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mercoledì 1 luglio 2020

Blogtour: "Oggi vi presentiamo Safe Haven di Frank T. Alien



Buongiorno appassionati lettori!

Oggi voglio presentarvi il nuovo libro di Frank T. Alien uscito ad aprile edito Elison Publishing, "Safe Heaven" . Si tratta di qualcosa di molto particolare come già figura dalla copertina molto impattante!



Genere: Satira apocalittica, horror, avventura
Editore: Elison Publishing
Pagine: 168
Prezzo: 4,99 € kindle - 15,00 cartaceo

Trama

Affaristi e lacchè non hanno più badato a sbriciolare avanzi per tener vivi consumatori.
Né regimi che fingessero d’ascoltar istanze su... egualitarismo?
Loro il copyright dell’apocalisse.
Mia ruba per finanziare la rivoluzione e il quartiere, regolato come due terzi planetari dalla mietitrice miseria.
Offertasi all’oligarca re per rapinarlo, nel misfatto post-coitale è stata beccata e condannata a un ergastolo breve.
Vi trova Molly, sbirra cozzata nello stesso muro.
È amore.
Giunge un terzo galeotto, il misterioso Ion.
Quando Molly lo salva, svela chi è.
E altro.
Incluso l’essersi pur egli inimicato lo zar d’un mondo morente.
Manco gli molla la stretta al collo, quest’untore d’un morbo mentale scatenante fame in gente desueta a patire stenti bensì disturbi alimentari.
Zombi.
Nuovi ricchi disarcionati cavalcando l’edonismo.
Colleghi non ex per l’intellettualizzazione di divenirlo.
Silente ma radicata, esplode negli ereditieri improduttivi.
Vivi morenti voraci d’ogni merda, specie gli umani facoltosi.
Immuni, i leali.
E i formati in povertà.
Offre Vatuttammé.
Non il solo nesso fra i tre, una revenge impossibile: come scampare all’isola Mèntoh, prim’ancora che lasciarla?
Un segreto di Ion: il Safe Haven.


Vi lascio qualche particolare estratto per cogliere la vostra attenzione e sperare che vi coinvolga a tal punto da leggerlo ed adorarlo!

ESTRATTI


«In piedi!» ordina il poliziotto graduato alla detenuta, seguendola malfermo per il beccheggio in coperta. «Sai nuotare?» scatena le risa sguaiate degli altri sbirri, rompendo il cupo aleggiante sulla lancia da quando calata a navigare finché, ridotti i giri del 200 cavalli, il timoniere l’ha fermata.

Mentre capisce l’antifona, Mia Eloro viene spinta a mare.

Conosce di fama Mèntoh, isola sperduta all’equatore: qui è caldo anche adesso in inverno, a differenza del gelido nordest dal quale appena deportata. Ringrazia, di malavoglia: correnti fredde ghiaccerebbero la sua tiepida volontà di non affogare negli shock di queste disavventure; pur senza ritorno, sole le ultime nel recente passato.

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Fosse nata o divenuta agiata? Anziché qui temendo d’affogare però tentata d’abbandonarvisi, Mia Eloro oggi potrebbe essere una zombi solitaria; o avesse similmente maturato attitudini a socializzare, fra le orde in cerca del Padre da cui abbandonati: ché li sfami con le proprie carni.

Quelli nel suo habitat centrosettentrionale riusciti a non morire o farsi ammazzare, s’avvicinano alla tana e forziere: il nord.

Le nazioni della regione si sono trasformate in stati di polizia, che stenta comunque a tenerne il controllo.

Più che altrove si combatte nelle città, brodo di coltura zombi: qui è esploso il virus da veri o pseudo ricchi, ex e quasi, folli di fame da paura di povertà.

Nelle ricche metropoli od ogni centro sede d’affari nel nord, lo zombismo e la caccia agli zombi hanno man mano risalito e bloccato tutta la catena alimentare capitalistica.

Che praticamente s’è tagliata le vene a orologeria con un timer dal senso del tempo molto veloce.

Goffi e stupidi, i vivi morenti sono invece metronomi lenti, facili da spegnere, ma tanti: nella middle-high class, i non morti né però resistiti in alcun modo alla picchiata economica effetto-boomerang della predazione capillare; zombi fenomeno di risulta che nel suo cancan scandisce lemme lemme il rischio di decretarne la fine.


Estesa all'intero pianeta Ton-Do, se prima o poi anche gl’immuni venissero eccessivamente infettati dallo zombismo.

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Arrivata all’isola Mèntoh, troppo immersa nell’orrido passato generale e personale, Mia viene richiamata di prepotenza dal presente: “Se c’approdo”, ricambia infine il freddo sguardo d’uno squalo che sta battendo quella riva da capo a capo.

Riemersa a respirare, Mia vede arrivarne la pinna; sùbito giù, le fauci dischiuse filare perpendicolari alla sua traiettoria nel tratto d’acqua ancora fondo prima della breve risalita alla spiaggia. Lascia la testa immersa: impossibile per la preda distogliersi dalla dura fissità negli occhi di predatore nato, dal muso allungato sulle file di zanne nel sorriso famelico a tutte gengive.

