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mercoledì 26 agosto 2020

Recensione: "Le Belve" di Manlio Castagna e Guido Sgardoli di Piemme

 Buongiorno appassionati lettori, 

Oggi voglio presentarvi la recensione di un libro edito Piemme uscito qualche mese fa, finalmente sono riuscita a leggerlo e a presentarvelo come si deve! Vi sto parlando de "Le Belve" di Manlio Castagna e Guido Sgardoli

Spero che questa foto vi piaccia!!! 


Trama: 

Ci sono luoghi che diventano malvagi perché malvagie sono state le persone che ci hanno vissuto... In una sonnolenta provincia italiana. Tre banditi senza un piano. Ventuno ostaggi senza scampo. Ventiquattro ore di orrore puro. Questa è la storia di Lince, Poiana e Rospo, tre criminali dilettanti che fuggono da una rapina andata male. Di una classe di liceali di Ferrara sequestrati durante una gita in un ex ospedale abbandonato. Dell'ex sanatorio Boeri, che nasconde strati di storie maledette, sepolte nei suoi muri fatiscenti e nelle sue viscere oscure. Di una ragazza con un potere extrasensoriale che le permette di percepire il Male. Di un paese di provincia, Tresigallo, sospeso in una terra nebbiosa e silenziosa, e dei fatti occulti che brulicano sotto la sua superficie all'apparenza pacifica. Di animali e di uomini che certi fantasmi della mente e la ferocia dei loro aguzzini trasformano in belve.


Inizio questa recensione mettendo subito le mani avanti; non essendo un’amante delle storie horror e degli scenari da brividi (anche quelli per ragazzi) non ho molta esperienza e metri di paragone per questo genere letterario. Tuttavia, nonostante la mia poca esperienza, mi sento di affermare Manlio Castagna e Guido Sgardoli sono riusciti a creare un’atmosfera misteriosa e inquietante in grado di catturare il lettore tra le pagine. 

I personaggi sono molto interessanti e il lettore non riesce mai a conoscerli per davvero. Come con un edificio, siamo in grado di vedere la facciata e intravedere qualcosa dalle finestre, ma non riusciamo veramente a scoprire quello che c’è all'interno. Ovviamente questo è un punto a favore della trama perché contribuisce alla creazione di pathos. Sono certa che, nonostante le vicende del primo volume, molti personaggi torneranno nel secondo con le loro luci e ombre e sveleranno qualche dettaglio in più sulla loro vita e sul perché sono accadute certe cose. Giulia e Lince, che possiamo definire i protagonisti della vicenda, vengono sicuramente analizzati e caratterizzati molto di più rispetto agli altri, nonostante ciò gli autori riescono a mantenere comunque una coltre di mistero che spinge il lettore a volerne sapere di più su di loro.

I segreti, le stranezze e gli orrori aumentano man mano che la tragica disavventura dei ragazzi va avanti. Lo stile è indubbiamente interessante, Castagna e Sgardoli sono riusciti a comunicare al meglio tutta la tristezza, l’inquietudine e la brutalità della vicenda. Il lettore rimane sempre sul chi va là, in costante attesa di un evento che ribalti completamente la scena. L’unico appunto che mi sento di fare sullo stile è che è un pochino lento; si fatica un po' ad entrare nel vivo della storia perché è sì ricca di colpi di scena, ma sono tanti e raramente di grande impatto. Accadono talmente tante cose, inquietanti, che io come lettrice mi sono sentita in una specie di limbo in costante attesa di un enorme evento chiave. 

Un elemento che mi è piaciuto molto e che ha contribuito molto a coinvolgermi è l’ambientazione; la vicenda si svolge all’ ex sanatorio Boeri, a Tresigallo un paesino in provincia di Ferrara. Trovo che la scelta di ambientare gli avvenimenti in un luogo veramente esistito sia quel tocco che si può conferire a questo genere di storie. Il Boeri infatti è un ospedale costruito nel 1939 al fine di ospitare e curare le donne malate di tisi; fino a qualche tempo fa era possibile visitare gli ambulatori e le stanze dei pazienti grazie ad una guida, solitamente un architetto, a volte uno storico. Elementi veri che vengono accuratamente riportati nelle pagine de “Le Belve” contribuendo ad intrecciare magnificamente fantasia e realtà. 


I misteri ancora da spiegare sono troppi per non spingermi a leggere il secondo volume! 



Il mio voto: 




Spero di avervi incuriosito e che aspetterete insieme a me l'uscita del nuovo libro! 




Jane 

mercoledì 15 gennaio 2020

[Recensione] "La leggenda dei quattro. Il clan dei lupi" di Cassandra O'Donnell: scoprite un mondo dominato dai potenti Yokai...

Buongiorno cari lettori,
oggi vi recensisco un romanzo uscito a maggio dell'anno scorso, ma il cui seguito uscirà tra pochi mesi ovvero "La leggenda dei quattro. Il clan dei lupi" di Cassandra O'Donnell edito Piemme.
Essendoci il seguito in arrivo ho pensato che fosse il momento ideale per parlarvene! 
Ma prima di cominciare, come sempre, qualche informazione generale.


Pagine: 236
Genere: Fantasy, Bambini e Ragazzi
Data di uscita: 21 Maggio 2019


Trama:

Sono quattro. Eredi di clan avversari. Uniti per sopravvivere. Lupo, tigre, serpente, aquila: quattro clan nemici. Gli Yokai, potenti mutaforma, governano il mondo. Maya, l'erede del clan dei lupi, e Bregan, del clan delle tigri, sono i garanti della pace, impegnati nel delicato compito di odiarsi meno di quanto disprezzino gli umani. Ma come resistere all'istinto più profondo, forte e sconvolgente, quando in gioco c'è il futuro del proprio popolo?




Recensione:

Gli Yokay sono dei potenti mutaforma che "governano" il mondo, ma non è chiaro come siano nati. La loro origine è avvolta nel mistero, seppellita nelle tenebre del passato, sebbene tra gli umani circoli diverse leggende. Di loro si sa solo che nel loro corpo ambita sia la natura umana che quella animale. Personalmente mi sono stupita molto nell’apprendere che la vicenda era ambientata in un futuro in cui è stata spazzata via gran parte della storia e soprattutto della tecnologia. L'ho trovato un elemento veramente interessante e in grado di dare un spinta importante alla trama, fornendo quel qualcosa in più che non guasta mai. Al lettore infatti viene istintivamente voglia di scoprire cosa è accaduto nel passato e scovare finalmente le origini di questi strani e potenti esseri che sono gli Yokay. 

