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venerdì 6 settembre 2019

Review Party | Recensione: "L'Opale perduto" di Lauren Kate


Hello readers! Volevamo esser certe di trovarvi in pigiama - o quasi, vista l'ora - pronti ad una serata di totale relax in vista del week-end, per trascinarvi a fare un po' di baldoria... virtuale... dalla comoda poltrona sulla quale, speriamo, ci stiate leggendo...


Magari non indossiamo coloratissimi cappellini, non suoniamo trombette e non abbiamo le mani immerse in enormi ciotole di chips, ma quando sentiamo REVIEW PARTY sappiamo che è giunta l'ora di fare festa nel modo migliore che un lettore conosce: RECENSIONE!

Questa sera viaggeremo fino ad una splendida Venezia di inizio Settecento * Venice mon amour *, insieme alla contesissima Lauren Kate - qui a "I libri: il mio passato, il mio presente e il mio futuro" la adoriamo praticamente tutte - e ringraziamo la casa editrice Rizzoli, per averci fornito il biglietto in anteprima!

Titolo: L'opale Perduto 

Autore: Lauren Kate

Genere: Historical Romance

Casa Editrice: Rizzoli

N° pagine: 352

Prezzo: € 18,00 cartaceo -  € 9,99 ebook

Data di pubblicazione: 3 Settembre 2019

TRAMA:
È una cupa notte di dicembre del 1725, Venezia è stretta nella morsa dell'inverno. Violetta, cinque anni, si è rifugiata nella soffitta dell'istituto per trovatelli noto come Ospedale degli Incurabili, dove vive. Oltre il vetro gelido di una finestra, con la sua bambola stretta al petto, sente il canto soave di una donna, giù in strada, e la vede abbandonare un bambino nella ruota. Dieci anni dopo, in quella stessa soffitta piena di vecchi indumenti e violini rotti dove lei continua a sognare una vita libera, Violetta incontra Mino. Violinista dell'ala maschile dell'orfanotrofio e primo essere umano capace di farle intravedere, attraverso il soffio suggestivo della musica, un orizzonte di speranza. Ma questa inaspettata magia ancora non basta: troppo urgente è il desiderio di Violetta di diventare una cantante, e potrebbe essere un desiderio maledetto...

Eccoci arrivati al momento clou della festa: la RECENSIONE... e non avete idea di quanto sia difficile non scadere nel banale quando uno scrittore non ha fallito miseramente.
Ci aspettavamo grandi cose da Lauren Kate, grandi cose... e - personalissima opinione - la Kate ha risposto con una storia ancora più grande del previsto.
Se con la saga di Fallen era uscita allo scoperto e con Teadrop aveva confermato il suo talento, in "L'opale perduto" Lauren Kate compie un cambio di rotta decisamente apprezzato.

Essendo un blog spoiler-free, confessiamo che è stato difficilissimo buttar giù queste righe senza privarvi del brivido della prima lettura, ma una cosa dobbiamo dirla: 
se siete deboli di cuore, correte a comprare una confezione maxi di clinex perché vi servirà, e entro la fine del libro, probabilmente avrete pronunciato un numero di "OH NO!" che nemmeno immaginavate possibile. Perché se ne "L'opale perduto" - a proposito signora casa editrice Rizzoli, why mettere in mezzo il maledetto opale nel titolo, why?! - Lauren Kate ha deciso un cambio genere, certo non ha abbandonato la sua tendenza a far agognare fino all'ultima pagina il lettore, nella speranza di un meritato lieto fine. Al contrario!
Ma che Violetta e Mino fossero orfani, già doveva dirla lunga...

Non vorremmo farvi un riassunto del riassunto della trama, avrete potuto leggere da voi che la quinta scenica del romanzo è l'Ospedale degli Incurabili - in effetti, ambientare una storia  in un posto del genere, non prometteva gioia e confetti - ma decisamente sorprende quanto traspaia dalla storia l'amore della Kate per la città di Venezia. Le descrizioni della città che ospita Mino e Violetta sono fedeli a tal punto da diventare vivide. La settecentesca Serenissima della scrittrice si materializza nella mente del lettore pagina dopo pagina, divenendo un luogo quasi tangibile anche per chi l'avesse solo vista in cartolina.

