lunedì 30 marzo 2020

[Review Party] Recensione: È solo un cane di (dicono) La storia continua di Marina Morpurgo


Hello readers! La nostra settimana è iniziata all'insegna di mafia romance recensito dalla bravissima Susan, ma ora si cambia musica... o genere, se preferite!
Oberata da studio e lavoro, Marina Morpurgo e Blasco mi hanno regalato un paio di serate all'insegna del relax e come sempre, mi tocca ringraziare un piccolo gruppetto di scatenatissime blogger per avermi coinvolta in questo evento!

Titolo: È solo un cane (dicono) La storia continua

Autrice: Marina Morpurgo 

Casa Editrice: Astoria Edizioni

Genere: Romanzo

Data di pubblicazione: 5 marzo 2020

N° pagine: 144

Prezzo: cartaceo €14,00

Trama:
Gambassi è un paesino in Toscana, ignoto ai più. Lì è nato Blasco, cagnolone protagonista di una commovente vicenda di solidarietà umana, e a Gambassi ha trovato rifugio e salvezza – in fuga dai nazifascisti – la famiglia materna di Marina Morpurgo, la padrona di Blasco. Quando Marina mette a fuoco questa strana coincidenza inizia un bizzarro viaggio nella memoria. Qualcuno ha aiutato la sua famiglia a sopravvivere e qualcuno l’ha aiutata a salvare Blasco, qualcuno si è mostrato solidale e qualcuno no, qualcuno le ha insegnato la speranza e l’elaborazione della perdita.
Potrebbe sembrare sacrilego questo accostamento tra salvezza di un animale e salvezza di esseri umani, ma solo per coloro che non comprendono come l’amore – per un cane o per i nonni – possa scavare dentro l’animo dei solchi profondissimi. La forza dei ricordi ha spinto Morpurgo a continuare questo viaggio nella storia della sua famiglia, dove l’ombra della Shoah è stata spesso rischiarata dall’aiuto di molte brave persone e dove le coincidenze non sono mai un caso. E la seconda edizione di questo fortunato libro continua la sua opera di testimonianza.
"[...] dove ci sono dei salvatori e dei salvati, là c'è un magnete che silenziosamente e per vie imperscrutabili mi attrae."
 È solo un cane (dicono) La storia continua di Marina Morpurgo è un libro piccino, una storia breve condita da foto di famiglia e didascalie, ma in grado di fulminare con parole che sembrano scrutarti nel profondo. Non potevo iniziare questa recensione se non con una citazione che, a distanza di qualche giorno, continua a parlarmi. Perché se la Morpurgo crede alle coincidenze, un po' ci credo anche io e il suo libro, in un tempo che sembra scorrere lento, come all'interno di una bolla, mi ha richiamata più volte alla realtà, quella che ora ringrazio almeno di poter osservare da una finestra.

Sono stata attratta da È solo un cane (dicono) La storia continua alla ricerca di una storia sulla Shoah tutta italiana e mi sono imbattuta in un ancor più particolare esemplare di libro, a metà tra una saga famigliare con tanto di foto e il racconto di uno degli amori più puri che esistano, quello tra animale e padrone.

Un nesso tra cani e olocausto non sarei mai stata in grado di trovarlo, prima di aprire questo libro, ma Marina Morpurgo è stata brava a farmi capire che, in qualche modo, tutto è collegato, proprio come il suo adorato Blasco e la storia della sua famiglia, rifugiatasi in un piccolo paesino toscano per sfuggire ai campi di concentramento. Quando si dice "I casi della vita".

Da una claudicante sconfitta di un tumore, al ritorno alla vita su tre zampe, Marina Morpurgo regala ai suoi lettori uno spaccato di vita quotidiana con quello che non è mai un semplice cane, ché ché ne dica chiunque non sa cosa voglia significhi vivere con un amico peloso. Mentre un Grande Oncologo Angelico salva da morte pronosticata il cane inviato alla scrittrice (ne è sicura al 100%) dalla defunta nonna - che un male simile, ma di natura umana ha portato via -, tre delle sorelle Bassani (prozie della Morpurgo), a circa ottanta anni di distanza indietro nel tempo, riescono a fuggire dal continente, e i nonni Guido e Irma con le due figlie vengono salvati da un gruppo di suorine.
Le (dis)avventure di Blascone, raccontate con vena ironica dal duo scrittrice/cane, vengono intervallate dalla storia della famiglia Calderoni, emigrante e rifugiata, italiana, americana e, per un breve periodo di tempo, fintamente meridionale. Un tema, quello del destino degli ebrei italiani dopo le leggi razziali del 1938, che potrebbe essere ben più pesante, se non fosse per la grande capacità della Morpurgo di infondere speranza al suo racconto, sventolando lo stendardo del suo tanto amato happy ending.

È solo un cane (dicono) La storia continua è stato una lettura piacevole, una di quelle storie impossibili da non consigliare... o da regalare. In tempi simili, far felice una persona lontana con una storia così piena di speranza, potrebbe essere un gesto da non sottovalutare. Pensateci!



Recensione: “L'ombra tra di noi” di Alice Sten – Mafia Romance

Buongiorno meraviglie!
Oggi, dopo tanti sweet-romance, si torna a parlare di un bel mafia romance tutto italiano! Alice Sten e Queen Edizioni mi hanno dato modo di conoscere Joosef e Säde e il mondo oscuro di Helsinki.



