lunedì 9 settembre 2019

Review Party: "La corte di nebbia e furia" di Sarah J. Maas



Buon pomeriggio, cari lettori!
Mancano solo pochi giorni all'uscita italiana di "La corte di ali e rovina", conclusione della stupenda trilogia dedicata ai Fae di Sarah J. Maas; Io ho letto l'intera serie (compresa la novella finale) da più di un anno, ormai, e me ne sono innamorata (anche se Throne of Glass avrà sempre un posto speciale nel mio cuore); vi avevo parlato del primo romanzo a Marzo del 2018 (QUI la recensione), quindi, oggi, eccomi qui a parlarvi del secondo che è anche il mio preferito della trilogia.
(Vi avverto che potrebbero esserci spoiler dal PRIMO libro).





TRAMA 

Dopo essersi sottratta al giogo di Amarantha e averla sconfitta, Feyre può finalmente ritornare alla Corte di Primavera. Per riuscirci, però, ha dovuto pagare un prezzo altissimo. Il dolore, il senso di colpa e la rabbia per le azioni terribili che è stata costretta a commettere per liberare se stessa e Tamlin, e salvare il suo popolo, infatti, la stanno mangiando viva, pezzetto dopo pezzetto. E forse nemmeno l'eternità appena conquistata sarà lunga a sufficienza per ricomporla. Qualcosa in lei si è incrinato in modo irreversibile, tanto che ormai non si riconosce più. Non si sente più la stessa Feyre che, un anno prima, aveva fatto il suo ingresso nella Corte di Primavera. E forse non è nemmeno più la stessa Feyre di cui si è innamorato Tamlin. Tanto che l'arrivo improvviso e molto teatrale di Rhysand alla corte per reclamare la soddisfazione del loro patto - secondo il quale Feyre dovrà passare con lui una settimana al mese nella misteriosa Corte della Notte, luogo di montagne e oscurità, stelle e morte - è per lei quasi un sollievo. Ma mentre Feyre cerca di barcamenarsi nel fitto intrico di strategie politiche, potere e passioni contrastanti, un male ancora più pericoloso di quello appena sconfitto incombe su Prythian. E forse la chiave per fermarlo potrebbe essere proprio lei, a patto che riesca a sfruttare a pieno i poteri che ha ricevuto in dono quando è stata trasformata in una creatura immortale, a guarire la sua anima ferita e a decidere così che direzione dare al proprio futuro e a quello di un mondo spaccato in due.