Con una Venezia sullo sfondo, che all'occorrenza può trasformarsi in un immaginifico posto d'evasione, i due protagonisti - tra un salto temporale e l'altro - lottano per corregge l'infausto destino che hanno avuto in sorte. Chi riesce meglio nell'impresa? Se ve lo dicessimo saremmo di parte, ma possiamo confessarvi che la volubilità di un certo personaggio principale femminile ci ha fatto saltare i nervi...
...Violetta, carissima Violetta, è stato un piacerissimo averti conosciuta. Davvero. NO.
Ma potremmo considerare questa caratteristica della ragazza come una forte caratterizzazione del personaggio e quindi, un plauso alla Kate

Traspare Venezia, traspaiono la tristezza e il senso di oppressione della condizione di orfani di Violetta e Mino, traspare la maturità stilistica raggiunta da Lauren Kate con "L'opale perduto", grazie ad una scrittura quanto mai scorrevole, in grado di smuovere nel lettore un ventaglio di emozioni.

Questo ci porta a rispondere alla domanda che, siamo sicure, vi sia sorta ora: se dovete leggere "L'opale perduto"? Assolutamente.
E se non vi fidate di noi... almeno fidate dei libriccini!


E consegnandovi questi cinque libri, vi spegniamo le luci e vi diamo la buona notte readers!





giovedì 6 aprile 2017

Recensione "Io sono buio (And I Darken)" di Kiersten White

Buon pomeriggio miei cari! Finalmente sono riuscita a finire questo romanzo e non posso trattenermi dal parlarvene! Si tratta di "Io sono buio" di Kiersten White.


 
 
 
TRAMA

È fredda, è spietata, è vendicativa. È la figlia di Vlad Dracul.


Una principessa non dovrebbe essere brutale. Ma Lada, figlia di Vlad Dracul, è diversa da ogni altra: affamata di potere fin da piccola, preferisce la lotta e i coltelli alle bambole. L’esatto contrario del fratello Radu, dolce, bellissimo e delicato come un bocciolo di rosa. Quando i due vengono lasciati in ostaggio dal padre, ancora bambini, al sultano dell’Impero Ottomano – prigionieri di un sovrano crudele e sottomessi a una cultura completamente diversa dalla propria – Lada inizia a progettare la sua spietata vendetta. Mentre la ragazza si prepara a combattere, il figlio del sultano Mehmed si mette tra lei e il fratello, spingendoli a diventare rivali. E in questo triangolo avvelenato forze potenti tendono gli animi: desideri di riscatto, gelosie tremende e un’ambizione sfrenata. Avvolta in un vortice di passioni turbinose, Lada si troverà di fronte alla scelta più difficile: portare a termine il suo piano o arrendersi all’unico nemico che forse non è in grado di sconfiggere, l’amore.
 
 
 
