Buongiorno a tutti! Come procede la vostra estate? Vi state divertendo??
La mia è stata a dir poco stupenda... Se togliamo gli esami di maturità e lo studio per i test di ammissione dell'università. Ma nonostante questo sono riuscita a divertirmi tantissimo perché con 5 amiche siamo partite alla volta dei paesi del Mediterraneo Orientale; Quindi eccomi qui a raccontarvi la mia grande avventura!
Oggi mi soffermerò sulla nostra prima tappa: la Grecia... e più precisamente la città di Olympìa.
Prima di iniziare vorrei precisare una cosa. Quando racconto agli amici o ai parenti della Grecia quello che puntualmente mi rispondono è "E vabbè, non sei stata ad Atene quindi non è la stessa cosa". E' vero, non sono stata ad Atene o a Santorini o in altre città/isole simbolo della Grecia ma sono stata ad
Olympìa che è una delle tre tappe fondamentali di qualsiasi viaggio culturale in Grecia (insieme ad Atene e Delfi), è patrimonio dell'UNESCO ed è davvero bellissima e ricca di storia. Infatti
Olympìa non è solo la città in cui sono nati, nel 776 a.C, i giochi olimpici e in cui ancora oggi ogni 4 anni viene accesa la fiamma olimpica per poi essere trasportata a piedi fino al luogo in cui si svolge l'olimpiade, ma
è anche la sede di una delle sette meraviglie del mondo antico ovvero la statua di Zeus in oro di cui oggi, purtroppo, sono pervenuti solo pochi resti.
DOVE SI TROVA?
Nell'Elide, Peloponneso nord-occidentale, ai piedi del monte Cronion, ed è bagnata da due fiumi, il Cladeo e l'Alfeo. La città moderna è chiamata Archea Olimpia e si trova a pochi minuti a piedi dal sito archeologico.
COME ARRIVARE?
Piccola parentesi su come arrivare ad Olympia. In realtà è molto semplice; ci sono due aeroporti nei pressi della città e sono quelli di Calamata e di Araxos. Ovviamente ci si può arrivare in macchina da qualsiasi parte della Grecia, e in treno. Via mare ci si può arrivare scendendo al porto di Katakolon e prendendo gli autobus che, per tutto il giorno, fanno avanti e indietro dalla alla città di Olympia.
QUANTO TEMPO?
Due giorni sono ottimi per visitarla bene e con calma, non essendo particolarmente grande.
Il primo giorno dedicatelo alle visite culturali (musei e sito archeologico) e il secondo giorno se lo avete, allo shopping e al relax in spiaggia, a Katakolon. E non dimenticate di assaggiare le specialità del luogo ;)
Olympìa non è una grande cittadina, oltre al sito archeologico, qualche museo e il giardino botanico vi sono soltanto alberghi, bar, caffè e ovviamente le case dei cittadini. La prima visita fatta è stata al sito archeologico, attraversando la città moderna,
Archea Olimpia, a piedi, e avendo così modo di ammirare non solo i cartelli stradali scritti rigorosamente in greco e in inglese ma anche le tipiche case bianche e azzurre che, seppur poche, sono comunque una caratteristica della Grecia. Prima di entrare al sito archeologico, fermatevi a fare un giro al
giardino botanico con diverse varietà di piante e alberi; è molto interessante soprattutto perché, anticamente, era un bosco sacro.
Il sito archeologico di Olympia è davvero, ma davvero bello e ben tenuto. La prima cosa che abbiamo visto e che ci ha fatto sorridere è stato uno spazio recintato in cui stavano avendo luogo degli scavi archeologici con parecchi archeologi intenti a scavare (in foto). Chissà se hanno trovato qualcosa di interessante da poter aggiungere al museo o addirittura al sito stesso. Una volta dentro, ci siamo dirette verso il sito vero e proprio. Qui vi sono tantissimi resti di templi tra cui i più importanti sono il Tempio di Zeus e quello di Era. Il primo è il più importante tempio dedicato a Zeus di tutta l'antica Grecia, dove era custodita la famosa statua in oro, opera dell'architetto ateniese Fidia. Tra l'altro, proprio in questo tempio venivano premiati gli atleti vincitori delle olimpiadi con un ramo di ulivo. Il tempio di Era (Heraion) è dove, ultimamente, viene accesa la fiamma olimpica, ogni quattro anni. Se all'aperto sono rimaste solo alcune colonne, al museo è possibile ammirare metope e frontoni di entrambi i templi e sono davvero affascinantissimi. E' anche possibile ammirare i resti del Metroon, un tempio dedicato a Meter, una delle divinità greche più antiche, conosciuta anche come la Madre degli Dei.
