domenica 30 settembre 2018

Recensione: "Non pensavo di amarti ancora" di Penelope Ward

Buongiorno lettori, 

Oggi voglio parlarvi dell'ultimo romanzo di Penelope Ward arrivato in Italia per Newton Compton il 27 Settembre. Il titolo è "Non pensavo di amarti ancora" e la Ward si è riconfermata una bravissima scrittrice.


Trama:  Lì per lì ho pensato che fosse un’ottima idea. Chiamare all’improvviso al telefono Landon Roderick, per cui ho una cotta dai tempi dell’infanzia, mi è sembrata la cosa giusta da fare. Il fatto che fossi ubriaca e stessi passando sopra a tredici anni di emozioni contrastanti con uno stupido scherzo telefonico, invece, non mi è nemmeno passato per l’anticamera del cervello. Ma poi Landon ha richiamato. Ci siamo ritrovati a passare le settimane seguenti al telefono, cercando di gestire l’intensa connessione che il suono delle nostre voci aveva risvegliato. È possibile desiderare qualcuno che si trova a chilometri di distanza? Durante tutte quelle ore passate a chiacchierare, mi sono chiesta che cosa sarebbe potuto succedere se ci fossimo incontrati. Farmi vedere da lui, però, era fuori discussione. Era da prima di compiere quindici anni che non uscivo con un ragazzo e non avevo intenzione di fare un’eccezione proprio per Landon Roderick. Ma il destino aveva altri piani, per noi. Un incidente con lo skateboard, Landon finisce in ospedale ed eccomi su un volo per Los Angeles: l’errore più grosso che abbia mai commesso o la cosa migliore che mi sia capitata? 

Drunk dial è il titolo originale, molto pertinente al romanzo ma anche quello italiano "Non pensavo di amarti ancora" insieme alla cover scelta mi piacciono molto! 

Penso siano capitate anche a voi quelle sere malinconiche con cui si viaggia con la testa nei ricordi. Un ex, un'amica, le fiabe da bambina, i giochi, le sfide, gli anni in motorino, le scappatelle, quella voglia di crescere che si perde appena abbiamo le responsabilità. 
Rana si trova una sera, dopo il lavoro, a bere una bottiglia di vino e a pensare a Landon, la sua cotta, nonché suo migliore amico d'infanzia quando avevano tredici anni. Tredici anni in cui non hanno contatti eppure continua a tornare con la mente a quel ragazzo, uomo ormai... cos'ha di sbagliato? 

Da sbronza, in una serata decisamente no, decide di telefonare e riversare su di lui ogni dannata cosa che le passa per la mente, accusandolo di non esserci più stato. 
Landon è un uomo ormai e di certo non si fa intimorire da una giovane danzatrice del ventre... così la richiama fino a quando lei non risponde, ritrovando una serenità che mancava ad entrambi da tredici anni.
"Dopo che te ne sei andata, pensavo che non ti avrei mai più rivista in un milione di anni. La vita può essere difficile schifosa, ma a volte... a volte ti sorprende nel migliore dei modi."
Non sapevo quanto mi fosse mancata la scrittura di Penelope Ward fino a quando non ho riaperto questo suo ultimo libro. Il suo modo di scrivere è ormai da qualche tempo diventato uno dei miei preferiti. Le sue sono storie semplici, raccontate allo stesso modo, ma che hanno un qualcosa di magico in aggiunta che mi lascia sempre con il sorriso. I suoi protagonisti sono "veri" (Rana ha i peli sulle braccia!!) hanno problemi che si possono riscontrare nella vita di tutti i giorni e sanno far innamorare con i loro punti di forza e le loro debolezze. Sono ben costruiti, come d'altronde lo sono anche le descrizioni e la trama che è ben articolata ma non intricata o pesante. 

Questa storia mi ha commossa ed emozionata. Le piccole cose, le chiamate a distanza, i pensieri costanti durante la giornata rivolti all'altro e i viaggi mentali che si fanno chiudendo gli occhi e facendo finta di essere vicini mi hanno trasportata nel libro, come se la protagonista fossi io. Una ragazza bellissima ma insicura, stramba e intelligente, ironica e triste alle volte. Un mix perfetto che l'autrice ha saputo costruire e far combaciare bene con un protagonista che nasconde angoli bui nella sua vita sotto il sole della California, un bel ragazzo che ha bisogno di qualche racconto di Rana per ridere di cuore, per ricordare che la vita è fatta di piccole cose e che nulla è impossibile. 

Nel libro si affronterà una tematica importante e attuale, perché sempre più persone non si sentono bene con se stesse.
È difficile per la protagonista Rana trovarsi a suo agio con il suo corpo, e Landon riesce a vedere oltre al suo aspetto fisico(che non è assolutamente brutto, bensì è più un corpo di cui non si sente orgogliosa), così lei è riuscirà finalmente a vedersi bene quando è con lui, sicura di se stessa abbastanza da lasciarsi andare anche dal punto di vista sessuale.

Nelle pagine imparano di nuovo a conoscersi, affidandosi  ad una fiducia profonda vista la distanza. Un altro punto ben focalizzato ma che non è stato esasperato è stato il rapporto che inevitabilmente i due mantengo a distanza, difficile man mano che i sentimenti crescono e l'amore si affaccia nei loro cuori.

Potrete amarlo o odiarlo, come il cubo di Kubrick. Io l'ho amato, l'ho letto in un solo giorno, è scorrevole ed ogni volta penso che le sue storie siano frivole, puntualmente invece devo ricredermi. Questo libro ha una vena profonda, incisa sotto pelle ti attraversa e ti cattura. Mi hanno colpito più parti del romanzo e non poterne parlare (altrimenti sarebbe spoiler) mi dispiace molto. L'autrice va a toccare temi importanti, e alle volte scottanti, che potrebbero far storcere il naso, ma a mio parere è stata in grado di cavarsela in modo ineguagliabile. È riuscita con il solo punto di vista femminile a farmi capire anche le emozioni di Landon e i suoi pensieri, oltre a quelli di Rana e le sue scelte discutibili. 

Un libro che consiglio di leggere, mi è piaciuto con tutte le sue controversie, è riuscito ad insegnarmi molto oltre che a farmi ridere e sorridere dei piccoli drammi quotidiani. 