Photo Author: Dawn
I personaggi creati da Cassandra O'Donnell, sopratutto Maya del clan dei lupi e Bregan del clan delle tigri, sono davvero ben caratterizzati; viene messo in evidenza come la parte animale del loro essere prevalga spesso su quella umana. Spesso, tuttavia ricordiamoci, non sempre. Purtroppo i quattro eredi non vengono mostrati in egual maniera, nonostante il punto di vista molteplice ci dia comunque un grande assaggio delle loro intenzioni. Conosciamo molto da vicino e abbastanza nel profondo Maya e Bregan in questo primo volume e solo marginalmente gli altri due eredi, rispettivamente una clan delle aquile e uno al clan dei serpenti. È l’unica pecca che mi sento di attribuire a questo libro; piuttosto che un cambio continuo di pov (con qualche sporadica apparizione di questi ultimi due) avrei preferito che vi fossero quattro libri, ognuno scritto esclusivamente dal punto di vista di un erede. 

Accantonando il mio disappunto per il POV la scrittura di Cassandra è piacevole e scorrevole, non troppo descrittiva (forse qualcosina in più non guastava) e secondo me molto adatta al target a cui si riferisce. Un importante spunto di riflessione di viene fornito nell'opera dalla questione, di fondamentale importanza all'interno del romanzo, dell’odio fra le razze. Un odio che non solo di un clan vero un altro, ma anche degli umani contro tutti gli Yokai. 

Il finale de "La leggenda dei quattro. Il clan dei lupi" mi ha lasciato la voglia irrefrenabile di scoprire cosa accade in seguito, motivo per cui mi sento di dare a questo romanzo: 


Jane

martedì 10 dicembre 2019

[Review Party] Recensione: Le confessioni dei Borgia di Alyssa Palombo


Hello readers! Nuova settimana, nuova lettura e ovviamente nuova recensione!
Un doveroso grazie alla casa editrice PIEMME e alle blogger Raffaella - The Reading's Love - e Mara - Romance e altri rimedi - per aver organizzato un evento che mi ha portato ad osservare più che da vicino una delle famiglie più conosciute del Rinascimento, con:

LE CONFESSIONI DEI BORGIA
di Alyssa Palombo


Titolo: Le confessioni dei Borgia

Autore: Alyssa Palombo

Casa Editrice: Piemme

Genere: Narrativa storica

Data d'uscita: 5 novembre 2019

Trama:
Ambizione smodata, segreti inconfessabili, omicidi e amori. Nella Roma rinascimentale una sola famiglia decide il destino di un mondo.
Roma non è mai stata così seducente.

È la torrida estate romana del 1492, e la città è in piena fioritura: artisti da ogni parte d'Europa affollano le sue strade, sorgono monumenti e chiese magnificamente affrescate a rendere Roma grande come un tempo. Rodrigo Borgia è appena stato eletto papa con il nome di Alessandro VI: è la sua famiglia, di origini spagnole, a regnare incontrastata sulla città. Ma il primo dei suoi figli, Cesare, costretto a seguire il padre nella carriera ecclesiastica, cova gelosia e rancore per non aver potuto, invece, perseguire la gloria militare. Ed è pronto a cogliere qualunque occasione per rifarsi...

Maddalena Moretti viene dalle campagne romane, dove ha vissuto sulla propria pelle come i capricci dei potenti possano portare il caos nelle vite della povera gente. Adesso, però, la sua vita è cambiata: domestica a Palazzo Borgia, è più vicina che mai al cuore del potere. E al fascino di Cesare Borgia...

Tra intrighi di palazzo, ambizione smodata e segreti di cui è meglio non essere messi a parte, le vite di Maddalena e Cesare si intrecciano sempre più pericolosamente, mentre la minaccia della guerra incombe su Roma, gettando un'ombra nera sulla famiglia Borgia e sul suo dominio della città. E Cesare dovrà scegliere molto bene le sue alleanze, dentro e fuori la camera da letto, se vorrà salvare il proprio posto nella Storia.

Un romanzo di grandissima forza narrativa, che racconta vicende dal fascino immortale, facendo rivivere la Roma rinascimentale e la famiglia più potente e controversa della Storia.

Che si trattasse di Storia, Letteratura o Arte, il Rinascimento italiano è sempre stato uno degli argomenti da me più attesi tra i banchi di scuola. Una volta sostituiti questi temi con altri appartenenti alla mitologia nordica o alla storia dell'Est Europa nel Novecento, non mi è rimasto che ritornare nella Roma o nella Firenze tra Quattrocento e Cinquecento, sfogliando le pagine dei romanzi storici.

C'è stato un tempo in cui i Papi indossavano armature sopra gli abiti talari, governando lo Stato della Chiesa come veri e propri imperatori e progettando il futuro delle loro famiglie come dei padri qualsiasi. Tutt'oggi è impossibile girare per la nostra Capitale senza percepire l'impronta lasciata da queste figure, così marcata e decisa da avere un'eco che arriva fino ai nostri giorni, se non più attraverso la politica, sicuramente attraverso l'arte.
Avete mai provato, davanti al ritratto di un Papa importante o di un grande mecenate, ad osservarlo fin nei minimi dettagli per tentare di immaginarne il carattere? Tentare di cogliere attraverso i piccoli indizi lasciati dal pittore - il particolare cipiglio, lo sguardo vigile o vitreo, la forma della bocca - come potesse essere la vita di uomini e donne che, forse a loro insaputa, hanno segnato la nostra Storia.

Penso che scrivere un romanzo storico segua un po' questo processo - insieme ad un enorme lavoro di ricerca: dar vita - attraverso dialoghi in larga parte inventati, colorando fatti descritti dai libri di storia, aggiungendo particolari, mettendone a tacere altri - a personaggi realmente esistiti, portandoli nelle libreria o sui dispositivi mobile di lettori che vogliono magari saperne di più e contemporaneamente immaginare a loro volta una "loro" versione della storia.

In "Le confessioni dei Borgia", Alyssa Palombo compie questo processo in modo magistrale, illustrando in 480 pagine una doppia versione di uno stralcio di vita della famiglia Borgia: dall'alto, l'ascesa di Cesare Borgia, primogenito di Alessandro VI, nella Chiesa di Roma; dal basso, con la narrazione delle vicende famigliari dal punto di vista di una domestica, un punto di vista ambivalente perché esterno alla famiglia vera e propria, legata da vincoli di sangue, e interno grazie allo sviluppo della vicenda.

