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venerdì 11 giugno 2021

Blogtour: La città di sabbia di Laini Taylor - Tutti i gadget ispirati alla serie

 

Buongiorno meraviglie,

oggi torniamo da Karou che ha rapito il mio tempo con la sua nuova veste grafica di Fazi Editori.

Se non avete ancora letto questa trilogia fantasy Young adult dovete recuperarla!

 


Trama:

La studentessa d'arte Karou ha finalmente le risposte che ha sempre cercato. Sa chi è e cosa è. Ma, insieme a questa scoperta, un'altra verità affiora in superficie, una realtà che la ragazza farebbe di tutto pur di ignorare: ha amato un ragazzo che le è nemico, lui l'ha tradita e per questo il suo mondo è sconvolto. Ora, in una kasbah dimenticata nel deserto del Marocco, Karou e i suoi alleati si preparano a uno scontro definitivo contro l'armata dei serafini e sotto la luce delle stelle plasmano creature di potente forza distruttiva. Akiva, legato dall'appartenenza all'esercito degli angeli, ma gravato da un profondo conflitto interiore, inizia a progettare un altro tipo di battaglia: quella per il riscatto. Per la speranza.


 Oggi con me, scopriamo i gadget che sono esplosi tra le menti dei fan più accaniti e dei quali ero all’oscuro fino a pochissimo tempo fa.

Ebbene sì, perché sono una neofita anche io della storia di Karou e quando ho digitato su Google i titoli della trilogia e ho iniziato a perdermi nei meandri dell’internet ho scoperto un mondo!

 

Primo su tutti il mercato di Etsy propone tantissimi gadget ispirati alla serie!

 Primo su tutti i segnalibri:


Anche le spille sono molto gettonate:

 


Non mancano le card con le illustrazioni e le candele!

 


Ci sono anche bambole, magliette, tazze ispirate ai personaggi della serie, con frasi celebri e illustrazioni bellissime, cover per il cellulare.

Bracciali, collane e ciondoli non mancano poi di certo... 

Questo qui sotto rappresenta l'osso del desiderio che si riesce a trovare realizzato spezzato (come questo in foto) o intero. 


Ma ciò che ha rubato i miei occhi sono i tatuaggi temporanei che raffigurano quelli di Karou.


A presto,

 





mercoledì 19 maggio 2021

BlogTour: La chimera di Praga di Laini Taylor - Bibliografia dell'autrice

 Buongiorno meraviglie!

Laini Taylor vi suona familiare?
Sono certa che già l'avete sentita nominare, o che l'abbiate anche già letta!
Prima di andare a curiosare nella bibliografia di questa autrice vi dico che la ristampa della trilogia de La chimera di Praga è già iniziata!



In occasione del decimo anniversario dall’uscita, l’acclamata trilogia della Chimera di Praga torna in una nuova accattivante veste grafica.

Trama:

Karou ha 17 anni, è una studentessa d'arte e per le strade di Praga, la città in cui vive, non passa inosservata: i suoi capelli sono di un naturale blu elettrico, la sua pelle è ricoperta da un'intricata filigrana di tatuaggi, parla più di venti lingue e riempie il suo album da disegno di assurde storie di mostri. Spesso scompare per giorni, ma nessuno sospetta che quelle assenze nascondano un oscuro segreto. Figlia adottiva di Sulphurus, il demone chimera, la ragazza attraversa porte magiche disseminate per il mondo per scovare i macabri ingredienti dei riti di Sulphurus: i denti di ogni razza umana e animale. Ma quando Karou scorge il nero marchio di una mano impresso su una di quelle porte, comprende che qualcosa di enorme e pericoloso sta accadendo e che tutto il suo universo, scisso tra l'esistenza umana e quella tra le chimere, è minacciato. Ciò che si sta scatenando è il culmine di una guerra millenaria tra gli angeli, esseri perfetti ma senz'anima, e le chimere, creature orride e grottesche solo nell'aspetto esteriore; è il conflitto tra le figure principi del mito cristiano e quelle dell'immaginario pagano. Nel disperato tentativo di aiutare la sua "famiglia" Karou si scontra con la terribile bellezza di Akiva, il serafino che per amore le risparmierà la vita.

La casa editrice Fazi che ne detiene i diritti sta dando un nuovo volto a questa affascinante storia!
Prima però, voglio illustrarvi i libri che sono certa abbiano solleticato la vostra curiosità!