Il mio voto:



venerdì 28 settembre 2018

Blogtour "Il principe crudele" di Holly Black. Confronto di scrittura con altre opere



Buon pomeriggio miei cari lettori.
Sto scrivendo questo post con ancora la bocca spalancata per il finale di Il principe crudele. Questa volta la Black si è davvero superata. A me è piaciuto tantissimo, ma se volete leggere una recensione di questo romanzo, vi lascio QUI quella che ha scritto la mia co-admin, Luna, perché io mi occuperò del confronto di scrittura tra questo romanzo e la trilogia Le fate delle tenebre, sempre di Holly Black, anche se discordiamo sul voto (io ho dato 4.5 su 5 stelline).
TRAMA "IL PRINCIPE CRUDELE"
Jude era solo un bimba di sette anni quando i suoi genitori vennero assassinati. Fu allora che sia lei che le sue sorelle vennero rapite e condotte nel profondo della foresta, nel pericolosissimo Regno delle fate. Dieci anni più tardi, dopo essere stata tormentata e dileggiata per anni dalle creature del Regno a causa della sua condizione di mortale, Jude è disposta a tutto pur di sentirsi finalmente parte del regno in cui è cresciuta. Ma le fate disprezzano gli umani. E soprattutto li disprezza il principe Cardan, il figlio più giovane e crudele del Re. Per ottenere un posto a corte, quindi, Jude dovrà scontrarsi proprio con lui e, nel farlo, si ritroverà invischiata negli intrighi di palazzo. Quando poi all'orizzonte si delineerà la possibilità di una guerra civile che potrebbe condurre il Regno delle fate verso una spirale di violenza senza fine, Jude si ritroverà costretta a rischiare la propria vita per salvare le sue sorelle. E il Regno.
TRAMA "LE FATE DELLE TENEBRE"
Sanno mascherarsi e assumere sembianze umane, sanno parlare e pensare come noi, ma le vere fate

sono molto diverse da come le descrivono le favole. A sedici anni, appena tornata a vivere dalla nonna, Kaye supera il confine che separa la realtà dal mondo di queste antiche creature. Coinvolta nella lotta tra il Regno delle Tenebre e quello della Luce, Kaye deve riuscire a scoprire la verità sulle proprie origini. Anche Val, scappata di casa per finire in uno squat di New York, capisce che nella grande metropoli si cela un universo sovrannaturale, sospeso tra incanto e terrore. E qui il suo amore per il tenebroso Ravus, appena sbocciato, è messo in pericolo da un tremendo sospetto: dietro il volto dell'amato potrebbe nascondersi un crudele assassino... L'intreccio tra amore e morte sembra indissolubile, nel mondo pieno di fascino delle fate. Nessuno può sfuggirvi, neppure Kaye: proprio quando la guerra è alle porte, deve affrontare un'impresa quasi impossibile per ritornare dalla sua anima gemella, nel terzo episodio della serie.
CONFRONTO DI SCRITTURA: IL PRINCIPE CRUDELE E FATE DELLE TENEBRE
Devo ammettere che quando mi sono offerta di trattare questa tappa, non avevo idea che Il principe crudele fosse una sorta di spin-off della trilogia Le fate delle tenebre; sapevo che entrambi i libri parlassero di fate, ma ignoravo non solo che il mondo magico trattato fosse lo stesso, ma pure che alcuni dei personaggi della precedente trilogia tornassero, seppur per pochi istanti, in questo romanzo, quindi immaginate la mia faccia quando mi sono resa conto di conoscere alcune delle comparse presenti. Una volta appurata questa cosa, fare un confronto di stile mi è venuto molto
più semplice di quel che pensassi.
Lessi Le fate delle tenebre circa 4 anni fa, quando la Mondadori pubblicò il volume che raccoglieva tutti e tre i libri, e ne rimasi affascinata; Solo una cosa mi scombussolò parecchio, ovvero il modo in cui erano scritti. Se ripenso a quei libri, a quelle storie, mi sembra di averli letti mentre ero sotto l'effetto del Maipiù, la famosa droga dorata che stordisce gli esseri fatati, perché lo stile della Black era molto confusionario, quasi onirico. Mentre leggevo seguivo la storia e capivo cosa stava succedendo, ma quando chiudevo il libro i fatti iniziavano a scivolare via dalla mia mente, come se non riuscissi a fissarli per bene; avete presente quella sensazione che si prova al risveglio, dopo un sogno bellissimo? Quando si cerca in tutti i modi di ricordarsi il sogno appena fatto, di capire come si è passati da un'immagine all'altra, ma non ci si riesce perché questo, inevitabilmente, piano piano, vi abbandona e svanisce lasciandovi, però, una sensazione di felicita al solo pensarci? Ecco, era così che mi sentivo leggendo i libri de Le fate delle tenebre, e penso che questo sia dovuto al modo di scrivere di Holly Black, un po' frammentato, quasi confusionario, che passava da un fatto all'altro, da un pensiero ad un altro del tutto diverso. Ok, magari solo a me ha fatto questo effetto, ma di quella trilogia, è questa la sensazione che ricordo.
Cosa che non succede con Il principe crudele. Nonostante il mondo magico descritto da Holly Black fosse lo stesso identico mondo, ho trovato molto più scorrevole la lettura di questo romanzo. La storia era ben definita, seppur arzigogolata. Il linguaggio della Black è forbito, e, anche questa volta, molto fiabesco; ma sicuramente più maturo. Forse perché, in 16 anni, il suo modo di scrivere si è evoluto parecchio, e in meglio, per fortuna.
Mi è piaciuto moltissimo Il principe crudele anche grazie alla scrittura scorrevole e al world building che, come era già successo in precedenza, mi ha colpito un sacco, e poi, ritrovare Kaye e Roiben è stata una piacevole scoperta.   E, come dice anche un verso di Robert Graves, nella poesia che la Black ha citato a inizio libro, Oh come vorrei esserci nata.
La trilogia Fate delle tenebre è composta da:
- La fata delle tenebre (QUI la mia vecchissima recensione)
-Le fate sotto la città (QUI la mia recensione)
-La guerra delle fate
La serie The folk of the Air è composta da:
-Il principe crudele
-The wicked king (2019)
-The Queen of Nothing (2020)
Ecco le altre tappe di questo Blogtour






So che è uscito da soli due giorni, ma qualcuno ha già letto Il principe crudele?



