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lunedì 22 gennaio 2018

"Senza far rumore", il romanzo introspettivo di Riccardo Castiglioni

Buongiorno lettori, 

Riccardo Castiglioni ci racconta che, nel suo romanzo "Senza far rumore" edito La Ponga Edizioni, al di là della vicenda “gialla”, che alla fine è solo un pretesto, il libro ha anche una dimensione introspettiva. Racconta infatti la vita di Antonio, mite e complicato insegnante ormai in pensione, e ne indaga l’indole e le (poche) amicizie.



Pagine: 272
Costo: 3,99 euro

Trama: Una vita senza far rumore quella di Antonio, anziano insegnante di Liceo ormai in pensione.
Vissuta in sordina, senza correre rischi.
Fin quando conosce online una giovane studentessa universitaria, Claudia, appassionata di libri come lui.
Un banale equivoco interrompe la loro amicizia.
Ma quando dal passato di Antonio riemerge un’ombra maligna pronta a ghermire proprio Claudia, Antonio sarà costretto a prendere una decisione ed agire per la prima volta nella sua vita.



Estratto: Il Professore era stupito: era la prima volta da tempo che la signora passava a trovarlo. «Buonasera» rispose, appoggiando sul tavolino la copia consunta del romanzo di Ignazio Silone che tante volte aveva letto in classe.
«Ho cotto i dolcetti di marzapane» disse lei «e siccome che Manuele sta ancora a dieta ho penZato di portartene qualcuno.»
«La ringrazio, Mammà; sempre troppo gentile» si schermì lui. Era scattato in piedi in segno di rispetto, come la madre gli aveva insegnato.
«Vuole accomodarsi?»
Nel cortile regnava una quiete surreale. Tutti erano fuori casa: quel pomeriggio anche l’anziana vedova del piccolo appartamento a fianco era andata a trovare i nipotini. Se non altro pensò il Professore nessuno farà domande strane su chi è venuto a farmi visita.
«Volentieri, Antonio; grazie. Pigliami una sedia che qui fuori si sta bene. Che leggevi?»
«Il segreto di Luca, Mammà. La storia di un uomo che si lascia condannare all’ergastolo pur di non confessare il suo amore, ricambiato ma impossibile, per una donna sposata.»
Gli occhi grigioverdi della donna, che anche se sbiaditi con l’età le illuminavano ancora il viso di una luce giovanile nonostante le profonde rughe che lo solcavano, lo scrutarono. Mammà non era una donna acculturata, ma la sua prontezza di spirito era indubbia. Affondò il colpo.
«Una storia di donne, insomma.»
Abbozzò un sorriso e restò in silenzio.
«Possiamo definirla così» nicchiò il Professore. Temeva già di dover prestare il fianco a una delle tante battute scostumate. «Le porto qualcosa da bere? Del vino?»
Mammà non dava segno di ascoltarlo: rigirava il romanzo tra le mani, sfogliandolo. Recitò ad alta voce una frase che lui aveva sottolineato. «La passione infelice, nell'assenza dell'oggetto amato, si nutre del pensiero di esso.» Si soffermò di nuovo, poi a bruciapelo disse: «Credo che pure tu ti nutri da tempo di penZieri d’amore, Antonio. Sei sempre svagato, e quando vieni a casa nostra non mangi quasi più.»
Il Professore non replicò. Come poteva essersi fatta quell’idea?
«Andiamo, Antonio; puoi raccontarmelo. È come se fossi il mio figlioccio. Hai incontrato una donna, vero? È da mo’ che l’ho capito. A differenza di Manuele, ma quello è di tufo. All’inizio mi parevi felice; ora invece ti vedo triste. È successo qualcosa?»


Susan.

martedì 10 ottobre 2017

Review Party: "Armonia Finale" di Hendrik R. Rose


Buongiorno lettori! 
Quest'oggi partecipiamo al Review Party di Armonia finale di Hendrik R. Rose, un romanzo fantasy/distopico edito da La Ponga Edizioni, che ringrazio per avermi dato la possibilità di leggere questo libro.


Autore: Hendrik R. Rose 
Titolo: Armonia finale 
ISBN: 9788897823636 
Data di pubblicazione: 14 Ottobre 2017 
Pagine: 486 
Prezzo Cartaceo: 23.00€ 
Prezzo Ebook: 4.99€ 
Collana: Tanto è Fantasy 

Trama:
Gli elfi sono tra noi, loro malgrado. In un futuro prossimo e dolorosamente simile al presente, una razza mitica quanto misteriosa è uscita allo scoperto solo per ritrovarsi oppressa vittima del razzismo degli umani. Rinchiusi in quartieri ghetto ai margini della società, gli elfi si ritroveranno sull’orlo dello sterminio totale, uccisi da ciò a cui un tempo erano più legati: la bellezza. Il loro destino è nelle mani di Elhand, riluttante leader di una rivolta sul punto di scoppiare.

