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sabato 18 gennaio 2020

Recensione "Jacopo salva il Natale" di Bianca Marconero, un nuovo capitolo per la famiglia Serristori

Buongiorno lettori!
Oggi vi parlo di una lettura natalizia che ci trasporta nuovamente nel mondo di Brando e Agnese. Uscito pochi giorni prima di Natale in self-publishing, ecco cosa ne penso di Jacopo salva il Natale di Bianca Marconero.


Titolo: Jacopo salva il Natale
Autore: Bianca Marconero
Genere: Romance contemporaneo
Editore: self-publishing
Pagine: 154
Prezzo cartaceo: 5,90€
Prezzo e-book: 1,99€
Data di uscita: 20 dicembre 2019

Trama:
Essere il punto di riferimento di tutta la propria famiglia può essere davvero impegnativo. Lo sa bene Jacopo Serristori che, alle soglie della Vigilia di Natale, viene ingaggiato da sua madre per completare l’acquisto dei regali e per occuparsi di Niccolò, il fratello perennemente confinato in zona punizione.
Essere la pecora nera della famiglia può essere davvero impegnativo. Lo sa bene Niccolò Serristori, troppo diverso dai suoi fratelli per sentirsi parte della famiglia, troppo arrabbiato con il padre per sentirsi amato. E in genere troppo impegnato a tirare di boxe per occuparsi di altro.
Essere fratelli può essere piuttosto complicato, quando si è diversi come il giorno e la notte, quando il Natale sta per arrivare e bisogna coalizzarsi, quando forse ci si sta innamorando della stessa ragazza, o forse si ha solo paura che accada.
Essere genitori può essere davvero impegnativo, lo sanno bene Brando e Agnese alle prese con i loro quattro figli, i loro amici di sempre e figure del passato che non si rassegnano alla sconfitta.
Tra giri per il centro di Roma, risse di strada, vecchie conoscenze e nuovi amici, Jacopo cercherà di salvare il Natale della sua famiglia e salvare se stesso da un’ospite inattesa che sta arrivando da Milano. Qualcuno in grado di scombinare tutte le sue certezze e fargli perdere la testa.

Tornare in contatto con Brando e Agnese è stato il miglior inizio per questo nuovo anno! Dopo aver adorato la loro storia in Un maledetto lieto fine (recensione) e in Un maledetto per sempre (recensione), ora mi son ritrovata nuovamente catturata in questo romanzo natalizio.
Incontriamo da subito il protagonista, Jacopo, ormai cresciuto e alle prese con il suo ruolo di fratello maggiore, quello che non sbaglia mai, che fa sempre tutto quello che gli dicono. Un ruolo che comincia ad andargli stretto, ma da cui non riesce a fuggire. Come non riesce a evitare di doversi preoccupare di Niccolò, uno dei due fratelli gemelli, che sembra essere la sua perfetta antitesi. C'è un guaio? Sicuramente è stato Niccolò. C'è qualcosa che non funzionava? Sicuramente c'è in mezzo Niccolò. 

Tanto io sono abbonato a questo finale qui: prima o poi mi si chiude la vena, entro nel nero e faccio una cazzata. Quando succede, c'è sempre qualcuno che mi spedisce da qualche parte.
[...]
Io sono un pacco nelle mani della vita.

Nella diatriba tra i due fratelli si inserisce Cecilia, figlia dello "zio" Giamaica, che sembra riuscire a portare un po' di serenità non tanto tra di loro, ma a entrambi. Mi è piaciuta molto come personaggio, per la sensibilità che la contraddistingue: sembra sempre riuscire a scorgere al di là di quello che i ragazzi vogliono far apparire, anche se spesso non viene compresa.

"Magari non deve cambiare," dice Cecilia.
"Magari nessuno di noi deve fingersi migliore. Magari dobbiamo solo limare gli spigoli e smettere di fare la guerra ai nostri difetti. Magari andiamo bene così."

E' stato struggente osservare Niccolò mentre osservava Cecilia, mentre a volte le stava accanto, altre volte la seguiva, sempre un passo indietro, come se non fosse abbastanza. Adoro quello che si nasconde dietro la rabbia di Niccolò e che si scorge appena, in queste pagine. Già si può intuire che il mondo reale del ragazzo sia immenso.
Adorabile il momento di confronto tra padre e figlio, l'imbarazzo e il sollievo, in una tipica scena da "vita di tutti i giorni". Ho rivisto tanto di Brando in Niccolò ed è stato dolcissimo vederli poi a confronto.
All'inizio ho fatto fatica a farmi stare simpatico il povero Jacopo, ma poi! Anche lui mi ha spiazzato, lasciandomi senza parole e con la commozione negli occhi quando si è trovato di fronte alla confusione che il cuore può lasciare. E se il fratellino è tutto passione, lui invece è tutto cervello e testardaggine, al punto che smuoverlo è come voler muovere una montagna. Però ...

Forse non riesco a farmela piacere proprio perché la prima volta che l'ho vista mi è piaciuta. Forse non riesco a superare quel primo pensiero fatto su di lei, quando mi è venuta incontro con quella sua grazia sgraziata, quegli occhi grandi e un sorriso che mi ha fatto pensare che sarebbe stato bello rivederlo, come prima cosa, al mattino.
Per tutte le mattine.