Sono proprio i due protagonisti quindi, Cesare Borgia e Maddalena Moretti, a confermare al lettore l'idea che già la Storia da di determinati personaggi - come i "capi famiglia" dei Borgia a partire da Rodrigo Borgia, uomini assetati di potere e disposti a tutto per ottenerlo - o a scagionarne, in un certo senso altri, svelando come nel caso di Lucrezia Borgia, tratti caratteriali che se ad uno storico non possono interessare, sono invece fonte di interesse per lettori voraci.

"Le confessioni dei Borgia" è un romanzo poliedrico in grado di catturare l'attenzione del lettore, di risucchiarlo all'interno delle pagine e della scrittura stessa (merito della fluida penna della Palombo) e farlo appassionare alle vicende narrate senza scadere negli eccessi: non parla troppo di politica, non si "scioglie" nella storia di tra Cesare e Maddalena, non lascia che la fantasia prenda il sopravvento su fatti realmente accaduti (e quando lo fa, la prima ad ammetterlo è la scrittrice stessa, fornendo delle valide spiegazioni).

Se vi state chiedendo dove sia finita la parte della recensione dove parlo della storia in sé, questa volta lettori vi voglio più curiosi! Vi ho parlato di uno romanzo storico in cui intrighi e giochi di potere la fanno da padroni, insieme ad una storia d'amore che vede come protagonisti una domestica e un potente signore. 
Volete altri indizi? Ancora una volta, anche in "Le confessioni dei Borgia", la figura della donna può essere doppiamente equiparata, sia a quella dell'uomo - come maschio dominante, la cui sete di potere è giustificata dal sesso, che a quella dell'evoluzione della donna stessa nella società... che le cose per noi siano cambiate, non ci sono dubbi, ma che abbiamo davanti ancora una strada lunga e tortuosa per far sì che il pensiero comune cambi, è fuori da ogni discussione.

Alyssa Palombo, con il suo romanzo storico rinascimentale, si aggiudica:



E ora sono curiosa, appassionati di storici fatevi avanti! Altri romanzi simili da consigliarmi?








venerdì 14 dicembre 2018

Recensione: "Dove finisce il cielo" di Katy Evans, finalmente torna in Italia la serie Real! Review Party

Buongiorno lettori,
come avrete avuto modo di leggere dal titolo oggi vi recensisco "Dove finisce il cielo" di Katy Evans che, finalmente, torna in Italia con la serie "Real", pubblicata inizialmente con la Piemme, con Newton Compton Editori. Se siete curiosi di sapere come ho trovato i nostri protagonisti basta continuare a leggere!!


Trama: Il vero amore può superare ogni ostacolo
Innamorata di Remington Tate, il campione di pugilato dei violenti incontri clandestini, Brooke sa che è necessario combattere per il loro amore. Stargli accanto come fisioterapista, infatti, l’ha resa più forte e più decisa che mai a non voltare le spalle al suo cuore. Remy è determinato a vincere il torneo e reclamare una volta per tutte il titolo a cui aveva dovuto rinunciare per amore di Brooke. Ma dopo un episodio in cui il disturbo bipolare di Remy esplode, il lieto fine non sembra più così scontato. Specialmente perché, quando Brooke scopre di essere incinta, lo stress dei combattimenti clandestini rischia di mettere la sua vita e quella di suo figlio in grave pericolo. Stare lontani significherà mettere il loro amore alla prova ancora una volta.
Un amore potente, imperfetto e reale che consuma completamente
Quando combatti per amore, lo fai fino in fondo.
Lo ammetto. Ho dovuto rileggere "Sei tu il mio per sempre", primo libro della serie che comunque si autoconclude, perchè erano passati troppi anni (tre circa) da quando l'avevo letto. Così l'ho riletto velocemente per ricordarmi di Remy e Brooke, dei loro alti e bassi, dei loro caratteri, della loro audacia. 
Dopo anni torniamo da Brooke e Remington, li ritroviamo praticamente da dove li abbiamo lasciati, la nuova stagione sta cominciando, sembra non siano passati nemmeno una manciata di giorni. 
Brooke è sempre la stessa. Ovvero, ogni sua parte del corpo pulsa di desiderio per Remy
Mentre Remy, beh lui è indomabile e incontrollabile. Nel primo libro avevamo scoperto che è bipolare, alterna quindi momenti di depressione fallimentare a eccitazione e forza. 
Entrambi stanno cercando di imparare ad essere amati ed a amare. Si ritrovano ad essere una coppia, e nessuno dei due sa come esserlo. 
Seppur il primo volume per me risulta imbattibile con la tensione sessuale, il lato oscuro di Remy ecc.. anche questo secondo volume della serie Real mi è piaciuto. È un libro che siamo abituate a leggere, per quanto mi riguarda, non ho trovato troppi colpi di scena, tutto è prevedibile, ciò non vuol dire meno bello. Sarà che aspettavo questa storia da anni, sarà che ho una passione per i pugili e gli sport romance, sarà che gli erotic romance sono il mio pane quotidiano, ma questa storia mi ha fatta sospirare anche se mi aspettavo molto di più. Negli anni le mie attese erano duplicate, ma cosa dico, moltiplicate ogni giorni che passava e che aspettavo la data di uscita. Per termini contrattuali, la Newton Compton, ha dovuto aspettare prima di pubblicare, ma sono felice che l'abbia fatto. La storia di Brooke e Remy meritava di essere raccontata in tutta la sua interezza. 
Non mancherà la sana dose di trash che compone questa serie di libri, alcuni fatti che accadranno in questo volume infatti mi sono sembrati molto sopravvalutati, ma non per questo non ho apprezzato lo svolgimento della storia anche se avrei preferito ci si concentrasse sul lato intimo (a livello emozionale  e caratteriale) dei personaggi protagonisti e non. 
La misura del tempo è ben scandita e la scrittura fluida.
Come nei migliori sport romance, non mancheranno i gerghi tecnici e le azioni sul ring. 
Le scene bollenti saranno molte (forse anche troppe secondo il mio gusto) e ben descritte, ho trovato anche il dirty talking più accentuato rispetto al primo libro.
Una storia con dei saliscendi.
C'è desiderio e ossessione nelle pagine. 
Ogni secondo che tu e io respiriamo, tu appartieni a me.