È una corsa contro il tempo: le distanze e il giocare in casa dànno favorito lo squalo. Il testardo istinto di conservazione nella ragazza scende a filo di sabbia e tiene costanti le bracciate, intanto che lei si perde nel dubbio “Con gli squali immobilizzarsi o sbattere sull’acqua?” Anzi accelera, ormai scavando con le mani sul fondo nella scalata alla spiaggia. “No, sbattersi è con gli orsi; e leggenda, l’immobilità per passare inaudibili: questi riescono a sentire il battito cardiaco!” Ma pure fosse sordo, quest’esemplare ha inequivocabilmente lei a fuoco in qualsiasi altro mirino sensoriale.

Gli angoli convergono verso il punto critico: lo squalo, incontro a una dieta variata; per la Eloro, nemmeno il primo livello superato da poter cimentarsi con la prossima sfida di sopravvivere all’isola Mèntoh... adesso che la riva è così vicina, però non abbastanza quanto invece il pescecane.

Poi vede una mano entrare in acqua, schiaffeggiandola; un piede la scalcia. A Mia sembra d’udire l’attutito urlo acuto: «Vattene, stronzo!»

Lo squalo scuote per attimi il grugno, interdetto, intanto che uno dopo l’altro quei piedi scendono dalla battigia in mare; due mani s’allungano sotto il pelo.

Mia afferra i polsi e stringe: braccia forti tirano, aiutandola a correr fuori dall’acqua col pescecane che ricarica provando un tutto per tutto platealmente platonico - dalla drammatizzazione nel rabbioso colpo di coda durante la torsione anticipata, frustrato e offeso dovendo tornare ai soliti pescetti o qualche granchio.

La Eloro sgrana gli occhi su chi l’ha soccorsa e ancora le stringe i polsi, trascinandola lontano dal malfrequentato bagnasciuga: una donna sui 30 in short di jeans e nient’altro, piccoli seni tondi, alta, magra, atletica, mora (taglio medio-corto), lo sguardo serio negl’intensi occhi all’insù stretti controsole e sulle labbra schiuse disegnate sottilmente sinuose sotto narici perfette. Che accoglienza! E finora manco le interessava, se l’isola fosse abitata... o aveva pensato a squali.

La fantastica pescatrice di naufraghe sta osservando ciò recuperato. Sorride.


Poi palese, la sua preoccupazione: sposta le deliziose orecchie leggermente appuntite e la larga V dello sguardo socchiuso sugli alberi circostanti la spiaggia, le colline oltre e la montagna dietro esse.

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Dopo le presentazioni, l’ex-sbirra Molly Capolpòsa le sposta una ciocca bagnata da metà viso, passandola dietro la piccola orecchia. «Meglio se ti levi gli abiti, sono inzuppati. Altrimenti ti raffreddi...»

Nel fuoco che brucia con la strafiga sconosciuta, Mia ci stava giusto pensando... sull’isola, niente medicine; pur se, nel togliere maglietta e jeans, vicina a Molly neanche ammalarsi spaventi: “Colpo di fulmine... e mai con donne, finora! Mi sembra...” Se l’ha stesa, per lei è ko tecnico.



«E tu, perché sei qui?» Molly Capolpòsa ha rimesso la canottiera. Seduta sulla sabbia in modo da non trovarsi a spalle scoperte, ha i biondi capelli di Mia Eloro sopra le ginocchia incrociate; il blu è in sua contemplazione.



«Ehm... In effetti, io ho violato la legge: cercando di derubare chi, secondo me, dovrebbe starci lui recluso. Ma sono insieme a una poliziotta; ex, però l’effetto in parte permane...» Esita. «M’hai salvata: come non fidarmi di te – inoltre, dal punto di vista ‘giustizia’, più ancora innocente?» La irradia d’azzurro. «E poi che puoi fare, qui: arrestarmi?»

Attorcigliandole lei un boccolo: «Sei già in arresto, tesoro...», che da Molly risuona ‘Dì ciò che vuoi, baby, non saresti meno splendida’. Pure se: «Sei andata a letto con Cosimo Vatuttammé...?!», si sbalordisce a questo punto della storia.

«Ci sono stata costretta! T’ho accennato il perché - insieme all’averlo poi mancato, quando beccata; coi nostri pochi mezzi tecnici, dall’esterno non eravamo riusciti a penetrare nel suo sistema: dovevo entrargli in casa, e lì inventarmi qualcosa. Incluso un laccio stretto al collo, per farlo sganciare in caso di difficoltà a violargli il pc. Trovato sbloccato e senza password; perfino dov’ero acceduta e m’apprestavo a spostar soldi: impensabili per lui intrusioni, dovendo arrivare allo studio dopo esser entrati vivi nella villa. Sono una ladra. Prim’ancora di computer con conti all’ingrasso, ne ho forzate serrature e mi sono intrufolata fra sistemi di sicurezza: sapevo impossibile infilarmi non invitata in quella casa, la meglio sorvegliata di tutto l’Horang; il sacrificio sessuale era un passaggio 
purtroppo obbligato, nel piano». 