L'uomo che non ha musica dentro di sé
e non è commosso dall'accordo di dolci suoni,
è incline ai tradimenti, agli stratagemmi e ai profitti;
i moti del suo spirito sono tristi come la notte,
e i suoi effetti bui come l'Erebo:
non fidatevi di un uomo simile.
William Shakespeare
Il mercante di Venezia

Recensione:


Se ci sono delle creature che ho sempre adorato in letteratura, questi sono gli elfi, ed è stata questa passione a farmi incuriosire riguardo ad Armonia finale, a farmi avere tante aspettative e tante idee basate sulle conoscenze che finora avevo di questa particolare razza. E la cosa forse più bella di questo romanzo è stato proprio trovare una caratterizzazione in parte diversa di ciò che amavo, particolari che all'inizio mi hanno fatto un po' storcere il naso, ma che poi si sono rivelati assolutamente perfetti e in sintonia con l'ambientazione descritta. E' un romanzo molto interessante anche per la tematica che viene affrontata, l'allontanamento di chi è diverso, la difficoltà di accettare chi ha delle caratteristiche differenti, la paura dell'altro al punto da relegarlo in un'area ad hoc, come un tempo veniva fatto nei ghetti.
La storia si svolge interamente nella capitale immaginaria di San Vicente, in un futuro dove la paura del diverso è all'ordine del giorno, al punto da aver creato un'intera area circondata da mura alta dove far vivere gli elfi: il Distretto 50. Ed è attorno a questo timore che si sviluppano gli eventi, a partire dall'odio e dal desiderio di potere covato dagli uomini, i quali diventano artefici di un piano di sterminio contro quella stirpe diversa. Una condanna che ha fatto perdere loro l'essenza stessa della stirpe cui appartengono, quelle sfumature di perfezione e di profondità che si è soliti incontrare nei libri, ma non ha fatto smarrire in loro il desiderio di essere liberi, di essere accettati.



E poi il vostro sistema ci ha inglobato, ma non nel modo che credevamo noi. Pensavamo a una specie di integrazione e invece ci avete privato della libertà, ci avete reso servi, avete annientato la nostra cultura. Il degrado in cui ci avete costretto a vivere ci ha fatto abbracciare le vostre consuetudini e abbandonare le nostre, ci siamo inariditi proprio come voi. Eravamo portati per l'arte come per la musica, ma ora di questo talento non resta più nulla, si è estinto. Viviamo in un mondo dove regna solo uno sterile ed eterno silenzio che ha coperto ogni cosa come fosse una nebbia solida, pesante.
Mi hanno colpito molto i personaggi, sono riusciti ad affascinarmi, seppur non abbia provato un vero e proprio coinvolgimento con loro che mi ha fatto vivere appieno quello che stavano affrontando, anche a livello emotivo. Tutti però sono stati descritti in maniera impeccabile, ognuno aveva i suoi pregi, i suoi difetti, il suo passato che influiva inevitabilmente nelle scelte del presente. Tra tutti credo di aver apprezzato maggiormente Wallace Flynn, il detective di polizia che ha sempre cercato di trovare una risposta alle misteriose morti all'interno del Distretto 50, nonostante non fosse la sua gente e gli stessi elfi lo trattassero con diffidenza. Mi è piaciuta la sua umanità, il suo avere a cuore l'altro e il suo lavoro.
Elhand Amdir Celebrindal, l'elfo protagonista, mi ha colpito per la sua bellezza, sia esteriore che caratteriale, per il fascino che trasmetteva nell'incarnare alla perfezione la sua stirpe, nei punti di forza, ma anche nelle debolezze. Inutile dire che l'ho adorato nel suo romanticismo insolito e nel suo mettersi a guida della ribellione. Ariel Scott l'ho vissuta un po' come l'inevitabile personaggio femminile che andava inserito per mettere una nota romantica. O meglio, all'inizio del romanzo mi aveva anche colpito e affascinato nel suo essere un medico di frontiera quasi, disposta a mettersi nei guai pur di aiutare e medicare chi era ferito, anche se questo era un elfo. Un fascino che poi è un po' sfumato nel proseguire della storia, con qualche punta di emozione insieme ad Elhand e al modo particolare di quest'ultimo di vivere l'amore e le relazioni, cadendo invece con l'introduzione di altri due possibili infatuati di lei. A dirla tutta, ho apprezzato molto di più il legame che si era creato tra Wally e Sybil, l'elfa che aveva perso per prima il marito in modo misterioso.



