giovedì 31 ottobre 2019

[Blog Tour] "Coraline" di Niel Gaiman: è davvero solo un romanzo per ragazzi?!

"È sorprendente come ciò che siamo possa dipendere dal letto in cui ci risvegliamo al mattino, ed è sorprendente quanto tutto ciò possa rivelarsi fragile."

È con questa bellissima citazione che ho deciso di aprile la mia tappa del blog tour dedicato a "Corline" di Neil Gaiman
 Ringrazio tantissimo Mondadori per avermi mandato questa nuova, meravigliosa edizione! 

Prima di entrare nel cuore della tappa, dove scopriremo se il è effettivamente solo un romanzo per ragazzi vi lascio qualche informazione generale sul volume.

Pagine: 156
Prezzo: 14,45€
Data di uscita (nuova edizione): 15 ottobre 2019

Trama:


In casa di Coraline ci sono tredici porte che permettono di entrare e uscire da stanze e corridoi, e poi ce n'è una, la quattordicesima, che dà su un muro di mattoni. Un giorno Coraline scopre che dietro la porta si apre un corridoio scuro, e alla fine del corridoio c'è una casa identica alla sua, e nella cucina della casa vive una donna uguale a sua madre. Quasi uguale, anzi, perché al posto degli occhi ha due lucidi bottoni, attaccati con ago e filo. Amorosa e attenta, l'altra madre le chiede di diventare sua figlia: in cambio avrà tutto ciò che desidera. Ma Coraline, bambina saggia e intrepida, capisce subito di essere finita in una ragnatela fatta di nebbia e tenebra, al cui centro c'è un ragno straordinariamente pericoloso. E sa che, tra incanti e spaventi, gatti parlanti e spettri bambini, topi musicisti e vecchie attrici indomabili, toccherà a lei sconfiggere il buio e liberare i prigionieri dell'altra madre... 




Desidero subito andare al cuore della questione: "Coraline" è un romanzo solo per ragazzi? No, nella maniera più assoluta. Questo volume è un viaggio inquietante e lugubre che, grazie alla sua profondità unita alla trama avvincente e originale, può essere affrontato da grandi e piccini. Per  questo romanzo non bisogna limitarsi a guardare originalità della trama, stile di scrittura e caratterizzazione dei personaggi, ma bisogna scavare più a fondo. Il romanzo di Neil Gaiman racchiude in sè una profonda riflessione psicologica che, a seconda dell'età del lettore, può avere una differente chiave di interpretazione. 


Coraline è una bambina vivace, curiosa e soprattutto annoiata. I suoi genitori sono sempre impegnati al computer a causa del lavoro e questo la porta a cercare ogni genere di avventura esplorando tutto ciò che la circonda. Il desiderio della protagonista, appena trasferitasi in un nuova dimora, si avvera presto; tuttavia non si ritrova coinvolta in una di quelle fiabe piacevoli e tranquille, anzi. Trovatasi in un altro mondo con un'altra madre e un altro padre, come spesso accade ai bambini, Coraline non avverte subito il pericolo che ha davanti, o meglio comprende che c’è qualcosa di strano, ma non la gravità della situazione. Quando capisce è ormai caduta nella ragnatela del nemico.

L’altra madre e l’altro padre si presentano subito alla bambina come offerenti di tutto ciò che lei desidera: attenzione e avventura. Basta routine, basta noia, basta genitori presenti fisicamente ma sempre troppo impegnati per lei. Se rimarrà lì con loro non si stancheranno mai di lei, l'accudiranno e l’ameranno sempre. Credo che sia proprio questo che Coraline teme di più; non la noia di cui tanto si lamenta, ma il non essere più importante per i suoi genitori. Crescere è difficile e a volte le mamma e i papà hanno degli impegni che non possono rimandare e certe necessità di bambini/ragazzi, se ignorate e non gestite con la giusta attenzione e tatto possono far si che si sentano non più amati, indesiderati addirittura. Le tecniche psicologiche che usa l’altra madre per intrappolare la giovane nel mondo che ha creato per lei sono subdole ed estremamente efficaci; vanno a colpire la debolezza della bambina insinuando in lei il dubbio alimentandolo con frustrante incertezza. I suoi genitori lavorano da casa e sono sempre fisicamente vicini, ma non passano mai del tempo giocando con lei e questo le crea enormi insicurezze, sopratutto sull'affetto che i suoi genitori nutrono verso di lei. Coraline dal canto suo si sofferma a guardare solo gli aspetti negativi, dimenticando anche tutto ciò che i suoi genitori si impegnano a fare per lei come per esempio il fatto che suo padre cerca sempre di preparare nuove ricette che lei si rifiuta di assaggiare per principio (ciò non significa che non abbiano delle mancanze e non siano in difetto). Mi rendo conto che questa non è la dimostrazione di affetto più immediata o  eclatante che gli occhi di un bambino possono scorgere, ma è comunque un segno di amore preoccuparsi dell'alimentazione della propria bambina (ovviamente con questa mia opinione non  giustifico il loro comportamento).

Il cuore della storia e il perché effettivamente non sia solo destinata a bambini e ragazzi è nell’ intreccio emozionale e psicologico che l’autore crea nella vicenda, situazione in cui molti bambini e adulti possono, chi per un verso chi per un altro, rispecchiarsi. Il romanzo mette alla luce, in chiave molto inquietante, tutti i timori e le angosce che prova Coraline fornendo ai ragazzi la possibilità di rivedersi in lei e ai genitori quella di riflettere sui propri comportamenti e sulle ripercussioni che questi possono avere sui figli. Per me è questo che la rende un'opera adatta a tutte le età; può coinvolgere grazie alla sua storia avvincente e far riflettere su tematiche importanti chiunque la legga.  

Bene cari lettori, questa era la mia tappa... 
Mi raccomando, non perdetevi la prossima e ultima tappa!

Jane

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