Lo sguardo, già distolto, s’allontana; anche dall’amara verità: una della stessa pasta di Vatuttammé, o comunque con maggior stoffa di lei, gli avrebbe stretto il laccio al collo immediatamente post-sedazione eliminando lui, il passaggio obbligato del sacrificio sessuale, la missione fallita, l’isola Mèntoh e tanti problemi globali. «Nonostante me la sia cercata, un orrore infinito farmi... violentare dallo squilibrato sultano di questo folle mondo; inutilmente, per di più. E non il solo schifo. Cosimo ha un factotum, che tratta come uno schiavo – forse ancor peggio della nota (e, ti garantisco personalmente, meritata) galanteria con cui Vatuttammé brutalizza il resto del mondo; abbiamo appena raggiunto la sua sontuosa camera da letto, che: ‘Rino Mato micropisello, vieni qua!’ Dopo trenta secondi, bussa e appare dalla porta accanto al bagno questo poveraccio: ha la faccia pesta di lividi. ‘Rino Mato senza palle, portaci sùbito da bere e qualche stuzzichino; intanto, io e la mia amica aspettiamo la cena’. Uscito, ‘Che gl’è successo?’ ‘Ah, quello: ho rifiutato le sue dimissioni’». Rivolge a Molly l’occhiata di chi, malgrado trascorsi giorni e orrori inarrivabili, stenta a credere pure a questo. «Capisci? L’ha gonfiato per essersene voluto andare! E se ne vanta, ammettendolo indifferentemente».


Non perdetevi anche le altre tappe di questo favoloso Blogtour di presentazione!



Vorrei inoltre invitarvi ad ascoltare un'intervista fatta all'autore per presentare il suo libro cliccando qui e il booktrailer cliccando qui

Avrei voluto mettervi l'anteprima, ma sfortunatamente non me lo rende disponibile fare spero che ne gradirete comunque l'ascolto!


Spero di avervi intrigati e che decidiate di scoprire cos'ha da trasmetterci Frank con le sue parole!








venerdì 15 maggio 2020

Blogtour: Il nuovo libro di Lina Giudetti è finalmente arrivato! "Il principe virtuoso - Il matrimonio"

Buongiorno appassionati lettori! 

Oggi sul blog partecipiamo a questo bellissimo Blogtour dove vi presenteremo il secondo libro della serie "Il principe virtuoso" di Lina Giudetti
Questo secondo volume si intitola "- Il matrimonio" ed è edito da O.D.E Edizioni. 
Ho veramente adorato il primo libro e  non stavo più nella pelle per potervi presentare anche questo secondo libro della serie! 


Trama: 

Dopo aver rapito Jamina, Tristan è intenzionato a tenerla con sé e a pianificare la vendetta contro gli Azlemiti e il loro re. Aiden è disposto a tutto pur di poter ritrovare l’amore della sua vita.
Fra complotti, intrighi, insidie e un pizzico di fantasy, la storia d’amore fra Jamina e Aiden continua in questo secondo capitolo della trilogia.

Quando mi è stato proposto di presentarvi la recensione di questo secondo volume sono stata veramente molto emozionata, e la motivazione è semplice, questa serie è veramente bellissima! 
Il primo libro l'ho letto tutto d'un fiato, e l'unica cosa che non mi è molto piaciuta è stata la protagonista, Jamina, innocente da latte alle caviglie. A volte mi sono ritrovata a chiedermi se anche io ero veramente così quando ero più giovane, ma la risposta che ho trovato è assolutamente no!
In questo secondo volume vediamo una sua crescita continua, sicuramente dovuta all'evolversi delle situazioni e delle emozioni che la colpiranno. A livello sessuale rimane sopratutto all'inizio la solita pudica ragazzina che si sconvolge davanti ad ogni cosa, per poi plasmarsi con l'aiuto dell'uomo che ama.



Ma prima di parlare dei personaggi torniamo alla storia.. riprende tutto dal punto in cui avevamo lasciato Jamina e Tristan. Lei è convinta che il giovane pirata le abbia rubato la verginità e stuprata, si accorgerà poi che in realtà era sotto l'effetto di droghe e ha sognato ogni cosa. 
Passerà dall'essere rinchiusa all'interno di una nave, alla casa di Tristan per poi ritrovarsi rinchiusa in una segreta dopo aver tentato la fuga, in stile Rapunzel con le lenzuola calate dalla finestra.




Nel frattempo Aiden, si rivolgerà al folletto Malloy, e pagherà a caro prezzo una nave e un'equipaggio che lo accompagnino durante il viaggio di salvataggio della sua amata. Nonostante lui sappia che non può sposarla, perché lei non è una reale, non mollerà mai!
In realtà già nel libro precedente vengono dati moltissimi indizi che permettono al lettore di darsi qualche risposta, nonostante nessuno lo abbia ancora scoperto. Questa è sicuramente una cosa che mi è molto piaciuta, il narratore ci da la possibilità di conoscere qualcosa quando i protagonisti stessi non ne hanno nessuna idea. Certo il mistero è importante, ma in una storia come questa l'ho molto apprezzato. 
Si susseguiranno molti avvenimenti, e sopratutto potremo incontrare nuovamente i personaggi apparsi nel primo libro.
Conosceremo meglio ognuno di loro, riuscendo finalmente a vedere dietro alla maschera che molti indossano, per quanto qui vedremo la cattiveria di Mona e Ivor aumentare fino a mostrarci le loro vere sembianze, scopriremo anche meglio cosa la gelosia e l'invidia possano fare alla mente umana. Non ho mai apprezzato molto Aineirin, il fratello minore di Aiden, ma in questo volume mi è stato ancora più antipatico. Brianna mi ha fatto un po' pena, in realtà.

