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martedì 12 maggio 2020

Review Party: "Solo_A Star Wars story" di Mur Lafferty


Hello readers! Pronti a fare un viaggio in una galassia lontana lontana?
Dal 1979, data in cui è apparso per la prima volta sul grande schermo, il personaggio principale della prima recensione di oggi ha fatto una vera e propria strage di cuori, complice anche l'essere stato interpretato per anni dall'affascinante Harris Ford e, nel 2018, da un più giovane Alden Ehrenreich che - unpopular opinion - in questo ruolo ha poco da invidiare al big actor che lo ha preceduto.

Qualcosa mi dice che avete ormai capito di chi stiamo parlando!
Per il primo Review Party della giornata, vi recensiremo
SOLO - A Star Wars story
di Mur Lafferty

Titolo: Solo - A Star Wars story

Aurtore: Mur Lafferty

Casa editrice: Mondadori

Genere: Fantascienza

Data di pubblicazione: 12 maggio 2020

N° pagine: 300

Trama:
Da decenni Han Solo è uno dei personaggi più amati dai fan di "Star Wars". Ma chi era prima di incrociare la strada dei cavalieri Jedi? Quali avventure lo hanno portato fino alla taverna dello spazioporto di Mos Eisley? Il giovane Han è un sognatore: sogna di innalzarsi nello spazio al timone di una nave stellare e di lasciarsi alle spalle la patria, Corellia, uno sporco pianeta industriale, e una vita di povertà e crimine, agli ordini della sinistra Lady Proxima e della sua brutale banda. Può contare unicamente sulla sua ragazza, Qi'ra, e sulla sua fortuna. Quando perde entrambe, non gli resta che unirsi all'Impero, nel disperato tentativo di trovare una nave per tornare a salvare Qi'ra. Ma la Marina Imperiale non fa per lui: diserta e si tuffa in un losco mondo popolato da contrabbandieri, giocatori d'azzardo e truffatori. È qui che conosce l'affascinante e astuto Lando Calrissian; inizia un'improbabile amicizia con un irascibile wookiee di nome Chewbecca; e vede per la prima volta il Millennium Falcon. Il resto è ormai leggenda.

È il 2015 quando davanti agli occhi della platea inerme, il villian della nuova trilogia di Star Wars uccide - per sbaglio o meno, sta a voi decidere quale teoria seguire - uno dei personaggi più amati di questa saha: l'ex contrabbandiere Han Solo. Ad arginare le lacrime degli spettatori, nel 2018, ci pensa Ron Howard con "Solo: A Star Wars Story", secondo film della Star Wars Antology che, con un salto - questa volta a ritroso - nel tempo racconta le origini di uno dei personaggi più amati della galassia.


Han Solo è un personaggio che viene dal basso, dal fondo della società, e ciò spiega il desiderio di riscatto insito nel preferire una navicella e la galassia alla terra ferma. Belloccio, spavaldo e astuto, grazie ad una serie di circostanze si ritroverà invischiato con la criminalità dei cieli, alla quale è difficile sfuggire.

La versione "cartacea" della storia di Han Solo, scritta da Mur Lafferty, non ha nulla di diverso dalla sua trasposizione cinematografica e allora cosa dovrebbe spingervi a leggere questo libro e non fermarvi semplicemente al film?
Se ambientazioni e volti sono facilmente immaginabili proprio grazie alla pellicola, Mur Lafferty regala al lettore una storia decisamente più completa e appassionante, ricca di dettagli su vicende e relazioni che il film lascia solo intuire. Il sogno di ogni lettore appassionato anche di cinema in pratica!
Leggere cosa abbia spinto Qi'ra verso Drayden o capire quanto davvero fosse profondo il legame tra Han e Chewbecca o ritrovare un'altra figura amata dai fan di questa saga, Lando Calrissian, è un piacere dedicato tutto ai lettori che con pazienza, vanno oltre le barriere del "Però in questo caso mi sa che è meglio il film".