Ogni fantasia diventerà realtà. 
Leggere "Dove finisce il cielo" è stato come tornare a casa dopo una lunga corsa. 
È stato come annaspare in cerca d'aria, con i muscoli che tirano e la guance infuocate, eppure soddisfacente. 
Katy Evans è una delle regine del romance internazionale. E se amate il genere non potete perdervi i suoi libri. 
La fragilità di Remy traspare nelle pagine e la forza di Brooke viene trasmessa al lettore. 
Una marea continua di emozioni.  


Il mio voto:


Speriamo che la Newton non ci deluda e ci permetta di leggere anche gli altri tre libri della serie!
(3. Remy  4. Rogue 5. Ripped)





lunedì 8 ottobre 2018

Ti sposo per caso di Denise Grover Swank è un'emozione unica: scopriamolo insieme in questa recensione!

Buongiorno lettori! 


Qualche mese fa ho avuto modo di leggere "Ti sposo per caso" di Denise Grover Swank, edito da Piemme. Era parecchio tempo che ce l'avevo a casa, ma, come capita molto spesso, i libri vengono accumulati e non si riesce a leggere tutto; ecco che l'ho recuperato e devo dire che mi è piaciuto tantissimo. Prima non ero riuscita a trovare il tempo e l'occasione adatta per parlarvene, ma eccomi qua ora per rimediare! 
Una delle cose che più mi dispiace è che, probabilmente, resterà una serie incompiuta; fa parte, infatti, di una trilogia, ogni libro si conclude e il seguito parla di un'altra coppia, ma come sempre, una volta introdotti i personaggi ci fa piacere saperne di più anche sulla loro vita, spero che la Piemme cambi idea e prosegua la serie.


Data di uscita: 4 luglio 2017 
Genere: contemporary romance 
Serie: The Wedding Pact

Trama:

Megan Vandemeer vorrebbe dire ai suoi genitori che il suo fidanzamento è finito, ma un mese e mezzo dopo si ritrova su un volo per andare a casa per il suo matrimonio. Dopo aver evitato di dire la verità il più possibile, non può più rimandare, una prospettiva terrificante visto che sua madre la incolperà del tradimento del suo frigido ex. Un paio di cocktail e due calmanti dopo si trova a raccontare la sua triste storia all’affascinate straniero, alto e bruno seduto accanto a lei.
Josh McMillan ha solo una settimana per salvare i suoi affari e per questo sale sull’aereo per Kansan City per fare un ultimo tentativo disperato, lasciando tutto al destino. Una risposta inaspettata arriverà dalla brunetta seduta accanto a lui. Anche se per lui è completamente pazza, la sua onestà e il suo umorismo lo affascinerà. Così quando la sostiene dopo l’atterraggio, l’aiuta per scendere dall’aereo, una buona azione si trasforma in un enorme fraintendimento. I suoi genitori presumono che lui sia il suo fidanzato. Lo scherzo del destino, però, potrebbe aiutare Josh a salvare la sua azienda e lui potrebbe tornare utile a Megan. Tutto quello che deve fare è una inscenare una rottura pubblica che sia abbastanza per convincere la madre di Megan.
Josh deve essere solo un sostituto per lo sposo, ma più tempo passano insieme, più il loro finto fidanzamento diventa sempre più reale e hanno sempre meno voglia di rompere. Può una relazione che inizia come un inganno trasformarsi in un vissero felici e contenti?
Inizialmente, decisi di acquistare il libro perché mi innamorai della copertina, sapete che ho questa fissazione assurda e solitamente se mi piace quella, poi mi piace il libro e anche questa volta è stato proprio così. Ammetto che questo libro assomiglia, come trama e tipologia, ai film The Wedding Date e Ricatto d'Amore, poi la trama è completamente diversa, ma ho deciso di comperarlo proprio perché mi ricordava queste situazioni. E' un libro molto fluido, scorrevole, che si legge davvero in poco tempo perché ti prende moltissimo e non vuoi fare altro che scoprire come finirà la storia tra questi due. 
Megan si è lasciata con il fidanzato, ma non ha trovato il coraggio di dirlo alla madre che la aspetta a casa insieme alla famiglia per celebrare le loro nozze. Per fortuna incontra Josh sull'aereo che la aiuta a scendere e riprendersi, dopo essersi bevuta parecchi alcolici a causa della tensione per il matrimonio.
Josh ha dei problemi con la sua azienda e sta andando a Kansas City per cercare di trovare una soluzione e salvare lui e i suoi collaboratori, ma non sa ancora che Megan sarà, sia la sua fortuna che, allo stesso tempo, la sua "disgrazia".
Tra i personaggi ho apprezzato moltissimo Blair l'amica di Megan. Blair è un avvocato e come tale usa le sue doti per scoprire ogni segreto di Josh, visto che non si fida di lui. Nel libro vengono presentate altre sue amiche ma questa viene introdotta fin dall'inizio e si vede quanto tenga a Megan e voglia che lei sia felice,  facendo di tutto perfino rendendosi paranoica e insopportabile per il suo bene. Mi spiace molto che non sia uscito il secondo libro della serie, incentrato proprio su lei e sulla sua idea dell'amore freddo e calcolatore, come la storia con il fidanzato, Neil. 
Altro personaggio che mi ha fatta morir dal ridere è la nonna, una nudista convinta, se fosse per lei si andrebbe sempre in giro nudi; è esageratamente simpatica, e sarà molto d'aiuto alla giovane coppia. 
Mi è piaciuto molto vedere i preparativi per il matrimonio e ciò che sono costretti a fare Megan e Josh per combattere la passione che provano l'uno per l'altra, senza far scoprire però alla famiglia che si sono appena conosciuti. 
Lo stile dell'autrice mi è piaciuto moltissimo; non solo è fluido, ma fa ridere dall'inizio alla fine perché è troppo divertente vedere cosa combinano i due prima del matrimonio per conoscersi e cercare di trovare i modi più convincenti di mollarsi. 
E' un libro semplice e veloce, ma che ti prende dritto al cuore. 
Ve lo consiglio assolutamente se volete una lettura leggera, simpatica, ma che vi colpisca! 


Il mio voto: 



Speriamo che Piemme decida prima o poi di pubblicare anche gli altri due della serie!