In questo volume l'autrice ha inserito un po' più di erotismo che permette di rendere gli avvenimenti più fluidi e aggiungendo quel pepe che altrimenti mancherebbe. Entreremo nel vero e proprio fantasy, ci saranno più fate, folletti e magia che permetteranno di capire un po' di più questo nuovo mondo.


I personaggi sono tutti molto forti, Aiden in particolare mostrerà quanto ama Jamina e quanto è disposto a sacrificare per lei, arrivando a mettere in pericolo la sua vita per salvare quella di lei.

Lo stile di scrittura è molto fluido e permette a chi legge di immedesimarsi nella storia, impedendo che tutto diventi banale, anche se un mistero viene svelato c'è sempre qualcosa di nascosto che ci tiene con il fiato attaccato alle pagine!

Non posso fare altro che consigliarvi di continuare la lettura di questa serie ed innamorarvi sempre di più dei nostri protagonisti, anche perché il finale vi obbligherà a voler sapere cosa succede dopo, diventerà per voi una questione di vita o di morte proprio come per Jamina!!!



Il mio voto: 



Io non vedo l'ora di leggere il terzo e ultimo libro della serie! E voi?? Cosa succederà?
Quali altri misteri verranno svelati? E come? 

Ancora non sappiamo darvi una data di uscita, ma speriamo sia imminente!!




La serie "Il principe virtuoso" è composta da: 

1. Il principe virtuoso - La maledizione 
2. Il principe virtuoso - Il matrimonio 
3. Il principe virtuoso -  La riconciliazione (Prossimamente)






giovedì 30 aprile 2020

Review Party: Francesca_Cosa vogliono le donne #6 di Valentina Cebeni


Hello readers! Dopo una mattina trascorsa in compagnia di Elizabeth Hunter e il suo Ink: Amori tra la Settima e la Main, siamo pronte a movimentiamo la vostra pausa pranzo con un'autrice tutta italiana!

Con l'inizio di questo nuovo anno *sì, proprio poco dopo il brindisi che tutti abbiamo fatto, all'insegna del "Andrà tutto benissimo in questo 2020!*, Valentina Cebeni ha pubblicato per la More Stories "Anna", primo libro della serie
"Cosa vogliono le donne"
sei storie di donne nelle quali tutte le lettrici possono riconoscersi.

Oggi chiudiamo questo cerchio, presentandovi l'ultima protagonista della raccolta!

Titolo: Francesca

Autrice: Valentina Cebeni

Serie: Cosa vogliono le donne #6

Casa Editrice: More Stories

Genere: Contemporary Romance

Data di pubblicazione: 27 aprile 2020

Trama:
Francesca è la proprietaria di un bistrot che purtroppo, a causa di una forte concorrenza, si vede costretta a chiudere.
Lo smarrimento iniziale è piuttosto forte, ma grazie a Zoe, una meticcia che salva in una notte cupa, e Leonardo, il veterinario che si occuperà della cagnolina, riuscirà a risollevarsi, dando un taglio completamente diverso alla sua vita.
Perché la vita, impara Francesca sulla sua pelle, può darti molto e togliertelo in un giro di vento, ma questo non ti autorizza ad arrenderti.


Francesca è una donna la cui vita ha subito tanti alti, ma ancor più bassi, ultimo della serie: dopo quindici anni di attività, è stata costretta a chiudere il suo bistrot per una crisi finanziaria. Proprio nel momento peggiore e più buio di questo evento, degli uggiolati la salvano dal baratro. La donna, che da sempre ha lottato contro stereotipi su stereotipi per la propria indipendenza, non avrebbe mai pensato di poter avere tanto amore da dare... specialmente ad un cane, ma la piccola Zoe ne ha bisogno. In meno di un anno di vita, la cucciola ha subito maltrattamenti e molestie e ora merita tutto l'affetto e le cure del mondo.
Con Zoe al fianco e soprattutto per Zoe, Francesca si rialza velocemente, pronta a stravolgere nuovamente tutti i suoi piani, senza però pensare che dietro l'angolo, anzi dietro la porta di uno studio medico veterinario, potrebbe trovare qualcosa di più che le cure per una gastroenterite canina.

Come la precedenti protagoniste di Cosa vogliono le donne, anche Francesca è forte e in grado di rimettendosi in gioco, scoprendo una nuova parte di sé, accettando (alla fine) l'amore di un uomo. Un evento che sembra quasi un miracolo dopo la serie di sciagure che, più a Zoe che a lei, capitano in una manciata di pagine.

Ancora una volta Valentina Cebeni arriva nel nostro blog portando una ventata di freschezza con una novella autoconclusiva che si legge tutta d'un fiato, merito sia della scrittura fluida (peculiarità di questa scrittrice) che della trama ricca di piccoli e "quotidiani" colpa di scena.

