi. "Chiamami col tuo nome" è la storia di un paradiso scoperto e già perduto, una meditazione proustiana sul tempo e sul desiderio, una domanda che resta aperta finché Elio e Oliver si ritroveranno un giorno a confessare a se stessi che "questa cosa che quasi non fu mai ancora ci tenta".
RECENSIONE
Chi mi conosce lo sa, quando esce un film che mi ispira particolarmente, io devo sempre prima leggere il libro da cui è stato tratto; è successo questo con Chiamami col tuo nome. Non so perché, ma quando ho visto il trailer del film, sono stata colpita subito pur non sapendo assolutamente di cosa trattasse, forse per le immagini, e quindi sono andata immediatamente a recuperare il romanzo.
Sinceramente, non so neanche come esprimere tutto quello che questo libro è stato per me. Vi dico già che l'ho trovato davvero meraviglioso. Non è un romanzo per tutti, nel senso che se quello che cercate è una storia d'amore omosessuale, avete sbagliato del tutto; sì, perché questo libro non racconta una semplice storia d'amore, ma racconta e descrive profondamente il sentimento stesso dell'amore e non importa se sia rivolto ad un uomo o ad una donna, è uguale, sempre. Personalmente mi sono immedesimata tantissimo in Elio, nonostante fosse un ragazzo, proprio perché tutto ciò che provava, quell'amore passionale, travolgente, che ti spinge anche a fare pazzie, che divora l'anima e ti consuma, l'abbiamo provato tutti almeno una volta nella vita. Non è, come spesso accade con i romanzi (e i film) rosa, un qualcosa relegato alle pagine di un libro che una volta chiuso sappiamo non esistere per davvero; questo no, è un qualcosa di assolutamente umano e le emozioni di Elio sono le mie, le vostre, le nostre, sono vere e reali. Ma la cosa più bella è che l'autore, Andrè Aciman, è riuscito a guardarsi dentro, molto profondamente, e a mettere su carta proprio queste emozioni che sono difficili da descrivere anche a parole, quasi come se si fosse strappato il cuore e lo avesse sviscerato, miocardiocita dopo miocardiocita, per poi intingervi la penna e trascrivere tutto quello che c'era dentro, nero su bianco. Andrè Aciman è un poeta, il suo stile è profondo, non troppo complicato proprio perché riesce ad
arrivare all'anima di tutti. Altra cosa che mi ha colpito, oltre il sentimento di Elio e Oliver, è la descrizione dell'estate in Riviera. Leggendo si riesce a percepire il profumo dei limoni, il suono delle onde del mare, l'aria un po' afosa e un po' rinfrescante piena di salsedine che è tipica delle giornate estive, i colori dell'estate risplendono tutto intorno a noi, tanto che io, se chiudevo gli occhi, avevo quasi l'impressione di poter sentire ogni cosa, di poter vivere quel posto e quell'estate. Ed è bellissimo ma anche malinconico accompagnare Elio durante questi tre mesi e leggere di come il suo mondo, apparentemente perfetto, venga devastato e scombussolato così all'improvviso, e di come, altrettanto all'improvviso, sarà destinato a finire, con la fine della stagione. Certo, ci sono anche scene molto particolari, scene erotiche descritte nel minimo dettaglio, ma penso che nel contesto sia perfetto così, l'amore romantico va a braccetto con l'erotismo quindi sarebbe stato strano se non ci fossero state, anche se non guarderò mai più una pesca allo stesso modo.
"Se ti ricordi tutto, volevo dirgli, e se sei davvero come me, allora domani prima di partire o quando sei pronto per chiudere la portiera del taxi e hai già salutato gli altri e non c'è più nulla da dire in questa vita, allora, una vota soltanto, girati verso di me, anche per scherzo, o perché ci hai ripensato, e, come avevi già fatto allora, guardami negli occhi, trattieni il mio sguardo e chiamami col tuo nome."
E niente, io ho ancora i brividi e le lacrime agli occhi per la bellezza di questo romanzo. Sicuramente non è un romanzo semplice e adatto a tutti, dato che non tutti lo capirebbero, ma non perché sia difficile, è solo che bisogna essere consapevoli di ciò che è il romanzo, ovvero, non una semplice storia d'amore omossessuale, per quelle ci sono tanti altri libri.
Adesso non vedo l'ora di guardare il film, anche se mi hanno detto che per certi versi è abbastanza diverso (l'ambientazione, in primis), ma non importa, sono comunque curiosa.
Voto:
Voi avete letto o visto Chiamami col tuo nome? Che ne pensate? So che ci sono stati pareri abbastanza discordanti, soprattutto per quanto riguarda il film.
*Ginny*
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