Buongiorno
meraviglie,
oggi vi parlo di un
altro romanzo che ho letto di recente e che si allontana dalla mia comfort zone
di lettura:
Al nuovo gusto di
ciliegia di Todd Grimson.
Pronti a scoprire il
mio parere?
Trama:
Nel mondo di Hollywood, tra ruffiani, cascamorti, divi sul viale del tramonto e adulatori, Lisa Nova, aspirante sceneggiatrice e regista, si considera una stella nascente che può passare sopra le ipocrisie, le menzogne e gli inganni in nome della sua arte. Quando viene imbrogliata per l'ennesima volta da un produttore, decide di rivolgersi a Boro, il misterioso capo di una banda di motociclisti, per avere vendetta. Ma ottiene molto più di quanto ha chiesto. Inizia tutto con degli strani tatuaggi che sembrano conferirle poteri insoliti. Poi arrivano le allucinazioni che risvegliano oscuri e antichi culti legati ai non morti, e Lisa si ritrova a lottare contro giaguari bianchi e demoni cannibali emersi dalla tomba. Il confine tra l'incubo e la realtà si fa molto, molto sottile, fino a dissolversi del tutto in questo romanzo, miscela surreale, irresistibile e a tratti esilarante di macabro e satirico.
Todd Grimson scrive
una classica storia dell'orrore piena di sesso, droghe, demoni, culti e
giaguari bianchi. Questo libro, inutile dirlo, non è per tutti i palati.
Sono stata attratta da
questo mondo sin dalla trama e dalla cover. I personaggi sono imperfetti, eppure al
tempo stesso originali.
Lisa è una regista
indipendente che ha avuto anche alcune piccole parti nei film. Viene fregata
dal suo amante e produttore Lou. Si incontra con Boro che ha poteri voodoo per
vendicarsi di Lou, ma quello che succede dopo è sia scioccante che orribile per
Lisa. Finisce con i tatuaggi su diverse parti del suo corpo da Boro e inizia a
cambiare. Le cose iniziano a perdere il controllo e Lisa è impotente per fermarle
o rallentare quella che sembra un’inevitabile caduta verso il buio.
Un vero libro dalle
tinte noir (non saprei come altro definirlo) perché questo libro ha al suo
interno un po’ di tutto. Il sapore magico della fama: le band, i registi, il
sesso, ma anche tutta una serie di eventi di cui non posso raccontare perché sarebbe
spoiler.
Il lato di denuncia
sociale che ho inteso che voleva lanciare l’autore io penso sia di quanto questa
Hollywood sia superficiale e la gente dello spettacolo sia sociopatica. L’unico
problema è che Todd Grimson lo fa con commenti razzisti e transfobici. È vero
che il romanzo è vecchio e racconta dell’inizio degli anni novanta, ma non
riesco a passare sopra a determinate parole.
La storia è lunga e appunto
ci fa fare un salto negli acclamati anni ’90, nei suoi usi e costumi.
Alcuni momenti horror
sono anche interessanti, ma le restanti pagine le ho trovate piuttosto piatte e
noiose.
Il libro non mi ha
particolarmente colpito (lo avevate capito?), ma non vi nego che per alcuni
lettori penso possa essere una buona lettura.
Ah, quasi dimenticavo,
c’è anche un film netflix! Anche se io penso me lo risparmierò!
Il mio voto:
A presto,
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