Dopo aver conosciuto per bene Francesca e aver intravisto il resto del suo gruppo, non potrete fare a meno di voler sapere di più anche su Anna, Sara, Giulia, Chiara e Alice, le altre donne di questa serie nelle quali, sono sicura, vi immedesimerete!

Voto alla Cebeni:


Rinraziamo la More Stories per averci fornito la copia digitale di questa novella!


Recensione: Ink - Amori tra la Settima e la Main di Elizabeth Hunter

Buongiorno meraviglie,
dopo aver visto la cover di Ink ho pensato subito che dovessi leggerlo. Elizabeth Hunter torna per la Hope Edizioni con un libro ad altissima tensione sessuale; non sarà facile cadere tra le braccia di Ox per Emmie, ma per noi lettrici? Aaah, io mi sono innamorata appena Emmie l’ha visto!





Trama:
Emmie Elliot non aveva in programma di rimettere piede a Metlin, in California, e di sicuro non pensava di restarci. Era tornata nella sua città natale con una missione: vendere l’edificio che ospitava la libreria di sua nonna, prima di andare avanti con la sua vita.
Tuttavia, le cose non vanno sempre secondo i piani e, quando Emmie cambia idea, decidendo di riaprire il negozio, serve qualcosa che attiri l’attenzione. Lei ha bisogno di una strategia e di… Ox?
Miles Oxford non è il tipo a cui piacciono le proprietarie di librerie dal carattere riservato. È un tatuatore senza un negozio in cui lavorare e l’ultima cosa che desidera, dopo la fine di una relazione disastrosa, è frequentare qualcuna. Per Ox non bisogna mai mischiare lavoro e piacere, ma, dato che non prova alcun interesse per quella ragazza carina che gli ha fatto una proposta d’affari audace, è sicuro che non si ritroverà in situazioni imbarazzanti e complicate... giusto?
Lei “vende inchiostro”. Lui lo usa per tatuare. Insolito? Sì. Tuttavia, una libreria/negozio di tatuaggi potrebbe essere il biglietto vincente per arrivare a ottenere quel successo che entrambi desiderano. A condizione che ci si concentri sugli affari.
Soltanto sugli affari.


Emmie aveva trascorso tutta la vita nel cercare di scappare dalla libreria di sua nonna. Aspettava una svolta grandiosa alla sua vita e proprio quando pensava di riuscire a vendere la libreria aveva capito di non potercela fare.
A Metlin la vita era tranquilla, una cittadina nel bel mezzo della California, avrebbe di certo potuto vendere l'edificio che sua nonna le aveva lasciato all'angolo tra Main Street e la Settima Strada. Il ricavato della vendita sarebbe stato un patrimonio non da poco, ma Emmie non era pronta. Eppure, l'aveva pianificato come qualsiasi altra cosa nella sua vita, allora perché non riusciva a disfarsene? L'edificio era da ristrutturare, c'era tantissimo lavoro da fare e lei non sapeva nemmeno da dove cominciare per non parlare della vita che aveva messo in pausa a San Francisco.
Ox era un tatuatore di Metlin. Un uomo che emanava sesso da ogni movimento.
Era disoccupato e sfrattato al momento e l'incontro con Emmie era stata pura fortuna.
Potevano insieme creare un posto nuovo e all'avanguardia. Un negozio in cui libri e tatuaggi avrebbero coesistito.
Per Ox, Emmie è un mondo da scoprire. Dietro quella ragazza timida con l'aria da studiosa, si cela un lato grintoso e pieno di colori?



Approdare a Metlin è stato terapeutico per me forse quanto per Emmie.
Il binomio cittadina di provincia e fuga dalla grande città per quanto mi riguarda funziona sempre. Emmie poi, è una protagonista determinata con la quale è stato facile immedesimarmi. Mi è piaciuta la sua caratterizzazione, vestita fin nei minimi dettagli (le sue magliette nerd sono state uno spasso e le vorrei tutte!)

E Ox è premuroso. Un uomo di famiglia, attento ai sentimenti, anche se guida una Harley e fa tatuaggi per lavoro. L’aria da duro gli si addice, ma quando apre il cuore. Oh, God. È perfetto.

La tensione sessuale che si sprigiona durante la lettura di Ink è impressionante. Ce n'è tantissima.
Un altro punto che ho adorato è stato come l'autrice smentisse i soliti prototipi tipo di persone e i pregiudizi che li accompagnano. Un tatuatore non può essere un lettore?
Una ragazza che veste con cardigan e che può apparire noiosa, "normale e nella media", non può essere tatuata sotto i vestiti?






Ho apprezzato l'analisi delle vendite che viene affrontata. Come il settore dei romanzi rosa e degli autori autopubblicati abbia cambiato le regole di vendita negli ultimi anni.

I personaggi secondari come Daisy, Tayla, Spider, Ethan sono tutti costruiti per approfondire la storia e renderla reale, ma non solo perché mi hanno fatta incuriosire su di loro e penso che Elizabeth Hunter avesse delle buone ragioni per crearli come ha fatto.

