venerdì 27 settembre 2019

[Recensione] "L'attimo prima" di Francesco Musolino: il kintsugi di Lorenzo.

Ben trovati cari lettori! 
Sono davvero entusiasta di tornare finalmente con una nuova recensione. Purtroppo a causa di un guasto del computer, che si è decisamente prolungato più del dovuto, sono ormai inattiva da tre settimane. Ovviamente le mie colleghe no, quindi il blog è rimasto attivissimo grazie a loro. Ma ora mi ritrovo le dita impazienti all’idea di recuperare tutto il lavoro arretrato. Il post di oggi è dedicato ad un libro molto speciale e che mi ha davvero colpito nel profondo: “L’attimo prima” di Francesco Musolino. Uscito a settembre ed edito da Rizzoli, il volume si è rivelato una lettura inaspettata. Se volete scoprire perché non vi resta che scorrere verso il basso e leggere la recensione!


Data di uscita: 3 settembre 2019. 

Trama: 

«I guerrieri non nascondono le cicatrici.» 

Cosa succede quando la vita che hai sempre sognato svanisce l'attimo prima di diventare realtà? Lorenzo è cresciuto a Messina, sotto il tavolo di legno del ristorante dei genitori. Desiderava una carriera da chef ma, all'improvviso, tutto è cambiato. Impantanato, sospeso e ancora immaturo, Lorenzo inizia a lavorare in un'agenzia di viaggi. Nel frattempo, mentre la neve scende sull'Etna, lui si rifugia in un cibo insipido e immaginale vite degli altri. Toccherà a sua sorella Elena stanarlo e praticare un kintsugi degli affetti, rimettendo insieme i cocci della sua esistenza. Il timore di dimenticare chi abbiamo amato non dev'essere una scusa per rinunciare a guardare l'orizzonte. Sperando che al momento giusto, al bivio cruciale, i leoni nel cuore ricomincino a ruggire.

Recensione

Mi rendo conto che questa recensione potrebbe essere basata su un potenziale spoiler, ma ho assolutamente necessità di scriverla così come mi sento di fare, lasciando libera la mente di raccontarvi ciò che sento. Quindi se non siete amanti delle anticipazioni fermatevi. Se invece dalla trama avete già intuito di cosa tratta il libro proseguite pure.

All’inizio del post vi ho accennato che la storia scritta da Francesco è stata per me totalmente inaspettata. Per farvi capire cosa intendo devo condividere con voi una parte di me. Dovete sapere che io ho un terrore viscerale della morte, non la mia... ma quella delle persone che amo. È un pensiero che mi paralizza, il solo pensarci mi manda nel panico. Faccio talmente tanta fatica a pensare alla morte dei miei cari che quando mi trovo davanti una lettura come questa, dove la storia si sviluppa intorno al lutto, la evito come la peste. Dalla trama infatti si percepisce subito che il protagonista, Lorenzo, sta cercando di superare una grande perdita. Normalmente avrei rifiutato, tuttavia quando mi è stato proposto di leggere questo volume avevo un presentimento positivo e non mi sono lasciata scoraggiare dalla paura. 

Il protagonista Lorenzo, nel pieno della sua vita e dei suoi progetti per il futuro, riceve una brutta battuta d’arresto; a fermalo la morte dell’amato padre Leandro. Come un fulmine a ciel sereno la morte lo sconvolge gettando un’ombra su tutta la sua vita. Francesco Musolino descrive una famiglia che si ama, che affronta la vita insieme e poi ti racconta di come in pochi attimi tutto possa finire e precipitare nel buio più totale. Il momento prima sei lì, pronto a spiccare il volo e intraprendere il cammino per realizzare i tuoi sogni, e quello dopo ti ritrovi sconvolto e inghiottito dallo sconforto più nero.

L'autore in "L'attimo prima" racconta, grazie ad una scrittura riflessiva e coinvolgente, i passi che Lorenzo compie dopo quel fatidico giorno. Tuttavia non si tratta solo di passi in avanti. Non sempre infatti davanti ad una perdita si trova la forza di reagire e riprendersi in mano la propria vita. Non è una cosa immediata, certa, ma un profondo cambiamento che viene da dentro solo a tempo debito. Ho sempre immaginato il lutto come un grande secchio d’acqua da riempire una goccia alla volta. Ci vorrà tantissimo a colmarlo, ma piano piano con fatica e pazienza si riempirà. Esattamente come Lorenzo, che passo dopo passo, dovrà cercare di riprendere in mano la sua vita. 

L’autore è stato in grado di raccontare una storia di grande dolore e farla vivere al lettore come se fosse sua, di farlo riflettere non solo sul concetto di perdita ma anche sulla fragilità umana e a quanto effimera sia in realtà la sua esistenza. A mio avviso non è da tutti riuscire ad affrontare questi temi così delicati con la sensibilità e la comprensione che Francesco è riuscito trasmettere. Non vi nascondo che ho pianto molto, ma non sono riuscita a smettere di leggere. Ovviamente non è una di quelle storie che ti tiene con il fiato sospeso fino a che non esplode il colpo di scena che ti lascia a bocca aperta. È una lettura diversa, che parla di autoanalisi del protagonista, dei suoi sentimenti, dei suoi ricordi, del percorso che sta affrontando e delle sue passioni. Su come queste ultime, nel caso di Lorenzo si tratta la cucina, siano importanti e fondamentali nella vita di ogni individuo. Vanno godute, esplorate. VISSUTE. Con "L'attimo prima" rimani incollato alle pagine proprio perché Lorenzo ti sta lasciando una parte di sé, una parte importante, fragile e bellissima da scoprire. 

Francesco Musolino è riuscito a farmi leggere ed amare un libro che aveva come fulcro la mia più grande paura, e ad assicurarsi un posticino nel mio cuore. Sento di consigliarvi caldamente questo romanzo perché ha davvero qualcosa da trasmettere al lettore.

Il mio voto è:

Jane

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