Ora. Io qui mi sono sciolta.
Quanto è bella da leggere la confusione che può generare il cuore, le prime emozioni e sensazioni che a volte ci sfuggono e invece ci stanno cambiando la vita.

Se cercate una piccola magica avventura romantica, questo romanzo fa per voi! Bianca Marconero sa trasportare il lettore dentro le storie in modo unico, che quasi sembra di essere lì con loro. Imperdibile!

Voto:

martedì 17 dicembre 2019

BlogTour – “Hope again” di Mona Kasten – Presentazione personaggi

Bentrovate meraviglie!
Oggi apriamo le danze con la presentazione dei personaggi dell’ultimo libro di Mona Kasten “Hope Again”. 
Quarto volume della seria Again, è arrivato anche questo in Italia grazie a Sperling&Kupfer.



Il terzo volume mi aveva rapito il cuore e avevo altissime aspettative su questo!

Serie Again:



Trama: Everly studia Letteratura a Woodshill e passa le sue giornate a fingere. Di essere felice. Di condividere il sogno di sua madre, che vorrebbe aprire un'agenzia letteraria. Di non avere un passato difficile che la rende diffidente e le impedisce di mostrare chi è davvero agli amici. L'unico in grado di far breccia nella sua corazza è Nolan, sexy e intelligente, che sembra capirla come nessuno mai prima d'ora: la notte, quando Everly è tenuta sveglia dai suoi mostri, le scrive su Skype chiedendole di esprimere un desiderio per distrarla.
C'è solo un problema: Nolan è anche il giovanissimo professore del laboratorio di scrittura frequentato da Everly e una relazione tra i due è impossibile, se non addirittura proibita.
Eppure, tra una lezione e l'altra, tra un sorriso e l'altro, il legame tra i due si fa più intenso e la ragazza vorrebbe superare il confine invisibile che li separa. Quello che lei non sa, però, è che anche nell'animo dell'affascinante professore si nasconde un segreto oscuro che, più del regolamento accademico, potrebbe essere d'ostacolo all'amore tra i due ancor prima che nasca…




Capelli neri e occhi azzurro ghiaccio sono le prime caratteristiche che saltano all’occhio di Everly

Cosa posso dirvi di lei?

Non è interessata all'amore e non lo cerca.
Sembra più grande della sua età perché si porta dietro un bagaglio emozionale importante, ma non solo del suo passato bensì per quello di sua madre. La madre sta con il padre di Dawn che avevamo già incontrato e conosciuto nel secondo volume della serie. Ovviamente non avevamo approfondito la sua storia e, grazie a Everly, avremo una panoramica abbastanza precisa sul suo passato e su quello che ha affrontato e sta affrontando. 




Sembra una sciocchezza, ma il fatto di addossarsi le colpe, gli sbagli e i segreti anche di sua madre la fanno apparire più matura, ma anche stanca della vita.
A volte infatti risulta cinica e priva di senso dell'amore.
Da brava anti-romantica non ama i film d'amore, ma bensì quelli horror. Posso anche affermare che ha una dipendenza da Netflix, ma chi non ce l'ha?




Nolan. Aaah, Nolan.
Ecco, lui è più difficile presentarvelo. Dovrete leggere “Hope Again” per capirlo meglio.
Lui è il professore di Dawn e Everly. Vi ricordate che frequentano un corso di scrittura creativa? Ecco, lui è quello che le spinge fuori dai loro orizzonti. Amichevole e sempre disponibile, si fa chiamare con il proprio nome di battesimo dai suoi studenti.



I suoi lineamenti sono dolci e pronunciati al tempo stesso, i capelli sono biondi e gli occhi grigi.
A completare il quadro: un’espressione sempre pensierosa e un accenno di barba.

È intelligente e riflessivo, inoltre è attento ad ogni minimo particolare.
Ha un metodo d'insegnamento non convenzionale. È  acuto, gentile e disponibile.




Ciò che hanno in comune entrambi i personaggi protagonisti è il dolore nascosto dietro gesti gentili e amorevoli. Sono i segreti di un passato che li ha profondamente segnati.
Essendo il punto di vista unicamente femminile, si conoscono molte più abitudini e sfaccettature di Everly che di Nolan.
Per esempio che il suo caffè preferito è il matcha latte, che è restia ad aprirsi ai sentimenti e ai suoi amici, che ama sua madre e ha un legame speciale con lei.



Si entra in punta di piedi nella vita e nella relazione tra i protagonisti. Le loro interazioni sono molto spesso ambigue e prudenti, più volte volevo spingerli uno verso l’altra. Questo, ovviamente perché la loro non può essere una relazione sana. Non possono sostenere di avere una relazione e rimanere nei loro ruoli di insegnante e alunna. Quindi, per stra grande maggioranza del libro saranno accorti e attenti ai movimenti dell’altro. Si studieranno, cercheranno di capire se sono loro percezioni, supposizioni, se tutti quegli sguardi sono nella loro testa e se dietro quel sorriso si nasconde qualcosa di più.