Sinossi: Joosef Koski non è solo il braccio destro di Vladimir Smirnov, boss di spicco della mafia finlandese, è anche un uomo forte, schivo e attento. La sua vita è circondata da un alone di mistero, oscuro come la notte, come le ombre che lo abitano e lo rivestono. Ha molti segreti da custodire e il suo unico obiettivo è ottenere quello per cui lotta da anni: giustizia. L’incontro con Säde Salminen, una giovane donna, solare e irriverente, laureata in Lingue, intralcerà molti dei suoi piani. Le loro vite si mescoleranno e Säde, ben presto, sarà risucchiata nel buco nero che rappresenta la realtà di Joosef: dovrà lavorare come traduttrice per i meeting del boss. Nonostante le situazioni pericolose in cui sarà coinvolta e il rapporto, fatto di scontri e attrazione, che instaurerà con Joosef, Säde proverà a irrorare ogni cosa con la speranza e la luce che l’hanno sempre contraddistinta; la stessa in cui si è sempre rifugiata fin da bambina, quando, anche per lei, non tutto è stato semplice. Buio e luce sono due opposti, eppure, per sopravvivere, devono coesistere.
Ma cosa accadrà quando questi ultimi si incontreranno?
Che cosa saranno in grado di generare?

Joosef vive nell'oscurità. Vive al buio perché sa di appartenerci.
Säde ha un carico di problemi sulle spalle notevole per la sua età. Ad interrompere la sua quotidianità fatta di luce e vita è però la notizia del decesso di suo nonno. L'uomo che l'ha iniziata a tante cose in vita sua, l'uomo con il quale ha molti ricordi e che ora dovrà salutare. È così che si ritrova su un volo diretto ad Helsinki. Ed è proprio quando si trova lì che i ricordi le riempiono la testa e non si pente di essere andata in America per studiare e per lavorare e anche quando il buio la investe.
Säde si ritrova infatti, preda di un gioco di cui non sa nemmeno di farne parte. L'oscurità di Joosef vuole spegnerla, ma non è più facile che la luce di Säde riesca a puntare un faro proprio su di lui?

Non posso dirvi cosa succede nel libro, ma il contrasto e gioco di luce/ombra, ovviamente, è il punto cardine della storia.

L'avvicinamento tra i due protagonisti è graduale anche se le scintille e l'attrazione saranno fin da subito palpabili dalla lettura.
Entrambi sono coerenti e ben caratterizzati.
Säde per la sua maschera che non smette di sfoggiare nelle occasioni che lo richiedono. Una facciata da dura anche quando trema e ha paura. Qualche spiraglio si vedrà, o meglio a notarlo sarà Joosef.
Attento ad ogni passo e ad ogni smorfia di Säde.
Lui è un calcolatore, spietato e non è colui che si fa intimidire. Un protagonista tosto che seppur ha un passato e degli scorci protettivi nei riguardi di quella ragazza luminosa, riesce a mantenere la sua aura oscura.

Un mafia romance dalla firma italiana, quella di Alice Sten che non conoscevo e ho potuto apprezzare con questo lavoro.

L'autrice lancia moltissimi punti interrogativi durante la lettura e tutto quello che bisogna fare per risolverli è continuare a leggere. A mano a mano ogni nodo viene al pettine e ogni intreccio si risolverà. Mentre leggevo non sono venuti a mancare tensione, domande e curiosità che mi hanno spinto a sfogliare (metaforicamente) il kindle in modo compulsivo pur di comprendere dove sarebbe andata a parare Alice Sten.

La tensione sessuale è immediata fin da subito tra i due protagonisti e palpabile.
Le scene ben descritte e comprensibili, ma ci sono stati dei punti su cui avrei preferito un maggiore focus, ovviamente è un mio parere personale, come
Io sono il male e, se è vero che non mi temi, ti do un consiglio spassionato: comincia a farlo. 



E le tempistiche le avrei apprezzate maggiormente se fossero state gestite diversamente. Non che ci siano stati tempi morti, ma soprattutto durante l'avvicinamento dei protagonisti e della relazione, avrei scandito in maniera più sequenziale e anticipata anche gli atti fisici tra i due.
Non sono punti a sfavore questi, perché la storia mi è piaciuta, ma a fine lettura razionalmente ho pensato a queste cose.

La scrittura risulta molto veloce e scorrevole. Una lettura che vi scivolerà via tra le mani con facilità, senza che ve ne rendiate conto.
Il punto focale che mi è piaciuto più di tutto è la semplicità di comprensione tra Sade e Joosef. Quel modo di leggersi dentro senza conoscersi, quella connessione magnetica che prima ancora di approfondire la reciproca conoscenza li lega profondamente.

Se amate i mafia romance vi consiglio di leggerlo e di dare una possibilità ad un'autrice che, almeno io, non conoscevo. Una scrittrice che mi ha colpita con molti risvolti inaspettati e mi ha sorpresa con una trama fitta e ben realizzata.



Il mio voto:








martedì 24 marzo 2020

Review Party "Lotterò per te" di Gianna Gabriela

Buongiorno lettori!

Voglio presentarvi una nuova uscita edita Queen Edizioni, sto parlando del secondo libro della Bragan University series, "Lotterò per te" di Gianna Gabriela.


Trama:

Jesse Falcon ha dedicato tutta la sua vita ad un solo scopo: combattere contro l'unica cosa che gli ha tolto così tanto. Ha imparato nel modo più duro che, se vuoi realizzare qualcosa, devi farlo da solo. Tra il football, il programma di medicina e un tirocinio in ospedale, non ha tempo da perdere in qualcos'altro. La verità è che non crede che il suo cuore, guarito a malapena, possa resistere ad altro. Nonostante la determinazione però, conoscerà presto qualcuno che non solo infrangerà quella barriera, ma la farà a pezzi.

Zoe Evans è una normale studentessa del college. Ha un suo gruppo di amici, e abbastanza pettegolezzi da rendere le sue giornate interessanti. Ma il suo mondo cambia in un battito di ciglia... Un blackout e una settimana di febbre interminabile la costringono ad affrontare una battaglia per cui non è pronta. La fortuna non è proprio dalla sua parte. Avrà la forza di farcela?