*Ginny*

giovedì 27 settembre 2018

Review party: "La battaglia della corona maledetta" di Kendare Blake.

Alzino la mano quelli che aspettavano il seguito de “La battaglia delle tre corone”
Io certamente non vedevo l’ora di scoprire come la storia di Katharine, Mirabella e Arsinoe si evolveva, anche perchè il finale ci aveva lasciato con diversi colpi di scena.
A proposito se vi siete persa la recensione del primo volume eccola qua: 

Direi quindi di vedere un po’ le generalità de "La battaglia della corona maledetta" e poi via al
review party


Genere: Fantasy
Prezzo ebook: 4,99€ 
Prezzo cartaceo: 14, 90€ 
Data di uscita: 27 Settembre 2018

Trama:

Dopo gli incredibili avvenimenti che si sono succeduti durante l’Esordio delle tre sorelle regine, è iniziato l’anno dell’Ascensione. Ciascuna delle tre, Katharine, Arsinoe e Mirabella, dovrà accrescere il proprio potere per annientare le altre, fino a che non ne rimarrà una sola a reclamare per sé il trono. Katharine, un tempo la più debole e innocua, è più forte di quanto non sia mai stata. Arsinoe, dopo aver scoperto la verità sui suoi poteri, deve decidere al più presto una strategia senza far sapere alle rivali che cosa le è successo. Mirabella, da tutti ritenuta la minaccia più pericolosa, deve fronteggiare le insidie che si abbattono su coloro che la circondano, mettendoli in un pericolo che lei stessa non sembra in grado di evitare. Chi riuscirà a prevalere sulle altre e a conquistare, finalmente, la corona? 


Recensione:

Come avrete letto dalla trama, avevamo lasciato le nostre tre regine ciascuna con una nuova rivelazione. Infatti dopo i tragici avvenimenti dell’Esordio, la celebrazione dove le regine mettono in mostra i loro poteri, ogni protagonista è tornata a casa cambiata. 

Mirabella, la potentissima regina elementare, era sempre stata la più riluttante a uccidere le sue sorelle, complici i ricordi che aveva vissuto con loro quando era bambina. Nonostante fosse stata cresciuta come la regina predestinata a governare, i momenti felici con le sorelle le hanno sempre fatto dubitare che sarebbe riuscita ad ucciderle. Ma quando Arsinoe ha cercato di ucciderla (anche se noi sappiamo che non è così) con il suo enorme orso bruno durante la sua esibizione, le sue intenzioni sono decisamente cambiate. Non abbasserà mai più la guardia permettendo alle altre due regine di approfittarsene e, sorelle o non sorelle, porrà fine alla loro vita. Se vi ricordate il personaggio di Mirabella mi era piaciuto davvero molto per la sua forza e dolcezza e nemmeno in questo secondo volume mi ha deluso. 

Arsinoe alla fine del primo romanzo ha scoperto un’enorme verità su sé stessa. Non è una naturalista dai scarsi poteri come tutti credevano, bensì una potente avvelenatrice. Forse questo potrebbe finalmente essere il vantaggio che Arsinoe aspettava tanto di avere sulle sorelle? In ogni caso come nel primo volume non ho amato particolarmente questa regina, ma in questo nuovo capitolo della storia devo ammettere che ha affrontato un’evoluzione, soprattutto nel carattere e nei modi di reagire, che ho apprezzato davvero molto. Molto interessanti e ricche di rivelazioni le vicende che ruotano intorno ai suoi amici Billy e Jules che ho trovato sempre più appassionanti.

Vi ricordate infine di Katharine, la mia favorita? La piccola, insicura e dolce Kat? Dimenticatevela. L’avevamo lasciata ferita e devastata dopo essere risalita faticosamente dal grande Abisso, dove il suo amante Petyr l’aveva gettata. Da quando è tornata la regina dei veleni non è più la stessa. Dominata dall’odio e dalla sete di salire al trono ho fatto molta fatica a riconoscere il personaggio. Non che non abbia apprezzato questo suo cambiamento, perché a tempo debito porta a scoprire determinate cose che rendono la vicenda ancora più intrigante, ma rimango sempre un po’ spaesata quando un personaggio subisce un cambiamento così drastico. 

Questo secondo romanzo di Kendare Blake è ricco di colpi di scena, intrecci e rivelazioni che mi hanno tenuta inchiodata sulle pagine per tutto il giorno, infatti ho letteralmente divorato il volume in meno di 24 ore! A differenza del primo dove in certi momenti mi era risultato un pochino più lento a causa del cambio di personaggi, ne “La battaglia della corona maledetta” non ho assolutamente provato questa sensazione. Ho trovato sia a vicenda che lo stile di scrittura della Blake molto più dinamici e coinvolgenti, in un connubio perfetto tra descrizione e azione. La trama ha preso una piega davvero inaspettata e non vedo l’ora di leggere il terzo, e credo ultimo, volume della trilogia.


Jane

mercoledì 26 settembre 2018

Quando Vi Keeland e Penelope Ward si uniscono e creano meraviglie in "Un perfetto bastardo" !

Buon giorno appassionati lettori! 

 Oggi io  (Luna) e Susan vogliamo presentarvi la recensione a quattro mani di "Un perfetto bastardo" di Vi Keeland e Penelope Ward, edito da Newton Compton Editori. Questo libro fa parte della serie Cocky Bastard di cui, lo scorso anno, è già uscito "Bastardo fino in fondo".
Non so se ve ne siete accorti, ma abbiamo quasi gli stessi gusti e questo, a volte, ci porta a leggere contemporaneamente lo stesso libro. Per questo motivo abbiamo pensato di scrivere qualcosa insieme, perché, davvero, la pensiamo allo stesso modo sullo stile di scrittura, svolgimento e possibili errori che abbiamo riscontrato. E' bello poterci confrontare tra noi, in questo modo riusciamo a darvi un'idea ancora più chiara della storia e di quello che incontrerete leggendo.