In sintesi, dovete leggere Hope Again per entrare nella loro storia come meritano.












venerdì 13 dicembre 2019

Recensione: “Il club. P.S. I love you” di Cecelia Ahern – Il commovente seguito di “P.S. I love you”

Buongiorno meraviglie,
oggi vi parlo de “Il club P.S. I love you” di Cecelia Ahern edito DeA (che ringrazio per la copia)che non vedevo l’ora di leggere!




Trama: Sono passati sette anni dalla morte di suo marito Gerry, e Holly Kennedy ha finalmente ritrovato un po’ di serenità. Ora che ha un nuovo lavoro e una persona speciale è entrata nella sua vita, è ben decisa a lasciarsi il passato alle spalle e a guardare avanti, sempre e soltanto avanti. Ma quando scopre che la storia sua e di Gerry ha ispirato la nascita di uno strano fan club, il ricordo dei momenti più disperati minaccia di tornare a inghiottirla. Solo accettando di aiutare i membri del club P.S. I Love You a dire addio a coloro che amano, Holly potrà capire che cosa desidera veramente. E scoprire il vero significato delle parole ricordo, passato, amore. E, soprattutto, futuro. Quindici anni dopo P.S. I Love You, la storia che ha fatto innamorare milioni di lettori si arricchisce di un nuovo, travolgente capitolo. Perché i romanzi più belli non finiscono mai: continuano a vivere nel cuore di chi li ha amati. Per sempre.


Quando ho visto che era uscito questo nuovo romanzo la prima cosa che ho fatto è stata storcere il naso. Perché continuare una storia che era stata perfetta?
Sono una grande sostenitrice di Cecelia Ahern e P.S. I love you è stato il primo suo romanzo che ho letto, nonché uno dei primi a farmi appassionare alla lettura del genere rosa. Ero scettica, ma comunque mi sono sentita di leggerlo soprattutto per capire perché l'autrice aveva scelto di continuare, anni dopo, la storia di Holly.

Quando ho iniziato a leggere, ogni parola, ogni emozione che avevo provato mentre leggevo "P.s. I love you" sono ritornate a galla. Ho capito che mi mancava la scrittura della Ahern e soprattutto una storia che negli anni ho letto e riletto.
È stato come tornare a casa.
Emozionante, con trepidazione, ma in punta di piedi. Quasi incerta ho continuato a leggere le pagine de "Il club P.s. i love you" e mi sono innamorata nuovamente.



Holly in tutti questi anni è cambiata, e probabilmente nemmeno lei si riconosce più nella quotidianità.
Ha una relazione stabile, ma qualcosa ancora la frena.

In questo libro oltre che la storia di Holly e della sua vita, incapperemo anche nelle storie di molti altri personaggi. Sono proprio loro che compongono, in ogni senso, il Club P. s. I love you.
Sono loro che hanno bisogno della storia e della forza di Holly. Loro che sono dentro a questo club e si preparano al peggio: dire addio alle persone care.
Partirà da questo club un viaggio nella storia di tutti, anche in quella di Holly che da quando è morto Gerry, il suo Gerry, seppur ha ricostruito la sua vita ne sente ancora stravolta ogni azione.
Holly scoprirà di aver bisogno del Club P.s. I love you proprio come tutti i suoi partecipanti.  Ma tutto ruoterà anche intorno alla famiglia di Holly, alle sue amiche, al suo ricordo di Jerry e alla sua percezione di lui adesso, anni dopo.


In un secondo vengono inviati quasi due milioni e mezzo di email, l'universo si espande di quindici chilometri e trenta stelle esplodono, un'ape batte le ali duecento volte, la lumaca più veloce percorre 1,3 centimetri, un oggetto raggiunge il suolo da un'altezza di cinque metri, e un "Mi vuoi sposare?" può cambiare una vita. Quattro bambini nascono. Due persone muoiono.
Un secondo può fare la differenza tra la vita e la morte.
  


Il tema del lutto è un tema costante in libri come questo, e Cecelia Ahern è riuscita ancora a toccarlo e a parlarne in maniera semplice e profonda al tempo stesso.
Pochi giri di parole, una scrittura semplice e una narrazione al presente hanno fatto sì che venissi trascinata nelle pagine con molta facilità. 
Un romanzo che ci accompagna nei sentimenti più profondi. Intenso e commovente.
Mi ha spezzata e poi rimessa insieme lentamente.


Cecelia Ahern è riuscita ancora una volta a toccare le corde del mio cuore.
Un libro che ho bisogno di avere nella mia libreria insieme al precedente, per poterlo sfogliare e assaporare quando ne avrò più bisogno.


Il mio voto (solo perchè questo è il massimo):





giovedì 12 dicembre 2019

[Recensione] "L'orsetto Freddoloso" di Antonella Milardi: il perfetto regalo di Natale!

Buongiorno cari lettori! 

Il Natale si avvicina e nonostante io sia un discreto esemplare di Grinch sono sempre alla ricerca di libri da mettere sotto l'albero. Proprio con questo proposito ho chiesto a Milena Edizioni di poter leggere e recensire il loro nuovo libro per bambini “L’orsetto Freddoloso” di Antonella Milardi. 

Un libro illustrato di 32 pagine la cui trama mi ha subito portato a pensare che sarebbe stato un regalo letterario.  E lasciate che vi faccia un piccolo spoiler: il mio istinto funziona ancora bene! 


