Buongiorno meraviglie,
oggi vi parlo di Pretty Tiny Things di Charaipotra Sona e Dhonielle Clayton uscito pochi mesi fa con Mondadori prima del suo lancio su Netflix con la serie tv!
Trama:
Gigi, Bette e June sono tre ragazze estremamente diverse. Le accomuna un'unica
passione: ballare. Ma all'American Ballet Conservatory, la prestigiosa scuola
di danza di Manhattan, non è sufficiente essere bravi, serve essere i migliori.
E per farlo, a volte, è necessario giocare sporco. Lo sa bene Gigi, l'unica
ballerina nera della scuola, spirito solare e libero, che inizia a subire
pesanti episodi di bullismo. La colpevole potrebbe essere la perfida Bette, che
per ottenere la parte di prima ballerina e per uscire dall'ombra della famosa sorella
étoile farebbe davvero di tutto. Oppure potrebbe essere June, che non riesce a
mangiare senza vomitare e che è stanca di essere sempre la "seconda
scelta". Ma ci sono anche Alec, che ha un legame strano con Bette; Henry,
affascinate e misterioso; e William, che fatica a rivelarsi per chi è davvero.
Non ci sono amici, non ci sono nemici, ciò che conta è danzare meglio di
chiunque altro, raggiungere la vera perfezione a qualunque costo.
Charaipotra Sona e
Dhonielle Clayton mi hanno trasportata in un mondo di cui non leggo mai: quello
della danza. Riuscendo poi a farlo coincidere con un'ambientazione Young adult
e suspanse perché tengono il lettore sul filo di una probabilità che lega tutti
gli avvenimenti che accadono nella scuola in modo magistrale. Sono rimasta
incuriosita nello scoprire chi si celava dietro vili attacchi verbali, fisici e
comportamenti scorretti. Mi sono impressionata di come abbiamo affrontato con
facilità molte tematiche importanti rendendole umane e senza giudizio, ma
descrivendone e affrontando con gentilezza. Mi hanno mostrato i rovesci della
medaglia se hai un colore di pelle diverso, se senti la competizione anche con
la tua stessa sorella, se non ti senti mai importante nemmeno per tua madre e
la bulimia che si cela ancora e soprattutto in determinati contesti oggigiorno.
Non hanno preso questi argomenti sottogamba, non li hanno resi angoscianti
verso il lettore, ma li hanno inseriti magistralmente riuscendo, a mio parere,
a farlo riflettere.
Il romanzo scorre veloce e ci trasporta nel fulcro della danza e piano piano anche nelle vite delle ballerine che conquisteranno l'anno accademico in corso. Le protagoniste principali sono tre: Gigi, Bette e June, poi ci saranno anche tanti altri personaggi che saranno fondamentali per lo sviluppo del plot twist.
Gigi è colei che viene descritta come se fossimo noi, è quella che tutti
vorremmo essere.
Balla perché ama farlo, non si eleva su un piedistallo anche se è consapevole
di essere brava e lo dimostra ogni giorno, ad ogni audizione. Non ha bisogno di
modi meschini per vincere, lei balla e ammutolisce chiunque. Non ha bisogno di
rispondere alle accuse della sua pelle o del suo passato perché lei balla e tutto
svanisce. È la sua arma migliore. Non si lascia spezzare o intimidire anche
quando atti di bullismo la coinvolgono, e questo è solo uno dei temi che
verranno trattati nel corso della storia. Riesce ad arrivare ad essere la prima
ballerina nera ad avere ruoli prestigiosi nella scuola di danza e questo non fa
altro che indispettire le altre allieve.