Da appassionata di Guerre stellari, non avere in libreria "Solo - A Star Wars story" di Mur Lafferty sarebbe davvero un disonore... ma se non avete mai visto questa saga o letto i suoi fumetti?
È sempre il momento giusto per iniziare, specialmente da una storia così ben scritta! Arrivati alla parola "Fine" vi sarà impossibile non cadere ai piedi di un personaggio che, dietro la spavalderia, nasconde una storia di riscatto e coraggio, ricca di avventura e con un grande insegnamento da dare: sono le scelte a caratterizzare il nostro destino.

Purtoppo, come sempre mi succede quando sono entusiasta di un libro, ho utilizzato ben poche parole per convincervi che la sua lettura ne vale la pena, ma - fan di Star Wars o meno - forse vi fidate di più dei nostri libriccini, giusto?

Giudizio sintetico per "Solo - A Star Wars story" di Mur Lafferty:



martedì 17 marzo 2020

Il mio rapporto con la fantacienza - BlogTour: Aurora Rising di Jay Kristoff e Amie Kaufman



Buongiorno lettori, come state? Come state passando questi giorni di quarantena? State leggendo Aurora Rising, vero? ;)
Be' io l'ho letto e amato, ecco perché oggi sono qui a partecipare a questo blogtour nel quale vi parlo del mio rapporto con la fantascienza!


Spazio, ultima frontiera. Eccovi i viaggi dell'astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale, diretta all'esplorazione di strani, nuovi mondi, alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima.

Il mio rapporto con la fantascienza? Alcuni potrebbero dire che è praticamente inesistente e probabilmente darei loro ragione, eppure... eppure ci sono quei pochi prodotti sci-fi che amo, anzi che
venero, perciò direi che più che inesistente, è in una relazione complicata.
Non sono mai stata attratta dalle opere ambientate nello spazio, e aver visto Matrix a 6 anni non ha di certo aiutato, avendolo odiato dall'inizio alla fine (maestre mie, ma potete far vedere MATRIX ad una bambina di prima elementare?). 
Per tutta la mia infanzia mi sono tenuta ben lontana da questo genere, ma durante gli anni del liceo, quando il mio animo nerd è venuto a galla e dopo aver sviluppato una passione per l'astrofisica che mi ha portato a superare la fase regionale delle olimpiadi di astronomia, ho iniziato a guardare Star Trek, la serie originale degli anni '60; ok, lo ammetto, Sheldon Cooper ha giocato un ruolo fondamentale nel convincermi ad iniziarlo, ma alla fine ne sono stata completamente rapita. Adoro il rapporto di amicizia che c'è tra Spock e KirK, e amo tutte le razze meravigliose che popolano questo universo. 
Qualche anno dopo, però, avviene l'incontro che mi aprirà il cuore alla fantascienza, ovvero quello tra me e "Una nuova speranza", il primo capolavoro di Guerre Stellari, o come è più comunemente nota, Star Wars
Con Star Wars è stato amore a prima vista; i suoi personaggi sono tra i miei preferiti del cinema, e Darth Vader è in assoluto il mio cattivo preferito. Tra l'altro, io sono una delle poche alla quale è piaciuta tanto anche l'ultima trilogia. Comunque, ho amato talmente tanto questo colosso cinematografico, che ho dovuto recuperare non solo la serie animata The Clone Wars, dove ho conosciuto il mio personaggio femminile preferito dell'intero universo starwarsiano, ovvero Ahsoka Tano (senza nulla togliere alla Principessa Leia e a Padmè), ma anche alcuni fumetti e alcuni libri, tra cui La Saga di Darth Vader, il libro su Ahsoka, Aftermath, Lost Stars ecc... ovviamente sono ben (Solo, ihihihih, battutona) lontana dall'aver letto tutto quello che fa parte del canone, ma ho intenzione di mettermi in pari, prima o poi. 
E poi, vabbè, come non citare la trilogia di Illuminae Files, scritta dai nostri amati Jay Kristoff e Amie Kaufman che con il suo stile completamente innovativo e diverso da qualsiasi libro abbia mai letto, mi ha conquistata fin dalla prima pagina. Amo Illuminae Files anche perché, oltre ad una bellissima storia, pone anche l'attenzione su alcune tematiche su cui dovremmo tutti riflettere di più, come per esempio quella etica riguardante la costruzione di una macchina pensante, un'intelligenza artificiale. 
E adesso è arrivato Aurora Rising che senza troppe pretese è ironico, divertente e ti tiene incollato alle pagine. Io non vedo l'ora di leggere il seguito, Aurora Burning, e spero che arrivi presto anche in Italia. 