La scrittura è in terza persona, dettagliata e mai scontata. Non conoscevo Elizabeth Hunter come autrice, non ho mai letto nulla di suo e ho amato il suo approccio diretto con il lettore. Mi sono sentita coinvolta. Ha scandito le descrizioni in maniera semplice ed elementare per poi farmi ritrovare in un turbinio di emozioni. Sono stata fin da subito emotivamente coinvolta nella storia.

La Hunter mi ha intrigato e tenuta sospesa su un filo per tutta la lettura. Mi ha resa frustrata e arrabbiata perché volevo assolutamente vedere i protagonisti insieme!
La lettura è un crescendo di emozioni e di intensità.

Una storia piena di romanticismo, mi ha fatto sciogliere il cuore questo Ox pieno di amore, altruismo e gentilezza. Un gigante buono capace di fare innamorare anche il più duro dei cuori!
La Hunter ha lanciato ben più di una base per le prossime storie, riuscendo ad incuriosirmi e facendomi già sognare!



"Mi hai trovato. Mi sono innamorata, stavo rischiando di perdermi, ma tu mi hai trovato." 

Il mio voto:


mercoledì 29 aprile 2020

Recensione: “P... come Passione” di Serena Brucculeri – Serie Never Forget #4

Buongiorno meraviglie,

Finalmente anche il quarto volume della serie Never Forget di autoconclusivi, edita Darcy Edizioni torna Serena Brucculeri con “P… come passione”.





Sinossi:
Cal Harper è un cowboy tutto d’un pezzo, dedito al suo ranch e amante della natura. Ama il lavoro duro, la fatica, il sudore che bagna la pelle e fa sentire vivo. Cal non vuole legami, non rinuncerebbe mai alla propria libertà e assolutamente non vuole nessuna donna per casa… Peccato che Jenny, una cara amica di famiglia che lui considera come la sorellina minore, si sia trasferita proprio a casa sua.
E come se non bastasse, Jenny ha sempre avuto un debole per lui fin da ragazzina e vivere insieme a Cal rende complicato zittire i suoi sentimenti. Al punto tale da elaborare un piano che potrebbe rivelarsi un gioco eccitante ma pericoloso.




Cal non capisce l'amore. È fuori dalla sua comprensione come una persona possa dipendere totalmente dalla felicità dell'altra.
E poi c'è quella ragazzina bionda che conosce fin da quando era una bambina lei e un adolescente lui che lo mette a disagio.
La sua presenza lo destabilizza, lo fa vacillare. Jenny non è più la ragazzina che lo infastidiva insieme a sua sorella. È una giovane donna con gli occhi chiari che lo abbaiano ogni volta che i loro sguardi si incrociano.
Jenny è un'infermiera all'ospedale di Monty, crocerossina nell'anima fin da bambina alterna la sua personalità a rossetto rosso e buon gusto per la moda. È un concentrato di energia quanto di insicurezze però. Purtroppo, la nostra protagonista non è abituata a spostarsi da sola. Figlia unica e coccolata da tutti, possiamo dire che è cresciuta sotto una campana di vetro. Al riparo da ingiustizie e malavita, Jenny non sa nemmeno cosa aspettarsi da una grande città come Houston. Tutti intorno a lei però si fanno in quattro per aiutarla nel trasferimento imminente che dovrà affrontare da sola e per farlo in modo meno stravolgente per lei hanno bisogno dell'aiuto di Cal. È così che si ritrova a casa di Cal, nel suo ranch, a convivere con l’unico ragazzo di cui è sempre stata attratta e forse… anche innamorata.



L'attrazione è reciproca e ci viene raccontata anche prima dell'approccio diretto tra i protagonisti.
La storia poi sarà in crescendo perché Cal e Jenny si ritroveranno a condividere molto più di un letto, e la tensione sessuale li spingerà uno verso l'altro come nessuno avrebbe mai immaginato!

Su questo volume avevo aspettative alte. Lo aspettavo già dal secondo della serie e, purtroppo, ho un po' faticato ad ingranare con la lettura. Soprattutto nella prima parte, l'ho trovato lento e superficiale. Tantissimi accadimenti sono stati fini a sé stessi, non sono risultati complici della storia, ma li ho trovati forzati e scritti per allungare le pagine. Ovviamente questo è un parere personale, perché io amo le storie che descrivono e caratterizzano i personaggi protagonisti prima di buttarli letteralmente nel fuoco della storia d'amore, ma non amo nemmeno aspettare diverse decine di pagine solo per far conversare i protagonisti.
E poi tutta l'insicurezza che si ripercuote sulla vita di Jenny, sparisce quando si approccia finalmente a Cal.

