sabato 29 febbraio 2020

[Blog Tour] Notre Dame de Paris nelle parole di Ken Follet


Hello readers!
penso che il 29 febbraio sia il giorno dell'anno outsider per eccellenza e non potevo esserci data migliore per parlarvi di un libro il quale protagonista, al giorno d'oggi, porterebbe sicuramente questa etichetta.

Chi mi legge da un po', probabilmente ha letto questa mia "massima" un milione di volte, ma non mi stancherò mai di ripeterlo: noi lit-blogger siamo costantemente alle prese con recensioni, anteprime e segnalazioni per cercare di far crescere - in modo costruttivo - le vostre piccole biblioteche casalinghe. E che siano titoli nuovi, o grandi romanzi che hanno fatto storia, non ci stancheremo mai di diffondere il verbo della letteratura!

Con blog tour, riportiamo alla luce - grazie prima di tutto alla casa editrice Mondadori e alla sua collana Oscar Draghi - uno dei capostipiti del romanzo storico ottocentesco:

NOTRE-DAME DE PARIS
di Victor Hugo


Chi giura di non sentir cantare questa gif, mente!

Nel 1996, la Walt Disney Company regala ad una generazione di piccole e piccoli sognatori "Il gobbo di Notre-Dame", una storia liberamente ispirata all'originale di Hugo e sicuramente più edulcorata... ma non troppo. La sottoscritta ha un vividissimo ricordo di un carnevale sovraffollato da diverse versione di Esmeralda e Febo, qualche Frollo e nessun Quasimodo, anche se mia madre ci tentò davvero a convincermi. Dico sul serio.

Tetri ricordi a parte - ho la pelle olivastra e, da sempre, i capelli mossi, lunghi e neri... Quasimodo, mamma... really? -, di Notre-Dame de Paris, la sua storia e i suoi personaggi ne hanno parlato, e continueranno a farlo fino al 2 marzo, le mie validissime colleghe. Qui a I libri, il mio passato, il mio presente e il mio futuro oggi metteremo sotto la lente di ingrandimento un altro grande scrittore, Ken Follet, autore di un saggio strappalacrime (concedetemelo) scritto tra il 19 e il 30 aprile 2019, che avrete l'opportunità di leggere alla fine di questa edizione della Oscar Draghi.

Partiamo da una big question:
cosa succede a Parigi il 15 aprile 2019?

Tutto il mondo è in trepidante attesa. Tutti fissano uno schermo e le immagini che gli schermi del mondo intero restituiscono hanno il potere di lasciare sgomenti. Tra gli sguardi attoniti di spettatori inermi, c'è anche quello di Ken Follet.





"Abbiamo sempre pensato che Notre-Dame fosse eterna e i costruttori medievali di certo erano convinti che avrebbe resistito fino al giorno del Giudizio, ma di colpo ci rendemmo conto che poteva andare distrutta."








scrive, pensando ad una delle icone religiose più famose al mondo, avvolta dalle fiamme.
La cattedrale di Notre-Dame brucia e la piangono in tutte le lingue.

Con gli occhi pieni di devastazione e la mente persa tra i ricordi dell'ultimo viaggio a Parigi, Ken Follet twitta pronostici accolti con lo stesso clamore di un profeta biblico, che gli valgono numerosi inviti in svariate trasmissioni per parlare del futuro di Nostra Signora sull'Île de la Cité.
E non si limita solo a condividere notizie e opinioni con il popolo di internet.

Sono trascorsi trent'anni dalla pubblicazione de I pilastri della Terra. Nella notte tra il 15 e il 16 aprile, le ore trascorse a sperare che le previsioni fatte si rivelassero vane, hanno permesso allo scrittore di compiere un viaggio nel tempo che supera il 1986, per arrivare a metà dell'anno 1000.
In una decina di giorni Ken Follet omaggia Notre-Dame de Paris, intrecciando una storia millenaria con la propria, ammaliando i lettori di tutto il mondo con nozioni di architettura e aneddoti che solo il cassetto di un grande narratore può celare.

Se la parola "saggio" ha il potere di scatenarvi narcolessia fulminante, ho un'unica ricetta per voi: aprire questa edizione di Notre-Dame de Paris a pagina 477 e immergervi nella lettura - prima ancora della lettera di Hugo stesso - di quaranta pagine nella quali la storia dell'arte gotica, attraverso la storia della cattedrale, e la letteratura storica, attraverso la storia della nascita di questo libro e ciò che ne conseguì, vengono raccontate in un dialogo a cuore aperto tra lettore e scrittore.

Victor Hugo e Notre-Dame de Paris attraverso gli occhi e la penna di Ken Follet acquistano spessore, tentano il lettore promettendogli storie da rivelare dietro ogni gargoyle e chimera.

"Paris j'arrive!" ho gridato alla parola FINE. Lo farete anche voi.

E se questo piccolo intervento non vi ha convinto del tutto, lascio alla mia collega di The Mad Otter e al suo viaggio nei ricordi questo compito!








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