A seguire vi lascio le nuove cover anche del volume 2:

e vi dico anche che esiste una novella autoconclusiva 2.5 dal titolo:

Notte di marionette e torte



Per poi arrivare al volume n.3 Sogni di mostri e divinità


Un altro libro acclamato e amato dal pubblico è Il sognatore, edito sempre dalla Fazi editore. 


È il sogno a scegliere il sognatore, e non il contrario: Lazlo Strange ne è sicuro, ma è anche assolutamente certo che il suo sogno sia destinato a non avverarsi mai. Orfano, allevato da monaci austeri che hanno cercato in tutti i modi di estirpare dalla sua mente il germe della fantasia, il piccolo Lazlo sembra destinato a un'esistenza anonima. Eppure il bambino rimane affascinato dai racconti confusi di un monaco anziano, racconti che parlano della città perduta di Pianto, caduta nell'oblio da duecento anni: ma quale evento inimmaginabile e terribile ha cancellato questo luogo mitico dalla memoria del mondo? I segreti della città leggendaria si trasformano per Lazlo in un'ossessione. Una volta diventato bibliotecario, il ragazzo alimenterà la sua sete di conoscenza con le storie contenute nei libri dimenticati della Grande Biblioteca, pur sapendo che il suo sogno più grande, ossia vedere la misteriosa Pianto con i propri occhi, rimarrà irrealizzato. Ma quando un eroe straniero, chiamato il Massacratore degli Dèi, e la sua delegazione di guerrieri si presentano alla biblioteca, per Strange il Sognatore si delinea l'opportunità di vivere un'avventura dalle premesse straordinarie.

Di cui vi avevamo già parlato in una recensione qui sul blog 

RECENSIONE IL SOGNATORE

Per poi concludere questa dilogia con La musa degli incubi


Il bacio di ghiaccio, disponibile solo in formato ebook e racchiude tre racconti tra cui anche, il più famoso, Baci immortali. 

 


Kitty vorrebbe essere come le sue compagne di liceo più carine e disinibite. Vorrebbe sedersi sulle ginocchia del proprio ragazzo e baciarlo appassionatamente, in cortile, davanti a tutti. Kitty desidera, tanto, essere quello che non è. Ed è proprio dalle ragazze come Kitty, che sognano e desiderano senza fine, che i goblin sono più attratti. In un tempo e in un luogo molto lontani, Anamique è vittima dalla nascita di una terribile maledizione: nessuno può ascoltare la sua voce incantevole senza perdere la vita all'istante. Nemmeno colui che le sfiorerà le labbra con il primo bacio. Esme, infine, è in fuga da un'orda di creature da incubi determinate a impadronirsi della sua anima. Quello che non sa è che ne porta già una dentro di sé. E che basta un bacio per risvegliarla dal suo lungo sonno. Un incredibile trittico di racconti che ruotano attorno al tema del primo bacio. Tre piccole gemme dark, in cui la passione e la morte si intrecciano in modo inestricabile.


Li avete già letti tutti? Vi piacciono?

Fatecelo sapere!

Nel frattempo non perdetevi le altre tappe del blogtour e le recensioni!

A presto!






mercoledì 20 gennaio 2021

BlogTour: "Il giardino segreto" - Frances Hodgson Burnett - L'autrice: Vita e opere

 

Buongiorno meraviglie,
Prima di parlarvi della nuova edizione del libro "Il giardino segreto", oggi facciamo un approfondimento sulla vita e le opere dell'autrice Frances Hodgson Burnett!

   


Trama:
Questa è la storia di una bambina coraggiosa che fu mandata a vivere in una casa ammantata dal mistero, e un giorno scoprì qualcosa di segreto, di magico…

Non ci credi?

Forse perché non sei ancora entrato nel giardino segreto.

Per Mary Lennox le storie hanno un potere straordinario. Le basta raccontarne una ad alta voce per superare i momenti difficili. Ma la sua partenza per l’Inghilterra e la sua misteriosa e sterminata brughiera sta per cambiare ogni cosa. Mary andrà a vivere insieme a uno strano ricchissimo zio che non ha mai visto, e che, di certo, non ha tempo per le storie. All’improvviso, il mondo di Mary inizia a crollare. I suoi genitori non ci sono più, l’amata India, la terra delle storie, è più lontana che mai. Sembra che non ci sia rimedio a nulla. Almeno fino a quando Mary non incontra Colin, il cugino che non ha mai conosciuto. E Dickon, espertissimo di natura, di animali, sempre pronto ad ascoltare. Insieme a loro Mary attraverserà il maniero dello zio fino a scoprire un meraviglioso giardino, un luogo incantato che custodisce un segreto, ma… dove è proibito mettere piede. Ed è qui che l’avventura inizia. È qui che la storia prende vita. È qui che Mary Lennox troverà la sua vera casa.