Voi lo avete già letto? ;) 





Ecco le altre tappe del BlogTour:















giovedì 11 ottobre 2018

Review Party "La buia discesa di Elisabeth Frankenstein" di Kiersten White: un nuovo volto di un classico della fantascienza!

Buon pomeriggio lettori! 
Oggi ospitiamo il review party de 
"La buia discesa di Elizabeth Frankestein" di Kiersten White  e io sono a dir poco emozionata!
Ringrazio tantissimo la Harper Collins per la possibilità di leggere in anteprima questo meraviglioso romanzo.


Trama :


La piccola Elizabeth Lavenza non mangiava un pasto decente da giorni e le sue braccia erano coperte di lividi quando il giudice Frankenstein l’ha portata via dall’orfanotrofio e da una vita di maltrattamenti perché diventasse la compagna di giochi di suo figlio Victor, un ragazzino cupo e solitario che aveva tutto, tranne che un amico. Victor era la sua salvezza, l’occasione per sottrarsi alla miseria, e da quel giorno Elizabeth, decisa a non lasciarsi sfuggire l’opportunità di cambiare in meglio la propria esistenza, ha fatto tutto ciò che era in suo potere per rendersi indispensabile. E ci è riuscita: la famiglia Frankenstein l’ha accolta, le ha dato una casa, un letto caldo in cui dormire, buon cibo e vestiti bellissimi. Lei e Victor sono diventati inseparabili. Ma quella nuova, meravigliosa vita ha un prezzo. Con il passare degli anni, Elizabeth ha dovuto imparare a convivere con il temperamento violento di Victor, ad accontentare ogni suo capriccio, ad assecondarlo nei suoi vizi. Perché dietro gli occhioni azzurri e il sorriso dolce si nasconde in realtà il cuore calcolatore di una giovane donna decisa a sopravvivere a qualunque costo… anche quando il mondo che credeva di conoscere sprofonda nelle tenebre.


Recensione:

Chi non conosce la famosa storia del dottor Victor Frankenstein e del suo mostro? 

Il racconto di Mary Shelley, nato da una semplice scommessa tra amici, è diventato un classico della fantascienza in grado di appassionare il mondo intero. Un romanzo forte e d’impatto, le cui tematiche mi hanno sempre intrigato e al tempo stesso spaventata. Fin dove è disposto a spingersi l’uomo per diventare padrone e creatore unico della vita? Amo queste riflessioni, soprattutto se legate alla tecnologia, quindi quando ho letto di un retelling di questo grande classico, non mi sono tirata indietro. Vorrei rassicurare i dubbiosi: per esperienza personale, alcune rielaborazioni possono regalare letture veramente piacevoli. In realtà, La buia discesa di Elizabeth Frankestein non è una  semplice rilettura della storia di Frankestein in chiave moderna, bensì una storia parallela a quella che già conosciamo, raccontata dal punto di vista tutto al femminile.
Adottata in tenera età da Madame Frankenstein, Elizabeth Lavenza comprende subito da cosa dipenderà la sua sopravvivenza: calmare l’animo inquieto di Victor. La fanciulla è un personaggio diretto e schietto; sa che per ottenere quello che vuole, protezione e una vita lontana dalla miseria, deve usare le armi che la vita ha messo a sua disposizione: intelletto e bellezza. Elizabeth cresce al fianco di Victor, assecondando inconsapevolmente il suo lato bestiale e diventandone medicina personale contro la rabbia. Cosa farebbe lontano dalla sua medicina il figlio maggiore dei Frankenstein?
Di questa protagonista femminile ho apprezzato tutte le sfumature. Elizabeth non è la classica ragazza dolce ed innocente, è arguta, intelligente, e in certi momenti, arriva a comportarsi anche in modo “meschino”. Un personaggio inusuale, che rompe lo schema della quieta fanciulla non conscia della realtà che la circonda, che lascia al protagonista maschile il compito di far evolvere la storia. Elizabeth diventa parte fondamentale nella vicenda del mostro e in quella di Victor, riscrivendone le sorti nell'ombra.

