venerdì 10 gennaio 2020

Recensione: “L'amore mi porta da te” di A. L. Jackson

Buongiorno meraviglie,

“L’amore mi porta da te” è stato uno degli ultimi titoli del 2019 che ho letto e, finalmente, riesco a parlarvene. A. L. Jackson è arrivata una mesata circa fa per Newton Compton Editori (che ringrazio per la copia) con una nuova storia ed ho deciso di leggerla seppur il libro precedente non mi aveva entusiasmata.


Trama: Kale Bryant è arrogante, bellissimo e poco diplomatico. Praticamente è sposato con il suo lavoro di medico d'urgenza e l'unico vizio che si concede sono le avventure di una notte. Sono passati anni da quando ha deciso che non avrebbe mai più permesso all'amore di farlo soffrire.
Harley Hope Masterson è la proprietaria di una piccola caffetteria. Rischia di perdere tutto a causa di un divorzio complicato ma non ha intenzione di arrendersi senza lottare. La vita le ha insegnato che non si ottiene niente senza determinazione.
Quando Kale accetta una nuova posizione in un ambulatorio nella stessa strada della caffetteria di Hope, tutte le loro certezze vengono messe in discussione.
Perché lui la desidera in un modo che non sa spiegarsi. E lei non ha mai provato con nessuno un'emozione simile.
Riusciranno ad abbattere i muri che hanno faticosamente costruito intorno ai loro cuori? 





Dopo Rex e Rynna che non mi avevano colpito e entusiasmato come mi aspettavo, è il turno di Kale, uno dei migliori amici di Rex nonché dottore sexy e qualificato che scappa dalle relazioni.
Anche questa storia ha tutte le carte in regola per potermi colpire, trascinare e fare innamorare.
Andiamo per gradi e iniziamo a conoscere i personaggi che fin da subito con la scrittura fluida e leggera dell'autrice si entra subito in sintonia e si comprendono bene tutte le caratteristiche base dei loro caratteri.

L'aria elettrica che si respira intorno a loro fin dal primo incontro è tangibile anche attraverso le pagine e quel modo solo loro di capirsi, comprendendo senza conoscersi con un solo sguardo è magico.

Il destino è complice nella loro storia, visto che dopo un incontro in un locale una sera si rincontreranno nuovamente nella caffetteria “A drop of Hope” (nome delizioso, tra l'altro!). Caffetteria che si trova vicino al nuovo luogo di lavoro di Kale di proprietà di Hope.

Quella minuta e innocente ragazza dai capelli rossi è una calamita per Kale che non riesce ad allontanarsi e a non pensare a lei.
E Kale è un sexy dottore dall'aria sfacciata. Una combinazione perfetta per un romance!

Entrambi hanno un passato da cui stanno uscendo o pensano di esserne usciti e, ovviamente, non mancherà di ricordarlo ogni qual volta potrà.

La forte attrazione che privano nei rispettivi confronti è stata ben descritta dall'autrice e risulta veramente tangibile mentre si legge il romanzo.
Le ambientazioni, in Alabama, rispetto al primo volume le ho trovate più accurate e ben descritte. Sono riuscite a farmi avere un quadro generale dei paesaggi del luogo e delle case tipiche.

Ho ritrovato anche alcuni personaggi del primo volume autoconclusivo e nuovi se ne sono aggiunti come Jenna, la migliore amica di Hope. Lei è stata fin dall'inizio una pietra preziosa per questo romanzo. Un carattere peperino e pieno di vivacità, ma anche protettivo nei riguardi di Hope.

Ho trovato il romanzo molto profondo e i risvolti che ho incontrato (qualcuno me lo aspettavo, altri no) mi sono piaciuti e li ho trovati tutti abbastanza equilibrati. Non posso sbilanciarmi per non rovinarvi la sorpresa, perché solo leggendo "L'amore mi porta da te" capirete che dalla trama sembra un banale romance, ma nasconde al suo interno molto di più.

A essere sincera, il primo non mi aveva convinta e questo secondo capitolo autoconclusivo l'ho letto solo perché A.L.Jackson è talmente acclamata che non potevo credere fossi l'unica a cui non piaceva, per cui mi sono autoconvinta e spronata a leggere almeno un altro suo romanzo, e menomale l'ho fatto!

Emozionante, commovente. Un vuoto, colmato e riempito, di cui si avrà traccia solo verso la fine del romanzo. Si comprenderà quanto profondi erano il dolore e la paura.

Un libro veramente ben collaudato che mi ha fatto comprendere come mai A.L. Jackson sia un’autrice così amata. Perdonatemi se non l'avevo apprezzata nel primo volume perché mi era sembrato tutto eccessivo, ma in questo l'ho trovata più equilibrata. Seppur gli accadimenti sono molti, sono tutti ben gestiti.


Il mio voto:


A presto!


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