 


Anche se questa nuova edizione è stata pubblicata seguendo il nuovo film uscito su Amazon Prime un paio di mesi fa, andrò a scovare nella vita e nelle altre opere create dall'autrice Frances Hodgson Burnett.

Prima di parlarvi della sua vita, vorrei prima dirvi cosa ha scritto, perché solo così (a mio parere) potrete apprezzare la sua vita e la sua scrittura.

La sua prima storia venne pubblicata in Godey's Lady's Book nel 1868, ma non ne abbiamo traccia.
Negli anni successivi una serie di racconti porta la sua firma:
That Lass o' Lowrie's (1877), Haworth's (1879), Louisiana (1880), A Fair Barbarian (1881), Esmeralda (opera teatrale, 1881), Through One Administration (1883)
Nel 1886 pubblicò Il piccolo lord (titolo originale: Little Lord Fauntleroy). Inizialmente pensato come libro per bambini, suscitò molto interesse nelle madri ed il libro vendette più di mezzo milione di copie.
Poi in ordine d'uscita ci sono anche:
La piccola Santa Elisabetta e altre storie (Little Saint Elizabeth and other stories, 1893), A Lady of Quality (opera teatrale, 1897)
I suoi altri lavori includono Sara Crewe (1888) - successivamente riscritto come La piccola principessa (1905) che mantiene anche lo stesso titolo per il film basato sull'opera stessa e Il giardino segreto (1911) che è probabilmente la sua opera più conosciuta.
Ci sono poi quelle meno conosciute come:
Le anime bianche (The White People, 1917), Nel mondo del camino (1931), Edith e il ladro (1934)
E nel 1893 pubblicò le memorie della sua gioventù, The One I Knew Best of All.

Ma chi era Frances Hodgson Burnett?

L'autrice nasce a Manchester nel 1849, ma emigrò in Tennessee, negli Stati Uniti, dopo la morte di suo padre.
Ed è qui che iniziano le similitudini con i suoi protagonisti, tutti orfani di uno o entrambi i genitori.
Ed è proprio dopo la morte della madre che inizia a scrivere per aiutare economicamente la famiglia.
La sua prima storia venne pubblicata in Godey's Lady's Book nel 1868. Subito dopo, i suoi scritti cominciarono ad essere pubblicati regolarmente.
Il suo principale talento di scrittrice consisteva nel combinare dettagli realistici della classe lavoratrice con una trama romantica.
Si sposò con il Dottor Swan M. Burnett di Washington nel 1873.
Nel 1888 vinse un processo in Inghilterra sui diritti d'autore per Il Piccolo Lord, stabilendo un precedente che fu inserito nella legge britannica sul copyright nel 1911.
Nel 1898 Frances divorziò dal Dr. Burnett. Successivamente, nel 1900, si risposò con Stephen Townsend, il suo business-manager. Il secondo matrimonio durò meno di due anni, terminando nel 1902.
Dalla metà degli anni novanta dell'Ottocento visse in Inghilterra, ma nel 1909 tornò negli Stati Uniti dopo essere diventata cittadina americana nel 1905.
Frances Hodgson Burnett morì a Plandome (New York) ed è sepolta nel vicino cimitero di Roslyn, vicino al figlio Vivian. L'effigie a grandezza naturale del figlio Lionel è situata ai suoi piedi.

*Fonte web



A presto!


 


giovedì 17 dicembre 2020

Blogtour: “Ti regalo le stelle” di Jojo Moyes – Le copertine a confronto

 Buongiorno meraviglie,

oggi vi parlo del romanzo “Ti regalo le stelle” di Jojo Moyes arrivato per Mondadori pochi mesi fa in una sua riedizione.

Insieme, scopriamo tutte le sue edizioni!

Prima però, vi lascio leggere la trama:

1937. Quando Alice Wright decide impulsivamente di sposare il giovane americano Bennett Van Cleve, lasciandosi alle spalle la sua famiglia e una vita opprimente in Inghilterra, è convinta di iniziare una nuova esistenza piena di promesse e avventure nel lontano Kentucky.

