domenica 26 giugno 2016

Recensione "Una valigia piena di sogni" di Paullina Simons. Un libro che vi farà sognare!

Buongiorno lettori, come va? Cosa state leggendo in questo periodo? Io ho finito di leggere (l'altro ieri) il nuovo, meraviglioso romanzo di Paullina Simons, "Una valigia piena di sogni".







TRAMA

Chloe e Mason, Hannah e Blake. Due coppie, due fratelli, due migliori amiche. Il viaggio dopo il diploma è l'occasione a lungo sognata per vivere una nuova avventura insieme prima che le loro vite prendano strade diverse. La meta è Barcellona, ma prima devono fare tappa in alcune città dell'Europa dell'Est per onorare una promessa di famiglia. E qui, tra i tesori di una terra che muove i primi timidi passi dopo il crollo dei regimi comunisti, Chloe incontra Johnny Rainbow, un misterioso ragazzo americano che gira il mondo con la chitarra sulle spalle, un sorriso sulle labbra e un oceano di segreti negli occhi. Con lui i quattro amici attraversano in treno il vecchio mondo, da Carnikava a Treblinka, da Cracovia a Trieste, in un viaggio indimenticabile che li porta nel cuore dell'Europa e nell'oscuro passato di Johnny... Un viaggio che rischia di far saltare i progetti di Chloe per il futuro, che la costringe a mettere in discussione tutto ciò che era convinta di volere, che spoglia di ogni falsità il suo legame con gli amici di una vita finché non le rimane che un'unica certezza: comunque vada a finire, dopo questo viaggio le loro vite non saranno più le stesse.




RECENSIONE

Io avevo già avuto modo di amare Paullina Simons con la trilogia de "Il cavaliere di inverno" ed ero sicurissima che questo libro mi sarebbe piaciuto altrettanto. E infatti così è stato. Non è una semplice storia d'amore in cui i due ragazzi si incontrano e si giurano amore eterno dopo le prime pagine; assolutamente no. E' un romanzo che ci insegna cosa sia veramente l'amore e cosa significa amare. Ci insegna il valore dell'amicizia e della famiglia. Ma soprattutto, è un romanzo di formazione. Il "viaggio" non è soltanto la vacanza in Europa che i nostri protagonisti si concedono dopo il diploma, il "viaggio" è la riscoperta di se stessi. Chloe, Hannah, Blake e Mason non partono solo alla volta dell'Europa, ma intraprendono un viaggio molto più importante all'interno di loro stessi; imparano a capire cosa vogliono dalla vita, chi vogliono al loro fianco, quali sono veramente i loro desideri... E quando torneranno a casa saranno delle persone completamente diverse. Non saranno più i ragazzini appena diplomati che non sanno niente della vita e del mondo, ma saranno degli adulti in grado di prendere le proprie decisioni autonomamente e di capire cosa desiderano dalla vita. Avranno imparato a vivere veramente. 

Blake
Protagonista assoluta è Chloe Divine. Una ragazza dolce e gentile, sempre pronta ad aiutare gli altri. Durante il viaggio è, forse, quella che più di tutti capirà che vuol dire amare e prendere in mano la propri vita. Mi è piaciuto come personaggio perché mi ci sono rispecchiata parecchio. Anche se probabilmente lei è molto più coraggiosa di me. 

Johnny
Altro protagonista che mi è piaciuto particolarmente è Blake. Tipico ragazzo dei boschi. Grande e possente fisicamente, un po' rozzo e sempliciotto nei modi, ma con un cuore enorme. La sua dolcezza, la sua genuinità e la sua spontaneità sciolgono il cuore dei lettori. Lo stupore e l'eccitazione che lo attanagliano alla vista delle città e dei paesaggi europei ricorda lo stupore dei bambini quando vedono qualcosa di nuovo e meraviglioso. Io adoro Blake, passionale in ogni cosa che fa. E poi, ama mangiare e chi di noi non vorrebbe al proprio fianco un uomo che ama il cibo??