Quello che salta subito all'occhio è il Philippeion che al suo interno racchiudeva le statue di Filippo II di Macedonia e di tutta la sua famiglia, opera dello scultore Leocare, un monumento davvero imponente ed enorme. Molto carino è anche il Nymphaion dove, secondo la mitologia, le ninfe si andavano ad abbeverare. Il Ninfeo, in età romana ospitava anche alcune statue di imperatori che, oggi, è possibile visitare al museo di Olympia.
Andando avanti si può entrare in quello che era l'atelier di Fidia che lavorò moltissimo ad Olympìa, realizzando parecchie statue, alcune delle quali ancora conservate al museo; l'atelier di Fidia è uno dei luoghi meglio conservati e, per me, più belli dell'intero sito (pensate che è talmente bello che in età paleocristiana venne utilizzato come basilica).
E, ovviamente, non si può non parlare del
complesso dedicato alle olimpiadi. Partendo proprio dallo
stadio e dal braciere olimpico, dove si svolsero le prime (e tutte le altre) olimpiadi e dove venne accesa per la prima volta la fiamma olimpica. All'interno dello stadio olimpico si respira ancora un'aria sportiva grazie a tutti i turisti che non riescono a stare fermi e che quindi decidono di fare una bella corsetta in quella che è la prima pista olimpica del mondo. E, a dirla tutta, neanche la sottoscritta ha rinunciato a questo piacere, quindi, nonostante il caldo, ho lasciato borsa e macchina fotografica alle mie amiche e ho provato anche io l'ebbrezza di correre lì dove hanno corso i più grandi atleti della storia (sì, sono quella in foto).
Accanto allo stadio non possono assolutamente mancare i resti del Leonidaion, chiamato così perché fu realizzato dall'architetto Leonida. Questo enorme edificio fu la residenza per tutti quegli atleti che ogni quattro anni si recavano ad Olympìa da ogni parte della Grecia e del mondo per partecipare alle olimpiadi. Anche in epoca romana venne usato come residenza sebbene non più per gli atleti ma per i
politici romani tra cui si ricorda anche l'imperatore Adriano.
Ma non finisce qui perché per far allenare gli atleti prima delle gare e i soldati prima delle battaglie fu costruito il Gymnasium, una vera e propria palestra dove gli atleti si allenavano in tutta tranquillità nelle diverse discipline... non vi nego che è stato incredibile camminare dove camminarono loro.
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Metroon |
Sempre facente parte del complesso dedicato alle olimpiadi è il Pelopion che ospitava la statua di Pelope, creatore dei giochi olimpici, di cui, però oggi resta molto poco. E ancora il Theokoleon dove vivevano i sacerdoti; e il Bouleuterion, una sorta di tribunale dove si discutevano le dispute legate ai giochi, e, come se non bastasse, fungeva anche da magazzino per gli attrezzi ginnici. Si può visitare anche il Pritaneo, luogo dove venivano organizzati i giochi olimpici; qui c'era anche conservato il fuoco di Estia, dea della famiglia. Insomma, un vero e proprio tuffo nello sport e nel passato; non sono mai stata un'amante dello sport, ma camminando in quei luoghi ho sentito tutta la potenza e l'importanza che un evento come le olimpiadi significava per i greci, e ho quasi avuto voglia di gareggiare per ottenere la gloria eterna tanto agognata dagli atleti dell'antichità.
Un'altra attrazione molto interessante (di cui sono pervenuti solo pochi resti) è la villa dell'imperatore Nerone, dove alloggiava quando si recava in Grecia per assistere alle competizioni olimpiche.
Ad Olympia non mancano neanche i bagni termali, e ce ne sono ben due: i bagni del Cladeo di cui sono visibili ancora alcuni mosaici con cui erano decorati, e i bagni greci, utilizzati dagli atleti prima delle gare per ripulirsi dagli oli portafortuna con cui si cospargevano il corpo.