Presto però le sue rosee aspettative e i suoi sogni di ragazza si scontrano con una realtà molto diversa. Costretta a vivere sotto lo stesso tetto con un suocero invadente, il dispotico proprietario della miniera di carbone locale, Alice non riesce a instaurare un vero rapporto con il marito e le sue giornate diventano sempre più tristi e vuote. Così, quando scopre che in città si sta costituendo un piccolo gruppo di donne volontarie il cui compito è diffondere la lettura tra le persone disagiate che abitano nelle valli più lontane, lei decide con entusiasmo di farne parte.

La leader di questa biblioteca ambulante a cavallo è Margery O'Hare, una donna volitiva, libera da pregiudizi, figlia di un noto fuorilegge, una donna autonoma e fiera che non ha mai chiesto niente a nessuno, tantomeno all'uomo che ama.

Alice trova in lei una formidabile alleata, un'amica su cui può davvero contare, specie quando il suo matrimonio con Bennett inizia inevitabilmente a sgretolarsi. Altre donne si uniranno a loro e diventeranno note in tutta la contea come le bibliotecarie della WPA Packhorse Library.

Leali e coraggiose, cavalcheranno libere sotto grandi cieli aperti e attraverso foreste selvagge, affrontando pericoli di ogni genere e la disapprovazione dei loro concittadini per portare i libri a persone che non ne hanno mai visto uno, allargando i loro orizzonti e cambiando la loro vita per sempre.

 

Ispirato a una storia vera, Ti regalo le stelle è una dichiarazione d'amore per la lettura e i libri. Un romanzo indimenticabile, appassionato e romantico le cui pagine volano, coinvolgendo e commuovendo il lettore.


“Ti regalo le stelle” è l’ultimo romanzo di Jojo Moyes, ma la sua peculiarità è he è uscito per la prima volta il 3 Ottobre 2019. A solo poco più di un anno di distanza le sue edizioni, a livello mondiale, sono tantissime!

Soltanto in Uk se ne contano diverse, con cover differenti, ma con la stessa storia he colpisce in fondo all’anima.

 

Iniziamo con l’edizione che compare sui nostri scaffali:


Graficamente semplice, a me piace moltissimo, e riprende la prima edizione UK :


Sono praticamente identiche, se non fosse che da noi il nome dell'autrice stampato a caratteri più grandi è un richiamo non da poco più importante! 

Anche in tantissimi altri paesi altre case editrici si sono tenute sul filone dell'originale, considerando che il lancio è stato fatto a livello mondiale quasi in contemporanea c'è stato una buona interlocuzione tra tutti. 

Ecco alcune cover:


 

L'altra edizione inglese che amo invece è questa:


Riprende il panorama del Kentucky e, anche in questo caso, molti hanno scelto di seguire questa orma. 
Ecco alcuni esempi:

Tra quelle che mi piacciono di più ci sono anche queste:








Sempre con la campagna del Kentucky a fare da sfondo, i cavalli e questa donna indipendente che legge e non si lascia intimidire dalla società dell'epoca. 

Questa poi è in pole position: 


Mi trasmette calma e serenità, mi trasporta con un solo sguardo direttamente nel 1937 e le stelle aggiunte nei caratteri sono il tocco di originalità che riprende il titolo. 

Quelle alla fine della mia personalissima classifica invece sono:






Non mi piacciono e le trovo apatiche. 

Infine, ce n'è una che non so se amare o non considerarla entusiasmante:


Non è brutta, anzi, e seppur l'amore per i libri è uno dei punti focali di questo romanzo, questa non riesco a identificarla come cover di un romanzo così ricco, emozionalmente parlando. 

Fosse stata scelta per un altro titolo l'avrei adorata, ma per questo in particolare ce ne sono altre che mi hanno convinta di più. 

Siete amanti delle cover? Vi piace che ci siano dei riferimenti della storia e del titolo stampati in copertina come a me?

