Buongiorno meraviglie,
Oggi torniamo dalla famiglia Lucas che negli ultimi mesi mi era mancata
veramente tanto.
Pronti a conoscere la storia di Ida Sue e Jensen?
Trama:
Avevo sempre sentito dire “mai innamorarsi di un cowboy”.
Avrei dovuto dare
ascolto.
Ho giurato di rinunciare agli uomini.
Non mi hanno mai dato
molto nella vita, tranne una pagnotta nel forno e dolore.
I miei figli sono la
mia vita, tutto quello di cui mi importa.
Finché non arriva
lui.
Jansen Reed è una
fantasia in carne e ossa, sbucata dal vecchio west.
Accento sexy, jeans
attillati e un luccichio negli occhi che mi fa tremare le ginocchia.
Mi promette la
cavalcata della vita, e mantiene la parola... sul tavolo della cucina.
C’è qualcosa in
Jansen che mi fa venire voglia di credere di nuovo alle favole.
Non lo sono mai stata.
Verrà il giorno in cui il mio cowboy se ne andrà, distruggendomi.
L’ho accettato e, prima o poi, lo capirà anche a lui.
Peccato che non riesca a convincere i miei figli...
Se pensavate di conoscere questa famiglia, vi aspetta una bella sorpresa. In questo romanzo viaggerete indietro nel tempo per vedere come Jansen ha conquistato il cuore di Ida Sue. Scoprirete anche che i fratelli Lucas, da bambini, sono proprio come la madre, quando si tratta di fare da Cupido.
Appena
ho letto la notizia che era in arrivo una nuova storia di questa pazza famiglia
ho voluto subito leggerlo. Non ho nemmeno letto la trama!
Ho scoperto quindi solo in seguito che si trattava della storia di Ida Sue e Jensen. Sono andata subito su goodreads e ho scoperto che tra tutti e sette i libri della serie questo è quello con la votazione più alta!
Mi sono imbattuta quindi, appena ricevuto il file dalla Hope Edizioni che ringrazio, nella loro storia con aspettative alte.
D'altronde, chi non era stato intrigato dal personaggio di Ida Sue nei precedenti libri?
La sua caratterizzazione è stata, fin da subito, ben realizzata e prepotente per arrivare al lettore.
Di Jensen invece sapevo poco e grazie a questo romanzo sono riuscita a conoscere anche il suo passato.
Il libro parte proprio così, con il primo sfuggente incontro di un tormentato Jansen quarantaquattrenne e una Ida Sue protettiva e sparlata dalla gente di Mason, la cittadina in cui vive.
La determinazione di Jansen a lavorare e vivere, scappando in qualche modo dal suo passato, è presto rimpiazzata dall'amore per quei bambini e da uno strano attaccamento al ranch e a quella fredda padrona che è capace di farlo sorridere.
Un dettaglio che non mi aspettavo, ma che potevo prevedere riflettendoci, è la narrazione corale con più punti di vista che si affacciano nel romanzo.
Lo stile è quello a cui Jordan Marie ci ha abituate, scorrevole, veloce e dinamico.
Quello che non mi ha convinta è stato il modo che ha scelto l'autrice di avvicinarli. I due protagonisti si ritrovano da odiarsi pur riconoscendo una forte attrazione a volerci provare insieme di punto in bianco. È stato come se mi mancasse qualcosa nel mezzo, l'avvicinamento lento e graduale, gli sguardi lontani e i tocchi distratti. Invece in un attimo Ida Sue era tra le braccia di Jansen pronti a ritagliarsi spazio per loro.
Un passo fin troppo lungo per una gamba sola...
Comunque, la storia è molto bella. L'affetto di Jansen per i figli di Ida Sue e il rispetto per ognuno di loro mi hanno colpita e emozionata.
Ida Sue è riuscita a conquistarmi totalmente con la sua storia dopo averlo già fatto come personaggio secondario nelle storie lette in precedenza dei suoi figli.
Seppur ho trovato dei punti meno convincenti di altri, questo libro mi ha fatta sospirare. È stato come tornare a casa, una di quelle chiassose perché parliamoci chiaro con nove figli è impossibile pretendere di essere avvolti nel silenzio, mi sono ritrovata con piacere fra le mura del ranch Lucas in Arizona, seduta al tavolo con loro. L'autrice mi ha resa parte della crescita di tutta la famiglia, compresa l'accettazione dei propri sentimenti di Jansen e Ida Sue.