L'ho trovato poco credibile per la caratterizzazione della protagonista sinceramente, perché quale persona insicura riesce a farsi avanti offrendosi alla persona che segretamente le piace da anni?
Non so, anche questo passo l'ho trovato un pretesto per raggiungere un punto di incontro fisico tra i protagonisti che altrimenti avrebbe faticato ad arrivare.
La scrittura, ma in sintesi tutta la stesura della storia l'ho trovata un po' forzata. Non so se Serena Brucculeri volesse cimentarsi con una caratterizzazione più incisiva del personaggio maschile, perché Cal risulta più "stronzo" rispetto ai suoi standard di protagonisti maschili, ma questa sua costruzione l'ho trovata poco credibile e, come ho già detto, forzata. Credo sia giusto uscire dai propri spazi e anche se Serena mi ha abituata a protagonisti amorevoli e in fondo sentimentali, sono contenta che abbia provato a scrivere qualcosa di più "forte e incisivo", ma questa sua versione purtroppo non mi ha del tutto convinta.
Tutto si evolve e risolve in maniera prevedibile, ciò non toglie che la storia è leggera come quelle che la precedono nella serie Never Forget e che sia scritta in modo semplice.

Cal e Jenny mi rendo conto siano una coppia diversa dallo stile che avevo conosciuto finora di Serena Brucculeri.
Lui è un donnaiolo che odia il cappio al collo, le etichette ed è allergico alla parola amore. Con Jenny come avrete immaginato ho fatto molto fatica ad entrare in sintonia, questa ragazza insicura a livelli altissimi (senza una reale motivazione) è capace però di sognare e di credere che il suo principe azzurro un giorno la noterà.

Molti nuovi personaggi entrano nel panorama del ranch e non solo. Alcuni come Meg e Ruth le ho amate, altri sono risultati fondamentali come i ragazzi che lavorano per Cal.

Questa volta ci dividiamo tra Monty e Houston come ambientazioni ed entrambe sono ben descritte, senza appesantire le pagine.




Mi spiace di non essere riuscita a immergermi completamente nella storia. Avevo aspettative alte? Sì, probabilmente potrebbe anche essere questo il motivo che mi ha fatto fin da subito dubitare di Jenny e della sua storia.
Ho aspettato a lungo la storia di Cal e alla fine non ne sono uscita completamente soddisfatta.
Un punto all'epilogo che comunque mi è piaciuto, l'ho trovato credibile e mi ha fatta sognare come un lieto fine dovrebbe!
Tirando le somme comunque è un volume da leggere per completare il cerchio dei fratelli Harper. Serena è riuscita comunque ad intrattenermi e a farmi entrare nel ranch di Cal a Houston, ma non solo perché sono entrata in una storia diversa da qualsiasi precedente scritta da Serena. Una storia che non segue le solite regole e che comunque mi ha donata diverse ore di spensieratezza.

Non so se Serena Brucculeri abbia in serbo altre storie per la serie Never Forget, ma sicuramente la seguirò comunque in tutti i suoi progetti futuri perché lo ribadisco è un'autrice italiana che con una scrittura semplice riesce a creare delle storie adorabili!

Il mio voto:


A presto!




Recensione: “Sweet Love” di Adelia Marino e Federica Alessi

Buongiorno meraviglie,
tornano Federica Alessi e Adelia Marino con un’altra sorprendente storia!
Questa volta i protagonisti di Sweet Love li avevamo già incontrati in Midnight Love (Recensione), ma si sono rivelati una vera scoperta!




                                        Sinossi:
Mentivo. Lo avevo sempre fatto. Ero un bugiardo.

Logan Storm ha un fondo fiduciario infinito, viaggia spesso per lavoro e potrebbe avere ogni notte una donna diversa a scaldargli il letto. Sembra perfetto, non è vero? Lo sarebbe, se indossare un completo ogni giorno, tornare in una casa silenziosa e vuota e non provare nulla per nessuna delle sue conquiste lo rendesse felice.
Faith Goulding è al suo ultimo anno di università, lavora in un minimarket ed è sfacciata e soprattutto conosce molto bene Logan da un anno. O almeno, conosce ogni suo bisogno e capacità sotto le lenzuola.

Logan e Faith sono "amici di letto". Niente sentimenti. Niente drammi. Puro divertimento. Ma cos'accadrebbe se il cuore di uno di loro finisse con lo scaldarsi ogni volta che si trova in presenza dell'altro? Se quel sentimento che tanto sperano di non incrociare mai si insinuasse tra loro, di soppiatto? Saranno in grado di gestirlo? Si batteranno o scapperanno prima che sia troppo tardi? 


  
Faith è all'ultimo semestre del College e lavorava in un minimarket e ha smesso di vedere e sentire Logan.
Logan si era fatto trasportare, come Faith, da un legame con benefici senza interferenze.
Il problema era sorto quando per Faith erano iniziati i sentimenti. Si era innamorata di Logan e così aveva troncato i rapporti. Lui era all'oscuro di tutto però.

Logan è strafottente e presuntuoso, soprattutto quando si tratta di Faith.
Sta lavorando con suo padre e questo non gli rende la vita semplice, soprattutto perché si ritrova spesso a domandarsi se questa è la vita che sognava.
L'unica cosa a mantenerlo vivo e a farlo sentire "il vero lui" è Faith.
L'avevamo già conosciuta come l'amica di Eden che la trascinava ad ogni festa organizzata. E non è cambiata poi molto. Faith ama ancora le feste e il divertimento, ma qualcosa cambia dentro di lei ogni volta che si imbatte in Logan.

Un filo invisibile che li unisce.
Una connessione che solo loro sanno percepire.