 Vi avviso che questa non sarà una recensione priva di spoiler, per potervi dire come realmente la penso devo spiegarvi cos'ha influenzato il mio giudizio.

[Quindi, se siete curiosi di scoprire solo i libriccini assegnati a Lotterò per te di Gianna Gabriela, vi consiglio di scorrere velocemente alla fine di questo post!]


Questo libro mi ha lasciata un pò interdetta all'inizio, devo essere sincera. Non ero in grado di andare avanti, poi mi ha presa talmente tanto da non riuscire più a lasciarlo. 

La storia parla di una ragazza, Zoe Evans, che da normalissima studentessa della Bragan University, scopre grazie ad una febbre molto alta (spoiler) essere affetta da leucemia. La malattia cambierà ovviamente la sua vita, e nel corso del libro vedremo come Zoe affronterà questa enorme difficoltà.
Purtroppo, l'aver avuto un familiare molto malato, inizialmente mi impediva di procedere nella lettura e osservare questo personaggio alle prese con una nuova vita continuamente dentro e fuori l'ospedale e con la chemioterapia. Fortunatamente, ho poi scoperto che (a mio avviso) Zoe (spoiler) ne esce relativamento presto e la storia ritorna ad avere la Bragan come ambientazione. 

La malattia diviene quidi un elemento che continueremo a percepire in sottofondo, ma non sarà più al centro di ogni cosa, un fattore questo che può essere considerato in un duplice modo, a seconda del lettore. Per quelli che, come me, hanno un blocco su queste storie è sicuramente positivo perchè quando il focus della storia si sposta, riusciamo a continuare la lettura; altri, invece, potrebbero non apprezzare "la facilità" con la quale il personaggio principale femminile torna all'università, cercando di far andare bene e di recuperare una sorta di normalità.
A pare mio, questo libro è ricco di speranza per chiunque stia affrontando questa malattia o chi si ritrovi in situazioni simili, nelle quali speso è facile sentirsi "soli" o incompresi dal mondo che va avanti con la sua "normalità". Leggere storie come "Lotterò per te" di Gianna Gabriela è assolutamente fondamentale per credere di più in se stessi e nel futuro, anche quando sembra che non possa essercene uno.



Mi è piaciuta moltissimo Zoe come personaggio, la sua trasformazione da ragazza distrutta dalla malattia, senza speranza, a ragazza piena di vita, che crede veramente che le cose per lei possano essere migliori. Una crescita ed evoluzione che permettono di avvicinarci sempre di più a lei e ai comprenderne i sentimenti. 



Protagonista della storia, insieme a Zoe Evans,  è Jesse Falcon, giocatore di football e compagno di squadra di Colton, studente di medicina alla Bragan e, durante l'estate, tirocinante nell'ospedale dove è ricoverata Zoe. E, tra tutti i pazienti, sarà è proprio lei quella con cui entrerà più in sintonia e così, ogni scusa sarà buona per andare a trovarla e starle accanto.
Jesse è rimasto segnato dalla morte, anni prima, della sua ex ragazza, portata via dalla stessa malattia contro cui combatte Zoe, motivo che lo ha spinto a studiare oncologia, spinto dalla voglia di aiutare i malati di cancro.
In realtà, questo personaggio - benché non affetto da nulla di fisico - è talmente emotivo da lasciarsi indebolire dal passato (ancora sconvolto e bloccato dal lutto) e, allo stesso tempo, coinvolgere dagli eventi presenti, utilizzando il football come unica valvola di sfogo.

Sotto gli occhi del lettore, il rapporto tra Jesse e Zoe si evolverà in qualcosa di nuovo ed inaspettato, prima di tutto per lui. Insieme sono veramente una bellissima coppia, e se per loro non sarà facile dare un nome ai sentimenti che provano, per chiunque si trovi ad osservare lo sbocciare del rapporto, diventa palese quanto tengano l'uno all'altra. 

La penna dell'autrice è abbastanza fluida, si percepisce quanto la parte della malattia abbia pesato sulla scrittura e quindi si legge molto lentamente, ma quando Zoe torna alla Bragan e Gianna Gabriela torna nel suo ambito tradizionale di scrittura, tutto diventa più veloce. Nonostante per me sia stato molto difficile entrare in sintonia con la protagonista, ho apprezzato sempre più la loro storia e la loro crescita dei personaggi.

Mi è piaciuto moltissimo rivedere Mia e Colton, protagonisti del libro precedente, che saranno ancora al centro di altri libri della serie. Personaggio interessante è anche Emma, la compagna di stanza di Zoe, protagonista del terzo libro, appassionata di lettura e che poco si interessa di tutto il resto. Spero di apra a qualcosa di più... magari a Zack, un compagno di squadra di Jesse.

Una volta tornati alla Bragan assisteremo ad appuntamenti, uscite, partite di foodball, insomma un  ritorno alla vita normale, e sicuramente la parte che molti lettori preferiranno.

Nonostante mi abbia lasciata con l'amaro in bocca, "Lotterò per te" di Gianna Gabriela è una storia che colpisce e che lascia il segno, e per questo motivo non posso proprio non consigliarvelo!
Ho dato tre libbriccino e mezzo perchè la trama non è del tutto chiara su cosa aspettarsi dalla storia e un lettore che fa fatica a leggere di malattie importanti come questa, potrebbe sentirsi tratto in inganno, ma credetemi, dopo aver superato lo scoglio duro dei primi capitoli, diventa tutto più semplice ed apprezzabile.


Il mio voto è: 


  
Non perdetevi le altre tappe di questo Review!


Io non vedo l'ora di leggere gli altri libri della serie e voi??
Sono tutti autoconclusivi, ma non si può non volerne sapere di più sugli altri amici!