RECENSIONE
 
Lada Dragwyla
Sicuramente molti di voi conosceranno già Kiersten White per la sua trilogia sulle fate, Paranormalmente, che però era rivolta ad un pubblico più giovane rispetto a questo romanzo; io mi aspettavo di trovare la stessa Kiersten White e, invece, ne ho trovata una molto più matura. Questo romanzo, Io sono buio, è stata una lettura veramente molto bella, ma ho faticato a finirlo a causa del rapporto di amore-odio che ho avuto con esso. La protagonista è Lada Dragwyla, figlia di Vlad II di Valacchia. Lada è la versione femminile di Vlad III di Valacchia, più comunemente noto come Conte Dracula, l'impalatore. Ebbene sì, con questo romanzo, l'autrice, ha voluto rischiare il tutto per tutto cambiando sesso ad un personaggio divenuto ormai più che famoso. Devo dire che questa visione di Dracula-donna non mi è dispiaciuta affatto. Lada è una protagonista forte e indipendente; ama la guerra e la battaglia più di ogni altra cosa e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. E' un'eroina con i fiocchi, anche se, mi spiace ammetterlo, non sempre mi sono trovata d'accordo con i suoi comportamenti. Spesso e volentieri le sue decisioni e le sue spiegazioni mi sono sembrate ridicole ed egoiste. Ho apprezzato questo personaggio, ma non l'ho amato come tante altre lettrici hanno fatto. Spero di cambiare idea con il prossimo romanzo. Il
Radu il Bello.
Draculesti che ho amato infinitamente è stato Radu, fratello di Lada, passato alla storia come Radu il Bello. E' stato veramente un personaggio affascinante! Forse non ha la forza di Lada, ma ha una capacità di linguaggio e una talmente bella presenza che potrebbe piegare un intero impero solo con le parole. Mi è piaciuto tantissimo perché l'ho trovato a me molto affine. E, infine, c'è Mehemed, figlio del sultano dell'Impero Ottomano, Murad, e conosciuto come Maometto il Conquistatore. Anche lui un bellissimo personaggio che però, come Lada, ho apprezzato, ma non amato. Questi i tre protagonisti; ci sono tanti altri personaggi, ma sarebbero troppi da elencare. Ciò che più mi è piaciuto di questo romanzo è la descrizione dell'Impero Ottomano e della religione islamica. Io sono sempre stata affascinata dall'oriente e dalla Turchia in particolare (Istanbul, per me, è la città più bella del mondo) e le descrizioni della White mi hanno fatto respirare quell'aria magica e piena di calore tipica dell'oriente. Era proprio come essere lì, in quelle terre.
Un punto sul quale volevo dire due parole è il seguente: il romanzo in questione NON è un fantasy. Quando l'ho comprato era esposto nel reparto dei fantasy nonostante non lo sia affatto. Si tratta in tutto e per tutto di un romanzo storico per giovani-adulti. La storia narrata corrisponde al vero, l'unica differenza è il sesso di Lada e, ovviamente, i rapporti tra i tre personaggi sono stati quasi del tutto inventati, ma come testimonia la storia, Vlad e Radu sono veramente stati mandati, dal padre, nelle terre dell'Impero Ottomano e hanno veramente stretto rapporti con Maometto II. Anche molti altri personaggi sono realmente esistiti e hanno veramente vissuto ciò che l'autrice ci narra. Quindi non fatevi ingannare.
Ma passiamo al punto più critico, al motivo per cui ho impiegato quasi un mese a finire questo romanzo; lo stile di Kiersten White non è male, molto semplice per essere un romanzo storico, ma comunque in grado di calarti all'interno delle atmosfere descritte. Anche la componente romantica non ha mai guastato; è presente in misura perfetta, né troppa né troppo poca. L'unica cosa che ha sbagliato la White è stata la caratterizzazione dei personaggi o, meglio, i personaggi sono molto ben caratterizzati, ma Kiersten non è stata in grado di farmi immedesimare in uno di questi. Non saprei neanche spiegare il perché, so solo che ci ho provato, ma non ci sono riuscita. Solitamente è raro che non ci riesca, ma questa volta è stato proprio difficile. Forse la narrazione in prima persona avrebbe aiutato molto (anche se questo non vuol dire niente; con George Martin mi immedesimo in ognuno dei personaggi narratori), non saprei. Spero comunque che migliori un po' nel secondo romanzo che, tra l'altro, non vedo l'ora che esca!
In sostanza, il libro mi è piaciuto molto. Non è un capolavoro, forse anche perché è il primo di una serie, ma si lascia leggere molto volentieri. La storia di Lada, Radu e Mehemed è interessante e appassionante; ve lo consiglio moltissimo, a maggior ragione se vi interessa saperne di più riguardo una parte della storia che solitamente, in Italia, non viene studiata nelle scuole.
 