Recensione: 


Valentino 
“L’orsetto Freddoloso” racconta la storia di Valentino, un dolce orsetto speciale che vive in Ardite con i suoi genitori. Il piccolo protagonista è diverso da tutti gli altri orsi: ha infatti una morbida pelliccia bruna e sente sempre freddo, motivo per cui porta sempre sciarpa e maglione. E come spesso accade quando si trova qualcosa di diverso, il dolce Valentino è preso di mira da tutti i suoi compagni che, con i loro manti candidi e perfettamente resistenti al freddo, si divertono a prenderlo in giro ed isolarlo. Ma qualcosa di molto importante sta per accadere all'orsetto bru, un evento che cambierà per sempre non solo la sua vita ma quella di tanti altri orsetti. Come sapete io amo la Milena Edizioni perché i suoi libri sono sempre un tesoro speciale; affrontano spesso tematiche difficili tramite storie meravigliose che possono non solo rappresentare una bella avventura per i bambini, ma anche fonte di immedesimazione e preziosi insegnamenti. Tanti bambini infatti già in tenera età, esattamente come Valentino, vengono esclusi o presi in giro dai coetanei perché diversi; questi comportamenti ovviamente sono fonte di grandi sofferenze e disagi. Questo libro va proprio in soccorso di questi piccini, insegnandoci che le nostre diversità ci rendono si unici, ma ciò non significa che ci sia qualcosa di sbagliato in noi.

I genitori di Valentino

“ … anche il tuo maglione ti rende un orso speciale, 


non devi mai vergognarti di essere originale. 

Non bisogna temere l’innocua diversità, 

ma, piuttosto, la sciocca malignità…” 



Così spiegano a Valentino la mamma e il papà, esortandolo non solo a non vergognarsi dalla sua singolarità, ma anche ad essere sempre buono e gentile con chi con lui non lo è affatto. Antonella Milardi, nella la sua bellissima storia scritta in rima, racchiude un insegnamenti preziosi per tutti i bambini. Con le sue illustrazioni Matteo Della Libera, in arte Watteo, è riuscito a rendere su carta la straordinaria bontà e dolcezza dell’orsetto Valentino facendo si che immagine e parole si amalgamassero alla perfezione.

Credo che sia un bellissimo regalo di Natale, 
perfetto per tutti coloro che vogliono leggerlo ai propri bimbi o che vogliono donarlo ai loro giovanissimi lettori  (il "target" è dai 4 anni in su").

Il mio voto è:

Jane

mercoledì 11 dicembre 2019

Recensione: L'avvocato degli Innocenti, John Grisham.

Buongiorno Lettori, 

oggi vi vogliamo presentare una nuova interessante uscita, vi sto parlando del nuovo libro di John Grisham, l'Avvocato degli Innocenti edito Mondadori, uscito da pochi giorni e già alle vette delle classifiche. Ormai i suoi libri in uscita quasi sempre verso fine anno restano un must per il periodo Natalizio come regalo più gettonato.

Oggi la nostra collaboratrice Marinella ci presenta la sua recensione. 





L’avvocato degli innocenti è l’ultimo lavoro di John Grisham sul cui indiscusso talento è unanime il giudizio di tutti. Nulla da aggiungere, quindi: ancora una volta la sua sapiente dialettica ci rapisce dal primo paragrafo portandoci a leggere un capitolo dopo l’altro con avidità.

In questo romanzo, scritto sotto forma di legal thriller, Grisham ci riporta negli Stati Uniti del Sud , come già nel suo primo best seller “Il momento di uccidere”.




La Guardian Ministries è un’associazione no profit il cui obiettivo è scagionare ergastolani e condannati alla pena di morte. Il protagonista, avvocato ed ecclesiastico Post Cullen lavora con minuscolo staff composto da Vicky , Mazy e Frankie .

Tutte le centinaia di casi che arrivano al loro studio legale sono scrupolosamente studiati per trovare quelli che realmente corrispondono ai requisiti da loro stabiliti. Vengono difatti presi in carico solo quelli che rivelano pene comminate sommariamente, con prove indiziarie o ancor peggio sulla base di giurie razziste.

Alla Guardian non v’è traccia di discriminazioni razziali o di stato sociale, lo staff si accosta al suo impegno con l’intento profondo di sanare l’ingiustizia di un innocente che sconta una pena immeritata.

Il gruppo di avvocati agisce secondo la legge ma supportato da una tenacia fuori dal comune. Si utilizza ogni appiglio con abilità , ingegnosità e astuzia che consente loro di muoversi tra i meandri della burocrazia abituata a rigettare ogni tentativo di revisione.

Riusciranno i “nostri avvocati degli innocenti “a trovare i veri colpevoli e a far scagionare il loro cliente Quincy Miller?

Al di là dell’ avvincente storia su cui si poggia il romanzo, Grisham ripropone i temi a lui più cari, che sono poi i fondamentali del partito democratico per il quale è stato senatore per lo stato del Mississippi da 1983 al 1990.

In questo romanzo l’autore persevera e affonda la lama in punta di fioretto per sfatare gli arcaici luoghi comuni secondo i quali “ il bianco significa buono e coloured è sinonimo di criminale: il povero è sempre ladro; mentre il ricco è sempre “perbene”.