La serie " Bragan University" è composta da : 

1. L'unica per te - Mia & Colton - Recensione 
2. Lotterò per te - In uscita al 19.03.2020
 3. His Muse - Zack & Emma - 
3.5 Better with you Always - Mia & Colton - 
4. Better with you Always - Mia & Colton-




lunedì 23 marzo 2020

Recensione: “La memoria delle farfalle” di Annamaria Piscopo

Buongiorno meraviglie!
La memoria delle farfalle” è stata una mia lettura recente. Grazie all’invio della copia da parte della casa editrice Rizzoli ho potuto leggere e conoscere una penna italiana, quella di Annamaria Piscopo.
Volete sapere cosa ne penso?
Leggiamo la trama e poi la mia recensione!



Sinossi: Giulia ha sedici anni, pochi grilli per la testa e un'amica del cuore, Alice, con cui trascorre tutte le sue giornate tra la scuola e il tempo libero. Finché un giorno Alice muore sotto i suoi occhi e il mondo di Giulia va in pezzi. Una sera incontra Mattia: diciotto anni, capelli ribelli, un ragazzo dolce e semplice che nelle ore libere dal liceo lavora in un allevamento di farfalle, la sua passione. Anche lui ha subito una perdita, sua madre è morta pochi mesi prima e sta ancora cercando di ricostruire la sua vita attorno a quell'assenza. Giulia e Mattia si cercano, si innamorano, si perdono, fino al momento in cui capiscono che insieme possono essere più forti. Ma con il passare dei mesi, Giulia si rende conto che la realtà intorno a sé nasconde delle ombre. Alice aveva dei segreti e lei, forse a causa del trauma della perdita, li aveva dimenticati. Un passo alla volta, Giulia deve trovare il coraggio di affrontare il dolore, le cose non dette e quelle che ha dimenticato, arrivando a scoprire quanto può essere forte l'amore, in tutte le sue forme.



Prima di ogni cosa, ad attirarmi alla lettura è stata la copertina che trovo assolutamente meravigliosa. Rende l'idea perfettamente di ciò che sono andata poi a leggere in seguito: una confusione in testa in un momento di gioia e colori per l'età della giovinezza. Quella pressione mentale e fisica che si abbatte in momenti difficili e ci fa venire voglia di evadere con la testa fra le nuvole e lo stomaco pieno di farfalle.

"La memoria delle farfalle" è un romanzo Young adult che ci immerge nelle vite di Giulia e Mattia. Due ragazzi che hanno un passato che si trascinano dietro, sulle spalle e nella testa che si perde nei ricordi.
Giulia ha perso Alice, davanti ai suoi occhi, la sua migliore amica, e Mattia invece sua madre. Condividono un profondo dolore capace di avvicinarli e di farli sentire a casa quando sono in compagnia l'uno dell'altra.



Annamaria Piscopo è una penna italiana nuova da aggiungere ai talenti nostrani. È stata capace di raccontare momenti difficili e carichi di sofferenza con una delicatezza commovente facendomi entrare nella storia e nei suoi personaggi.

Ed è proprio questo che mi ha colpito quando ho chiuso il libro. Annamaria è riuscita a raccontarmi delle storie dentro la storia. Non mi ha lasciata con nessun punto interrogativo, ha risposto ad ogni domanda posta durante la lettura. Ho parlato di personaggi e non protagonisti per un valido motivo. Nella sinossi si legge dei due protagonisti principali, ma a tirare i fili della storia c’è la complicità di più personaggi (alcuni più rilevanti di altri).
Mi è piaciuto anche come siano stati aggiunti tutti i particolari delle farfalle che oltre ad avermi fatto apprendere tantissime cose che ignoravo, mi hanno anche trascinata nel romanzo emozionandomi e facendomi sorridere.
Si intuisce da questi piccoli dettagli quanto Annamaria abbia studiato e abbia dedicato del tempo a far quadrare la stesura del romanzo in maniera quasi maniacale, senza far mancare nulla e calibrando tutto alla perfezione. Come pezzi di un puzzle ogni cosa ritorna al suo posto insegnando tantissime cose sulle persone, sulle reazioni, sui pensieri, anche sulla rabbia che c'è e si deve affrontare dopo un lutto.
Un libro che consiglio di leggere a qualsiasi età, fin da giovanissimi, perché riesce a raccontare tantissime emozioni e a farci guardare le cose in una diversa prospettiva.

Intrecci, attrazione, amicizia, fedeltà sono tutti ingredienti che troviamo ne "La memoria delle farfalle", capaci di mantenere la mia attenzione su temi importanti senza cadere nel banale. La trama e le storie dei due protagonisti sono tessute a dovere e non ho mai perso interesse durante la lettura.

Una storia per cuori sensibili.
Se la leggi attentamente e in silenzio riesci persino a sentire quella sottile melodia scatenata dall'armonia del battito d'ali delle farfalle. 


Il mio voto:


A presto!


martedì 17 marzo 2020

Il mio rapporto con la fantacienza - BlogTour: Aurora Rising di Jay Kristoff e Amie Kaufman



Buongiorno lettori, come state? Come state passando questi giorni di quarantena? State leggendo Aurora Rising, vero? ;)
Be' io l'ho letto e amato, ecco perché oggi sono qui a partecipare a questo blogtour nel quale vi parlo del mio rapporto con la fantascienza!


Spazio, ultima frontiera. Eccovi i viaggi dell'astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale, diretta all'esplorazione di strani, nuovi mondi, alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima.