 
 
VOTO:
 
 






Voi avete già letto questo bellissimo romanzo?? Che ne pensate? Vi è piaciuto? ;)






*Ginny*

domenica 6 marzo 2016

Anteprima "La custode dell'ambra" di Freda Lightfoot


 
 
 
Titolo: La custode dell'ambra
Autore: Freda Lightfoot
Casa Editrice: AmazonCrossing
Genere: Narrativa/Storico
Prezzo: 4,99
Pagine: 412
Data di pubblicazione: 5 Aprile 2016
 
 
TRAMA

Ambientato sullo sfondo della Russia rivoluzionaria, La custode dell’ambra è una travolgente storia di gelosia e vendetta, riconciliazione e perdono.
Nell'Inghilterra degli Anni Sessanta, nel Lake District, la giovane Abbie Myers fa ritorno a casa dopo aver saputo della morte della madre. Da molti anni in cattivi rapporti con i membri della sua turbolenta famiglia, scopre sgomenta che imputano a lei la colpa della tragedia.
Determinata a saperne di più sul passato di sua madre, Abbie si rivolge alla sua adorata nonna Millie alla ricerca di risposte. L'anziana donna le racconta il proprio passato, e Abbie si lascia trasportare nell'impero russo del 1911, con la sua magnificenza, e si lascia ammaliare dai racconti della vita di sua nonna come bambinaia e dalle vicende della rivoluzione che esplose in quel periodo.
Mentre cerca di riconciliarsi con la sua famiglia e di assicurare un futuro a lei e a sua figlia, Abbie si accorge che le ripercussioni degli eventi del passato minacciano di distruggere la fragile pace che sta cercando di creare.
 
 
 
 
 
 
 
Lo leggerete?? A me attira molto!
 
 
 
 
 
 
*Ginny*

domenica 28 febbraio 2016

Recensione "L'altra donna del re" di Philippa Gregory

Buonasera ragazzi! Come procedono le vostre letture? Le mie alla grande, fin'ora non sono stata delusa da nessun libro ;)
Ed oggi eccovi la recensione della mia ultima lettura!


 
 
 
TRAMA
 
Maria Bolena, la sorella più piccola e meno famosa della sfortunata Anna, racconta quindici anni della sua vita alla corte di Enrico VIII d'Inghilterra. Moglie a dodici anni, a quattordici diventa l'amante del re, sposato alla cattolica Caterina d'Aragona, e gli dà subito due figli, una femmina e un maschio. Intanto, dietro le quinte, ci sono gli intrighi di palazzo e i giochi senza scrupoli del padre, del fratello George che costringeranno Maria a mettersi da parte e cedere ad Anna il posto nel cuore del re. E per la Storia sarà solo la secondogenita, l'altra Bolena.
 


 
RECENSIONE
 
libro assolutamente stupendo! Sapevo già che Philippa Gregory sarebbe stata una garanzia di bellezza, ma solo ora capisco perché questo romanzo è considerato il suo capolavoro.
È un libro che si legge tutto d'un fiato; pieno di amore, rivalità, odio/invidia, intrighi di corte, festeggiamenti e anche di un po' di erotismo. Le atmosfere sono scintillanti ed incalzanti e la corte di Enrico VIII ci delizierà in modo irreparabile. Ovviamente certe cose sono state abbastanza romanzate, ma credo che sia normale quando si scrive un romanzo a sfondo storico; e questo libro non vuole assolutamente essere una biografia, bensì vuole narrarci non solo i fatti nudi e crudi, ma anche (e soprattutto) i sentimenti e le dinamiche tra i vari personaggi.
Ci viene mostrata la storia, che noi già conosciamo grazie ai libri di storia, attraverso gli occhi di un personaggio spesso e volentieri lasciato in disparte e dimenticato, Maria Bolena, sorella della più celebre Anna Bolena, che per circa sei anni ebbe una relazione adulterina con Enrico VIII, divenendo la favorita del re, prima che la sorella gettasse ombra su di le conquistando, a sua volta, il cuore di Vostra Maestà e divenendo non solo regina, ma anche madre della più grande sovrana che l'Inghilterra ebbe mai avuto, Elisabetta I, la regina vergine.
 
