Hello readers! Con la recensione di oggi concludiamo uno splendido evento organizzato dal blog The Reading's Love in collaborazione con la casa editrice Fazi Editore che ci ha gentilmente fornito la copia in anteprima di
EUGENIA
Prendete carta e penna perché sto per suggerirvi un titolo del quale la vostra libreria non può essere priva!
Titolo: Eugenia
Autore: Lionel Duroy
Casa editrice: Fazi Editore
Genere: Narrativa storica
Data di pubblicazione: 23 gennaio 2020
N° pagine: 463
Prezzo: cartaceo €19,00 - ebook €9,99
Trama:
Eugenia è cresciuta a Iaşi, centro culturale cosmopolita e raffinato, dove però, così come nel resto della Romania degli anni Trenta, gli ebrei iniziano a essere malvisti. Lo stesso accade nella famiglia di questa giovane studentessa di Lettere: sia i genitori che il fratello maggiore di Eugenia si lasciano contagiare dai pregiudizi razziali. Quando lo scrittore ebreo Mihail Sebastian, invitato per una conferenza all’università, viene violentemente aggredito da alcuni militanti di estrema destra, soltanto la ragazza si schiera in sua difesa; colpita da un’improvvisa presa di coscienza, che le apre gli occhi di fronte al pericoloso espandersi dell’odio razziale, si trasferisce a Bucarest, dove ritrova Mihail e finisce per innamorarsene. Mentre il malinconico scrittore, impegnato a confrontarsi con il suo ruolo di intellettuale nel contesto dell’antisemitismo crescente, è esposto a rischi sempre maggiori, Eugenia è determinata a opporsi alla barbarie e a difendere i suoi ideali di libertà: cercando di sopravvivere in un paese sconvolto dalla guerra arriverà a comprendere che l’unico modo per combattere il male è ricercarne l’origine.Sullo sfondo di una nazione contraddittoria e affascinante, questo romanzo vede intrecciarsi magistralmente la grande storia del secondo conflitto mondiale e le vicende intime dei suoi personaggi. Traendo ispirazione dalle voci degli intellettuali che animarono la scena culturale dell’epoca, in particolare quella del brillante scrittore romeno Mihail Sebastian, Lionel Duroy firma un libro appassionante e profondo: accuratissimo nella ricostruzione storica, al tempo stesso Eugenia invita il lettore a porsi gli stessi interrogativi che qui animano la riflessione sull’origine del male portata avanti dalla protagonista, riflessione oggi più che mai necessaria.
Con questa prima recensione di febbraio, iniziamo il secondo mese del 2020 come una sorta di chiusura su quelli che sono stati gli ultimi giorni di gennaio, ricchi di titoli con un unico denominatore: l'odio razziale.
A costo di sembrare ripetitiva, sono pronta a ribadire che chiunque legga, in un periodo del genere, deve assumersi l'importante responsabilità di illuminare le menti altrui con la luce della cultura. Quale miglior modo allora, se non quello di farlo immergendosi totalmente nel periodo della Storia che maggiormente rispecchia quello attuale?
Siamo stati nella Germania che ha visto la nascita dell'ideologia nazista, nella Polonia dei ghetti e dei deportati e oggi, con Lionel Duroy, andiamo nella Romania antisemita degli anni Trenta.
Se vi chiedessi quanti di voi conoscono la storia di questo paese prima e durante la Seconda Guerra Mondiale, sono sicura che nessuno - o quasi - alzerebbe la mano. Tranquilli, se non esistessero case editrici come la Fazi, resteremmo tutti nella più totale ignoranza... ma thanks God, l'editoria italiana è costellata da piccole e grandi realtà che lottano ogni giorno, attraverso le pubblicazioni, per ricucire divari temporali, storici e culturali.
La Romania di Lionel Duroy non è diversa dagli altri paesi travolti dalla folle ideologia prima fascista e poi nazista, nel decennio che precede la Seconda Guerra Mondiale. A prendere coscienza delle imminenti conseguenze di un pensiero in cui l'alterità regna sovrana, sono ben pochi, ed Eugenia è tra questi. La ragazza non ha paura di schierarsi dalla parte degli altri, di affermare le proprie idee e di andare addirittura contro la propria famiglia... e vi stupirà sapere che è un personaggio del tutto inventato!
Sicuramente Eugenia è lo specchio delle tante donne che nel ventennio '30-'40 hanno preso parte ai vari movimenti di resistenza sorti in ogni paese coinvolto nella Seconda Guerra Mondiale, ma Lionel Duroy caratterizza il personaggio principale del romanzo ad un punto tale da spingere il lettore a compiere ricerce, ammaliato dal temperamento forte e deciso di Eugenia.
Il personaggio di Eugenia è esatto contrappunto del coprotagonista maschile del romanzo: lo scrittore Mihail Sebastian (di cui proprio Fazi Editore, nel 2018, ha pubblicato il famoso romanzo Da duemila anni) sembra al contrario arreso all'idea di vedersi rinnegato dal Paese e dalla città, Bucarest, che gli ha dato i natali perché ebreo. Mentre Eugenia è pronta a lottare, Mihail si rifugia in un mondo privato, da cui nessuno può strapparlo o chiuderlo fuori, quello della scrittura.
Difficle e struggente, la relazione che nasce tra i due protagonisti sullo sfondo di una Bucarest divisa tra antisemiti e indifferenti, testimonia quanto possa essere forte il sentimento dell'amore, riuscendo a previcare su tutto.
Lionel Duroy lancia ai propri lettori l'ennesimo messaggio da non sottovalutare in tempi come questo: lottare per la libertà altrui significa lottare anche per la propria libertà!
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