Il mio rapporto con la fantascienza? Alcuni potrebbero dire che è praticamente inesistente e probabilmente darei loro ragione, eppure... eppure ci sono quei pochi prodotti sci-fi che amo, anzi che
venero, perciò direi che più che inesistente, è in una relazione complicata.
Non sono mai stata attratta dalle opere ambientate nello spazio, e aver visto Matrix a 6 anni non ha di certo aiutato, avendolo odiato dall'inizio alla fine (maestre mie, ma potete far vedere MATRIX ad una bambina di prima elementare?). 
Per tutta la mia infanzia mi sono tenuta ben lontana da questo genere, ma durante gli anni del liceo, quando il mio animo nerd è venuto a galla e dopo aver sviluppato una passione per l'astrofisica che mi ha portato a superare la fase regionale delle olimpiadi di astronomia, ho iniziato a guardare Star Trek, la serie originale degli anni '60; ok, lo ammetto, Sheldon Cooper ha giocato un ruolo fondamentale nel convincermi ad iniziarlo, ma alla fine ne sono stata completamente rapita. Adoro il rapporto di amicizia che c'è tra Spock e KirK, e amo tutte le razze meravigliose che popolano questo universo. 
Qualche anno dopo, però, avviene l'incontro che mi aprirà il cuore alla fantascienza, ovvero quello tra me e "Una nuova speranza", il primo capolavoro di Guerre Stellari, o come è più comunemente nota, Star Wars
Con Star Wars è stato amore a prima vista; i suoi personaggi sono tra i miei preferiti del cinema, e Darth Vader è in assoluto il mio cattivo preferito. Tra l'altro, io sono una delle poche alla quale è piaciuta tanto anche l'ultima trilogia. Comunque, ho amato talmente tanto questo colosso cinematografico, che ho dovuto recuperare non solo la serie animata The Clone Wars, dove ho conosciuto il mio personaggio femminile preferito dell'intero universo starwarsiano, ovvero Ahsoka Tano (senza nulla togliere alla Principessa Leia e a Padmè), ma anche alcuni fumetti e alcuni libri, tra cui La Saga di Darth Vader, il libro su Ahsoka, Aftermath, Lost Stars ecc... ovviamente sono ben (Solo, ihihihih, battutona) lontana dall'aver letto tutto quello che fa parte del canone, ma ho intenzione di mettermi in pari, prima o poi. 
E poi, vabbè, come non citare la trilogia di Illuminae Files, scritta dai nostri amati Jay Kristoff e Amie Kaufman che con il suo stile completamente innovativo e diverso da qualsiasi libro abbia mai letto, mi ha conquistata fin dalla prima pagina. Amo Illuminae Files anche perché, oltre ad una bellissima storia, pone anche l'attenzione su alcune tematiche su cui dovremmo tutti riflettere di più, come per esempio quella etica riguardante la costruzione di una macchina pensante, un'intelligenza artificiale. 
E adesso è arrivato Aurora Rising che senza troppe pretese è ironico, divertente e ti tiene incollato alle pagine. Io non vedo l'ora di leggere il seguito, Aurora Burning, e spero che arrivi presto anche in Italia. 



Voi lo avete già letto? ;) 





Ecco le altre tappe del BlogTour:















Review Tour "C'era una volta o due" di Aya Ling edito Hope Edizioni

Buongiorno appassionati lettori! 

Tramite questo Review Tour voglio presentarvi una nuova emozionante uscita Hope Edizioni, sto parlando dell'attesissimo secondo libro della serie "Le Favole Incompiute", seguito della "Cenerentola Sbagliata", "C'era una volta o due". 

In uscita in questi giorni così difficili per noi, dove la lettura può essere sicuramente un nuovo o vecchio amico da riscoprire, non posso fare a meno di consigliarvi questa bellissima storia d'amore! 

Come per le altre due recensioni di questa serie inizio parlandovi delle due copertine a confronto, italiana e orginale. 


Sono molto simili, vengono riproposti gli stessi simboli, devo ammettere quindi che ho molto apprezzato la copertina italiana, mi spiace solo che siano stati usati dei colori molto tenui, ma oltre a questo molto molto centrata sull'originale.


Parliamo ora di questo libro, ammetto fin da subito che non mi ha colpito come i precedenti. E' stato veramente bello poter tornare ad Athelia una seconda volta insieme a Kat, riabbracciare Edward e scoprire nuove sfaccettature di questo mondo fatato, ma allo stesso tempo poco viene aggiunto per la buona riuscita del libro, rendendolo più che altro una storia di mezzo che preannuncia un finale emozionante, ma forse l'autrice poteva gestirlo meglio.

Come capite non mi ha molto emozionata....ma andiamo per ordine....

Pippi, la figlia del re dei Goblin vorrebbe tanto vedere nuovamente insieme i nostri appassionati eroi, grazie ad un patto con il fratello malvagio del re Borg, Kat viene prelevata dalla sua vita e trasportata nuovamente ad Athelia, arriverà nel momento esatto in cui il precedente libro è terminato, alla fine del suo matrimonio con Edward.

Per Katrine sono passati sette anni dagli avvenimenti del libro precedente e ha dimenticato ogni cosa, grazie ad un incantesimo di memoria fatto su di lei dalla regina dei Goblin, si gode quindi la sua vita da laureata insieme al suo ragazzo Jason con il quale sta da due anni. Si trova però catapultata ad Athelia, luogo che non conosce e che non comprende. Vedremo una Kat che nuovamente ripercorre i passi del libro precedente per riuscire a riottenere la memoria, una Kat che ama Jason e non vuole saperne di quel principe che dice di essere suo marito, insomma una situzione scomoda che ci riporterà ai momenti del primo libro quando lei non sapeva dov'era e come c'era finita. Mi è sembrato molto un ripetersi della storia, interessante ma non indispensabile per la trama. Vediamo sicuramente una sua crescita, non è più la liceale di un tempo che si lascia trasportare, è più razionale, anche quando riacquisterà la memoria le resterà comunque il dubbio sul restare o meno, insomma vediamo  un'evoluzione continua del personaggio, che non ha cambiato la sua testardaggine e che cerca sempre di aiutare gli altri al meglio delle sue possibilità, mettendosi a volte anche nei guai.