Ne “ L’avvocato degli innocenti” Grisham si concede, più che nei precedenti scritti , lo spazio per trasmettere un messaggio attuale e dirompente : l’essere umano è in continua mutazione, ogni gesto porta a nuove consapevolezze fino alla scoperta interiore di un nuovo IO che può nascere solo dopo vicende intense o drammatiche. 


Se ancora non avete mai letto nulla di questo pluripremiato autore, tradotto in più di 40 lingue e non avete neppure avete visto i film tratti dai suoi romanzi, quest’ultimo vi offre l’occasione si fare la conoscenza di Grisham. Potete avvicinarvi a lui se amate i legal thriller: quelli con un testo curato e mai pomposo. Potete leggerlo se cercate un autore che non sia solo un narratore, ma uno che vi racconta la vita com’ è nella realtà. Personalmente ho letto tutto quello che ha scritto Grisham (compresi i sei libri per ragazzi) e posso affermare con certezza, che anche per voi, John, diventerà uno dei vostri migliori amici con cui trascorrere il vostro tempo libero. 


Il mio voto: 




Qui potete acquistarlo! 






Marinella 

martedì 10 dicembre 2019

[Review Party] Recensione: Le confessioni dei Borgia di Alyssa Palombo


Hello readers! Nuova settimana, nuova lettura e ovviamente nuova recensione!
Un doveroso grazie alla casa editrice PIEMME e alle blogger Raffaella - The Reading's Love - e Mara - Romance e altri rimedi - per aver organizzato un evento che mi ha portato ad osservare più che da vicino una delle famiglie più conosciute del Rinascimento, con:

LE CONFESSIONI DEI BORGIA
di Alyssa Palombo


Titolo: Le confessioni dei Borgia

Autore: Alyssa Palombo

Casa Editrice: Piemme

Genere: Narrativa storica

Data d'uscita: 5 novembre 2019

Trama:
Ambizione smodata, segreti inconfessabili, omicidi e amori. Nella Roma rinascimentale una sola famiglia decide il destino di un mondo.
Roma non è mai stata così seducente.

È la torrida estate romana del 1492, e la città è in piena fioritura: artisti da ogni parte d'Europa affollano le sue strade, sorgono monumenti e chiese magnificamente affrescate a rendere Roma grande come un tempo. Rodrigo Borgia è appena stato eletto papa con il nome di Alessandro VI: è la sua famiglia, di origini spagnole, a regnare incontrastata sulla città. Ma il primo dei suoi figli, Cesare, costretto a seguire il padre nella carriera ecclesiastica, cova gelosia e rancore per non aver potuto, invece, perseguire la gloria militare. Ed è pronto a cogliere qualunque occasione per rifarsi...

Maddalena Moretti viene dalle campagne romane, dove ha vissuto sulla propria pelle come i capricci dei potenti possano portare il caos nelle vite della povera gente. Adesso, però, la sua vita è cambiata: domestica a Palazzo Borgia, è più vicina che mai al cuore del potere. E al fascino di Cesare Borgia...

Tra intrighi di palazzo, ambizione smodata e segreti di cui è meglio non essere messi a parte, le vite di Maddalena e Cesare si intrecciano sempre più pericolosamente, mentre la minaccia della guerra incombe su Roma, gettando un'ombra nera sulla famiglia Borgia e sul suo dominio della città. E Cesare dovrà scegliere molto bene le sue alleanze, dentro e fuori la camera da letto, se vorrà salvare il proprio posto nella Storia.

Un romanzo di grandissima forza narrativa, che racconta vicende dal fascino immortale, facendo rivivere la Roma rinascimentale e la famiglia più potente e controversa della Storia.

Che si trattasse di Storia, Letteratura o Arte, il Rinascimento italiano è sempre stato uno degli argomenti da me più attesi tra i banchi di scuola. Una volta sostituiti questi temi con altri appartenenti alla mitologia nordica o alla storia dell'Est Europa nel Novecento, non mi è rimasto che ritornare nella Roma o nella Firenze tra Quattrocento e Cinquecento, sfogliando le pagine dei romanzi storici.

C'è stato un tempo in cui i Papi indossavano armature sopra gli abiti talari, governando lo Stato della Chiesa come veri e propri imperatori e progettando il futuro delle loro famiglie come dei padri qualsiasi. Tutt'oggi è impossibile girare per la nostra Capitale senza percepire l'impronta lasciata da queste figure, così marcata e decisa da avere un'eco che arriva fino ai nostri giorni, se non più attraverso la politica, sicuramente attraverso l'arte.
Avete mai provato, davanti al ritratto di un Papa importante o di un grande mecenate, ad osservarlo fin nei minimi dettagli per tentare di immaginarne il carattere? Tentare di cogliere attraverso i piccoli indizi lasciati dal pittore - il particolare cipiglio, lo sguardo vigile o vitreo, la forma della bocca - come potesse essere la vita di uomini e donne che, forse a loro insaputa, hanno segnato la nostra Storia.

Penso che scrivere un romanzo storico segua un po' questo processo - insieme ad un enorme lavoro di ricerca: dar vita - attraverso dialoghi in larga parte inventati, colorando fatti descritti dai libri di storia, aggiungendo particolari, mettendone a tacere altri - a personaggi realmente esistiti, portandoli nelle libreria o sui dispositivi mobile di lettori che vogliono magari saperne di più e contemporaneamente immaginare a loro volta una "loro" versione della storia.