Anche Victor è un personaggio interessante e in grado di affascinare. Sin da bambino la sua mente è curiosa e perspicace, ma in modo… sbagliato. Quando a causa della stessa malattia che gli aveva già portato via la madre, rischia di dire addio per sempre alla sua “amata”, la follia prende possesso della sua mente. Victor si rivela essere un personaggio crudo, violento, calcolatore che mostra uno dei lati più tremendi dell’amore deviato, quello del possesso. Elizabeth appartiene a lui e solo a lui, e nemmeno la morte sarà in grado di strappargliela via. Perseguendo questa concezione deviata di amore, dà vita alla famosa creatura che poi egli stesso definisce un abominio. Ma chi è il vero mostro? La creatura o l’uomo che ha sfidato la morte pensando di portela vincere? Ed Elizabeth, di fronte a tutto questo, cosa deciderà di fare? 

Sono rimasta sbalordita dalla capacità dell’autrice Kiersten White di riscrivere una storia parallela alla più famosa, ma non meno convincente e avvincente. Una rilettura che non vuole in alcun modo sostituirsi alla precedente, ma solo ampliarla. Un progetto ambizioso senza dubbio, ma decisamente ben riuscito. Una nuova prospettiva della vicenda di Shelley, nella quale la protagonista lotta per se stessa e per la sua vita, rimanendo incastrata nella follia del suo salvatore.
La scrittura della White è intrigante, dinamica, in grado di coinvolgere a tal punto, da farmi terminare, o meglio, divorare il romanzo in un unico pomeriggio. Perché tutti conosciamo il finale dell'esperimento di Victor e del suo mostro, ma Elizabeth? Qual è stato il suo ruolo in questa storia?

Il mio voto è: 

Mi raccomando non perdetevi le altre recensioni! 

Jane

martedì 2 ottobre 2018

10 racconti tra il fantasy e il fantascientifico: "Incantesimi nelle vie delle memoria" di Giuseppe Gallato

«[…] Siamo anime in costante divenire, fatte di sangue e memoria. Siamo un ineffabile viaggio, immerso nell’eterno Etere del tempo. Siamo il frutto delle passioni, dei desideri e delle volontà che al rintocco di ogni alba lottano contro un passato, un presente e un futuro che non ci appartengono. Siamo la mera illusione di un tempo senza tempo non estraneo alla morte, che annichilisce la dimensione dell’io, e al contempo ricrea in noi l’ambizione dell’ordine, nel suo perpetuo mutare».


Genere: Fantasy/ Fantascientifico
Pagine: 152

Trama:

Quando la notte spegne i riflettori della coscienza razionale, la mente è libera di condurci dove il nostro Sé più autentico, la nostra natura, può vagare per rigenerarsi. Ma questa rinascita non è un processo facile o scontato: è invece un viaggio epico in cui non mancano pericoli e ambiguità. È il significato alla base dei racconti di Giuseppe Gallato, storie dalle trame insidiose come il caleidoscopio dei sentieri dell'animo umano, che oscillano senza sosta tra le pulsioni più buie e le passioni più pure; storie che si sviluppano sul margine sottile di quella linea astrale-onirica dove condizionamenti psicologici, esperienze di vita e paure si fondono a vari livelli. Un confine inscindibile tra reale e irreale, mai nettamente distinto, che spesso rischia di disorientarci, ingannarci, confonderci.


