martedì 23 ottobre 2018

Recensione | [Review Party] The Ousider di Stephen King

Hello readers! Un martedì da brividi qui a "I libri: il mio passato, il mio presente e il mio futuro"!
Se siete deboli di cuore, vi consigliamo di far scorta di coraggio perché in questo nuovo Review Party, tutte le vostre paure si materializzeranno. Come? Leggendo la nostra recensione di
"THE OUTSIDER"
ultima trovata geniale del maestro Stephen King, che da oggi potrete trovare in tutte le librerie italiane grazie alla Sperling&Kupfer.


Una cover da brividi che ben rispecchia la storia al suo interno... noi, però non ci siamo lasciate spaventare!
Siete entrati in libreria con l’idea di acquistare un nuovo titolo, vi trovate davanti allo scaffale delle novità, un enorme cartello campeggia su una pila di libri di circa cinquecento pagine: “The Outsider – L’ultimo capolavoro del maestro del brivido”. Non ne siete ancora a conoscenza, ma vi trovate ora davanti ad un bivio: cosa stavate cercando? Un classico thriller da “è stato il maggiordomo”? Una storia dai risvolti agghiaccianti?

Se avete risposto in modo affermativo solo alla prima domanda, il passo successivo da fare è uno: cambiare titolo e non cadere nella malia di Stephen King e di una copertina decisamente creepy. In caso contrario, la vostra scelta potrebbe avere risvolti negativi siate voi deboli di cuore… O soltanto deboli di stomaco.

Ai lettori più temerari, a quelli in cerca del brivido, ai più che da Stephen King si erano allontanati dopo le ultime pubblicazioni, non si può far altro che consigliare di uscire da quella stessa libreria con un nuovo titolo tra le mani, il titolo perfetto: “The Outsider”.

Quelli affezionati al maestro riconosceranno in questa nuova storia elementi classici del romanzo kinghiano: una piccola cittadina, un crimine efferato, un eroe investito del compito di attraversare l’intero romanzo fino alla scoperta della verità e una componente infantile che funge da fulcro del racconto.
Quinta scenica del romanzo è Flint City, una piccola cittadina dell’Ohio come tante. Nessun crimine particolarmente efferato, solo qualche atto di vandalismo, fino al ritrovamento del piccolo corpo di Frank Peterson, stuprato e brutalmente assassinato in un parco in pieno centro abitato.
Una scena agghiacciante, una descrizione che abbatte numerosi tabù e che lascia il lettore privo di parole, quasi sotto shock, a disagio.
Tutti gli indizi conducono ad una sola persona,  uno stimato professore di inglese, nonché allenatore della squadra di baseball cittadina nella Little League: Terry Maitland. Impronte, DNA e testimonianze lo inchiodano senza alcun dubbio, se non fosse che altri testimoni e altre impronte dimostrano, senza alcuna logica spiegazione, la presenza dell’allenatore in un luogo diverso alla stessa ora dell’omicidio.
Toccherà al detective Anderson indagare nel possibile e nel naturale, per cercare di sbrogliare un caso che sembra suggerire l’impossibile. Ma tutto ciò non stupisce perché nei romanzi di Stephen King, la linea che divide realtà naturale e soprannaturale è sottilissima e spesso labile.

Se “The Outsider” inizia come un dettagliatissimo ed intricato thriller, non impiega molto a diventare un horror da brividi  e ad oscillare tra queste due categorie fino all’ultima pagina.
Una narrazione avvincente e ricca di particolari che stimola la curiosità del lettore, permettendogli di vivere in modo nitido, quasi in prima persona, scene ricche di suspance e di grande portata emotiva.
Benché ogni personaggio richiami un prototipo ben preciso del romanzo kinghiano, in “The Outsider” la componente femminile emerge con una certa rilevanza, diventando a più riprese la chiave di svolta del racconto. Tutte le donne della storia ricoprono un ruolo fondamentale, da Mercy Maitland che porta avanti con ostinazione l’innocenza del marito, alle mogli dei due investigatori, personificazioni delle coscienze di questi ultimi, ad Holly Gibney che non si scompone davanti al soprannaturale, per concludere con la piccola Grace Maitland, punto di svolta per il passaggio del romanzo da thriller ad horror.
Stephen King porta il lettore a compiere un passo in una dimensione oscura, ad attraversare la linea del visibile ed entrare in un mondo onirico ed esoterico, dove le paure acquistano una forma materiale e nel quale a pagarne le conseguenze sono innanzitutto i bambini. Specchio della vita di tutti i giorni, anche nel romanzo le nuove generazioni sono costrette a portare sulle spalle il peso degli errori di quelle che le hanno precedute.
Indubbiamente ci è più facile affermare cosa “The Outsider” non sia: né uno scontatissimo thriller e neanche un semplice horror. È assolutamente impossibile circoscrivere questo romanzo in un’unica e statica categoria, così da escluderlo da altre.
Ancor più facile è affermare che “The Outsider” sia il poliedrico prodotto che solo una penna del calibro di Stephen King sarebbe stato in grado di produrre.

Ad una storia di così forte impatto non potevamo che assegnare


ma l'ultima parola non sarà la nostra perché l'Horror-Review Party continua!



XOXO
Virginia

10 commenti :

  1. I personaggi femminili di King sono (quasi) sempre fantastici: certe volte, giuro, faccio davvero fatica a ricordare che libri come "Dolores Claiborne", "La Storia di Lisey" o "Notte Buia, Niente Stelle" siano stati scritti da un uomo! :D
    In ogni caso, leggerò sicuramente "The Outsider" al più presto! *____*

    RispondiElimina
  2. Concordo assolutamente con te sul fatto che The Outsider non è ne horror ne thriller.. è pazzesco **

    RispondiElimina
  3. "The Outsider" è composto da un mix di generi complesso, tanto quanto la trama stessa del libro è articolata e dettagliata!

    RispondiElimina
  4. Concorso é impossibile fare una sola definizione e di questo romanzo, é miiscuglio pazzesco ma azzeccatissimo!

    RispondiElimina
  5. Concordo assolutamente con il tuo definire "poliedrico" questo romanzo!
    E' qualcosa di geniale a cui è troppo difficile trovare una sola definizione.

    L'ho amato a tal punto che ancora,a distanza di giorni, devo ancora staccarmi completamente dalla storia.

    Eleonora C
    Eleonora's Reading Room .

    RispondiElimina
  6. Concordo pienamente con te...The outsider non è ne uno scontatissimo thriller ne un semplice Horror... è la GENIALITA'!!!
    King sempre il numero 1

    RispondiElimina
  7. Ciao! E' bello riconoscere tante della impressioni che ho avuto io leggendo il libro, anche nelle opinioni di tutti i partecipanti :) è stato molto bello leggere con voi e scoprire cosa ne avete pensato...che bello ritrovare il vecchio King con tante novità!

    RispondiElimina
  8. Hai messo in risalto uno dei tanti aspetti che adoro della scrittura di King: la caratterizzazione dei personaggi femminili. Il Re è un maestro nel dar vita a donne dalle grandi potenzialità.

    RispondiElimina
  9. La caratterizzazione dei personaggi femminili è un grandissimo pregio di King, concordo decisamente

    RispondiElimina
  10. E' un THROLLOR! Vabbè non sono riuscita a trattenere la battuta infelice xD comunque abbiamo dato la stessa valutazione ;)

    RispondiElimina