In "Le confessioni dei Borgia", Alyssa Palombo compie questo processo in modo magistrale, illustrando in 480 pagine una doppia versione di uno stralcio di vita della famiglia Borgia: dall'alto, l'ascesa di Cesare Borgia, primogenito di Alessandro VI, nella Chiesa di Roma; dal basso, con la narrazione delle vicende famigliari dal punto di vista di una domestica, un punto di vista ambivalente perché esterno alla famiglia vera e propria, legata da vincoli di sangue, e interno grazie allo sviluppo della vicenda.

Sono proprio i due protagonisti quindi, Cesare Borgia e Maddalena Moretti, a confermare al lettore l'idea che già la Storia da di determinati personaggi - come i "capi famiglia" dei Borgia a partire da Rodrigo Borgia, uomini assetati di potere e disposti a tutto per ottenerlo - o a scagionarne, in un certo senso altri, svelando come nel caso di Lucrezia Borgia, tratti caratteriali che se ad uno storico non possono interessare, sono invece fonte di interesse per lettori voraci.

"Le confessioni dei Borgia" è un romanzo poliedrico in grado di catturare l'attenzione del lettore, di risucchiarlo all'interno delle pagine e della scrittura stessa (merito della fluida penna della Palombo) e farlo appassionare alle vicende narrate senza scadere negli eccessi: non parla troppo di politica, non si "scioglie" nella storia di tra Cesare e Maddalena, non lascia che la fantasia prenda il sopravvento su fatti realmente accaduti (e quando lo fa, la prima ad ammetterlo è la scrittrice stessa, fornendo delle valide spiegazioni).

Se vi state chiedendo dove sia finita la parte della recensione dove parlo della storia in sé, questa volta lettori vi voglio più curiosi! Vi ho parlato di uno romanzo storico in cui intrighi e giochi di potere la fanno da padroni, insieme ad una storia d'amore che vede come protagonisti una domestica e un potente signore. 
Volete altri indizi? Ancora una volta, anche in "Le confessioni dei Borgia", la figura della donna può essere doppiamente equiparata, sia a quella dell'uomo - come maschio dominante, la cui sete di potere è giustificata dal sesso, che a quella dell'evoluzione della donna stessa nella società... che le cose per noi siano cambiate, non ci sono dubbi, ma che abbiamo davanti ancora una strada lunga e tortuosa per far sì che il pensiero comune cambi, è fuori da ogni discussione.

Alyssa Palombo, con il suo romanzo storico rinascimentale, si aggiudica:



E ora sono curiosa, appassionati di storici fatevi avanti! Altri romanzi simili da consigliarmi?








venerdì 6 dicembre 2019

[Review Party] Recensione: Luna Nera di Tiziana Triana


Hello readers! Questo pomeriggio parliamo del primo capitolo di una nuova serie fantasy made in Italy che ha fatto breccia nei cuori dei produttori di NETFLIX!
Yes, avete letto bene, il 2020 vedrà l'uscita sui nostri dispositivi elettronici di

LUNA NERA

il cui primo capitolo, Le città perdute, è arrivato nelle librerie lo scorso 28 novembre.
Un ambientazione storica tutta italiana, la caccia alle streghe sullo sfondo e una giovane levatrice come protagonista... curiosi?

Prima di farvi leggere la mia recensione, vi lascio lentamente entrare in questo mondo buio leggendo la trama!

Italia, Diciassettesimo secolo. Adelaide (Ade), sedici anni, corre e tiene per mano Valente, suo fratello, che è ancora un bambino. Deve scappare da Torre Rossa e dalla casa in cui è cresciuta, perché l’accusa che le pende sulla testa porta dritta al rogo: stregoneria. Già qualche giorno prima, al mercato, avrebbe rischiato di essere linciata, se non fosse accorso in suo aiuto Pietro, un giovane attraente che è appena tornato al villaggio dopo gli studi a Roma. Nella campagna laziale, tra le torri di guardia dismesse dell’esercito romano, boschi frondosi e ruscelli, riparato da un muro di rovi, si nasconde un gruppo di donne che si sussurra pratichino la magia nera. Nessuno sa chi siano né da dove vengano; reclutano e proteggono ragazze come Ade, che la società ha messo al bando. È qui – in un mondo di sole donne, ciascuna delle quali ha una storia avventurosa alle spalle – che Ade e il suo fratellino trovano rifugio e vengono iniziati alle arti del gruppo. A questa comunità femminile in odore di stregoneria danno una caccia spietata i benandanti, capitanati da Sante, il padre di Pietro: una congrega di uomini forti che hanno un solo nemico – le streghe –, e un potente sostenitore – la Chiesa cattolica. Solo che Pietro non crede nelle streghe, e soprattutto si è innamorato di Ade dal primo momento in cui l’ha vista.