Fatemelo sapere! 





mercoledì 16 dicembre 2020

Blog Tour: "La strada scomparsa" di Beatrice Masci - La coscienza di sé

Buongiorno lettori! 
Quest’oggi vi trasporto in un mondo un po’ particolare e forse impegnativo con la nostra tappa del Blogtour dedicato a “La strada scomparsa” di Beatrice Masci e organizzato dall’agenzia Servizi d’Autore


Il tema di questa tappa è la coscienza di sé. Un tema molto complesso, come è complessa la nostra stessa natura. La coscienza di sé può essere definita come la consapevolezza che l’individuo ha circa la propria identità, il proprio ruolo, la propria potenzialità. Di fatto, è ciò che permette alla persona di rafforzare la propria autostima, rappresentando sia una valutazione di se stesso, ma anche essendo influenzata da ciò che gli altri gli rimandano. Ma quali sono gli aspetti che contribuiscono a creare questa consapevolezza? Tutto ciò che serve a descriverci: la conoscenza del nostro nome (ad esempio, che significato ha? Perché proprio quel nome?), le credenze che abbiamo circa le nostre capacità e il nostro carattere, i valori che possediamo, la descrizione che ci viene anche rimandata dagli altri. E molto altro ancora.

In questa raccolta di racconti, il tema della coscienza di sé si può incontrare in davvero molte sfaccettature. 

Ne Il testamento incontriamo ben tre personaggi che sembrano alle prese con una singolare caccia al tesoro, in cui l’indizio iniziale è: per trovare il tesoro dovrete cercare innanzitutto dentro voi stessi. Una bella impresa per i tre cugini, Fabrizio, Emma e Marcello, ormai adulti, che si ritrovano a doversi cimentare in un gioco legato alla loro infanzia. Come ricorda anche Antoine de Saint-Exupery, a volte dimentichiamo quello che siamo stati e quello che siamo, perdendoci nella quotidianità, quando forse, dovremo proprio ricordarci di quei momenti in cui tutto è cominciato. 

Tutti i grandi sono stati piccoli,
ma pochi di essi se ne ricordano.

Un altro racconto emblematico è L’altra lei. Adolescenza, quel periodo in cui tutto cambia, in cui ogni cosa viene rimessa in discussione. A partire da ciò che pensiamo di essere, da ciò che gli altri dicono che siamo. L’età in cui conta quasi di più l’approvazione di chi ci circonda, dei pari, piuttosto che la nostra vera identità. 

Mescola un chilo di sicurezza 
con un grammo di testardaggine. 
Aggiungi un pizzico di pazzia 
e un rametto d’intraprendenza. 
Amalgama il tutto 
e completa con follia quanto basta. 
Fai cuocere a fuoco lento 
sorvegliando di tanto in tanto. 
Le possibili imperfezioni dell’impasto 
sono garanzia di autenticità. 
Non sarà “la vita” 
ma è di certo la tua vita. 

Per motivi diversi, mi ha colpito molto anche il racconto La partita. La storia di un’amicizia un po’ particolare, tenuta insieme da un campetto di basket, da un appuntamento fisso che è riuscito a sopravvivere anche allo scorrere del tempo, dalla fanciullezza fino all’età adulta. Un’amicizia in cui ognuno ha consapevolezza di ciò che è, ma scopre solo dopo anni di non aver mai avuto coscienza di ciò che l’altro era. Una storia che mi ha portato a riflettere su quante volte quello che vediamo negli altri non è quello che davvero loro cercano di mostrare e di farci vedere. E come influisce questo nella consapevolezza che poi l’altro ha di se stesso? 

I racconti non finiscono qui e sono molti quelli che affrontano questo tema, soprattutto attraverso interrogativi e riflessioni che possono nascere.
Come influenza il parere negli altri nella percezione di sé? 
Come cambia il nostro modo di percepirci? 
Quando riusciamo ad avere davvero consapevolezza di ciò che siamo? 

Un viaggio magico, che continua nei vari racconti che compongono quest’opera e che meritano di essere scoperti non solo attraverso il mio punto, ma anche attraverso il vostro. Perché in fondo ognuno può trovare un pezzo di sé in ogni storia che legge.

Spero che questo piccolo approfondimento vi sia piaciuto e non dimenticate di andare a scoprire anche le altre tappe del Blog Tour e Review Party dedicato!




mercoledì 18 novembre 2020

Blogtour "Gideon La Nona" di Tamsyn Muir - Playlist

 




Buongiorno, cari lettori! 
Quanto sono felice che, finalmente, Gideon la Nona sia approdato in Italia. Ieri ho pubblicato la recensione del romanzo (che vi lascio QUI). Oggi, invece, ho preparato una piccola playlist con tutte le canzoni che mi sono venute in mente leggendo il romanzo ;) 



1) E.T - Katy Perry



So che il romanzo non ha niente a che fare con alieni, ma il sound di questa canzone, e il fatto che parli di amore spaziale mi ha fatto pensare subito a Gideon e Harrow, le protagoniste di Gideon la Nona. 