Mason e Hannah, invece, non mi sono piaciuti granché. Mason è troppo superficiale a mio parere e Hannah è di un antipatico incredibile. Pensa solo a se stessa e non è MAI contenta per le gioie degli altri. 
E poi c'è Johnny Rainbow. Johnny è un ragazzo molto profondo, ma anche molto tormentato. E' grazie a lui se Chloe cresce e capisce cosa sia la vita. Ed è lui che a me, personalmente, ha insegnato moltissimo. Cantante di strada e guida turistica, è il ragazzo di cui tutte ci innamoreremmo se lo incontrassimo. A me è piaciuto perché lui e la sua storia mi hanno fatto capire molte cose.
Riga, Lettonia

Se avete già letto qualcosa della Simons, sicuramente conoscete già il suo modo di scrivere particolare. Il suo è uno stile che, purtroppo, non tutti riescono ad apprezzare. La narrazione ora al passato ora al presente, la quasi totale mancanza di virgolette e segni di punteggiatura prima dei dialoghi, l'alternarsi di pov in prima ed in terza persona possono risultare difficili da digerire, me ne rendo conto, però personalmente mi piace molto il suo modo di scrivere; forse, avendo già letto la sua trilogia, ero già abituata e sapevo cosa aspettarmi. Comunque io trovo che sia uno stile molto più scorrevole rispetto a quello tradizionale; in realtà non saprei neanche spiegare il perché, ma l'ho trovato veramente semplice e scorrevole.

Il romanzo è assolutamente meraviglioso. Si divide in tre parti. La prima è una sorta di introduzione ai personaggi e si svolge nel luogo dove vivono, durante le settimane prima del diploma e prima di andare in Europa. So che a molti la prima parte è sembrata lenta e inutile, ma io l'ho adorata. Forse sono strana, ma queste scene di vita quotidiana che servono, principalmente, per farci conoscere meglio i personaggi prima dell'avventura vera e propria, mi piacciono sempre tanto (questo è uno dei motivi per cui una tra le mie scrittrici preferite è Diana Gabaldon). La seconda parte, che occupa i 3/4 del libro, è quella riguardante il viaggio in Europa e la crescita interiore dei ragazzi ed è qui che succede tutto ciò che porterà alla conclusione del romanzo, nella terza parte dove vediamo i ragazzi, cresciuti e molto più maturi di prima, avere il loro lieto fine. 

Trieste
 A me è piaciuta ogni singola pagina, tanto che ho impiegato tantissimo tempo per leggerlo proprio perché non volevo che finisse e per non farlo finire leggevo pochissimo al giorno. 
Credo che sia un romanzo in grado di insegnare molte cose. E' difficile dire esattamente cosa perché, a mio parere, dipende molto dal lettore; può insegnare qualcosa di diverso ad ognuno di noi e può trasmettere emozioni differenti in base alla nostra diversa personalità. A me ha fatto capire cosa sia veramente l'amore e, soprattutto, mi ha fatto capire che la vita è una sola e non va assolutamente sprecata neanche quando pensiamo che il mondo ci stia crollando addosso, perché c'è sempre una luce in fono al tunnel, bisogna solo alzare la testa, strizzare gli occhi e andare avanti fino ad incontrarla. 

Quindi, se non lo avete ancora letto, correte a leggerlo. Se avete amato "Il cavaliere d'inverno" non potete perdervi "Una valigia piena di sogni" (titolo italiano, a mio parere, molto più azzeccato di quello originale) perché alla fine troverete una piacevolissima sorpresa riguardante proprio i protagonisti della più nota trilogia di Paullina, ma anche se non avete letto la storia di Shura e Tatiana, non perdetevi questo nuovo romanzo perché la Simons non delude mai. 





Prima di lasciarvi vorrei farvi un elenco con le città visitate dai protagonisti, così, se siete come me e volete cercare delle immagini su internet prima di leggere il romanzo per visualizzare meglio i luoghi visitati, potete farlo. Ovviamente non sono tutte le città che toccano e una di queste non riguarda direttamente i ragazzi, ma vedrete voi... ;)

- Riga, Lettonia
- Liepaja, Lettonia
- Varsavia, Polonia
- Cracovia, Polonia
- Trieste, Italia
- Tarcento, Italia
- Barcellona, Spagna





Voglio, inoltre, linkarvi la canzone più importante tra tutte quelle nominate nel romanzo... She Will Be Loved!









Spero che la recensione vi sia piaciuta e che vi abbia messo voglia di leggere il romanzo. Se lo avete letto diteci nei commenti che ne pensate? Vi è piaciuto? Cosa vi ha lasciato? 
Scrivetecelo e le recensioni più belle le pubblicheremo in una sezione del blog che apriremo apposta per voi ;)










*Ginny*

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