Confesso di essere stata attratta in parte dalla trama e in parte dall'emozione nell'aver letto che una scrittrice italiana - Tiziana Triana - aveva fornito il soggetto per una nuova serie Netflix, il colosso che ha introdotto nelle nostre vite ore e ore di maratone di serie televisive provenienti maggiormente dagli States. Quello a cui forse facciamo sempre poco caso, è quanto siano interessati gli altri Paesi alla nostra Storia (anche se in questo caso, la Storia non è che c'entri molto) e quale fascino abbia l'Italia in generale sull'estero.
Mi sono lasciata ammaliare da questo stesso fascino nel leggere di un'ambientazione a sole due ore dalla mia porta di casa e poi, lo sapete bene ormai, se si parla di stregoneria, la mia curiosità sfonda picchi inauditi!


Siamo nell'Italia del diciassettesimo secolo, un periodo nel quale credenza, misticismo e religione si fondo per dare vita a credenze che nella maggioranza dei casi guarda con occhi sospetti le donne.
Nonostante Luna Nera miri ad essere un fantasy storico, non ho potuto non paragonare la reale condizione della donna in questo stesso periodo con quello in cui viviamo: se precedentemente all'Età dei Lumi, poteva esser data la colpa all'ignoranza per determinate scelte, cacce e tribunali, quello che non comprendo è come tutt'oggi la situazione si sia evoluta in un modo anomalo. A distanza di secoli le donne non vengono più tacciate di stregoneria, ma continuano ad essere additate per una gonna corta o dei tacchi alti.

Quello di cui viene accusata Adelaide, la protagonista indiscussa di Luna Nera, non è il modo di vestire che magari ha "provocato" un abuso. All'età di sedici anni - ben pochi per crescere un fratello e per far venire al mondo bambini - Ade è la levatrice di Torre Rossa, un piccolo paese alle porte di Roma. La morte di una bambina affidata proprio alle sue mani di levatrice, ma inspiegabile per il mondo dell'epoca, le vale una pesante sentenza: STREGONERIA.
L'unico modo di sfuggire al rogo, è lasciare il paese per essere accolta in una comunità decisamente particolare: le donne delle Città Perdute diventano la nuova famiglia della ragazza che, per un gioco del destino, scappando da una sentenza di morte per atti sacrileghi, entra a far parte di una comunità in cui si sussurra si pratichi magia nera.

Ho letto Luna Nera nel lasso di tempo di qualche giorno, spinta dalla fluidità della penna di Tiziana Triana, cercando fino alla fine di fare il punto su una storia che sembra avere molto potenziale, ma lascia, arrivati all'ultima pagina con una sensazione di incompletezza. 
Tiziana Triana ha fatto un enorme lavoro di creazione scenica e contestualizzazione, il lettore riesce sicuramente ad immedesimarsi nella storia grazie ai particolari descrittivi di un periodo che ha solo letto nei testi di scuola, ma...

...almeno a parer mio, non è scattato nulla che mi facesse "attaccare ai personaggi" - prima tra tutte Adelaide che dovrebbe spiccare come protagonista, ma sembra essere sballottata da un luogo ad un altro per volere di altri. Non va meglio alla celata storia d'amore con, Pietro, figlio del suo più grande persecutore, che speravo mi facesse battere forte il cuore, ma lo ha a malapena scaldato.

Sicuramente la storia la si immagina bene - e si presterà anche meglio ad una trasposizione "televisiva" - ma probabilmente ero partita con un carico di aspettative, per un fantasy storico ambientato in Italia, troppo alte.
Lettura piacevole quindi, quella di Luna Nera: Le città perdute, ma non da lasciare con il fiato sospeso in febbricitante attesa di un secondo capitolo.

Noi, però siamo abituate a non lasciare nulla a metà qui a "I libri: il mio passato, il mio presente e il mio futuro", confido quindi che nel futuro secondo capitolo ci sia quel mordente fantasy-esoterico che forse un po' tutti ci aspettavamo!








giovedì 5 dicembre 2019

[Review Tour] Recensione: Anima e Cuore di Simona La Corte

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Hello readers! Benché sia febbricitante e sommersa da un mare di Clinex, mi era impossibile sottrarmi all'evento di oggi e non parlarvi della mia ultima lettura. Amanti di strong riff di chitarra, catene, pelle e puro rock, la recensione di oggi la dedico a voi!


So, let's rock... ah no. Let's read!

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Titolo: ANIMA e CUORE

Autore: Simona La Corte

Editore: Self-Publishing

N° pagine: 240

Sinossi:
Carla Salemi lascia il lavoro e la Sicilia con l’intenzione di trasferirsi a Londra e dare una svolta alla sua vita.
Grazie all'amica Miranda, fidanzata con il front man dei Black Hearts, ha la possibilità di conoscere la celebre rock band inglese, ma non immagina che l’incontro con Taylor Wood, il sexy e arrogante bassista del gruppo, risveglierà in lei emozioni che non prova da tempo.
Carla tenta di opporsi a quella passione travolgente, ma il cuore, si sa, non sempre ascolta la ragione.
Taylor la conquista con il suo fascino selvaggio, ma si rende conto di essere lui stesso vittima di qualcosa che non ha mai provato: Carla è riuscita a far breccia nella sua anima ferita, sulla quale grava il peso di un'antica colpa.