2) I kissed a girl - Katy Perry



Sì, sono un po' fissata con Katy Perry, ma come potevo non inserire una canzone che parla di baci tra ragazze nella playlist ispirata ad un romanzo con negromanti lesbiche? 



3) Bohemian Rhapsody - Queen



Il motivo per cui il romanzo mi ha fatto pensare a questo pezzo che ha fatto la storia della musica è che la definizione di rapsodia è perfettamente applicabile al libro di Tamsyn Muir. E quale canzone migliore per esprimere la rapsodia musicale se non Bohemian Rhapsody? 


4) Bones - The Killers



Il titolo, il video pieno di scheletri e il ritornello, "Don't you wanna feel my bones on your bones?", mi hanno fatto pensare, inevitabilmente, ad Harrow e alla sua capacità di creare un esercito di scheletri. 


5) Thriller - Michael Jackson



Qui, sarò sincera, l'unico motivo per cui ho scelto questa canzone è il video che rimanda alla morte e alla negromanzia. E poi, vabbè, il fatto che adoro questa canzone ha contribuito a farmela inserire nella playlist. 


6) Bring me to life - Evanescence



Amo questa canzone e ho subito pensato ai suoi versi leggendo la fine del romanzo (che non vi spoilererò). Secondo me è perfetta! 



7) Underwater - Mika



Il testo, forse, non ha niente a che fare con Gideon la Nona, ma c'è una scena, in piscina, sott'acqua, che ha scatenato subito, nella mia testa, il ritornello di questa canzone meravigliosa, quindi non potevo che inserirla. 










Queste sono le canzoni che mi hanno fatto pensare a Gideon la Nona, o che mi sono venute in mente durante la lettura del romanzo. 
Voi quali canzoni mettereste in una playlist?  










lunedì 16 novembre 2020

Blog Tour: Alla scoperta del Paese del Sol Levante con "Ciao mamma, vado in Giappone" di Enrico Pierpaoli e Luca Raffaelli

 


Se il primo appuntamento di oggi è stato un vero viaggio nella Terra di Mezzo alla scoperta del perfetto outift da hobbit in quarantena, in questo secondo post della giornata non ci arrischieremo a varcare i confini del fantasy, ma ciò non significa che non ci divertiremo. Andremo nel Paese perfetto per tutti i nerd fan della Pop culture e lo faremo grazie ad una casa editrice mai recensita prima su questo blog!

Era da tempo che speravo di far conoscere ai miei readers una c.e. che intasa continuamente la mia ToReadList in modo prepotente. Ora tocca a voi accogliere con entusiasmo la TUNUÉ!


Anche se non mangiate a colazione fumetti, graphic novel e picture book, immagino che sia impossibile non conoscere una delle serie più famose pubblicate da questa casa editrice

 

Sapevo che mostrandovi Monster Allergy, non mi avreste delusa. Sono really really commossa!

Oggi però non siamo qui per parlare di Zick, Elena Patata and so on, ma ci divertiremo lo stesso, tranquilli! 

Siete pronti a fare le valige? In tempi come questi, si sà, viaggiare è un lusso... che noi lettori possiamo permetterci. Ci bastano un po' di tempo libero e una poltrona, giusto? Mentre i protagonisti della graphic novel che sto per presentarvi hanno fatto proprio le cose per bene, soli soletti hanno volato fino in Giappone e ritorno!

Titolo: Ciao mamma, vado in Giappone

Sceneggiatura: Luca Raffaelli

Disegni, colori, copertine, impaginazione e lettering: Enrico Pierpaoli

Casa editrice: Tunué

Genere: Graphic novel per ragazzi

Data di pubblicazione: 5 novembre 2020

Prezzo cartaceo: €14,50

Acquistabile QUI 

Trama:
Chiudete gli occhi e immaginate una enorme belva con i denti acuminati al mentolo formato famiglia. Ecco: questo è Frangipane, il cattivo della scuola, che costringe Enrichetto Cosimo a dire che lui sa chi è Shimitsu Furukawa, creatore di Robostrak, robot dalla cataratta reattiva multipla, e che a casa ha tutti i 32 manga autografati dall’autore. «Ah sì? E allora lunedì qui li voglio tutti», reagisce il Frangipane. Ed è così che Enrichetto, di sabato pomeriggio, parte per una missione impossibile: andare a Tokyo con Beatrice e Polletti per cercare gli albi di Robostrak, e poi trovare il suo autore perché ci metta la firma sopra!