Incontriamo un Edward, per niente cambiato, in fondo sono passati pochi istanti da quando lui si era separato da Kat, vedremo il principe testardo ed innamoratissimo che è sempre stato cercare in ogni modo di conquistarla. Su certe cose mi è sembrato un adolescente arrapato innamoratissimo e mi ha fatto molto sorridere la sua gelosia e i suoi comportamenti quasi adolescenziali.

Mi è piaciuto poter rivedere Elle e Henry per scoprire come procede la loro storia d'amore e lo stesso vale per Poppy che ha appena partorito due splendidi gemelli, la vedremo nella veste di una mamma molto stanca ed affaticata ma allo stesso tempo felice. 

Ho riscoperto piacevolmente alcuni nuovi aspetti di Amelie e di Mabel, le cameriere di Kat che non la fanno mai sfigurare in nessuna occasione, ho odiato da morire Bianca e non ho sopportato la comparsa di un nuovo personaggio inaspettato. 

In fin dei conti vediamo più un'autrice focalizzata sull'ambientazione che sui personaggi in sè, vedremo l'evolversi della scuola per signorine aperta da Elle e Kat, vedremo gli effetti della legge sulle otto ore nella classe operaia che cosa comporterà, insomma questa è la parte più appassionante. 

La mano dell'autrice, un pò meno fluida della precedente crea comunque un bel romanzo, ben scritto. Leggendo alcune recensioni inglesi ho visto che una delle più grosse pecche che vanno a collegarvi  sono gli orrori/errori grammaticali, che la Hope ha cercato sicuramente di gestire al meglio. 

Mi è piaciuto comunque moltissimo e non posso non consigliarvelo perchè senza questo non arriverete a leggere il terzo che sono sicura sarà pieno di colpi di scena e molto emozionante!

Insomma non entrerà nella top ten del 2020 ma sicuramente ve lo posso consigliare!!!


Il mio voto è: 





Non perdetevi le altre tappe di questo Tour: 



La serie " Le Favole Incompiute" è composta da: 

- 1. La Cenerentola Sbagliata - Recensione
- 1.5 La Principessa di Athelia - (Novella) - Recensione 
-  2 .C'era una volta o due - In uscita il 13.03.2020
- 3. Ever After - Prossimamente
- 3.5 La Regina di Athelia ( Novella)  Prossimamente 




Io non vedo l'ora di leggere il terzo ed ultimo libro di questa serie e voi???







giovedì 12 marzo 2020

Recensione: “Il destino del nostro amore” di L.A. Casey

Buongiorno meraviglie, 
Un altro libro stand-alone per L.A. Casey che torna con "Il destino del nostro amore" per Newton Compton Editori (che ringrazio per la copia).



Trama: Erin ha sempre avuto una cotta per Ward, il migliore amico di suo fratello Tommy. Sono passati undici anni da quando lui è scomparso, spezzandole il cuore. Dimenticarlo è stato difficilissimo, ma col tempo Erin ha accettato l’idea di non rivederlo mai più. Il giorno in cui Tommy viene coinvolto in un drammatico incidente stradale, Ward ricompare all’improvviso. Le loro vite, a distanza di undici anni, non potrebbero essere più diverse: Erin fa fronte alle difficoltà destreggiandosi tra due lavori, mentre Ward è un multimilionario, proprietario di un’impresa che porta addirittura il suo nome. Ora che è tornato, desidera disperatamente farsi perdonare. Ma potrebbe essere troppo tardi. Erin infatti prova emozioni contrastanti: da un lato sente di non averlo mai davvero dimenticato, dall’altro teme che lui possa ferirla ancora. Sarà capace di capire che cosa desidera davvero?
Ward era scomparso senza lasciare traccia.
Ma ora è tornato.
E intende restare.

Ancora prima di leggere la trama de "Il destino del nostro amore" avevo deciso di leggerlo, ultimamente trovo la Casey migliorata quindi volevo capire cosa avesse in serbo questa volta, poi ho letto la trama e non ho potuto fare a meno di sorridere.
Il sorriso è durato poco però, perché già nel prologo mi sono ritrovata in lacrime. Ebbene sì, questo romanzo mi ha scatenato un vuoto nello stomaco prima per la dolcezza, poi per il dolore neanche al primo capitolo.
Penso sia stato in quel momento che ho realizzato che la Casey è maturata nella scrittura. Ha ampliato le sue trame, intensificandone i contenuti e arricchendole di particolari che mi hanno colpita fin da subito.

Conosciamo Erin quando ha undici anni e la sua sembra la vita perfetta di una famiglia da Mulino bianco. Tutto al suo posto, le risate, le battute, l'affetto dei suoi cari etc..
Tutto si stravolge con il tempo e a distanza di anni vedremo come il suo essere sia cambiato dalla vita che ha dovuto affrontare.
Ora, ha vent'anni si sente "un'adulta " e per molti versi lo è viste le responsabilità che le gravano sulle spalle.
Ad un certo punto si ritrova senza suo fratello Tommy, la persona a lei più cara in quei tempi, e Ward loro amico d'infanzia pronto a ripiombare nella sua vita.

Il romanzo è un mix tra friends to lover e hate/love.
Perché c'è una sana infantile amicizia che li lega negli anni e nel profondo, ma c'è anche tanto rancore e odio per come le strade si sono divise.