Una storia appassionante alla scoperta di un sentimento unico e potente, come solo l’amore sa essere.
Se il titolo non vi suona nuovo, la vostra memoria non vi inganna readers! Oggi parliamo di
ANIMA E CUORE
ma prima dell'estate, la sottoscritta vi ha parlato del music romance d'esordio di Simona La Corte: Anima e Corpo. Stessa scena londinese quindi, tornando dietro le quinte con i Black Hearts, ma questa volta lasciamo Miranda Visconti e Benjamin Sanders - che nel frattempo stanno recuperando il loro rapporto, accesi dalla fiamma della passione -, per andare a fondo nella vita del personaggio più cupo del gruppo, il bassista Taylor Wood... e della persona che riuscirà a scaldargli il cuore - siciliana d.o.c. e migliore amica di Miranda -, Carla Salemi.

Ho un mare di citazioni evidenziate che smaniano per uscire dal mio Kindle e tanti spunti di riflessione da fare su questo nuovo capitolo (autoconclusivo!) di Simona La Corte, ma ho preparato una piccola sorpresa per voi:




 ora mettete le cuffiette, premete play e lasciatevi trasportare da
ANIMA E CUORE... a tutto ROCK BALLAD!
la  playlist che ho creato su Spotify, consigliata proprio dall'autrice, per entrare nel mood perfetto e leggere la recensione di questo nuovo music romance!


Come lo immaginereste voi un bassista alto e tenebroso, dai lunghi capelli neri e gli occhi scuri come profonde pozze d'acqua? Qualche giorno fa, Simona La Corte sulla sua pagina fan di Facebook - Simona La Corte Autrice -, ha voluto dare una piccola spinta all'immaginazione dei suoi lettori, postando una card che svela il volto dei personaggi di Anima e Cuore, ma il mio di cuore non ha retto. Man mano che avanzavo nella lettura di questo romance e che Taylor Wood scopriva un pezzettino della sua anima, la mia mente collegava questo personaggio ad un altro bassista, più che di carta e inchiostro, fatto di carta e grafite, che ha sconvolto la mia adolescenza da liceale.

Il mio Tay poteva avere solo un volto, quello di Takumi Ichinose, il bassista dei Trapnest, nel manga "NANA" di Ay Yazawa.
Probabilmente, a giocare un ruolo determinante, è stata la mia speranza di vedere anche questo bassista mettere a nudo dei sentimenti più puri di quelli che mostra nel manga, la speranza è l'ultima morire, giusto? 
Nel frattempo, ci ha pensato questa scrittrice a soddisfare il mio desiderio di happy ending, mettendo sulla strada del secondo musicista più ricercato dalle fan dei Black Hearts, una donna con la D maiuscola: Carla Salemi.

Se Mr Wood ha un triste passato alle spalle, la ragazza made in Sicily non è da meno: orfana di entrambi i genitori dall'età di sedici anni, il destino ha continuato ad accanirlesi contro facendole incontrare un vero S T R O N Z O. Immaginatemi mentre mimo la parola.
Per Carla, l'Inghilterra si rivelerà qualcosa in più che una base di lancio per la carriera lavorativa, essere portata da Miranda nella tana dei Black Hearts sconvolgerà per sempre la sua vita.

Vi sembra che sia saltata subito al lieto fine? Solo per non causarvi un attacco di narcolessia durante la lettura di questa recensione! Il percorso che avvicinerà Taylor e Carla, in realtà, non è tutto rose e fiori: il musicista è schivo e solitario, e assolutamente non propenso ad avere una donna fissa nelle propria routine quotidiana; la nostra protagonista è decisa a non cedere mai più il cuore ad un uomo: il risultato? Una serie infinita di schermaglie, intervallate da una palpabile tensione sessuale!

Questa nuova coppia fatica a vedersi come una vera e propria coppia * yes coppia indecisa sull'essere o meno una coppia... volete che ripeta la parola "coppia" un altro paio di volte?* e quando sembra che uno stia per cedere, l'altra si tira in dietro, o viceversa. 


Una scelta puramente dettata dal carattere, ma non ho problemi a confessarsi di aver preferito questo "secondo capitolo" al suo predecessore.
Ho adorato il modo di Carla di rimettere il bassista al suo posto - sempre e comunque, vai così Miss Salemi! - e non solo lui, in realtà. Questa protagonista non è la classica bellona dal fisico perfetto e cervello inesistente (un orrendo stereotipo che spero di non leggere mai più... e sì, si può essere anche belle e intelligenti, o geniette, ma bruttine... o non complicarvi la vita ed essere semplicemente come ve pare!), lei stessa ammette di avere un fisico nella norma, tondo e pieno di curve... quindi attento Taylor a non uscire di strada!

Non vi chiederò mai, se avete letto anche Anima e Corpo, quale sia il vostro Black Hearts del cuore...
ma la vita è fatta di decisioni!
Se Benjamin Sanders urlava HOT ad ogni riff di chitarra, sappiate che Taylor Wood è una roccia che va scalfita con pazienza, ma al suo interno vi è celato un vero e proprio diamante grezzo.

Penso che non sia un caso che Simona La Corte abbia suggerito ai suoi readers una playlist a tema ballad per la lettura del suo Anima e Cuore. Questo music romance potrebbe essere proprio il tema principale per comporre del buon vecchio rock e quindi si aggiudica: