martedì 12 marzo 2019

[Review Party] "Il custode delle tempeste" di Catherine Doyle: Arranmore ha bisogno di un nuovo Custode prima che il nemico ritorni.

"Intrepido Boyle, vieni da me

E la magia che possiedo vedi.
Qui sottoterra, io attendo te.
Vieni e il mio ritorno chiedi.
Là dove i corvi s'affollano cercami
E desta me da questo sonno arcano.
Dalla roccia greve sollevami
E dona a me l'anima tua di umano!"



Buon pomeriggio cari lettori!
E' con questo misterioso e inquietante campo che vi dò il benvenuto al review party de 
"Il custode delle tempeste" 
di Catherine Doyle.

 

Prezzo: 17,00 €
Genere: Fantasy/ Bambini e Ragazzi (10-14 anni)
Data di uscita: 12 Marzo 2019

Trama:

A ogni generazione, l'isola di Arranmore sceglie un Custode delle Tempeste che incarni il suo potere e difenda la sua magia se il Nemico dovesse tornare. E per il nonno di Fionn è giunto il tempo di cedere il passo al nuovo Custode.

Fionn ha il terrore del mare, tanto che quando approda ad Arranmore per l'estate, vuole solo tornare sulla terraferma. L'isola della sua stirpe, però, lo aspetta da molto tempo e lo reclama a sé, rivelandogli la sua magia. Presto Fionn si lascerà sedurre dalla ricerca di una grotta sommersa, capace di esaudire i desideri.

Ma una forza malvagia si sta destando nelle profondità dell'isola, ed è più vicina a lui di quanto non immagini.

Recensione:

Fionn Boyde è un giovane undicenne, solitario e abitudinario. Sopratutto abitudinario. Non ama l'avventura e sente di non essere il tipico ragazzino che cerca coraggiosamente nuove sfide ed emozioni. Per essere felice gli basterebbe rimanere a casa sua, nella caotica Dublino, con sua madre. Ha una sorella, Tara, più grande di lui di soli due anni. Eppure quando si è così giovani e nell'età della formazione, due anni possono sembrare un abisso. Tara si è allontanata da suo fratello l’estate scorsa, decidendo tutto d’un tratto che era troppo grande per rimanere in sintonia lui. Fionn, sebbene davanti a lei si mostri spezzante e indifferente, soffre molto per il cambiamento della sorella, complice anche la sua mancanza di amici.

Quando la loro madre, Evelin, decide di mandarli dal nonno per le vacanze Fionn si sente ancora peggio: dovrà vivere per un po’ ad Arranmore, l’isola che dodici anni prima si è presa per sempre suo padre. Arranmore è un luogo misterioso, magico e fin dal primo momento in cui mette piede sull’isola il nostro protagonista capisce che c’è qualcosa di insolito, ma non riesce a capire cosa. 

Malachy, il nonno di Tara e Fionn è colui che sull’isola chiamano “Custode delle Tempeste”, un potente umano in grado di governare gli elementi e “catturare” le tempeste passate. Il nonno, grazie alla sua magia riesce a conservare le memorie del passato, imbrigliando il ricordo in delle candele. Attraverso di esse, Fionn scoprirà il passato e non solo, arriverà a conoscere meglio anche sé stesso. Nonostante infatti il protagonista non si ritenga molto impavido, l’isola e la vicinanza del nonno risvegliaranno il suo vero io: curioso, tenace e soprattutto coraggioso. Ed è soprattutto il coraggio che non dovrà mancare a Fionn perché un potere oscuro e malvagio si è risvegliato dalle profondità dell’isola: Morrigan. La terribile strega che lasciava dietro di sé una scia di morte e destinazione è determinata a tornare.
Catherine Doyle ha scritto un romanzo per ragazzi veramente bellissimo. L’ho divorato in un pomeriggio, non riuscendo più a fermarmi. Sono stata catapultata ad Arranmore, in un’isola piena di vita, che respira. Ho camminato e accompagnando Fionn nei suoi pensieri e nelle sue avventure, sentendo sempre più spesso il desiderio di abbracciarlo. L’autrice ha creato un bambino semplice e complesso allo stesso tempo; così timido e bisognoso di essere amato, dagli altri ma anche da sé stesso. Un giovane che trova la forza e il coraggio di affrontare situazioni più grandi di lui, tutto per il bene delle persone che ama. L’immagine dell’isola, che respira e pulsa di vita è semplicemente meravigliosa così come l’atmosfera che si crea nel semplice momento in cui Fionn accende una candela. Si viene trasportati in un altro tempo, in un altro “strato” di Arranmore, con i suoi segreti e i suoi misteri.

Lo stile di scrittura è avvincente e scorrevole, ma soprattutto coinvolgente; il modo in cui Catherine ci mostra i personaggi, il passato o l’isola stessa ci permette di immaginarceli perfettamente, quasi li avessimo davanti agli occhi. Un fantasy meraviglioso che consiglio assolutamente. 

Il mio voto è:

Jane

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