Quando sono arrivata al 10% il mio pensiero è stato che tutto sarebbe stato frettoloso, se avesse usato le sue solite dinamiche la Casey si sarebbe ritrovata a far innamorare i protagonisti velocemente. Invece mi sono dovuta ricredere, è abbastanza slow come ritmo perché ci si addentra prima nelle vite di entrambi, nelle abitudini, nella loro routine e poi si riscontrano e si scontrano ed ecco che sono arrivata al 50% senza accorgermene. Quindi sì, rispetto agli altri libri di L.A. Casey, non si avvicineranno creando scintille all'inizio della storia per poi finire con un dramma. Oh, di drammi ce ne saranno ma sono ben calibrati con l'attrazione e i sentimenti dei protagonisti.
La prima parte è comunque la mia preferita, ho trovato una profondità dei sentimenti che mi ha sorpresa e mi è piaciuto come la Casey ci sia andata con i piedi di piombo.

È stata una bella lettura che consiglio a chi ha voglia di svagare la mente per qualche ora e ama un po' di dolore, nonché anche alle amanti dei friend to lovers romance e degli hate/love.

Il mio voto:








mercoledì 11 marzo 2020

Review Party "Aurora Rising" di Jay Kristoff e Amie Kaufman




Buongiorno lettori,
Che bello! Finalmente sta arrivando in Italia uno dei libri più divertenti che abbia mai letto, ovvero Aurora Rising di Jay Kristoff ed Amie Kaufman. E io sono qui per parlarvene ;)




TRAMA

È l'anno 2380 e ai cadetti dell'ultimo anno dell'Aurora Academy sta per essere affidata la prima vera missione. L'allievo migliore della scuola, Tyler Jones, sa che, proprio in virtù della sua eccellenza, gli verrà concesso di comporre a suo piacimento la propria crew e per questo sogna già di reclutare la squadra perfetta. Peccato che, a causa del suo voler fare l'eroe a tutti i costi, come punizione gli vengano assegnati d'ufficio i cadetti scartati da tutti gli altri compagni. Il dramma è che non è nemmeno questo il problema principale di Ty, dato che, dopo aver risvegliato da un sonno che durava duecento anni Aurora Jie-Lin O'Malley, scopre che proprio lei potrebbe innescare una guerra millenaria e che, ironicamente, proprio lui e i suoi disperati compagni potrebbero essere l'ultima speranza per l'intera galassia.



Non ci posso credere che sia finito; mi mancherà un sacco questa storia, i suoi meravigliosi personaggi, l'universo creato da Jay Kristoff ed Amie Kaufman, o meglio, espanso, visto che hanno solo ampliato la nostra Via Lattea con pianeti e forme di vita completamente inventati.
Non sono mai stata un'amante dei romanzi fantascientifici, ma poi ho letto Illuminae, Gemina ed Obsidio e me ne sono completamente innamorata; potevo, quindi, non leggere Aurora Rising? Senza contare il fatto che Jay Kristoff sia uno dei miei scrittori fantasy preferiti.
Aurora Rising è un romanzo ambientato circa 1500 anni nel futuro, ed, in particolare, nello spazio: uno spazio molto più conosciuto, popolato sia da terrestri che da alieni di ogni tipo.
I nostri protagonisti sono neo-diplomati dell'Aurora Accademy, una sorta di scuola militare, situata nello spazio, che ha il compito di mettere insieme delle squadre formate da sei membri con lo scopo di garantire la pace interplanetaria. La Squad 312, però, non è una delle migliori, anzi, è formata dai cadetti che si sono posizionati ultimi in classifica, non proprio la squadra perfetta, insomma gli """sfigati""" di turno che si ritroveranno a dover affrontare qualcosa più grande di loro.
Il leader è Tyler Jones che per tutta la vita è stato il migliore in tutto, il numero uno dell'Aurora Accademy, e che, per un minuscolissimo disguido, si ritrova a saltare la prova finale, finendo, quindi, tra gli ultimi. Ty è il tipico Goldenboy, biondo, perfetto e bellissimo, ma anche molto dolce ed attento alle esigenze degli altri. Raramente si spaventa per qualcosa e non si lascia mai scoraggiare.
Al fianco di Ty, Scarlett, la sorella gemella. Lei è la diplomatica del gruppo. Conosce quasi tutte le lingue dell'universo e il suo compito è proprio quello di interagire con l'esterno e di instaurare un dialogo tra due fazioni; come dicevo prima, una diplomatica. Sarcastica e fashion, farebbe qualsiasi cosa per proteggere il fratello; ho amato il suo personaggio.
E ogni squadra che si rispetti ha un tuttofare, colui che se ne intende di tecnologia e di manutenzione della navicella spaziale; il nostro è Finian. Il mio personaggio preferito di questo libro. Fin, capelli d'argento ed occhi completamente neri, è un alieno, un Betraskan. Colpito da una malattia muscolare, Fin è costretto ad indossare una tuta speciale, una sorta di scheletro esterno che gli permette di compiere maggiori movimenti. E' brillante e geniale, e, come hanno detto gli autori, può generare campi di forza di puro cinismo; è divertente, ironico, ma decisamente uno stronzo, e questo è, probabilmente, il motivo per cui nessun altro lo ha voluto in squadra (anche se lui pensa che sia a
causa della sua malattia). IO VOGLIO PIU' FINIAN NEL SEQUEL.
Ma Fin non è l'unico alieno della nostra squadra; Kal è, infatti, un Syldrathi, una razza aliena molto simile agli elfi di Tolkien. E' il combattente del gruppo, la testa calda, un po' burbero, ma sotto sotto, capace di mostrare infinita dolcezza.
Le ultime due componenti sono Zila e Cat. La prima è una vera e propria sociopatica con la passione per le pistole e gli orecchini stravaganti. Il suo ruolo è quello di "brain", è la mente del gruppo. Ammetto che il suo personaggio mi ha incuriosito moltissimo e spero che nel prossimo libro abbia più spazio perché in questo i suoi capitoli saranno circa 4 (di cui 3 formati da 4 righe). La seconda, Cat, è il pilota. Chiamata anche Zero perché non sbaglia mai un colpo, è la migliore amica di Scarlett e Tyler. Purtroppo non è tra le mie preferite, mi è piaciuta molto nel finale, ma non mi ha fatto impazzire come personaggio.
E poi, c'è Aurora. Lei non fa parte della squadra, non è una neo-diplomata; è solo una ragazza che si è svegliata da un sonno criogenico dopo più di 200 anni, e che si ritrova a possedere un potere più grande di lei.
E se i personaggi, tutti stupendi, ben caratterizzati e divertenti, non vi hanno ancora convinto, sappiate che in questo romanzo c'è una cospirazione interplanetaria, un mistero da decifrare, e un'avventura intergalattica che vi toglierà il sonno, talmente forte sarà la vostra curiosità. Io non ho capito niente fino al terzultimo capitolo e tante cose sono ancora da spiegare.
Ho adorato Aurora Rising perché mi ha fatto appassionare, mi ha tenuta incollata alle pagine, mi ha fatto innamorare dei suoi personaggi, mi ha fatto provare un po' di inquietudine, mi ha affascinato e mi ha fatto ridere come solo un libro di Jay Kristoff ed Amie Kaufman sa fare.
E' una storia molto leggera, perfetta per staccare dalla quotidianità, quindi corrette a leggerlo.