Trama: 

Era una mattina qualunque, il treno era affollato e tutto sembrava noiosamente normale. A un certo punto sono stata come ipnotizzata dal ragazzo seduto vicino al corridoio. Urlava contro qualcuno al telefono come se avesse il diritto di governare il mondo. Ma chi credeva di essere con quel suo completo costoso? In effetti, gli conferiva un’aria da leader, ma non è questo il punto. Non appena il treno si è fermato, è saltato giù così in fretta da dimenticarsi il telefono, e io… potrei averlo raccolto. Potrei anche aver spiato tutte le sue foto e chiamato alcuni dei suoi numeri. Okay, potrei persino aver tenuto il telefono dell’uomo misterioso fino a che non ho trovato il coraggio di restituirlo. Così ho raggiunto il suo ufficio da snob… e lui si è rifiutato di vedermi. Ho consegnato il cellulare alla reception dell’ufficio di quel bastardo arrogante. Ma potrei, diciamo per ipotesi, avergli lasciato qualche foto sul telefono. Foto non esattamente angeliche



Recensione:

Adoro (Luna) parlare delle copertine e della scelta del titolo perciò, per prima cosa, andremo ad analizzare questi. La copertina non è male anche se, sinceramente, non immagino per niente Graham così, e quindi non mi ha colpita in modo particolare. Fortunatamente il titolo e la trama mi hanno rapita e questo mi ha portata ad immergermi nella lettura senza che mi deludesse. Allo stesso tempo, il titolo è proprio azzeccato, e ho adorato come l'aspetto del carattere del protagonista venga ampiamente analizzato. 
Ma parliamo della storia. Soraya, la protagonista, non fa altro che imbattersi in episodi imbarazzanti e in pessimi appuntamenti. Ha appena cambiato carrozza nella metro, quando, con gli occhi, individua Lui. Un uomo incurante di chi gli sta intorno, sexy, e con un'espressione arrabbiata sul volto.
 
Formosa, con lunghe trecce alla Pocahontas e un favoloso tatuaggio, Soraya lavora come assistente per una rubrica che tratta consigli di cuore, quando si ritrova il telefono del ragazzo col cipiglio sexy in mano.
Da quel momento inizierà una caccia all'uomo e tutto si farà sempre più intrigante ed appassionante.
"Era come un leone: un animale che ammiri da lontano, laddove ogni contatto concreto potrebbe causare un danno irreparabile."

(Susan) Mi è piaciuto il riferimento a Sex and the City, e mi è piaciuto come Soraya si ritrovi spesso a degli appuntamenti sbagliati, e di come ha soprannominato la sua vita, rispetto a quella di Carrie, Sex and the Pity, sesso e pietà, o Sex and the Shitty, sesso e schifezza. Mi piace come ammetta di avere alle spalle dei disastrosi appuntamenti e storie terrificanti in una New York che del telefilm non ha pressoché nulla, e ho apprezzato come quella sana invidia per Mr. Big le facesse sognare Mr. Big Prick, Mr. Gran cazzone, nomignolo che lei attribuisce a Graham.
Una protagonista che ho amato; impertinente e irriverente, mi ha conquistata, è veramente tra le poche figure femminili di cui posso dire solo bene. La sua figura è ben costruita e non ho potuto non adorarla dalle prime due righe. Ha un carattere forte, è gentile ed esuberante, ma quello che più mi è piaciuto è il suo modo di essere schietta, diretta e senza peli sulla lingua, una ragazza senza filtri, nel bene e nel male.

(Luna) Soraya mi è piaciuta moltissimo, in particolare nella seconda metà del libro, per la sua fermezza, ma quello che mi ha conquistata è stato, sicuramente, lui, il bel Mr. Gran Cazzone. In effetti questo nomignolo gli è dipinto addosso. Soprattutto all'inizio ha un carattere molto chiuso e freddo con tutti, da perfetto Bastardo, nessuno si può sentire libero di parlare davanti a lui e tutti vivono nel terrore di stargli accanto. Si comprenderà solamente più avanti che il tutto è dovuto alla sofferenza per la perdita di sua madre e per un'altra cosa successa nel suo passato. Perdite che lo hanno profondamente cambiato rendendolo l'uomo senza scrupoli che è ora. Mi piace moltissimo come evolve la storia e insieme a quella anche il suo carattere. Nemmeno lui sa tenere testa a Soraya e sarà proprio grazie a questo che la perderà per lei.


Nel libro riscontriamo la tematica, soprattutto da metà in poi, dei genitori acquisiti e delle relazioni che finiscono, che non coinvolgono solo la coppia ma a volte anche altri, i primi a soffrire realmente di queste situazioni. Un tema scottante che non sempre risulta facile da digerire o da spiegare. Le autrici sono riuscite a darci diversi punti di vista e ci hanno fatto capire che l'amore è amore. E per amore vale la pena fare tutto.

A tratti profonda e con sorprese per tutto il libro, si è rivelata una lettura veloce e adorabile. Abbiamo riso, ci siamo innamorate ed emozionate con questi protagonisti.
Se avete letto "Bastardo fino in fondo", vi farà piacere sapere che torneremo, anche se per poco ad Hermosa Beach, dove una piccola e simpatica capra verrà a salutare!
Queste autrici sono riuscite a farci divertire e appassionare fin dall'inizio, siamo rimaste incollate alle pagine ed abbiamo adorato ogni punto di questo romanzo. Una piccola pecca è stata l'editing, perché abbiamo riscontrato abbastanza refusi, ma nonostante questo, si legge veramente in modo fluido.

(Susan) È una lettura, senza dubbio, leggera che mi è piaciuta tanto da aggiudicarsi un posto tra i best books di quest'anno!! Anche dopo aver chiuso il libro i protagonisti mi sono rimasti nel cuore.

Nella prima parte del romanzo ci siamo divertite con i battibecchi e le strane manie/atteggiamenti dei protagonisti, nella seconda metà l'aspetto sentimentale è cresciuto e maturato, rendendolo per noi una piacevole lettura.
Non possiamo quindi fare a meno di consigliarvi di leggerlo, e di immergervi anche voi in queste pagine come è capitato a noi!