Luna

lunedì 24 settembre 2018

La Regina del Nord di Rebecca Ross sta per arrivare e si preannuncia da paura!!!

 Buon pomeriggio lettori!
Ecco l'anteprima di un libro che uscirà per Piemme il 16 Ottobre che non vedo davvero l'ora di leggere! Vi sto parlando del primo libro della serie The Queen's Rising "La Regina del Nord" di Rebecca Ross! Speriamo che questa volta Piemme non sospenda la serie!!

Questo mese ci sono così tante uscite che non so proprio come farò a leggere tutto!!!


Trama:


Così ci prepariamo alla guerra. Non con la spada o con lo scudo, né con l'armatura.
Siamo pronte perché siamo sorelle in arme, perché il nostro legame è più profondo del sangue.
E risorgeremo per le regine del passato, e per quelle che ancora devono venire.


Regno di Valenia, 1566. Sono passati sette anni dall'arrivo di Brianna nella prestigiosa Magnalia, la scuola per giovani prescelte che ambiscono a perfezionare la propria vocazione ed essere adottate da un patrono. Brianna però è l'unica allieva a non aver mai mostrato doti particolari e, se non fosse stato per l'enigmatico maestro Cartier, non avrebbe trovato la sua vocazione tra Arte, Musica, Teatro, Eloquenza e Sapienza. Ma alla cerimonia finale, il peggior timore della ragazza diventa realtà, e Brianna rimane l'unica senza un patrono. Ancora non sa che dietro allo spiacevole imprevisto si cela la sua più grande fortuna. Lo scoprirà solo quando un misterioso nobile - troppo esperto con la spada per essere un semplice protettore - la sceglierà. Brianna si troverà allora dentro un vortice di intrighi e piani segreti per rovesciare il re e ripristinare sul trono l'antica legittima monarchia, tutta femminile. Perché ci fu un tempo in cui sul Nord regnavano le regine. Ed è ora che quel tempo ritorni.



La serie The Queen’s Rising è composta da: 

1.The Queen’s Rising
2.The Queen’s Resistance
3.Prossimamente 



Anche voi come me non vedete l'ora di poterlo leggere? Io non stò piu nella pelle. 






Luna

sabato 22 settembre 2018

Recensione "Grisha Trilogy" di Leigh Bardugo

Buon pomeriggio miei cari lettori, oggi voglio parlarvi di una trilogia purtroppo inedita in Italia (tranne per il primo romanzo).


 
 
TRAMA
 
Circondata da nemici, quella che un tempo era la potente nazione di Ravka è ora un regno diviso dai conflitti e letteralmente tagliato in due dalla Distesa, un deserto di impenetrabile oscurità, brulicante di mostri feroci e affamati. Alina Starkov è sempre stata una buona a nulla, un'orfana il cui unico conforto è l'amicizia dell'amico Malyen, detto Mal. Eppure, quando il loro reggimento viene attaccato dai mostri e lui resta ferito, in Alina si risveglia un potere enorme, l'unico in grado di sconfiggere il grande buio e riportare al paese pace e prosperità. Immediatamente viene arruolata dai Grisha, l'élite di maghi che, di fatto, manovra l'intera corte, capeggiata dall'affascinante mago Oscuro. Ma al sontuoso palazzo, dove gli intrighi e il lusso dei balli è tale da stordire e confondere, niente è ciò che sembra, e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le tenebre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore.
 
 
 