Una menzione va assolutamente poi a due personaggi che ho adorato verso l'ultima parte del romanzo: lo Shanghainese e Behemot. Il primo, nonostante la sua fama negativa e il suo legame con la droga, mi ha sorpreso in modo inaspettato e piacevole con l'evolversi degli eventi, e il secondo ha dimostrato come certi legami di amicizia e di fratellanza non vengono distrutti nemmeno dal tempo e dalla lontananza.
La narrazione all'inizio ha fatto un po' fatica a coinvolgermi, al punto che mi sono quasi dovuta impormi di andare avanti nella lettura, ma forse questo era anche dettato da un mio periodo di profonda stanchezza. Man mano che si entra nel vivo mi sono sentita più attratta dalla vicenda, al punto da prendere in mano l'e-reader non appena ne avevo l'occasione per scoprire i progressi che venivano fatti.
Una cosa che mi ha colpito nella strutturazione dei capitoli sono stati i titoli: ad ognuno, infatti, era associata una particolare canzone. Ho compreso solo alla fine la loro importanza e il loro riferimento, ma durante la lettura ammetto di aver acceso il pc anche solo per cercare il brano che faceva da titolo al capitolo per poterlo avere come accompagnamento. E' stata una scelta originale e davvero interessante, al punto da farmi perdere non solo tra le pagine del romanzo, ma anche tra le note scelte dall'autrice.




Volendo tirare le somme, una lettura che consiglio assolutamente, sia per chi ama i generi fantasy e distopico, sia per chi è sempre stato affascinato dalle figure elfiche. E' vero, non si troveranno i classici elfi a cui forse i più sono abituati, ma andando oltre i nostri limiti e le nostre conoscenze, questa versione può essere davvero apprezzata appieno e anche amata, nell'attenzione ai particolari e nella coerenza con l'evoluzione avuta dalla società e dalla vita stessa.


Voto:




Non perdetevi anche le altre tappe di questo Review Party!







Lothìriel

lunedì 25 settembre 2017

Anteprima: "Armonia finale" di Hendrik R. Rose

Buon lunedì cari lettori!
Quest'oggi  vi segnalo l'arrivo di un nuovo fantasy che uscirà ad ottobre edito da La Ponga Edizioni e che potrete anche scoprire in anteprima a Stranimondi (Milano - 14/15 Ottobre 2017). E' un romanzo molto particolare, che mi ha incuriosito da subito quando ne ho letto la trama, unendo la bellezza e la magia del fantasy con il tema del razzismo. 

Autore: Hendrik R. Rose 
Titolo: Armonia finale 
ISBN: 9788897823636 
Data di pubblicazione: 14 Ottobre 2017 
Pagine: 486 
Prezzo Cartaceo: 23.00€ 
Prezzo Ebook: 4.99€ 
Collana: Tanto è Fantasy 

"Ho disobbedito e ne vado fiero. Adesso è l'oscurità che voglio, premerò un tasto come fosse un grilletto, ma il mio orecchio udirà qualcosa di più dolce e lungo di un colpo sparato da una canna di metallo"

Sinossi
Gli elfi sono tra noi, loro malgrado. In un futuro prossimo e dolorosamente simile al presente, una razza mitica quanto misteriosa è uscita allo scoperto solo per ritrovarsi oppressa vittima del razzismo degli umani. Rinchiusi in quartieri ghetto ai margini della società, gli elfi si ritroveranno sull’orlo dello sterminio totale, uccisi da ciò a cui un tempo erano più legati: la bellezza. Il loro destino è nelle mani di Elhand, riluttante leader di una rivolta sul punto di scoppiare. 

"L’uomo da quando ha iniziato a popolare questo pianeta ha sempre saputo di doversi difendere. A volte ha avuto ragione, altre volte no, ma si sa, il diverso spaventa e diventa uno spettro da circoscrivere entro un perimetro dalle mura alte, con porte blindate e la chiave nelle mani dei governi. Così fu costruito il Distretto 50."

L’autore
Hendrik R. Rose ha studiato all'Accademia delle Belle Arti prima di diventare stilista e designer di moda e accessori per aziende italiane ed estere. Docente di design di moda in importanti scuole italiane è sempre stata attratta da tutte le forme di comunicazione. Il lavoro l’ha portata a vivere per molti anni lontano dall’Italia e a viaggiare frequentemente in Europa e Oriente, dove trascorre diversi giorni all'anno tra India, Vietnam, Cina e Hong Kong. La passione per la scrittura ė dovuta agli stimoli e alle riflessioni raccolte durante questi viaggi e attraverso i contatti con la gente e le lunghe ore trascorse negli aeroporti, guardando e registrando i modi di fare e di vivere di persone di altre culture.

La copertina del libro è stata illustrata dalla bravissima illustratrice emergente Hayele.

Cosa ne pensate lettori?


Lothìriel