martedì 2 ottobre 2018

Recensione: "Sei ancora qui" di Daniel Waters [Review Party]

Buongiorno lettori,

oggi la giornata parte con il Review Party di "Sei ancora qui", un romanzo di Daniel Waters che potete già andare a vedere al cinema e che esce oggi per Sperling & Kupfer.



Trama: Veronica Calder, sedici anni, non ha sempre paura dei fantasmi. A volte quasi non le importa di vederli ovunque attorno a sé. Fanno parte della sua vita ormai, non può evitarli. Eppure, ci sono giorni in cui farebbe volentieri a meno di incontrare l'inquietante signora all'angolo di Case Street, o di dividere lo specchio con lo sconosciuto ragazzo biondo apparso come se niente fosse alle sue spalle. Ma è così dall'Evento, ovvero dal cataclisma che ha messo fine alla vita di milioni di persone. Da allora gli spiriti delle vittime sono dappertutto, abitano le città in un'insolita e quotidiana convivenza con i sopravvissuti. Per alcuni, la loro presenza è a tratti persino confortante, un modo come un altro per avere i propri cari ancora accanto a sé. Veronica preferirebbe che quelle anime potessero riposare, ma in fondo, anche per lei, vedere suo padre ogni mattina, seduto al solito posto in cucina, a leggere il giornale, è meglio di non vederlo affatto. C'è qualcuno, però, che ancora non si è arreso a questa nuova realtà. Qualcuno che, distrutto dal dolore, ha deciso di mettere in atto un piano tanto ambizioso quanto terribile. Un piano che soltanto Veronica può fermare. 

"Sei ancora qui" è il titolo poetico per un libro che tiene il lettore sul filo conduttore di una storia che di banale non ha nulla. Un romanzo capace di incuriosire, far sospirare e che riesce ad intrigare chi ne legge anche solo le prime pagine.
In questo libro avremo una visuale completa a 360 gradi su ciò che accade, Veronica a mio parere è la protagonista indiscussa di questo romanzo, tutti gli avvenimenti ruotano intorno a lei e alla sua vita.
Entreremo nella sua quotidianità, ma non solo, anche in quella della scuola, del paese e di tutte le vittime dell'Evento o che dopo l'Evento popolano la città infestandola. 
Le pareti tra due mondi, tra la vita e quello che c'è dopo, è da sempre permeabile e in questo libro avremo modo di capire cosa scatenerà la visione nel mondo terreno delle anime che si aggirano e che sono visibili a tutti dopo l'Evento. 

L'Evento aveva cancellato migliaia di esseri umani con indifferenza e facilità. Gli spettri, esattamente come la malattia, le innumerevoli morti, i danni ambientali e il caos generale che era seguito erano semplicemente uno degli sfortunati effetti dell orrore che l'evento stesso rappresentava.
I fantasmi erano l'aspetto peggiore? Nemmeno il più spaventoso di loro sembrava capace di cattiverie, agli occhi di Veronica erano una fastidiosa seccatura, nulla di più.
Il personaggio di Veronica è ben costruito, è una ragazza come tante altre. Rispetto alla sua amica Janine che è terrorizzata dai fantasmi, Veronica ne ricava anche emozioni. Le piace, quasi sempre, ricevere quel conforto nel vedere suo padre, poter incrociare il suo sguardo, aspettare l'attimo in cui svanisce, poter pensare che sta bene e che sia di conforto in qualche modo  anche a lui che lei vada avanti nella sua vita. 
La scrittura in terza persona ci permette di avere una visuale completa sulla storia non solo di Veronica, ma anche di molti altri personaggi. 
Passato e presente di mescolano tra i capitoli che son sempre pronti a ricominciare, come se quando si arriva vicino ad una conclusione quella viene spazzata via da un atto compiuto nel passato. 
Le storie di tutti i personaggi sono ben articolate e ben costruite con un filo conduttore che porta a Veronica
Una delle cose che mi hanno tormentata durante la lettura è stato il pensiero che lo spettro della persona morta compaia in qualche luogo a cui era affezionata, ma ciò non vuol dire necessariamente a casa o a lavoro, potrebbe essere anche in un bar, in una scuola o in fila al municipio, quindi la mia angoscia andava  ai parenti, le persone vicine che in qualche modo ignorano la comparsa dello spettro in qualche luogo che non conoscono.
Quelle persone sarebbero potute morire ovunque, in qualunque momento, e adesso sono di nuovo insieme al cinema. Davano uno stupido film di guerra, ma io li ho visti solo durante le pulizie tra il primo e il secondo spettacolo. E se quello fosse stato il loro ultimo appuntamento? Se avessero avuto una litigata furiosa, tornando a casa, e non si fossero più rivisti? Se quello che resta in quella sala non fossero i loro fantasmi, ma il fantasma della loro relazione? Proprio non riesco a togliermelo dalla testa, è una cosa stranissima.

Ci si ritrova poi a pensare che tutto quello che si vede o si prova, un fiore essiccato nelle pagine di un libro, un vestito, un profumo che ci riporta indietro negli anni e ci fa provare una nostalgia, ci fa capire che tutto è effimero, transitorio. 
Devo essere sincera e dirvi che solitamente non è il genere di libri che mi appartiene, questo filo thriller però mi ha intrigata e la trama mi aveva colpita a tal punto da farmi uscire dalle mie solite letture romance. Non conoscevo l'autore che, sono andata a controllare, ha scritto altri libri sullo stesso genere altrettanto interessanti. La trama e la stesura della storia rendono bene l'idea al lettore di cosa si ritroverà davanti. Il ritmo è incalzante e per nulla scontato. È una realtà pienamente applicabile a questa nostra odierna e i fatti storici che vengono menzionati ce lo ricordano spesso. 
È stata senza dubbio una lettura affascinante, l'autore ha uno stile poetico nel narrare le vicende, anche quelle più banali, e sa insospettire e cullare il lettore al tempo stesso.
È una storia capace di mettere in dubbio qualsiasi cosa crediate. Scorrevole e mai banale è un libro da leggere e avere nella libreria. 

Il mio voto:


A presto!




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