 
Ho terminato il terzo e ultimo romanzo della trilogia proprio qualche sera fa e mi sono ripresa dal finale soltanto adesso. La Grisha Trilogy, serie molto amata oltre oceano e di cui, in Italia è uscito solo il primo (Tenebre  e ghiaccio), mi aveva colpita fin da subito per la sua trama, tant'è che comprai il primo volume quando uscì in Italia, poi è stata interrotta perciò non lo lessi più, ma da circa un anno ho ripreso a leggere in lingua e non potevo assolutamente perdermi una serie così discussa e, soprattutto, così amata. Si tratta di una trilogia High Fantasy per adolescenti, ambientata in un mondo immaginario diviso in vari paesi e continenti; il paese dove si ambienta la nostra storia ricorda, in tutto e per tutto, la Russia zarista; dai kaftani alle descrizioni dei palazzi a cupola, dai nomi alle numerosissimi parole russe come "moi tsar". Il world building è, sicuramente, una delle cose che ho apprezzato di più perché ricorda tantissimo il nostro mondo (basti pensare che i paesi confinanti ricordano molto la Cina e la Polonia), ma, nonostante questo, è originale ed autentico.
I Grisha sono una sorta di maghi con poteri particolari, ci sono quelli capaci di controllare i fenomeni atmosferici, quelli in grado di creare ogni singola cosa e quelli che hanno poteri riguardanti la vita e la morte. La protagonista è Alina Starkov, un'orfana che un giorno scopre di avere dei poteri Grisha, in particolare lei è l'unica Invocatrice del Sole esistente e, di conseguenza, l'unica a poter distruggere definitivamente la Distesa delle Tenebre, un enorme (n)oceano in cui l'oscurità regna sovrana e che è impossibile da attraversare senza essere sbranati dai mostri che vi abitano. Alina viene, quindi, arruolata dal capo dei Grisha, l'Oscuro, e inizia una nuova vita di lussi e sfarzi al Piccolo Palazzo, l residenza/scuola dei Grisha; ma, come in ogni storia fantasy che si rispetti, qualcuno sta tramando nell'ombra per poter utilizzare il potere di Alina a fini egoistici ed abbastanza loschi.
Il personaggio di Alina mi è piaciuto molto perché è una protagonista imperfetta, una ragazza che non sempre fa la cosa giusta e che sbaglia. Lei è una sorta di antieroe; non è l'eroina giusta che caratterizza, quasi sempre, i fantasy, ma è una guerriera che non esita a compiere la scelta sbagliata per quello che pensa essere il giusto scopo. Poi c'è Mal, il migliore amico di Alina. Mal Oretsev, per quanto mi sia piaciuto, non sono riuscita ad amarlo; è, indubbiamente, un bel personaggio, ma certe volte avrei avuto voglia che si svegliasse di più. Diciamo che l'ho apprezzato molto nel terzo libro, Ruin and Rising, perché, finalmente, capisce come stanno le cose e che non si può fare sempre a modo suo.
Altro personaggio degno di nota è il mio amato Nikolai. Mi sono innamorata di lui fin dal primo momento in cui è apparso, l'ho amato anche quando non sapevo ancora chi fosse in realtà. Nikolai è scaltro ed intelligente, astuto e decisamente geniale, infatti viene soprannominato Too-Clever-Fox. Un inventore, un poeta, uno stratega e, come dice anche lui stesso, un ballerino eccezionale ed un tiratore ancora migliore. Mi dispiace solo che non abbia avuto lo spazio che avrebbe meritato, ma mi consolo pensando che a Gennaio uscirà King of Scars, un libro dedicato interamente a lui, e NON VEDO L'ORA. Tantissimi altri personaggi fanno da contorno a questa storia, e la mia preferita è assolutamente Zoya, la Blair Waldorf di turno che riesce a controllare i venti e l'aria; e sono super felice che il suo personaggio compaia anche in Six of Crows, la duologia spin-off, ambientata due anni dopo la fine del terzo romanzo.
E poi c'è lui, l'Oscuro, The Darkling. Il personaggio caratterizzato meglio. Mi è piaciuto scoprire quali sono le sue debolezze; un personaggio che sembra forte, ma che, da anni, è spezzato dentro; un uomo che vuole solo fare la cosa giusta perché ama il suo paese; è un personaggio molto complesso che potrete capire meglio solo leggendo l'intera serie.
Ho apprezzato lo stile di scrittura di Leigh Bardugo perché è molto semplice, ma al tempo stesso ricco di vocaboli e di termini ricercati; mi sono piaciuti tutti i riferimenti alla lingua e alla cultura russa e, come vi ho già detto, mi è piaciuto tantissimo come ha scritto e descritto il suo "mondo magico". Un punto in più va alla creazione dell'antagonista di turno, uno dei migliori mai scritti, che
non è buono, ma sotto sotto neanche del tutto cattivo; Il primo libro, Shadow and Bone (Tenebre e Ghiaccio), mi è sembrato, forse, un po' troppo frettoloso, nel senso che accadono tante cose e tutte l'una dopo l'altra; soprattutto nel finale. Mi è piaciuto perché vengono introdotti i luoghi e i personaggi, ma è come se, ad un certo punto, accadesse tutto troppo velocemente. Il secondo libro, Siege and Storm, di contro, è il più lento, ma, nonostante questo, è anche il mio preferito perché conosciamo Nikolai e perché si scoprono molte cose utili che porteranno, poi, al terzo libro, Ruin and Rising, che è pieno di avvenimenti, anche se, essendo più lungo del primo, è tutto dosato alla perfezione. Io vi consiglio moltissimo la Grisha Trilogy, soprattutto se vi piacciono i libri pieni d'azione, con un gruppo di personaggi tutti diversi, ma caratterizzati in ogni minimo particolare; se vi piacciono i tradimenti e gli intrighi, e se vi piacciono le serie dove la magia rispetta delle regole ben precise, tanto da essere chiamata Piccola Scienza. Una scienza che si contrappone all'esoterismo, il merzsot, ovvero la magia legata al caos, quella che non si può studiare né analizzare. E non solo, la serie tratta anche l'argomento della Fede e di come questa può essere sia deleteria, ma può anche salvare molte vite. Solo il finale mi ha un po' lasciata perplessa; l'ho trovato troppo malinconico, sentivo di voler piangere, ma non ci riuscivo.
Il livello della lingua è medio-alto, ma essendo un high fantasy è normale che sia così; comunque, superato l'impatto iniziale, si legge tranquillamente.
Adesso ho in lettura due libri per dei Review Party qua sul blog, ma subito dopo mi getterò a capofitto nella lettura della serie spin-off perché sono davvero curiosa, soprattutto di incontrare nuovamente Zoya e Nikolai.
 
 
Voto complessivo:
 
 
 
IL GRISHAVERSE E' COMPOSTO DA:
 
La trilogia Grisha:
- Shadow and Bone
-Siege and Storm
-Ruin and Rising
 
La duologia spin-off (ambientata due anni dopo):
- Six of Crows
-Crooked Kingdom
 
-The Language of Thorns (serie di fiabe ambientate nell'universo Grisha)
 
La duologia su Nikolai
-King of Scars (Gennaio 2019)
- Senza titolo
 
 
 
 
Qualcuno ha letto questa trilogia? Spero di avervi un minimo incuriosito ;)
 
 
 
 
*Ginny*
 
 

giovedì 6 settembre 2018

Torna la nostra rubrica Books and Movie con "Tutte le volte che ho scritto ti amo"

Buongiorno lettori, 

La scorsa settimana sono riuscita (finalmente) ad avere un attimo di tempo per vedere "Tutte le volte che ho scritto ti amo". Un film tratto dall'omonimo libro di Jenny Han arrivato qualche anno fa in Italia grazie a Piemme. Curiosi di sapere se l'ho preferito al libro?


Dopo aver letto tutti i romanzi della serie, posso dire di avere un quadro ben chiaro su chi sia la nostra Lara Jean, protagonista femminile dal cuore d'oro. 
Una ragazza dolce, sensibile e attenta ai dettagli, è colei che si presenta sia sulla pellicola, che tra le pagine, innamorata della vita e molto affezionata alla sua famiglia. 
Mi sono subito innamorata di questa sensibile ragazza, che frequenta scuola e la sua più grande caratteristica è... essere assolutamente una ragazza normale. 
Normale nel senso che non ha eccessi o vizi, è educata, rispettosa, simpatica e sorridente. 
Il suo legame con le sorelle, anche sul grande schermo, risulta adorabile. E quello con il padre? Esilarante. Un personaggio che ho adorato, così come le sorelle che interferiscono nella sua vita da adolescente. E la sua amica? Una pazza scatenata in cui tutti noi abbiamo riconosciuto (ne sono certa) una persona che conosciamo! 

E Peter? Che dire di Peter a parte che hanno scelto un attore assolutamente in linea con il suo personaggio (ciò per dire che è da sbavo assicurato). Il suo personaggio per quanto ben fatto sicuramente è stato sottovalutato, Peter ha un passato e si porta dietro un bagaglio emozionale e famigliare molto più importante di quanto traspare nel film. Non per questo non ho adorato il suo modo spiritoso e ammiccante, oltre a quello sensibile, che esce fuori sia nel libro che nel film.