Il nostro voto:





Se vi sta piacendo, non dimenticatevi di leggere anche il primo di questa serie "Bastardo fino in fondo", sono entrambi autoconclusivi perciò potete leggerli anche separatamente ma credeteci ne vale proprio la pena!!





Luna e Susan.
 

martedì 25 settembre 2018

ANGELS – WINGS IN THE DARKNESS (ANGELS SERIES #2) DI GIOIA DE BONIS [COVER REVEAL]

Bentrovati lettori, 

finalmente oggi vi presentiamo il titolo definitivo di Angels2, ops "Angels - Wings in the darkness", secondo della Angels series di Gioia De Bonis.

Pronti??




Titolo: Angels – Wings in the darkness
Autore: Gioia De Bonis
Uscita: 04/10/2018
E –book: € 1,50
Pagine: 200
Serie: #2 Angels
Editore: Self-Publishing
Genere: Fantasy, Contemporary romance

TRAMA:
Sono passati due mesi dalla scomparsa di Jake in quell'assurda notte in cui Heather ha quasi perso la vita. 
Aidan, distrutto dal dolore, è scappato lontano dai suoi amici, ma loro non possono lasciarlo solo, non quando insieme potrebbero arrivare a scoprire dove si trova Jake. 
Una fontana spettrale, un demone, un viaggio all'interno dell'Inferno, cinque gironi, cinque prove da superare.
Riusciranno i nostri angeli a ritrovare Jake prima che quest'ultimo ci rimetta la vita?
Quali poteri scopriranno di avere Adam, Aileen, Aidan e Heather? 
Ma soprattutto: chi è Zurgen e cosa vuole da loro? Perché ha rapito Jake? 
Un viaggio che li porterà a scoprire loro stessi nel luogo in cui tutto è celato dalle tenebre.
L'amore sopravvivrà all'oscurità?
Cosa sarà disposto a fare Aidan per amore?
E voi... Voi cosa fareste per amore?


Cosa ne pensate di questo nuovo capitolo??


Susan.

lunedì 24 settembre 2018

La Regina del Nord di Rebecca Ross sta per arrivare e si preannuncia da paura!!!

 Buon pomeriggio lettori!
Ecco l'anteprima di un libro che uscirà per Piemme il 16 Ottobre che non vedo davvero l'ora di leggere! Vi sto parlando del primo libro della serie The Queen's Rising "La Regina del Nord" di Rebecca Ross! Speriamo che questa volta Piemme non sospenda la serie!!

Questo mese ci sono così tante uscite che non so proprio come farò a leggere tutto!!!


Trama:


Così ci prepariamo alla guerra. Non con la spada o con lo scudo, né con l'armatura.
Siamo pronte perché siamo sorelle in arme, perché il nostro legame è più profondo del sangue.
E risorgeremo per le regine del passato, e per quelle che ancora devono venire.


Regno di Valenia, 1566. Sono passati sette anni dall'arrivo di Brianna nella prestigiosa Magnalia, la scuola per giovani prescelte che ambiscono a perfezionare la propria vocazione ed essere adottate da un patrono. Brianna però è l'unica allieva a non aver mai mostrato doti particolari e, se non fosse stato per l'enigmatico maestro Cartier, non avrebbe trovato la sua vocazione tra Arte, Musica, Teatro, Eloquenza e Sapienza. Ma alla cerimonia finale, il peggior timore della ragazza diventa realtà, e Brianna rimane l'unica senza un patrono. Ancora non sa che dietro allo spiacevole imprevisto si cela la sua più grande fortuna. Lo scoprirà solo quando un misterioso nobile - troppo esperto con la spada per essere un semplice protettore - la sceglierà. Brianna si troverà allora dentro un vortice di intrighi e piani segreti per rovesciare il re e ripristinare sul trono l'antica legittima monarchia, tutta femminile. Perché ci fu un tempo in cui sul Nord regnavano le regine. Ed è ora che quel tempo ritorni.



La serie The Queen’s Rising è composta da: 

1.The Queen’s Rising
2.The Queen’s Resistance
3.Prossimamente 



Anche voi come me non vedete l'ora di poterlo leggere? Io non stò piu nella pelle. 






Luna

Review Tour: Holly Black è tornata a stupirci con il suo Principe Crudele!

Buongiorno appassionati lettori!

Vi racconterò le mie impressioni sul nuovo libro di Holly Black in uscita oggi per Mondadori che ringrazio per avermi fornito, in anteprima, la copia! Sul blog, venerdì, ospiteremo anche una tappa del Blogtour nel quale andremo ad analizzare i metodi di scrittura dell'autrice in suoi altri libri! Quindi continuate a seguirci, mi raccomando!



