Buon pomeriggio lettori!
Oggi ospitiamo il review party de
"La buia discesa di Elizabeth Frankestein" di Kiersten White e io sono a dir poco emozionata!
Ringrazio tantissimo la Harper Collins per la possibilità di leggere in anteprima questo meraviglioso romanzo.
Trama :
La piccola Elizabeth Lavenza non mangiava un pasto decente da giorni e le sue braccia erano coperte di lividi quando il giudice Frankenstein l’ha portata via dall’orfanotrofio e da una vita di maltrattamenti perché diventasse la compagna di giochi di suo figlio Victor, un ragazzino cupo e solitario che aveva tutto, tranne che un amico. Victor era la sua salvezza, l’occasione per sottrarsi alla miseria, e da quel giorno Elizabeth, decisa a non lasciarsi sfuggire l’opportunità di cambiare in meglio la propria esistenza, ha fatto tutto ciò che era in suo potere per rendersi indispensabile. E ci è riuscita: la famiglia Frankenstein l’ha accolta, le ha dato una casa, un letto caldo in cui dormire, buon cibo e vestiti bellissimi. Lei e Victor sono diventati inseparabili. Ma quella nuova, meravigliosa vita ha un prezzo. Con il passare degli anni, Elizabeth ha dovuto imparare a convivere con il temperamento violento di Victor, ad accontentare ogni suo capriccio, ad assecondarlo nei suoi vizi. Perché dietro gli occhioni azzurri e il sorriso dolce si nasconde in realtà il cuore calcolatore di una giovane donna decisa a sopravvivere a qualunque costo… anche quando il mondo che credeva di conoscere sprofonda nelle tenebre.
Recensione:
Chi non conosce la famosa storia del dottor Victor Frankenstein e del suo mostro?
Il racconto di Mary Shelley, nato da una semplice scommessa tra amici, è diventato un classico della fantascienza in grado di appassionare il mondo intero. Un romanzo forte e d’impatto, le cui tematiche mi hanno sempre intrigato e al tempo stesso spaventata. Fin dove è disposto a spingersi l’uomo per diventare padrone e creatore unico della vita? Amo queste riflessioni, soprattutto se legate alla tecnologia, quindi quando ho letto di un retelling di questo grande classico, non mi sono tirata indietro. Vorrei rassicurare i dubbiosi: per esperienza personale, alcune rielaborazioni possono regalare letture veramente piacevoli. In realtà, La buia discesa di Elizabeth Frankestein non è una semplice rilettura della storia di Frankestein in chiave moderna, bensì una storia parallela a quella che già conosciamo, raccontata dal punto di vista tutto al femminile.
Adottata in tenera età da Madame Frankenstein, Elizabeth Lavenza comprende subito da cosa dipenderà la sua sopravvivenza: calmare l’animo inquieto di Victor. La fanciulla è un personaggio diretto e schietto; sa che per ottenere quello che vuole, protezione e una vita lontana dalla miseria, deve usare le armi che la vita ha messo a sua disposizione: intelletto e bellezza. Elizabeth cresce al fianco di Victor, assecondando inconsapevolmente il suo lato bestiale e diventandone medicina personale contro la rabbia. Cosa farebbe lontano dalla sua medicina il figlio maggiore dei Frankenstein?
Di questa protagonista femminile ho apprezzato tutte le sfumature. Elizabeth non è la classica ragazza dolce ed innocente, è arguta, intelligente, e in certi momenti, arriva a comportarsi anche in modo “meschino”. Un personaggio inusuale, che rompe lo schema della quieta fanciulla non conscia della realtà che la circonda, che lascia al protagonista maschile il compito di far evolvere la storia. Elizabeth diventa parte fondamentale nella vicenda del mostro e in quella di Victor, riscrivendone le sorti nell'ombra.
Di questa protagonista femminile ho apprezzato tutte le sfumature. Elizabeth non è la classica ragazza dolce ed innocente, è arguta, intelligente, e in certi momenti, arriva a comportarsi anche in modo “meschino”. Un personaggio inusuale, che rompe lo schema della quieta fanciulla non conscia della realtà che la circonda, che lascia al protagonista maschile il compito di far evolvere la storia. Elizabeth diventa parte fondamentale nella vicenda del mostro e in quella di Victor, riscrivendone le sorti nell'ombra.
Anche Victor è un personaggio interessante e in grado di affascinare. Sin da bambino la sua mente è curiosa e perspicace, ma in modo… sbagliato. Quando a causa della stessa malattia che gli aveva già portato via la madre, rischia di dire addio per sempre alla sua “amata”, la follia prende possesso della sua mente. Victor si rivela essere un personaggio crudo, violento, calcolatore che mostra uno dei lati più tremendi dell’amore deviato, quello del possesso. Elizabeth appartiene a lui e solo a lui, e nemmeno la morte sarà in grado di strappargliela via. Perseguendo questa concezione deviata di amore, dà vita alla famosa creatura che poi egli stesso definisce un abominio. Ma chi è il vero mostro? La creatura o l’uomo che ha sfidato la morte pensando di portela vincere? Ed Elizabeth, di fronte a tutto questo, cosa deciderà di fare?
Sono rimasta sbalordita dalla capacità dell’autrice Kiersten White di riscrivere una storia parallela alla più famosa, ma non meno convincente e avvincente. Una rilettura che non vuole in alcun modo sostituirsi alla precedente, ma solo ampliarla. Un progetto ambizioso senza dubbio, ma decisamente ben riuscito. Una nuova prospettiva della vicenda di Shelley, nella quale la protagonista lotta per se stessa e per la sua vita, rimanendo incastrata nella follia del suo salvatore.
La scrittura della White è intrigante, dinamica, in grado di coinvolgere a tal punto, da farmi terminare, o meglio, divorare il romanzo in un unico pomeriggio. Perché tutti conosciamo il finale dell'esperimento di Victor e del suo mostro, ma Elizabeth? Qual è stato il suo ruolo in questa storia?
La scrittura della White è intrigante, dinamica, in grado di coinvolgere a tal punto, da farmi terminare, o meglio, divorare il romanzo in un unico pomeriggio. Perché tutti conosciamo il finale dell'esperimento di Victor e del suo mostro, ma Elizabeth? Qual è stato il suo ruolo in questa storia?
Il mio voto è:
Mi raccomando non perdetevi le altre recensioni!
Jane
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