Come inizia tutto?
Tutto a inizio con un incidente. Nella sua vita Lara Jean si è presa delle cotte adolescenziali, e per ogni persona che lei credeva di amare in quella parte di vita, ha scritto una lettera. Lettere che sono rimaste custodite nella sua cameretta per molto, molto tempo. Fino a quando, qualcuno non decide di inviarle... 
Qui sotto vi lascio il trailer così potete fari un'idea se può fare al caso vostro!

Chiaramente, come ogni riproduzione, i sentimenti nel film sono stati ampiamente sottovalutati, ma non per questo non mi è piaciuto. Nel libro sia Lara Jean, sia Peter, quando si aprono sul loro passato, sui loro segreti intimi, con le confidenze amichevoli, c'è una magia nell'aria, una sorta di affetto verso due ragazzi alla loro prima storia d'amore, ma anche d'amicizia e per quanto il film sia fatto bene, ne ho sentito la mancanza. 
Il film è stato comunque ben costruito, le ambientazioni sono reali e gli attori proprio come li avevo immaginati!

Se amate le storie d'amore, dolci e con una punta d'ironia vi consiglio di vederlo. Allo stesso modo, vi consiglio di leggere il libro, se il film vi sarà piaciuto, il libro sono certa che potrete amarlo. E se Avete già letto il libro, ma avete paura che non sia alla sua altezza, non preoccupatevi ci sono pellicole che sono state riprodotte in maniera abominevole più di quest'ultimo. In questo caso la riproduzione è fedele e assolutamente consigliata la visione! 
Sia per adulti che per ragazzi! ;)


L'avete già visto?
A presto!

lunedì 30 aprile 2018

Review Party "Tua per sempre, Lara Jean" di Jenny Han -Recensione-

Buongiorno lettori, 

Esce oggi il terzo ed ultimo capitolo che riguarda Lara Jean, l'adolescente di origini coreane che ci ha conquistato con la sua semplicità, la sua gentilezza ed il suo amore per la famiglia. Ho avuto la possibilità di organizzare questo Review Party in questo giorno d'uscita con questi magnifici blog (che trovate scritti qui sotto) e vi invito ad andare anche la loro recensione, grazie a Piemme per la possibilità e per la copia! Andiamo a scoprire cosa è uscito questa volta dalla penna di Jenny Han!



Trama: Lara Jean sta vivendo il miglior ultimo anno di liceo che una ragazza possa sognare. È perdutamente
innamorata del suo fidanzato, Peter, con cui andrà in gita a New York e poi al mare per un'intera settimana. Dopo il matrimonio di papà con la signora Rothschild, frequenterà un'università così vicina da poter tornare a casa ogni weekend a sfornare torte al cioccolato. Purtroppo, però, il destino ha
altri piani, e Lara Jean, che detesta il cambiamento più di qualsiasi altra cosa, dovrà ripensare
al proprio futuro. Quando il cuore e la testa dicono cose diverse, chi si dovrebbe ascoltare?


Recensione:

Finalmente dopo il primo capitolo arrivato in Italia nel 2015, "Tutte le volte che ti ho detto ti amo", il secondo arrivato bel 2016 un anno dopo, "P.S. ti amo ancora", in questo 2018 ritroviamo finalmente la
nostra Lara Jane alle prese con Peter, le sue sorelle e tanto altro! 

Lara Jean è fidanzata con Peter, ha ancora il coprifuoco, e vuole entrare all'Università della Virginia. È felice di stare a casa a preparare i biscotti, incollare foto e ritagli sull'album dei ricordi e di visitare biblioteche. 
Rimasta sempre fedele a se stessa senza cadere negli eccessi o nelle banalità, Lara Jean continua a preservare la sua innocenza e la sua bontà nel corso degli anni, con l'affetto delle persone a lei care riesce sempre a vedere il lato positivo delle cose e a notare le belle caratteristiche delle persone che ama. 
«Lara Jean,» mi dice Peter con tono affettuoso «solo tu puoi desiderare con tutto il cuore di frequentare una biblioteca».

Questa protagonista è diversa dall'ordinario, non è ribelle, è una brava ragazza, che mette il suo amore in ogni cosa. È attenta ai particolari, ama la sua famiglia come farebbe solo una persona più grande, è responsabile, ha un legame fortissimo con le sorelle. Apprezza le piccole cose della vita, e apprezza le attenzioni del padre e del fidanzato. Non tiene segreto i posti in cui va con le sue amiche, li comunica al padre e lo rende partecipe della sua vita, sa quando è il momento di tacere e quando farsi valere, sa chiedere scusa e implorare il perdono se le persone accanto a lei sono arrabbiate. È diversa, è vero, da ogni adolescente, ci accompagna nella sua normalità, nelle sue giornate ordinarie, per questo trovo molto importante far leggere questi libri alle adolescenti, ma non solo, ci sono passaggi, che hanno una profondità incredibile e che sanno rapirti e farti pensare. 
"Peter è la mia cioccolata calda, i miei guanti rossi, la sensazione che provo la sera della vigilia."

I personaggi hanno una spessa caratterizzazione, oltre a Lara Jean abbiamo conosciuto anche Peter, il padre e le sue sorelle e tutti hanno delle linee che non si smentiscono durante il libro, sono personaggi molto fedeli alla loro ombra che rimangono coerenti fino alla fine. 

Come negli altri libri il punto di vista è completamente femminile, la scrittura e la dialettica molto semplici con buone descrizioni, elementari e non di difficile comprensione.

"Ho sparso i miei sogni sotto i tuoi piedi/ cammina lieve perché cammini sui miei sogni."

Jenny Han sa parlare con il cuore in mano a tutte quelle ragazze (e non più ragazze) che amano il genere YA, ritrovandosi ad immedesimarsi nei giovanissimi protagonisti che li compongo (no non me ne vergogno), ma anche a quelle ragazze che si stanno avvicinando alla lettura romance dalla narrativa per ragazzi, quel passo che fa crescere le giovanissime a voler leggere qualcosa "per i più grandi" senza cadere nel volgare. Jenny Han scrive d'amore puro e giovane, castamente e senza essere eccessivo, parla di sentimenti, di dubbi e di problematiche adolescenziali. Adoro il suo stile fresco e giovanile che appunto mi sento di consigliare anche ad un pubblico piccolo (coraggio mamme, questo libro potete prenderlo!). 