Copertina molto semplice, ma che crea un bel colpo d'occhio; il titolo, invece, è davvero azzeccato: in questo caso Cardan è davvero un principe crudele, e se vi aspettavate il solito principe... be' questo non lo rispecchia minimamente. Il titolo sembra raccontare anche di un altro fratello di Cardan, il titolo, quindi, dà, dunque, al libro qualche punto in più.
La trama in sè è davvero molto particolare; la nostra protagonista è Jude, un' umana rapita da piccola insieme alle sue sorelle, Taryn e Vivi. Vivi, in realtà, è la loro sorellastra, figlia di Madoc, sarà lui, infatti, che rapirà le tre ragazze dopo aver assassinato i loro genitori per ripotare Vivi nel mondo magico. Jude ha un unico desiderio: riuscire a farsi accettare da quelli che la circondano per diventare cavaliere ed entrare in una delle corti, ma non come qualcuno da disprezzare, piuttosto come un loro pari. Peccato vi siano il principe Cardan e i suoi amici a renderle la vita difficile e saranno loro che la allontaneranno anche dalla sorella gemella Taryn andando a scalfire il rapporto stupendo che le due sorelle hanno sempre avuto. 
Ho apprezzato le ambientazioni, anche se mi aspettavo qualcosa di più sul mondo magico, non se ne parla moltissimo se non di alcuni cibi e della divisione dei regni, ma molto poco rispetto a ciò che mi aspettavo. Si parla, invece, del mondo degli umani, di come le ragazze si sentono quando vi tornano. Specialmente Vivi che, stranamente, si trova più a suo agio tra gli umani e non tra quelli della sua specie, forse per il modo in cui è stata strappata via da quella realtà. 
In ogni caso, il libro procede molto lentamente all'inizio; devo, infatti, ammettere che inizialmente non mi ha preso per niente, si vede che è molto introduttivo e che questo serve per aiutarci a comprendere come si sente Jude, cosa fa nella vita, ma viene dato tanto, forse troppo, spazio alla sua lotta contro Cardan e i suoi amici. Da metà in poi, però, cambia tutto, inizia ad esserci un ritmo incalzante, coinvolgente e non si riesce più a staccarsi dalle sue pagine, è stato questo, infatti, a farmi ricredere sull'intero libro. Dopo il primo impatto pensavo non mi sarebbe piaciuto, ma poi mi ha stupita e colpita, sopratutto perchè non è per niente scontato, come sempre più spesso capita in libri di questo genere. 
I personaggi sono descritti molto bene; riusciamo a conoscere approfonditamente Jude, Taryn, Vivi e anche i loro antagonisti Cardan, Nicasia,Valerian e Locke. Mi sono piaciuti tutti, ovviamente, e anche se alcuni sono crudeli e basta, altri hanno delle sfaccettature interessanti che piano piano riusciremo a scoprire. Jude è molto ingenua, soprattutto verso il genere maschile, e a causa di questo soffrirà, servirà però a renderla ancora più dura per riuscire ad affrontare ciò che la aspetterà dal secondo libro in poi. Togliendo questo, il suo personaggio mi è piaciuto molto: ha una forte intensità e forza, crede veramente in ciò che fa e una volta che si è imposta un obbiettivo deve raggiungerlo anche a costo di mettersi ancor più nei guai rispetto a quanto non lo sia già. Personaggio che mi è piaciuto molto meno è Taryn; non riusciamo a conoscerla molto bene perché di lei viene raccontato poco, ma è una di quelle che più mi è stata antipatica, quasi ho preferito Nicasia a lei. Il Principe Cardan, invece, mi è piaciuto: nonostante sia incredibilmente insopportabile, credo sia una delle caratteristiche dell'autrice farti amare i cattivi.
E' stata una lettura molto piacevole, ricca di colpi di scena (sempre nella seconda metà) e sentimenti contrastanti che il lettore prova leggendolo: si cambia, infatti, molto spesso pensiero sui vari personaggi del libro, inizi ad amarne uno e finisci per odiarlo, ne odi uno e dopo lo comprendi e lo adori, insomma, davvero molto particolare. 
Non ho avuto modo di leggere altri libri della Black, per il momento, se non Magisterium, ma devo dire che apprezzo il suo modo di scrivere nonostante inizialmente mi sia parso molto lento, e spero che nei prossimi due libri della serie il ritmo spedito resti senza mai cadere nella banalità e riesca, quindi, a stupirci come ha fatto con questo. 

Se vi piacciono poi gli intrighi di corte, gli scontri all'ultimo sangue e lo spionaggio, non potrete fare a meno di iniziare questo libro ed immedesimarvi in questi personaggi!

Ve lo consiglio senza ombra di dubbio!

Il mio voto:

 

Ammetto di aver dato un voto un po' abbondante; ancora oggi dopo una settimana da quando l'ho finito non ho le idee chiare sul voto migliore. Forse un tre e mezzo, ma nonostante tutto mi è piaciuto, quindi secondo me ne vale assolutamente la pena!



Non vedo l'ora di poter leggere il seguito di questa bellissima serie! Nel frattempo non perdetevi le altre tappe del Blogtour e del Review Party!!!







 



Luna

Alessandra Angelini torna con "Broken Star" [COVER REVEAL]

Buongiorno lettori,

finalmente una bella notizia! Alessandra Angelini sta per tornare con un nuovo romanzo!
Torna alle origini in self con "Broken Star", un romanzo capace di catturare il lettore e di farlo emozionare.



Pronti a vedere la cover??



Che ne dite? Io la adoro!

Ed ora vi presento anche la trama:

BROKEN STAR


“Perché a volte devi arrivare alla fine del mondo per trovare la persona che cercavi da tutta la vita.”



Aurora Murray ha deciso di chiudere con gli uomini.

Non le serve qualcuno le dica cosa fare ed è stanca di non essere mai all’altezza. Un lavoro inaspettato sull’isola di Skye è l’occasione perfetta per ricominciare.

Aiden Walker ha tutto ma non sa più chi è.

Quando la pressione dei produttori e dei media si fa insopportabile, abbandona la sua gabbia dorata e cerca rifugio nell’unico posto che ancora rappresenta un porto sicuro.

Le apparenze spesso ingannano e anche un uomo arrogante e pieno di sé, ma tremendamente sexy, può nascondere qualcosa di buono. Complice la magia del paesaggio scozzese, Aurora e Aiden si perderanno in una realtà dove le loro vite e i problemi non esistono. Perché a volte devi arrivare alla fine del mondo per trovare la persona che cercavi da tutta la vita. E una parola, che non pensavi fatta per te, ti libera senso di colpa che ti opprime. Una parola che fa paura anche solo a pensarla.

Eppure, a volte, perdersi è l’unico modo per ritrovarsi, ma se nel processo di guarigione aggiungessi una nuova cicatrice?




sabato 22 settembre 2018

Recensione "Grisha Trilogy" di Leigh Bardugo

Buon pomeriggio miei cari lettori, oggi voglio parlarvi di una trilogia purtroppo inedita in Italia (tranne per il primo romanzo).


 
 
TRAMA
 
Circondata da nemici, quella che un tempo era la potente nazione di Ravka è ora un regno diviso dai conflitti e letteralmente tagliato in due dalla Distesa, un deserto di impenetrabile oscurità, brulicante di mostri feroci e affamati. Alina Starkov è sempre stata una buona a nulla, un'orfana il cui unico conforto è l'amicizia dell'amico Malyen, detto Mal. Eppure, quando il loro reggimento viene attaccato dai mostri e lui resta ferito, in Alina si risveglia un potere enorme, l'unico in grado di sconfiggere il grande buio e riportare al paese pace e prosperità. Immediatamente viene arruolata dai Grisha, l'élite di maghi che, di fatto, manovra l'intera corte, capeggiata dall'affascinante mago Oscuro. Ma al sontuoso palazzo, dove gli intrighi e il lusso dei balli è tale da stordire e confondere, niente è ciò che sembra, e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le tenebre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore.
 