Dopo aver visitato il sito archeologico siamo andate al museo. Il museo archeologico di Olympia è piccolino, in un ora riuscite tranquillamente a visitarlo tutto, però è molto interessante. Al suo interno vi sono oggetti comuni della vita quotidiana greca e romana, frontoni e decorazioni dei templi di Zeus e Era e parecchie statue, alcune delle quali sono tra i più bei esempi di statuaria greca, tra queste l'Hermes di Prassitele e la Nike di Paionios.
Il museo ha 12 sale, ognuna dedicata ad un periodo storico ben preciso. Il periodo preistorico di Olympia (sala 1), il periodo geometrico arcaico (sala 2), decorazione architettonica e il grande periodo arcaico (sala 3) dove sono custoditi il frontone del tesoro di Megara e il cornicione del tesoro di Gela, il periodo dello stile severo (sala 4), la sala 5 è dedicata alle decorazioni del tempio di Zeus, nella sala 6 troviamo la Nike, il lavoro di Fidia è custodito nella sala 7, la sala 8 è, invece, per la statua di Hermes, il periodo tardo classico ed ellenistico (sala 9), il periodo romano nelle sale 10 e 11 ed infine nella sala 12 troviamo resti del santuario. Vi consiglio caldamente di
integrare la visita al sito archeologico con quella al museo (e di non fare solo l'uno o l'altra) perché i due si completano; al museo, infatti, sono conservati parecchi resti facenti parte degli edifici del sito archeologico.
E parlando di
musei, sapevate che
la città di Olympia ha molte affinità con la nostra siciliana Siracusa? Ebbene, come dicevo a inizio post, Olympia è bagnata da due fiumi, uno dei quali è
l'Alfeo; questo fiume è al centro di una leggenda secondo la quale se vi si getta una coppa questa riaffiora nel mare di
Siracusa... tra l'altro, anche Siracusa è bagnata da un fiume chiamato Alfeo. Ma, visto che stavamo parlando di musei, ad Olympia si può visitare un
museo dedicato ad Archimede, storico e famosissimo scienziato di Siracusa. Non è affascinante sapere quanto una città oggi tutta italiana sia stata importante per i greci?
Altri due musei molto interessanti sono
il museo dei giochi olimpici antichi in cui si può ripercorrere la storia non solo delle olimpiadi, ma anche di tutti gli altri giochi che si svolgevano nell'antica Grecia; e il
museo dei giochi olimpici moderni.
Shopping: per quanto riguarda gli acquisti, accanto al museo ci sono vari negozi di souvenir molto, molto carini e caratteristici e proprio in uno dei negozi abbiamo scoperto, con molto piacere, che in Grecia tantissime persone parlano perfettamente l'italiano. E mentre ci rilassavamo sotto un albero, abbiamo avuto la fortuna di ascoltare la musica del famosissimo ballo tradizionale, il Sirtaki, che mi ha costretta a muovere le braccia come se lo stessi ballando per davvero, e non ho potuto fare a meno di pensare ad una citazione di quel fantastico film con Nia Vardalos, Le mie grosse grasse vacanze greche (dove, tra l'altro, fanno tappa pure ad Olympia): "è così che funziona in Grecia, o non funziona... se la doccia è rotta BALLANO; se vuoi un po' di intimità, loro BALLANO; e poi loro BALLANO".
Durante questo viaggio ho anche avuto modo di assaggiare la tradizionale insalata greca che però devo dire, non mi è piaciuta granché... Forse per via dello yogurt troppo aspro per i miei gusti.
Tipici sono, anche, parecchi vini e, anzi, se chiedete quali sono le specialità greche, ad Olympia, per prima cosa, nomineranno proprio le bevande alcoliche.
La Grecia è davvero un bel posto e la gente è davvero simpatica e accogliente e non fa altro che sorridere sempre! Mi è piaciuta molto e sicuramente, prima o poi, ci tornerò per visitare tutto quello che non ho visto... Per ora mi accontento della bellissima Olympìa e ve la consiglio moltissimo! Se volete andare in Grecia inserite questa cittadina ricca di storia nel vostro itinerario perché sono sicura che non ve ne pentirete! ;)
E voi siete mai stati in Grecia? E ad Olympia?? Vi è piaciuto?? Fatemi sapere la vostra esperienza ;)
P.S tutte le foto (tranne quella della bandiera e della statua in oro di Zeus) sono fatte da me, quindi se prendete citate!