Lo avrete sentito dire spesso che La corte di nebbia e furia sia il libro più bello della trilogia; ebbene, confermo che è proprio così. La protagonista è sempre lei, Feyre, ma, dopo quanto accaduto alla fine di La corte di rose e spine, Feyre non è più una semplice umana, ma una Fae a tutti gli effetti; vive alla Corte di Primavera con Tamlin e sembra andare tutto bene, ma Feyre è cambiata, e non solo in quanto Fae, ma l'esperienza che ha vissuto l'ha traumatizzata, l'ha sconvolta e non può più essere la ragazzina che era stata fino a quel momento. Ed infatti, La corte di nebbia e furia, si concentra tantissimo sulla crescita di Feyre, pone l'attenzione sui suoi sentimenti, sulla sua evoluzione in quanto persona ed in quanto fata. E' un romanzo molto statico, poco dinamico, proprio perché quello che si ripropone Sarah J. Maas, con questo libro, è di mostrarci come può, un singolo evento, trasformare la nostra persona. La storia c'è, i colpi di scena pure, ma il 90% del libro si concentra proprio sulla crescita personale della nostra protagonista, e sull'introduzione e la presentazione di nuovi personaggi. Già incontrato nel primo libro, ma probabilmente apparso troppo poco per fare davvero colpo su di noi, Rhysand è il protagonista indiscusso di questo romanzo; lui, l'Alto Lord della Corte della notte, e tutto il suo "inner circle" (perdonatemi, ammetto di non aver letto il romanzo in italiano, quindi non so come sia stato tradotto), formato dai suoi amici più cari: Cassian, Azriel, Mor e Amren. La lettura del primo volume mi aveva lasciato con tantissime domande su Rhysand, e con sentimenti non del tutto positivi verso questo personaggio, ma leggendo il secondo volume sono finita per amarlo immensamente ed incommensurabilmente; Credo sia il miglior personaggio maschile che Sarh J. Maas abbia mai scritto (eh sì, amo ToG, ma mi tocca ammettere che, per quanto stupendi siano i ragazzi, nessuno è descritto bene quanto il nostro Rhy). Penso sia l'uomo che tutte vorremmo al nostro fianco: dolce, premuroso, coraggioso, ma soprattutto, un uomo che ti tratta come suo pari, che tiene in considerazione le tue scelte tanto quanto le sue, un
uomo che, nonostante tutti i suoi problemi, non trascura i tuoi. E che dire dei personaggi secondari? Tutti meravigliosi, ovviamente, ma il mio preferito è, e rimarrà per sempre, Azriel, e spero davvero che la Maas scriva un libro su di lui; Azriel è un cucciolino bellissimo e tenerissimo che merita solo tanto amore; all'inizio può sembrare scontroso perché, al contrario di Cassian che è molto scherzoso e giocoso, lui sta un po' per i fatti suoi, ma, in realtà, è molto dolce e farebbe qualsiasi cosa per le persone che ama. 
Certo, anche Cassian è un bellissimo personaggio, divertente e coraggioso, soprattutto in questo romanzo, ma avendo già letto il terzo, non posso amarlo come vorrei a causa della sua scelta amorosa; non dico altro, ma io ho odiato profondamente la ragazza di cui si innamora e mi è sembrato che lui si fosse rimbambito completamente innamorandosi di lei, ma ok, fa niente. Mor, cugina di Rhy, e Amren, la sua migliore amica appassionata di gioielli, sono spassosissime, e ho adorato ogni scena con loro due. Mor è più tranquilla, molto dolce, ma anche capace di farti a pezzi in modo molto violento; mentre Amren... be' è molto curioso come personaggio perciò non voglio togliervi il divertimento di scoprirla da soli leggendo il libro, vi dico solo che non è umana né Fae. 
Altra cosa che ho amato di questo romanzo è l'ambientazione! Avevo adorato la Corte di Primavera, ma la Corte della notte, ed in particolare la sua città principale, Velaris, hanno un'aria di casa e di famiglia che ti fa sciogliere il cuore; come se non bastasse, le descrizioni di Velaris mi hanno ricordato Parigi, solo meno moderna e con molte più fate. 
Vorrei parlarvi pure di Tamlin che, in La Corte di rose e spine, mi era piaciuto tantissimo, ma ne parleremo meglio, semmai, nella recensione del terzo volume; sappiate, però, che non faccio parte del team che lo odia; cioè, in questo secondo libro è insopportabile e fa delle scelte terribili, ma alla fine della trilogia, non sono riuscita ad odiarlo.
Lo stile della Maas è, qui, molto più maturo rispetto alle sue precedenti opere. Si addentra in territori che, prima, non aveva molto esplorato; è proprio qui che leggiamo di una delle scene erotiche più belle che l'autrice abbia mai scritto (e no, non parlo del famosissimo capitolo 55). A me piace da morire il suo modo di scrivere; elegante e raffinato, ma mai troppo complicato. 
Quindi, La Corte di nebbia e furia è davvero il libro più bello di ACOTAR? Certo, per me lo è assolutamente. Molto introspettivo, ma non mancano di certo le avventure e i colpi di scena, anche se in misura minore rispetto agli altri due libri. Ma è davvero il libro più bello di Sarah J. Maas? Direi di no; è un libro stupendo, gli ho dato il massimo dei voti, ma, per quanto mi riguarda, tutti i libri di Throne of Glass sono più belli di ACOMAF. 
Comunque, non potete assolutamente farvelo sfuggire, sia che abbiate amato il primo, sia che lo abbiate odiato perché, questo, è molto diverso dal precedente; i personaggi sono diversi, Feyre stessa è diversa, quindi penso che ne valga la pena ;) 
Non posso parlare dell'edizione italiana perché, come ho scritto prima, ho letto la serie in lingua e non ho ancora avuto il coraggio di rileggerla in italiano in quanto mi è stato detto che la traduzione lascia molto a desiderare; voi come l'avete trovata? Comunque, spero che la Mondadori decida di continuare questa saga e di pubblicare la novella, A Court of Frost and Starlight, ma anche la prossima trilogia, in uscita nel 2020. 




Voto: 









Vi lascio, ancora una volta il link alla mia recensione di La Corte di rose e spine: RECENSIONE









Voi avete letto questi due romanzi? Che ne avete pensato? Leggerete anche il terzo? ;)











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