 
 
 
Ho terminato il terzo e ultimo romanzo della trilogia proprio qualche sera fa e mi sono ripresa dal finale soltanto adesso. La Grisha Trilogy, serie molto amata oltre oceano e di cui, in Italia è uscito solo il primo (Tenebre  e ghiaccio), mi aveva colpita fin da subito per la sua trama, tant'è che comprai il primo volume quando uscì in Italia, poi è stata interrotta perciò non lo lessi più, ma da circa un anno ho ripreso a leggere in lingua e non potevo assolutamente perdermi una serie così discussa e, soprattutto, così amata. Si tratta di una trilogia High Fantasy per adolescenti, ambientata in un mondo immaginario diviso in vari paesi e continenti; il paese dove si ambienta la nostra storia ricorda, in tutto e per tutto, la Russia zarista; dai kaftani alle descrizioni dei palazzi a cupola, dai nomi alle numerosissimi parole russe come "moi tsar". Il world building è, sicuramente, una delle cose che ho apprezzato di più perché ricorda tantissimo il nostro mondo (basti pensare che i paesi confinanti ricordano molto la Cina e la Polonia), ma, nonostante questo, è originale ed autentico.
I Grisha sono una sorta di maghi con poteri particolari, ci sono quelli capaci di controllare i fenomeni atmosferici, quelli in grado di creare ogni singola cosa e quelli che hanno poteri riguardanti la vita e la morte. La protagonista è Alina Starkov, un'orfana che un giorno scopre di avere dei poteri Grisha, in particolare lei è l'unica Invocatrice del Sole esistente e, di conseguenza, l'unica a poter distruggere definitivamente la Distesa delle Tenebre, un enorme (n)oceano in cui l'oscurità regna sovrana e che è impossibile da attraversare senza essere sbranati dai mostri che vi abitano. Alina viene, quindi, arruolata dal capo dei Grisha, l'Oscuro, e inizia una nuova vita di lussi e sfarzi al Piccolo Palazzo, l residenza/scuola dei Grisha; ma, come in ogni storia fantasy che si rispetti, qualcuno sta tramando nell'ombra per poter utilizzare il potere di Alina a fini egoistici ed abbastanza loschi.
Il personaggio di Alina mi è piaciuto molto perché è una protagonista imperfetta, una ragazza che non sempre fa la cosa giusta e che sbaglia. Lei è una sorta di antieroe; non è l'eroina giusta che caratterizza, quasi sempre, i fantasy, ma è una guerriera che non esita a compiere la scelta sbagliata per quello che pensa essere il giusto scopo. Poi c'è Mal, il migliore amico di Alina. Mal Oretsev, per quanto mi sia piaciuto, non sono riuscita ad amarlo; è, indubbiamente, un bel personaggio, ma certe volte avrei avuto voglia che si svegliasse di più. Diciamo che l'ho apprezzato molto nel terzo libro, Ruin and Rising, perché, finalmente, capisce come stanno le cose e che non si può fare sempre a modo suo.
Altro personaggio degno di nota è il mio amato Nikolai. Mi sono innamorata di lui fin dal primo momento in cui è apparso, l'ho amato anche quando non sapevo ancora chi fosse in realtà. Nikolai è scaltro ed intelligente, astuto e decisamente geniale, infatti viene soprannominato Too-Clever-Fox. Un inventore, un poeta, uno stratega e, come dice anche lui stesso, un ballerino eccezionale ed un tiratore ancora migliore. Mi dispiace solo che non abbia avuto lo spazio che avrebbe meritato, ma mi consolo pensando che a Gennaio uscirà King of Scars, un libro dedicato interamente a lui, e NON VEDO L'ORA. Tantissimi altri personaggi fanno da contorno a questa storia, e la mia preferita è assolutamente Zoya, la Blair Waldorf di turno che riesce a controllare i venti e l'aria; e sono super felice che il suo personaggio compaia anche in Six of Crows, la duologia spin-off, ambientata due anni dopo la fine del terzo romanzo.
E poi c'è lui, l'Oscuro, The Darkling. Il personaggio caratterizzato meglio. Mi è piaciuto scoprire quali sono le sue debolezze; un personaggio che sembra forte, ma che, da anni, è spezzato dentro; un uomo che vuole solo fare la cosa giusta perché ama il suo paese; è un personaggio molto complesso che potrete capire meglio solo leggendo l'intera serie.
Ho apprezzato lo stile di scrittura di Leigh Bardugo perché è molto semplice, ma al tempo stesso ricco di vocaboli e di termini ricercati; mi sono piaciuti tutti i riferimenti alla lingua e alla cultura russa e, come vi ho già detto, mi è piaciuto tantissimo come ha scritto e descritto il suo "mondo magico". Un punto in più va alla creazione dell'antagonista di turno, uno dei migliori mai scritti, che
non è buono, ma sotto sotto neanche del tutto cattivo; Il primo libro, Shadow and Bone (Tenebre e Ghiaccio), mi è sembrato, forse, un po' troppo frettoloso, nel senso che accadono tante cose e tutte l'una dopo l'altra; soprattutto nel finale. Mi è piaciuto perché vengono introdotti i luoghi e i personaggi, ma è come se, ad un certo punto, accadesse tutto troppo velocemente. Il secondo libro, Siege and Storm, di contro, è il più lento, ma, nonostante questo, è anche il mio preferito perché conosciamo Nikolai e perché si scoprono molte cose utili che porteranno, poi, al terzo libro, Ruin and Rising, che è pieno di avvenimenti, anche se, essendo più lungo del primo, è tutto dosato alla perfezione. Io vi consiglio moltissimo la Grisha Trilogy, soprattutto se vi piacciono i libri pieni d'azione, con un gruppo di personaggi tutti diversi, ma caratterizzati in ogni minimo particolare; se vi piacciono i tradimenti e gli intrighi, e se vi piacciono le serie dove la magia rispetta delle regole ben precise, tanto da essere chiamata Piccola Scienza. Una scienza che si contrappone all'esoterismo, il merzsot, ovvero la magia legata al caos, quella che non si può studiare né analizzare. E non solo, la serie tratta anche l'argomento della Fede e di come questa può essere sia deleteria, ma può anche salvare molte vite. Solo il finale mi ha un po' lasciata perplessa; l'ho trovato troppo malinconico, sentivo di voler piangere, ma non ci riuscivo.
Il livello della lingua è medio-alto, ma essendo un high fantasy è normale che sia così; comunque, superato l'impatto iniziale, si legge tranquillamente.
Adesso ho in lettura due libri per dei Review Party qua sul blog, ma subito dopo mi getterò a capofitto nella lettura della serie spin-off perché sono davvero curiosa, soprattutto di incontrare nuovamente Zoya e Nikolai.
 