Voto:






Vi lascio, qui, la recensione della trilogia Illuminae FilesRECENSIONE 
E anche il link all'intervista che ho fatto a Jay Kristoff a Milano: INTERVISTA 



Ecco gli altri blog partecipanti e le date delle loro recensioni ;) 










martedì 10 marzo 2020

[Review Party] Recensione: L'Arte de Il Trono di Spade di Deborah Riley e Jody Revenson


Hello readers! Speriamo ci stiate leggendo dai vostri comodi divani, o da postazioni di lavoro sicure, e ci auguriamo che vi siate muniti di carta e penna perché cavalcheremo l'onda dello #stayathomeandread suggerendovi tantissime letture. Ricordate:

SÌ ALLA QUARANTENA
NO ALLA NOIA

Questo sarà il nostro motto, almeno per un po', quindi siete pronti a scoprire una freschissima uscita tardata Oscar Mondadori?!


E se GiòSnò è ready, tocca esserlo anche a voi GOT fans perché questa recensione la dedichiamo al mondo de IL TRONO DI SPADE, o meglio, al suo dietro le quinte!

Titolo: L'arte de Il Trono di Spade

Autore: Deborah Riley, Jody Revenson

Casa editrice: Oscar Mondadori

Genere: libro fotografico

Data di pubblicazione: 10 marzo 2020

N° di pagine: 432

Prezzo: 50,00€

Trama:
Fin dalla prima stagione, nel 2011, "Il Trono di Spade" è diventato velocemente uno degli spettacoli televisivi più popolari e di maggior successo mai creati, celebre per gli sconvolgenti colpi di scena, per la produzione attenta al dettaglio e per la scenografia rigorosa. "L'arte de Il Trono di Spade" presenta, in un volume dall'ampio formato, una cronaca visiva con i dipinti dettagliati, gli schizzi, le piante e gli alzati, la grafica e i progetti creati da vari artisti per portare a vivere sullo schermo i mondi di Westeros, Essos e oltre. Gli appassionati riconosceranno i momenti più emozionanti, gli ampi scenari, e i personaggi più amati della serie cult. Questo libro mostra una moltitudine di immagini e opere artistiche da tutte le otto stagioni. Prefazione di Gemma Jackson. Premessa di David Benioff e D. B. Weiss.



Ho trascorso giorni a sfogliare questo libro in digitale (grazie alla copia ARC della Mondadori) come fosse un cartaceo da poter stringere tra le mani. Un libro fotografico in digitale rende lo stesso? Ebbene sì, miei cari scettici, avere in anteprima questo libro mi ha permesso di soffermarmi su particolari fotografici che la mia vista da talpa non avrebbe potuto cogliere, con un unico risultato: un'enorme voglia di rivedere TUTTA la serie di The Game of Thrones. Sì, anche l'ultima stagione... ma solo per spirito di tv series addicted.

Dopo una premessa simile, capirete che L'arte de Il Trono di Spade si rivolge prima di tutto allo stuolo di fan di quello che è stato un vero fenomeno, e che voi amiate più la saga letteraria, o abbiate solo visto la serie televisiva, poco importa. Questo libro è un piccolo gioiellino da possedere a tutti costi!


Prima di lasciare che siano le immagini a farlo, gli scrittori e sceneggiatori David Benioff D. B. Weiss aprono i loro cuori ai lettori, raccontando delle emozioni che un set, o meglio i vari set, di una grande produzione come quella de Il Trono di Spade, lasciano; mentre Gemma Jackson e Deborah Riley si soffermano su cosa significhi e che mole di lavoro comporti progettare tali set.

Poi immagini, bozzetti, studi grafichi e tutto ciò che ha portato dall'idea alla nascita di un mondo intero che per tanti è sinonimo di casa. Il titolo non mente, "L'arte de Il Trono di Spade" trasuda potenza artistica da ogni pagina, da ogni foto che permette al lettore di immergersi nella costruzione di quelle che per l'immaginario colletivo sono ormai più che semplici scenografie.


Di art work simili avevo già la libreria piena grazie ad Harry Potter, ma come si fa a dire di no ad un libro che è incanta senza ver bisogno di tante parole? E in circa QUATTROCENTO pagine!



Per oggi, la nostra proposta di lettura prevede draghi di carta e inquietanti lande rocciose e se continuaterete a seguirci, movimenteremo i vostri giorni con nuove e allettanti proposte!