In Giappone ci sono sempre andata grazie a disegnatori come Hayao Miyazaki e il suo fantastico Studio Ghibli o ad autrici di manga come Ai Yazawa (e se non conoscete queste due persone, correte ai ripari S.U.B.I.T.O), e benché fossi una grande consumatrice di anime in giovane età, devo ammettere che avevo un po' dimenticato come fosse approcciarsi ad una cultura tanto diversa dalla nostra con gli occhi di una ragazzina. È con questa voglia di ritornare a guardare - o leggere -  il mondo con gli occhi di una personcina che ne sa ancora ben poco, che mi sono approcciata a questa lettura, smettendo di vestire i panni della lettrice di lungo corso, quella che ha già letto di tutto e ormai riesce con facilità ad annoiarsi.

Cercando di indossare i panni di una giovane lettrice (o di un giovane lettore) ho aperto "Ciao mamma, vado in Giappone" alla prima pagina, facendo subito la conoscenza del protagonista: Enrichetto Cosimo. Senza alcun preambolo o premessa, la pagina che precede la numero 4 presenta uno smilzo ragazzino nei guai. Enrichetto è vestito in modo a dir poco eccentrico e i suoi piedi non toccano terra per via di un mega braccio (umano) che tiene in pugno la sua maglietta.

Il personaggio si presenta, si scusa con il lettore per la situazione imbarazzante e snocciola un paio di vocaboli che faranno parte del suo gergo speciale "seccofritto" e "ebete (o abete)". Inutile dire che non c'è miglior modo di attrarre l'attenzione e, allo stesso tempo, farlo sentire incluso se non presentagli una situazione nuova e inaspettata, e parlandogli in modo non convenzionale - per quello che è il mondo degli adulti, in questo caso - e super comprensibile. 
E poi, diciamocelo, a chi non è mai capitato di essere tormentato dal bulletto della scuola o dal bulletto del quartiere? La situazione quindi si fa subito interessante.

Nelle pagine successive Enrichetto Cosimo si affretta subito a presentare sia proprio il suo bullo personale Frangipane che gli altri personaggi della storia, Polletti e Beatrice, praticamente agli antipodi. Sveglia e intelligente lei, quanto lento di comprendonio lui.
 * Spoiler * Anche in questa storia è una ragazza il cervello dell'operazione!
Sì perché Enrichetto, Beatrice e Polletti non fanno un lunghissimo viaggio fino in Giappone per constatare se sia davvero il Paese dove nasce il sole, i tre ragazzini hanno una missione: trovare tutti i 32 manga autografati dal famosissimo Shimitsu Furukawa per salvare il povero Enrichetto da Frangipane.

Se fin qui vi è sembrato che in "Ciao mamma, vado in Giappone" gli adulti fossero stati cancellati dalla faccia della Terra, sappiate che in realtà è proprio grazie a loro che i tre riescono a partire e a girare l'immensa Tokyo, un particolare che però non salterebbe subito all'occhio ad un giovane lettore. E la cosa mi garba particolarmente. Sono sicura che questo tipo di letture siano abili a lasciare un segno a più livelli e il fatto che la missione dei tre protagonisti vada a segno grazie a loro, ma non soltanto, lancia un messaggio ben chiaro ad una facia di lettori che si appresta ad entrare in quel periodo dela vita carico di conflitti con le figure genitoriali, la temuta (dagli adulti) adolescenza.

Il ritmo della narrazione è veloce e sono tante le trovate che permettono al lettore (anche quando si tratta di una persona che sfiora la trentina) di voltare ogni pagina con le lacrime agli occhi. In "Ciao mamma, vado in Giappone" si ride, tanto e di gusto, sia per le situazioni fuori dal comune che per i dialoghi tra i personaggi. 

Del Giappone in realtà non si vede molto, acceni di cultura manga, altri di cultura orientale, ma se considerati tutti spunti utili ad invogliare e convogliare verso la lettura di libri o manga che meglio rappresentano questo Paese, ben venga anche un graphic novel che è tutto azione e battutine sagaci!

Di certo questo esordio della Tunué con il suo "Ciao mamma, vado in Giappone" non merita meno di 


E con un giudizio più che positivo, la nostra tappa termina qui!