 
Voto complessivo:
 
 
 
IL GRISHAVERSE E' COMPOSTO DA:
 
La trilogia Grisha:
- Shadow and Bone
-Siege and Storm
-Ruin and Rising
 
La duologia spin-off (ambientata due anni dopo):
- Six of Crows
-Crooked Kingdom
 
-The Language of Thorns (serie di fiabe ambientate nell'universo Grisha)
 
La duologia su Nikolai
-King of Scars (Gennaio 2019)
- Senza titolo
 
 
 
 
Qualcuno ha letto questa trilogia? Spero di avervi un minimo incuriosito ;)
 
 
 
 
*Ginny*
 
 

venerdì 21 settembre 2018

Cover Reveal: "A Marriage Case" di Catherine BC

Buongiorno lettori, 

pronti a scoprire la cover di oggi??




Nancy e Nathan sono due persone agli antipodi che con molta probabilità non si sarebbero mai incontrate. Eppure, per uno strano scherzo del destino, finiscono per sposarsi in fretta a Las Vegas. L’inattesa vita coniugale metterà a dura prova i sensi e la razionalità di entrambi, fino a far capire loro che l’amore non segue mai strade maestre.
Un romanzo tratto da una storia vera, perché spesso la realtà supera di gran lunga la fantasia.






Presto sul blog anche la recensione!!


Susan.

Recensione "Una lettera coi codini" di Christian Antonini.

Hello readers! 
Oggi sono particolarmente emozionata perché vi parlo di un libro per ragazzi molto speciale:
“Una lettera coi codini”di Christian Antonini. 
Non finirò mai di ringrazia l’autore e la Giunti per avermi regalato questo volume che si è guadagnato un posto nel mio cuore. 
Vi presento un po’ le generalità del volume e poi subito via con la recensione! 


Età di lettura: da 10 anni. 
Pagine: 288 
Prezzo ebook: 4,99€ 
Prezzo cartaceo: 7,56€ 

Trama:

1914: Johanna, figlia di un ingegnere ferroviario a Città del Messico, deve raggiungere la madre in Texas. Per metterla al sicuro dai pericoli, il padre decide di... affrancarla e spedirla con un vagone postale. Il viaggio è lungo, ma ricco di incontri speciali. A metà strada, ecco l'imprevisto: a bordo del treno salgono dei guerriglieri capeggiati da un omone con grandi baffi, Pancho Villa. Tra assalti al treno e buffi travestimenti, Johanna vive una grande avventura. 

Recensione: 

Molti di voi sapranno che io ho una vera e propria passione per i libri per ragazzi. Sarà la loro genuinità, la fantasia con cui vengono scritti oppure il semplice fatto che, la maggior parte delle volte, sono in grado di colpirti nel profondo. Ed è proprio questo il caso de “Una lettere coi codini”, un volume che all’apparenza può sembrare semplice e invece si è rivelato ricco di emozioni, sentimenti, colpi di scena e chi più ne ha più ne metta. Il libro racconta l’intreccio di due storie: quella di Johanna, giovane texana in fuga e quella di Daniel Carmin, detto il Rojo. 

La giovanissima Johanna, assieme alla sua fidata bambola Miss Petunia, è costretta a fuggire in Texas dalla madre perché alcuni loschi figuri minacciano lei e suo padre. Viene così affrancata e spedita con un vagone postale dal padre, che nutre la speranza di farla arrivare sana e salva a casa. Eh si avete capito bene. Qualche francobollo e la nostra Jo si ritrova a viaggiare come posta prioritaria. Ma quello che all’inizio sembra solo un lunghissimo viaggio si trasforma nella più grande avventura di Johanna dove conoscerà nuovi amici e fronteggerà grandi prove di coraggio. Sul vagone conoscerà Chico e Luisito, Carbòn e la sua cara Rosasio e tanti altri, imparando tantissime cose sulla locomotiva, su sé stessa e sulle persone che la circondano. Jo è dotata di un gran cuore e una intelligenza fuori dalle righe; proprio queste due caratteristiche la porteranno ad essere, senza volerlo, un tassello fondamentale della Revoluciòn. 

Proprio la Revoluciòn che Rojo sta combattendo al fianco del famigerato e coraggioso generale Villa. Cambiare le sorti di un paese è difficile, ma non impossibile. Per questo gli uomini di Villa hanno deciso di seguire il generale durante l’avventura che li porterà ad incrociare la strada della nostraJo. Ma quando organizzi un colpo di stato insidie e tradimenti sono dietro l’angolo, per questo Rojo dovrà tenere gli occhi bene aperti. 

Con una scrittura divertente e appassionante Christian Antonini è stato in grado di farmi vivere un’avventura meravigliosa per cui non smetterò mai di ringraziarlo. Con il suo libro mi sono emozionata come non mi capitava da veramente tantissimo tempo; confesso di aver pianto diverse volte, soprattutto alla fine quando mi sono resa conto che la mia avventura con Jo e Rojo era ormai giunta al termine. 

Come dico sempre, a volte le letture per ragazzi sono in grado di regalarti emozioni uniche. 

“Sai, non ci pensavo, ma è stato proprio Juan a farmelo capire. Io penso che quello che fai è come un viaggio in treno. Ogni tanto ci sono le fermate e tu puoi scendere e magari salire su un altro treno, che non sai dove ti porterà. E questa è la vita. E anche se lei ti porta, sta a te scegliere come viaggiare”

Sono veramente felice di aver letto questo libro ed era da tantissimo tempo che non mi capitava di dare un punteggio così alto: 


Jane