Bette è perfetta, invidiata da tutti, ha una sorella che è già un'etoile della
danza ma questo per lei non è un punto a favore perché mantenere alto il paragone
con sua sorella diventa difficile sempre di più. Perché Bette sente la
competizione peggio di chiunque, guarda tutti dall'alto e tutti aspirank ad
essere lei, la rispettano. Ma questo non le basta. Bette conosce un solo modo
per elevarsi ancora di più, e non si tratta di allenamenti feroci bensì di far
sprofondare chiunque le stia attorno. Agisce sabotando qualsiasi compagna lei
valuti come una minaccia, è brava a ballare ma forse non è la migliore se ha
bisogno di questi stratagemmi di cui ancora nessuno ha scoperto nulla. Forse è
più abile a nascondersi piuttosto che farsi valere a suon di piroette.
C'è poi June, l'eterna infelice, quella che sa celare bene il risentimento per
essere sempre la seconda, mai la prima scelta.
La sostituta che non riesce a spiccare o ad uscire da uno schema che non la
vede mai come la prima o la più brava. Ha poi sua madre che continua a
rinfacciarle quanto sia inutile ballare, di come sia solo un hobby e vorrebbe
farla riflettere sul suo futuro aiutandola a scegliere un college piuttosto che
pagarle la retta dell'accademia.
Con June ci si addentra anche ad affrontare uno dei temi più delicati, sempre
per quanto mi riguarda, di un mondo che a tratti è marcio. June non riesce a
pensare di poter bilanciare le calorie che ingolla con quelle che brucia con
gli allenamenti quotidiani, per cui si ritrova a rimettere ogni pasto
rischiando di non essere mai al centro per cento della sua forma fisica perché
essendo un accademia gli allenamenti sono costanti e sbiancanti e lei non riesce
ad essere al cento per cento delle sue forze.
Loro tre sono le narratrici principali del romanzo, ma nel corso della storia
ci sono tantissimi personaggi che si incontreranno. Alcuni superflui, altri
fondamenti alla riuscita del romanzo. Tini pretty things è il primo di una
duologia per cui anticipare che sono ancora più curiosa di come finirà è solo
la punta dell'iceberg. Mi ha lasciata senza fiato, curiosa e in preda alla
frenesia.
Andando a conoscerle da vicino, Bette è un personaggio che ci viene descritto
per tutto ciò che compie è stato abbastanza facile immedesimarsi in lei. Penso
che chiunque in età adolescenziale abbia pensato a come arrivare a un obiettivo
scegliendo la strada più facile e per Bette questo significa sabotare i suoi
compagni.
Quella che appare più infida nelle pagine è June, quella di cui nessuno
sospetta perché lo scettro della cattiva è già di proprietà di Bette, per cui
lei può agire indisturbata alle spalle di tutti.
Quella che invece appare più trasparente e si lascia amare è Gigi che risponde
sempre ballando dimostrando così di non aver bisogno di secondi mezzi per
essere la migliore. Lei lascia il suo passato e i suoi rapporti famigliari ben
lontani dagli occhi di tutti, è riservata e non le piace calamitare
l'attenzione su di sé per la sua infanzia, non vuole apparire come una vittima
e non lo fa perché esce pulita dalle pagine del romanzo.
Ho aspettato a fare
questa recensione perché ho visto anche l’omonima serie tv, ma devo confessare
che non mi è piaciuta e l’ho trovata scontata, assurda e noiosa, rispetto al
libro che invece mi è piaciuto.
Voglio ricordare che
lascia con il fiato sospeso perché è una dilogia e spero di poter leggere presto
il seguito!
Il mio voto:
A presto!
Ecco la sua e-mail : combaluzierp443@gmail.com
RispondiEliminaMi chiamo Silvia Scali e sono una badante. Noto che in questo momento sono come il più felice. Vengo a testimonianza di un prestito tra privati che ho appena ricevuto. Ho ricevuto il mio prestito grazie al servizio del Sig. Pierre Michel. Ho iniziato le procedure con lei venerdì scorso e martedì 11:35 poiché le banche non lavorano il sabato, poi ho ricevuto conferma che il bonifico dell'importo della mia richiesta di 35.000€ mi è stato inviato sul mio conto e avendo consultato il mio conto bancario molto presto, con mia grande sorpresa il trasferimento è andato a buon fine.
Ecco la sua e-mail : combaluzierp443@gmail.com
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