Non posso obbligarvi a leggere Amata da un cowboy, ma posso dirvi che se lo farete non ve ne pentirete. Vi farà passare qualche ora di distrazione, in cui sorridete per questa strana e pazza famiglia dalle battute ambigue e irriverenti.
È una carezza per il cuore. E già solo per questo, dovreste leggerlo.
Ho scoperto quindi solo in seguito che si trattava della storia di Ida Sue e Jensen. Sono andata subito su goodreads e ho scoperto che tra tutti e sette i libri della serie questo è quello con la votazione più alta!
Mi sono imbattuta quindi, appena ricevuto il file dalla Hope Edizioni che ringrazio, nella loro storia con aspettative alte.
D'altronde, chi non era stato intrigato dal personaggio di Ida Sue nei precedenti libri?
La sua caratterizzazione è stata, fin da subito, ben realizzata e prepotente per arrivare al lettore.
Di Jensen invece sapevo poco e grazie a questo romanzo sono riuscita a conoscere anche il suo passato.
Il libro parte proprio così, con il primo sfuggente incontro di un tormentato Jansen quarantaquattrenne e una Ida Sue protettiva e sparlata dalla gente di Mason, la cittadina in cui vive.
La determinazione di Jansen a lavorare e vivere, scappando in qualche modo dal suo passato, è presto rimpiazzata dall'amore per quei bambini e da uno strano attaccamento al ranch e a quella fredda padrona che è capace di farlo sorridere.
Un dettaglio che non mi aspettavo, ma che potevo prevedere riflettendoci, è la narrazione corale con più punti di vista che si affacciano nel romanzo.
Lo stile è quello a cui Jordan Marie ci ha abituate, scorrevole, veloce e dinamico.
Quello che non mi ha convinta è stato il modo che ha scelto l'autrice di avvicinarli. I due protagonisti si ritrovano da odiarsi pur riconoscendo una forte attrazione a volerci provare insieme di punto in bianco. È stato come se mi mancasse qualcosa nel mezzo, l'avvicinamento lento e graduale, gli sguardi lontani e i tocchi distratti. Invece in un attimo Ida Sue era tra le braccia di Jansen pronti a ritagliarsi spazio per loro.
Un passo fin troppo lungo per una gamba sola...
Comunque, la storia è molto bella. L'affetto di Jansen per i figli di Ida Sue e il rispetto per ognuno di loro mi hanno colpita e emozionata.
Ida Sue è riuscita a conquistarmi totalmente con la sua storia dopo averlo già fatto come personaggio secondario nelle storie lette in precedenza dei suoi figli.
Seppur ho trovato dei punti meno convincenti di altri, questo libro mi ha fatta sospirare. È stato come tornare a casa, una di quelle chiassose perché parliamoci chiaro con nove figli è impossibile pretendere di essere avvolti nel silenzio, mi sono ritrovata con piacere fra le mura del ranch Lucas in Arizona, seduta al tavolo con loro. L'autrice mi ha resa parte della crescita di tutta la famiglia, compresa l'accettazione dei propri sentimenti di Jansen e Ida Sue.
Non posso obbligarvi a leggere Amata da un cowboy, ma posso dirvi che se lo farete non ve ne pentirete. Vi farà passare qualche ora di distrazione, in cui sorridete per questa strana e pazza famiglia dalle battute ambigue e irriverenti.
È una carezza per il cuore. E già solo per questo, dovreste leggerlo.
Il mio voto:
A presto!
Un grande grazie a lei, signor Pierre Michel. Stavo per abbandonare il mio progetto per acquistare la mia residenza principale e sei riuscito con la tua professionalità, disponibilità, reattività a trovare l'ottimo piano per finanziare il mio acquisto di 80.000€. Consiglio vivamente il signor Pierre per i prestiti tra privati. Un solo indirizzo: combaluzierp443@gmail.com
RispondiEliminaUn solo indirizzo: combaluzierp443@gmail.com
Un solo indirizzo: combaluzierp443@gmail.com