Incantesimi nelle vie della memoria è una raccolta di racconti di genere fantasy e sci-fi che tratta del tema del sogno e del suo rapporto con la realtà materiale. I dieci racconti di cui è composta la raccolta sono ambientati in mondi immaginari e in scenari futuribili, i personaggi a volte ritornano nelle varie storie con ruoli diversi e il nucleo centrale della narrazione, l’onirismo in tutte le sue manifestazioni, è trattato prendendo spunto non solo dai generi di appartenenza ma anche dall’horror e dal noir. Il risultato è un’opera omogenea e ben articolata, in cui perdersi ed emozionarsi e anche spaventarsi. Il tutto percorso da interessanti riflessioni filosofiche che soddisfano anche i lettori più raffinati.


Che ne pensate cari lettori? 
Io sono rimasta molto colpita, infatti a breve ne inizierò la lettura! 
Quindi lettori: stay tunned !

Jane

giovedì 23 agosto 2018

Il diario di Jane: una riflessione sulla tecnologia con "L'invenzione di Morel" di Adolfo Bioy Casares.

Buongiorno cari lettori ! Quello di oggi è un post un pochino diverso dal solito. Non si tratta infatti di una recensione, ma di una presentazione e una riflessione sul romanzo fantascientifico scritto da Adolfo Bioy Casares, ovvero “L’invenzione di Morel”.

Il romanzo racconta la storia di un fuggitivo di cui, per tutto lo scritto non si conoscerà mai il nome, che, condannato (a detta sua) ingiustamente all’ergastolo, decide di rifugiarsi su un’isola avvolta nel mistero. Su di essa infatti sono tante le leggende, la più terribile narra che vi sia un terribile virus che stermina chiunque si avvicini alla terra. Nonostante tutto, il fuggitivo decide di partire lo stesso e sull’isola trova qualcosa di inaspettato: una specie di villaggio disabitato adibito a una vita più che modesta. Però, contro ogni previsione, sull’isola arrivano dei turisti che portano non poco scompiglio al nostro fuggitivo. Tramite un diario, scopriamo come il nostro protagonista, da prima spaventato e infastidito, decida, per amore, di mettere a repentaglio la propria sicurezza e di uscire allo scoperto. Si innamora infatti di una donna, Faustin che, però, si comporta in modo strano, come se non percepisse la presenza del fuggitivo. Non importa quanto si faccia vedere, quanto parli e addirittura quanto gridi, Faustine sembra non notarlo. Piano, piano il protagonista si accorge che non è solo la donna amata a non vederlo, ma anche tutti gli altri turisti. Inoltre, un altro inquietante fatto sembra caratterizzare quelle persone, la ripetizione meccanica e ciclica delle conversazioni e dei movimenti. Il fuggitivo scoprirà, poi, il segreto dei quelle persone: il professore presente nella comitiva, Morel, tramite una sua invenzione ha registrato per una settimana i suoi compagni di viaggio e ha reso il loro corpo immortale. Le persone sono dunque delle riproduzioni fittizie, ferme per sempre in paradiso inarrestabile se non tramite lo spegnimento delle macchine. Tuttavia l’immortalità ha un prezzo; i turisti infatti sono ormai da tempo morti. Il protagonista dunque, una volta compreso che si è innamorato di un’immagine e che la vera Faustine ormai non esiste più, prende una decisione drastica: si registrerà e interagirà con i personaggi in modo da diventare anche lui immortale e passare l’eternità con quelle persone. 