Il mio voto:




Io vi consiglio di dare una chance a questo romanzo, di lasciarvi trasportare in un mondo semplice e gioioso, anche se non avete letto gli altri due capitoli della serie non risulterà difficile capire la storia di Lara Jean, per cui correte a leggere!
Susan.

sabato 2 settembre 2017

Anteprima: Sette giorni di te di Cecilia Vinesse

Sette giorni di te è il suo romanzo d’esordio, Cecilia Vinesse arriva finalmente anche in Italia grazie a Piemme con un super romanzo young adult.


Pagine: 264
Genere: Young Adult
Uscita: 12 SETTEMBRE 2017
Prezzo: 18,00 €

Trama: Sophia ha sette giorni da trascorrere a Tokyo prima di tornare negli Stati Uniti. Sette giorni per salutare la città elettrica, il suo migliore amico e il ragazzo per il quale ha coltivato per anni una cotta semi-segreta. Sette giorni perfetti... fino a che Jamie Foster-Collins non ritorna in Giappone e rovina tutto.
Jamie e Sophia hanno una storia finita col cuore infranto, e l'ultima cosa che Sophia vuole è che lui le rovini la partenza con il suo stupido arrivo. Tuttavia, col passare della settimana, le relazioni che ha pensato fossero stabili cominciano ad esplodere intorno a lei. E Jamie è quello che la aiuta a raccogliere i pezzi. Sophia è costretta ad ammettere che forse ha giudicato male Jamie, ma i loro sette brevi giorni di avventure a Tokyo porteranno a qualche cosa oltre che ai saluti?


Io sono quasi certa che cederò all'acquisto, e voi?

Susan.

giovedì 10 agosto 2017

Recensione "Tutta colpa di Mr Darcy" di Shannon Hale

Buon pomeriggio cari lettori e benvenuti ad una nuova recensione!

Eh si oggi parliamo proprio di lui, il romanzo di Shannon Hale, “Tutta colpa di MrDarcy”
Quante fan di Jane Austen ?!


Prezzo ebook: 9,99€
Prezzo cartaceo: 18,50€
Data di uscita: 18 Luglio 2017

Trama:

Che cosa distingue una semplice lettrice di Jane Austen da Jane Hayes? Tutto: nella sua testa parole come "orgoglio", "pregiudizio", "ragione", "sentimento" hanno un significato ben diverso da quello del dizionario, e soprattutto, per lei, non c'è nessun uomo al mondo di cui valga la pena innamorarsi. Perché nessun uomo è e sarà mai Fitzwilliam Darcy - tranne Colin Firth nella migliore interpretazione della sua carriera, si capisce. Così, anche se Jane è una single trentenne che potrebbe godersi la vita a New York, le sue chance in amore sono regolarmente sabotate dalla sua fissazione platonica. Finché un viaggio la porta dove ha sempre sognato di andare: complice l'eredità di una prozia, Jane parte per Pembrook Park, Inghilterra. L'unico posto dove, tra costumi d'epoca, carrozze, balli di gala e rigida etichetta, per una modica cifra anche tu puoi vivere il tuo sogno austeniano. E magari innamorarti… Nella villa fuori dal tempo che la accoglie, piena di stanze e servitù, tra personaggi bizzarri che non si fanno problemi a vivere per qualche giorno nel passato, Jane conoscerà un giardiniere belloccio, ma si scontrerà anche con un gentiluomo che si crede un po' troppo affascinante… E forse vivrà finalmente il sogno più bello. Quello da vivere nella realtà.


Recensione:

Ovviamente avendo dei riferimenti a Mr Darcy ed essendo io un’amante della Austen non potevo non leggerlo! E se devo essere sincera mi è piaciuto tantissimo. Lo stile della Hale è scorrevolissimo, ho iniziato il libro la mattina al mare sotto l’ombrellone e la sera l’avevo già finito. Inoltre una lode va sicuramente fatta alla scrittrice per aver fatto sicuramente un grandissimo lavoro di ricerca sull’epoca regancy dell’Inghilterra austeniana. Le regole, i vestiti, l’etichetta è tutto raccontato con precisione; descrizione dettagliate che tuttavia non annoiano mai. 

Il libro racconta la storia di Jane, trentaduenne singole che dopo svariate delusione amorose ha piano piano iniziato a trovare conforto nella storia romantica creata da Jane Austen. Ma è soprattutto l’idea di Mr Darcy, che comincia ad ossessionarla. Inizia a paragonare tutti gli uomini a lui, scontro che ovviamente non può essere che impari. Per questo la defunta zia Carolyn, a conoscenza di questo suo problema, le regala una settima in questa tenuta inglese, Pembrook Park, completamente ambientata nell’Inghilterra della Austen: tutto rigorosamente ricostruito con veridicità storica. La zia sperava così di aiutarla, se non a trovare l’amore, quantomeno a staccarsi da questo fantasma inesistente. 
I personaggi sono molto ben costruiti secondo me. La stessa Jane, così meravigliosamente combattuta tra sogno e realtà, è una protagonista veramente interessante. Il suo cuore batte per un uomo che in realtà non esiste e la sua testa questo lo sa fin troppo bene. Durante tutto il romanzo si sente come propria la difficoltà di Jane di staccarsi da tutto questo, quanto ami lo stile e le usanze di quel tempo. Un sentimento che tante di noi possono trovare, una sorta di desiderio di vivere in un’altra epoca credendo che fosse migliore. 

Martin è un personaggio che ho adorato e odiato allo stesso tempo. L’ho trovato veramente ben riuscito, soprattutto per i colpi di scena inaspettati che ha saputo regalarmi. A tratti irritante, a tratti dolce e con un finale semplicemente sconvolgente. Simpatia e genuinità sembrano caratterizzarlo... sembrano.
Ho amato il personaggio di Mr Nobley per un solo motivo: è uguale a Mr Darcy. La Hale per tutto il romanzo continua a sostenere che non ci assomiglia per niente, ma non sono assolutamente d’accordo. Burbero, misterioso e ombroso, ma con sotto sotto un cuore d’oro. Per quanto mi riguarda una copia perfetta del personaggio della Austen. Ovviamente non lo sto dicendo in senso negativo, anche perché è stato il mio personaggio preferito, sebbene un po’ troppo trascurato. 


Consiglio vivamente il romanzo, non solo alle fan di Jane Austen, ma per chiunque abbia voglia di una storia un po’ particolare. 
Il mio voto per questo romanzo infatti è:



Jane