Maria Bolena

Io ho adorato il personaggio di Maria Bolena; questa bambina che a soli 12 viene fatta sposare e a 14 anni costretta, dal padre e dallo zio, a spingersi tra le braccia del re nonostante avesse un marito e fosse affezionatissima alla regina Caterina. Una fanciulla che non fa altro che cercare l'amore vero, ma si trova sempre incastrata nei piani della sua famiglia. Molti dicono che Maria sia una stupida lagna, ma a me è sembrata solo una ragazza estremamente buona e ingenua, vittima dell'ambizione e della cattiveria dei suoi familiari. Debole da un certo punto di vista; troppo debole di fronte all'enorme forza della sorella che però continua ad amare anche senza ricevere mai una bella parola o un gesto carino. Nonostante ciò Maria matura moltissimo e, pur mantenendo quel misto di purezza e bontà, riesce a prendere in mano la sua vita e decidere da sé cosa è meglio per la sua persona! Per questo alla fine l'ho ammirata.
Anna Bolena

Con Anna, invece, ho un rapporto del tipo odi et amo. Non la tollero assolutamente perché è soltanto una bambina capricciosa che batte i piedi per terra per ottenere quello che vuole. Per lei nella vita esiste solo una cosa: l'ambizione. E non importa se per raggiungere i suoi scopi dovrà fare cose terribili e inimmaginabili, lei sarà disposte a farle anche a discapito della sorella e del fratello. Anna Bolena è la cattiveria pura in questo romanzo. A me fa paura l'intensità della sua antipatia/invidia verso Maria; è un sentimento che non si dovrebbe mai provare per una sorella. Lei non fa altro che trattarla male, metterla in ombra... Nessuno può fare un complimento a Maria che lei subito interviene oscurandola, ad esempio! A lei non importa di niente se non di se stessa e del raggiungimento del suo scopo e chi la intralcia fa una brutta fine. È un'ingrata e un'irriconoscente. La sua famiglia fa di tutto per lei, per metterla sul trono come (vuole lei), ma da Anna l'unica cosa che riceve in cambio è essere trattata e calpestata come fosse fango. D'altra parte ammiro il coraggio, la forza e la determinazione con cui Anna persegue il suo scopo. Non si arrende davanti a niente, riesce a superare qualsiasi ostacolo anche nei momenti peggiori e solo alla fine, quando non ha più niente e nessuno a cui aggrapparsi, cade, ma non senza aver raggiunto il suo obiettivo iniziale e cioè la corona.
Mi è piaciuto molto leggere del rapporto, non sempre roseo (anzi, quasi mai) tra le due sorelle, protagoniste indiscusse di questa storia.
 
George Bolena

Un personaggio che mi è piaciuto moltissimo è George Bolena, il fratello maggiore di Anna e Maria. È un personaggio intrigante e affascinante; divertente e spiritoso, sempre con la battuta pronta e sempre pronto ad aiutare le sue sorelle.
 
 
Enrico VIII

Enrico VIII è descritto come un grande re! Capace di prendere decisioni con il pugno di ferro... Solo una cosa non ho apprezzato molto: quando Anna fa i capricci e batte i piedi adirata, Enrico si trasforma in uno zerbino e fa qualsiasi cosa lei chieda facendoci domandare se sia davvero questo il sovrano che ha messo in dubbio, per la prima volta, l'autorità del papa e che ha piegato l'Inghilterra a suo volere.

Lo stile della Gregory è semplice, ma al contempo raffinato. Prima di leggere il romanzo pensavo fosse abbastanza complicato e pomposo, ma mi sono dovuta ricredere, lo ammetto. È davvero scorrevolissimo, ma allo stesso tempo è assolutamente adatto ad una corte del sedicesimo secolo. Non è banale come quello di molti YA di oggi per fortuna.
La storia è raccontata in modo divino e ci tiene incollati al libro per tutte le 600 pagine! È narrata in maniera talmente deliziosa ed incalzante da renderci sempre più curiosi, capitolo dopo capitolo. Parte dal 1521, quando la giovanissima Maria viene spinta tra le braccia di Enrico, fino ad arrivare al 1536, anno in cui Anna Bolena perde la testa. Ed è bellissimo immergersi in queste pagine e attraversare questi 15 anni; vedere come i personaggi cambiano e come cambiano i loro desideri.
La caratterizzazione dei personaggi è curata nel minimo dettaglio, senza tralasciare nessuno, neanche quelli minori e meno importanti.
Io, da quando vidi la serie TV "The Tudors", sono attratta irrimediabilmente da questo periodo della storia inglese e la Gregory mi ha assolutamente soddisfatta! Ho provato amore, felicità e antipatia nel leggere queste pagine e alla fine, nonostante sapessi già come sarebbe andata a finire e nonostante per tutto il libro non volevo far altro che scagliare qualcosa contro Anna, la lacrimuccia è scesa lo stesso!
Philippa Gregory
Vorrei spendere ancora due parole per quel che riguarda la versione italiana del libro. Il titolo in originale è "The other Boleyn Girl" che in italiano è stato reso con "L'altra donna del re". Secondo me questo titolo, seppur è vero che Maria sia stata l'altra donna del re, non è del tutto preciso perché comunque lei è stata la favorita di Enrico per soli sei anni. Il libro ricopre un arco temporale di 15 anni, di conseguenza il titolo si rifà a neanche metà del periodo narrato. A mio parere sarebbe stato più carino e più pertinente tradurre letteralmente con "L'altra donna/ragazza Bolena" o più semplicemente con "L'altra Bolena". Ma questo è solo un mio parere.
Una cosa che ho trovato davvero pesante sono gli infiniti errori di battitura. Ora, capisco che errare humanum est e che comunque sono errori che non compromettono la normale comprensione della lettura (di solito si tratta di articoli non coordinati in genere e numero con il sostantivo, oppure manca qualche lettera in una parola ecc), ma uno va bene, due anche, tre ci possono stare, però qui sono davvero troppi e dopo un po' iniziano a diventare pesanti. Spero sia un difetto solo della mia copia perché mi dispiacerebbe molto se una storia così bella fosse rovinata da degli errori che si potrebbero benissimo evitare. E soprattutto spero che non ce ne siano negli altri romanzi della Gregory perché sarebbe davvero un peccato.

Io consiglio tantissimo questo libro anche a chi non è un amante della storia. Io, se escludiamo questo periodo particolare dei Tudor, non lo sono assolutamente eppure la Gregory riuscirebbe a farmi amare pure la lista della spesa. Non vedo l'ora di leggere gli altri romanzi della saga!
 
 
Mio voto:
 
 





La serie "Tudors Court"
 
1) L'altra donna del re
2) Il giullare della regina
3) L'amante della regina vergine
4) Caterina, la prima moglie
5) L'eredità della regina
6) L'altra regina
7) Three sisters, three queens (Agosto 2016 in UK)
 
 
 
 
 
 
Voi avete mai letto qualcosa della Gregory?? Vi piace come scrittrice? :)
 
 
 
 
 
 
*Ginny*

giovedì 5 novembre 2015

Anteprima USA "DA VINCI'S TIGER" di L.M. Elliott

L. M. Elliott omaggia Leonardo Da Vinci e il Rinascimento italiano con una storia ispirata alla realtà: "Da Vinci's Tiger", nella quale Ginevra Benci - il cui ritratto è l'unico lavoro di Da Vinci, in mostra permanente in America - prende vita.


Titolo originale: Da Vinci's Tiger
Autore: L. M. Elliott
Editore: Katherine Tegen Books
Genere: Historical Fiction
Data di uscita: USA 11 novembre 2015
Lingua: Inglese
N. pagine: 304
Disponibile in versione: Kindle, E-pub, E-book, Cartaceo
Prezzo: $ 11.49 - $ 17.99
Acquistabile on Amazon
  Trama:
Lo giovane e bellissima Ginevra, figlia di un nobile casato, vorrebbe condividere la sua poesia ed entrare ed prendere parte al fermento artisco che è il Rinascimento fiorentino, ma è intrappolata da un matrimonio combinato in una società maschilista. 
L'arrivo del carismatico ambasciatore veneziano, Bernardo Bembo, la introduce in un affascinante circolo di artisti, filosofi e mecenati. Bembo sceglie Ginevra come sua musa platonica e ne commissiona un suo ritratto al giovane Leonardo Da Vinci. Posando per il brillante pittore, pian piano si instaura tra loro una connessione intima, che solo Ginevra inizia a comprendere. 
In un mondo ricco di arte sublime, che nasconde al suo interno i pericoli di mortali faide politiche, Ginevra fronteggerà molte sfide per scoprire la sua voce e la sua compagnia artistica - e trovare l'amore.
 
Come ci racconta la prima copertina di questo libro, Ginevra Benci è stata un'artista, una musa... una rivoluzionaria del Rinascimento. L. M. Elliott ci fa scopire un personaggio forte ed emblematico. Da Vinci's Tiger è un libro da non perdere!
Virginia

domenica 11 ottobre 2015

Anteprima straniera "NEWT'S EMERALD" di Garth Nix

Ecco un libro che vi riporterà nell'epoca Regency, un romanzo full of charming, gonne vaporose e Sir in bombetta. Jane Austen e Georgette Heryer rivivono nel nuovo libro di Garth Nix "Newt's Emerald".


Titolo originale: Newt's Emerald
Autore: Garth Nix
Editore: Katherine Tegen Books
Genere: Historical Fiction, Romance, Fantasy
Data di uscita: 13 ottobre 2015
Lingua: Inglese
N. pagine: 304
Disponibile in versione: Kindle, E-pub, E-book, Cartaceo
Prezzo: $ 9.60 - $18.99
Acquistabile on Amazon and HarperCollinsPublishers 
Rating on Goodreads
Trama:
Nel giorno del suo diciottesimo compleanno, Lady Truthful, per gli amici "Newt", erediterà il prezioso tesoro di famiglia: il  Diamante Newington, una scintillante gemma a forma di cuore che dona a chiunque lo indossi, poteri magici.
Quando, in una notte tempestosa, il diamante sparisce, decidendo di travertirsi da uomo, la giovane Newts parte alla sua ricerca. Celata sotto un travestimento che nessuna ragazza di buona famiglia avrebbe mai indossato, incontra il Maggiore Harnett che, credendo di aver a che fare con un vero uomo, offre i suoi servigi per aiutarla a ritrovare il Diamante. Mentre Newt e il suo ignaro alleato intraprenderanno una pericolosissima avventura contro le forze del male, la ragazza si accorgerà di essere preda di qualcos'altro: una segreta battaglia col suo cuore.


E-book cover illustration by Kali Ciesemaier

Cari Regencylovers questo libro ha proprio il sapore di un romance old style: non è la solita storia ambientata ai giorni nostri, non sono i soliti personaggi alle prese con i problemi della vita quotidiana. La protagonista è una vera eroina austeniana e la storia ha quel pizzico di magia che farebbere appassionare anche gli amanti del genere fantasy.

Oltre ad essere un romanzo sui generis,  la versione in e-book presenta una cover particolarissima, e alcune illutrazioni della bravissima Kali Ciesemier, piccole chicche che renderanno Newt's Emerald un libro ancor più prezioso! 
...ma le novità on finiscono qui! Oltre ad aggiungere e seguire la bravissima Kali su social-networks come Tumblr and Twitter, potrete aquistare il poster dedicato al libro proprio QUI!
Virginia



Newt's Emerald poster