Nuovo giorno, nuova review!
Oggi parliamo di Meghan Quinn, che ho letto per la prima
volta un paio di settimane fa grazie alla Newton Compton, e del suo romanzo “L’amore
che aspettavo”.
Trama: Calder Weiss non è solo una star dell'hockey, è anche
un padre single. Per questo, nonostante il successo e i riflettori, ha blindato
il suo cuore e non si è più avvicinato a una donna negli ultimi cinque anni. Le
sue priorità sono dare il massimo sul ghiaccio e occuparsi di sua figlia. Ma un
incontro fuori dal bagno degli uomini è destinato a cambiare tutto. Rachel
Perry è un uragano di vitalità e Calder non riesce a ignorare la connessione
che sembra essere scattata tra loro. Ma nell'istante esatto in cui memorizza il
suo numero di telefono, ha paura di aver commesso un terribile errore. È
terrorizzato che se le cose con Rachel non dovessero funzionare, sua figlia
Shea potrebbe soffrire ancora. E allora perché non riesce a ignorare i battiti
del suo cuore?
Calder si trova ad un punto morto bella sua vita. Ha una
bambina che è tutto il suo mondo, ma a differenza di molti protagonisti
maschili a cui siamo abituate, Calder non ha relazioni, si concentra su Shea,
sua figlia, completamente. Non ha appuntamenti o incontri occasionali, ma
qualcosa ad un certo punto si smuove o, meglio ancora, gli sbatte contro.
Un incontro fortuito e assolutamente geniale quello creato
per Calder e Rachel, con l'umorismo a fare da sfondo e l'attrazione magnetica
che fuoriesce dalle pagine.
Anche se la caratterizzazione di entrambi i personaggi mi è
piaciuta, rispetto alla partenza un po' si perde. Sinceramente credo che questo
sia anche dovuto alla lunghezza della storia, è una novella, molto corta in cui
c'è dentro un incontro fantastico, una conoscenza carica di humor, delle partite,
la lontananza, i sentimenti e via dicendo. C'è molta carne sul fuoco e poco
tempo. Avrei voluto che l'autrice dedicasse qualche pagina in più, ci sono
troppi argomenti che meritavano di essere approfonditi e non è stato possibile
farlo. Quando ho chiuso il kindle, mi è sembrato di non aver letto tutta la
storia, ne volevo ancora, è stato troppo superficiale. Mi dispiace che
l'autrice abbia scelto di scrivere così poche pagine su una storia che
prometteva bene.
Quando l’ho iniziato mi sono decisa a esclamare “Adoro
questa storia!”, però poi qualcuno ha spinto il freno e mi sono ritrovata
catapultata sul parabrezza. Sì, come pensate non è stato affatto piacevole.
In alcune parti l’ho trovato troppo superficiale, però si
vede che ha carattere e carisma. Sono veramente arrabbiata con Meghan Quinn per
non aver approfondito e scritto pagine su questi protagonisti. La scrittura è
fluida, veloce e mi ha tenuta attenta sugli accadimenti. L'ho letto velocemente
e veramente in pochissimo tempo, anche per la lunghezza della novella, ma ho
anche percepito la bravura dell'autrice. Senza troppi drammi, si è fatta spazio
in una serena giornata ed è stata capace, anche se in poco tempo, di farmi
affezionare ai personaggi. Avrei voluto leggerne di più? Sì, certo!
Il mio voto:
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