Inutile dire che questo volume mi ha sconvolta. Probabilmente molti di voi lettori non lo sanno, ma i miei studi universitari del triennio vertono sulla tecnologia e l’impatto che quest’ultima ha avuto sulla civiltà moderna. Leggere questo romanzo, dunque, mi ha smosso non poche riflessioni. Nel mio bagaglio di studi sono stati numerosissimi gli autori che hanno parlato della riproducibilità tecnica, dell’impatto tecnologico sull’uomo e delle sue implicazioni, e questo, quindi, sarebbe un discorso senza fine. Per cui mi limiterò a esporvi quello che il romanzo, avendo appunto questo bagaglio di conoscenze alle spalle, mi ha suscitato. 

L’autore, nel 1940, ha immaginato un momento in cui l’umanità fosse in grado di raggiungere l’immortalità fisica. Fermare il tempo per sempre e riprodurre un intera settimana all’infinito, in un moto perpetuo. Come davanti a dei fantocci, il protagonista si trova inizialmente spiazzato da questa realtà. Ma nel momento in cui gli si presenta la possibilità di vivere in eterno, decide di compiere anche lui quel drammatico passo senza tenere conto, o forse volutamente ignorando, un quesito fondamentale: e l’anima in tutto ciò? Quello creato da Morel è un paradiso terrestre che però non tiene conto della componente dell’anima, la parte inafferrabile che costituisce l’essere umano. Non si può parlare di vera e piena immortalità se non sono presenti l’anima e l’intelletto. Ha dunque senso diventare immortali solo nel corpo? 

Altro punto chiave che mi ha fatto riflettere è il raccapricciante amore del protagonista verso una figura artificiale. 
Azuma Hikari, la moglie ologramma giapponese.
Il fuggitivo si innamora della riproduzione, non della Faustine reale. Un quesito sorge spontaneo: esisterà un momento in cui l’umanità si innamorerà di artifici invece che persone? Per quanto mi riguarda l’umanità è già arrivata a questo punto, seppur non in maniera così drastica. Basta pensare a quante persone si innamorano di personaggi televisivi, che, sì, sono persone reali, ma non è da loro che veniamo rapiti, bensì dalla loro trasposizione (e interpretazione). A conti fatti ci innamoriamo di una persona che di fatto non esiste, se non per il suo corpo. O ancora più calzante è l’esempio del fenomeno giapponese del Gatebox, un hub casalingo per single. Una vera e propria moglie olografica, in grado di darti il buongiorno, accompagnarti nella giornata e esprimere vocalmente il proprio amore. 

Che senso avranno dunque le interazioni umane se si possono bypassare tutti gli aspetti spiacevoli delle persone ricorrendo a degli artifici? Già nelle realtà quotidiane vi sono realtà artificiali che non necessitano di rapporto umano, come nel caso delle risposte automatiche grazie ai computer ecc. I robot, gli artifici tecnologici fino a che punto arriveranno a sostituire le persone? 



L’’invenzione di Morel è un libro che ti porta inevitabilmente a riflettere e a prendere coscienza dell’impatto sempre più vincolante che la tecnologia sta avendo sulla nostra vita quotidiana. 

Ci tengo a sottolineare che con questo post volevo esporvi quello che il romanzo mi ha suscitato e i pensieri che mi vorticavano nella mente una volta conclusa la lettura, ma non era assolutamente volto a dare un qualsivoglia tipo giudizio, positivo o negativo, sulla tecnologia e i suoi effetti.

Jane

venerdì 29 luglio 2016

Sulle orme di "Hunger Games" e "The Walking Dead" il romanzo di Sandro Ristori e Roberto Galofaro!


Pagine: 288
Genere: Fantascienza, Thriller
Prezzo ebook: 2,99€
Data di uscita: 30 luglio 2016

Trama:

Londra, 2057. Attentati, scontri a fuoco, esplosioni e rapimenti sconvolgono la città. Nessuno è più al sicuro. A trent’anni dalla Grande Epidemia che ha decimato la popolazione mondiale, chi controlla la salute controlla il mondo. E quell’uomo è Richard Stuart Sanderson, a capo della Life, la multinazionale medica più influente del pianeta. Per sconfiggere per sempre la paura delle malattie, Sanderson ha intenzione di realizzare una rivoluzione genetica. Un’utopia che finalmente sta per realizzarsi. Non tutti però sono d’accordo con i metodi autoritari della Life. Un gruppo di uomini e donne ribelli si è stretto intorno al dottor John Knox, un tempo braccio destro di Sanderson. Cosa può fare un semplice uomo, costretto alla clandestinità, contro la potenza di un organismo che dispone del pieno consenso dei governi? Niente, dice la ragione. Combattere fino alla morte, dice il coraggio.
All’uscita da uno dei Controlli Sanitari Obbligatori, il destino di Tom Becker si scontra con quello di Louise, una ribelle. Una pistola puntata alla tempia, e la storia sarà scritta di nuovo: alle prime luci dell’alba, su Londra si accenderà la rivolta.

Io amo i thriller fantascientifici e voi?!

Jane

mercoledì 27 luglio 2016

Avete voglia di un bel Thriller fantascientifico? "L'alba della rivolta" fa decisamente al caso vostro


Pagine: 288
Prezzo ebook: 2,99€
Genere: Fantascientifico, Thriller
Data di uscita: 30 Luglio 2016

Trama:

Londra, 2057. Attentati, scontri a fuoco, esplosioni e rapimenti sconvolgono la città. Nessuno è più al sicuro. A trent’anni dalla Grande Epidemia che ha decimato la popolazione mondiale, chi controlla la salute controlla il mondo. E quell’uomo è Richard Stuart Sanderson, a capo della Life, la multinazionale medica più influente del pianeta. Per sconfiggere per sempre la paura delle malattie, Sanderson ha intenzione di realizzare una rivoluzione genetica. Un’utopia che finalmente sta per realizzarsi. Non tutti però sono d’accordo con i metodi autoritari della Life. Un gruppo di uomini e donne ribelli si è stretto intorno al dottor John Knox, un tempo braccio destro di Sanderson. Cosa può fare un semplice uomo, costretto alla clandestinità, contro la potenza di un organismo che dispone del pieno consenso dei governi? Niente, dice la ragione. Combattere fino alla morte, dice il coraggio.
All’uscita da uno dei Controlli Sanitari Obbligatori, il destino di Tom Becker si scontra con quello di Louise, una ribelle. Una pistola puntata alla tempia, e la storia sarà scritta di nuovo: alle prime luci dell’alba, su Londra si accenderà la rivolta.

Come sapete non è proprio il mio genere! Ma sarei proprio curiosa di sapere cosa ne pensate!!

Jane

giovedì 10 dicembre 2015

Anteprima "Maximum Ride: Forever" di James Patterson

Autore: James Patterson
Casa editrice: Nord
Genere: Fantascienza
Prezzo: € 9,99 (ebook)
Data d'uscita: 21 Aprile 2016
Pagine: 408


Trama:
Una nuova minaccia incombe su Maximum Ride…
Per mesi, Max e il suo stormo sono rimasti nascosti su un'isola del Pacifico, al riparo dalla serie di catastrofi naturali che si è abbattuta su tutto il pianeta. Tuttavia, quando un'improvvisa e violenta eruzione vulcanica li costringe ad abbandonare il loro rifugio, si trovano di fronte uno scenario ancora peggiore di quanto non si fossero immaginati: le città sono ridotte a cumuli di macerie, gran parte della popolazione è stata sterminata e i pochi superstiti sono pronti a tutto pur di accaparrarsi le poche risorse disponibili. Ma qual è stata la causa di tutto ciò? Chi ha scatenato l'apocalisse? Mentre il resto del gruppo vorrebbe solo ricominciare daccapo, Max ha bisogno di risposte. Perciò decide di partire anche da sola, senza sapere che in questo modo si sta consegnando nella mani di un nemico potentissimo, che ha un unico obiettivo: eliminare per sempre l'esperimento Maximum Ride…




Che ne dite, lettori? Vi piace?
Ditecelo nei commenti!


Katniss.