  


Come per il volume precedente, anche in questo avremo una prospettiva di vita da college per Faith e l'inizio di una vita lavorativa per Logan.
Aspettative, sogni, realizzazione sono tutti temi che troveremo in Sweet Love.

Le immagini proiettate dalle penne di Federica e Adelia con Faith e Logan traboccano di emozioni.

I sentimenti, le piccole azioni che Logan e Faith condividono. I segreti, le speranze e l'amore che sono in grado di donare è percepibile in ogni pagina.
È un amore sofferto, e per parecchie pagine pensavo anche non ricambiato tanto da arrabbiarmi continuamente con il kindle.
Logan in più di un'occasione mi ha fatto credere che avesse compreso qual'era il prossimo passo da fare e invece era ancora lì, fermo nelle sue convinzioni, a riflettere invece che agire e buttarsi nelle braccia di Faith.
Ma una cosa è sempre stato bravo a farla. Comprenderla e capirla. Estorcere la verità. Supportarla, abbracciarla, lasciarla sfogare. Mettendo da parte ogni cosa, ma come prima Faith.

Questo volume mi è piaciuto più del precedente.
I protagonisti imparano a crescere, non c'è la classica escalation di azioni. Si parte da una conoscenza già consolidata, un rapporto fisico già esistente.
La consapevolezza di essere adulti nel mondo del lavoro per Logan e di avere tutta la vita davanti e non volerla sprecare per Faith. Eppure, o forse proprio per questo motivo, sono rimasta attaccata al libro finché non l'ho terminato.

 

Vorrei che fossimo una cosa sola, in questo modo il dolore e la rabbia che provi potremmo dividerli e ne sentiresti meno. 

La scrittura è fluida, leggera e semplice. Scorre via senza intoppi. Il punto di vista alternato rende facile comprendere fin da subito il carattere dei protagonisti, ma non solo anche degli altri personaggi che ho conosciuto in questo volume.
Federica e Adelia, da sole o in combo, rimangono una garanzia per me nel mondo del romance italiano. 

Il mio voto:








martedì 28 aprile 2020

BookTag: Emozioni in pillole letterarie


Buongiorno appassionati lettori! 

Ieri siamo state taggate da "Libri e altri disastri" per partecipare a questo nuovo Booktag in collaborazione con la Gilda delle Blogger.

Abbiamo pensato infatti di ritrovarci ancora una volta in questo momento buio per esprimere le nostre emozioni, nel modo migliore che conosciamo... attraverso i libri!


 Invitiamo tutti a risponderci con le vostre scelte, anche solo per sfogarvi un po' in modo da trovare sollievo insieme. 


(Luna) Tra i miei libri preferiti molti hanno vere e proprie storie d'amore con la A maiuscola, ma questa volta preferisco puntare su una di quelle che più mi ha colpito, sto parlando della trilogia del desiderio di Meghan March, la loro infatti è una delle più intense e travagliare storie che ho trovato. Mi ha colpito subito e non sono ancora riuscita a dimenticare la profondità dell'amore che provava King per Keira. Intenso, folle e passionale cosa potremmo volere di più? Io vorrei un amore travolgente come il loro! QUI potete leggere anche la recensione mia e di Susan!




(Susan) L'ultimo libro che ho odiato è proprio recente!
In questa quarantena ho affrontato un bruttissimo blocco della lettura che sono riuscita a risolvere soltanto con una serie leggera e frizzante e, appena finita quella sono riuscita a buttarmi su nuove letture (più o meno recenti) che avevo acquistato e accantonato.
"Non volevo fosse amore" di Joanna Wylde è uno di questi e dire che l'ho odiato è dire poco.
È vero, in questo periodo come dicevo non ero di ottimo palato, ma questo romanzo è stato proprio brutto leggerlo. Ho fatto fatica, ma io anche se non mi piace un libro voglio sempre portarlo a termine.
Ho anche fatto una lista di punti che ho odiato durante la lettura e, prima che lo chiediate, non ho intenzione di fare la recensione per quanto ho patito durante la lettura. Vi lascio i punti chiave del perché non mi è piaciuto:
▪️Salti temporali nella prima metà fuorvianti e senza senso.
▪️Pov maschile idem.
▪️Traduzione e tempi verbali che mi hanno confuso ancora di più.
▪️Scene di sesso senza capo né coda



(Luna) Si tratta di un libro che ho letto da pochissimo, è un romance con una bellissima storia d'amore, Closer di Corinne Michales e Melanie Harlow, non so se è uno di quelli che mi ha fatta più ridere in assoluto ma giuro che durante questa quarantena leggendolo mi sono ritrovata a ridere di gusto con il mio compagno che mi guardava stranito 😀 Ve lo consiglio tantissimo ovviamente! A breve troverete anche la recensione sul blog!



(Susan) "Noi due ai confini del mondo" di Morgan Matson è il libro che mi rende nostalgica. La prima volta che l'ho letto ero in cerca di un romanzo d'amore per svagarmi, mi sono ritrovata in libreria con in mano questo libro e me ne sono innamorata.
Raccontava perfettamente il mio sogno. Un viaggio on the road in auto per gli Stati Uniti. In questo caso, i protagonisti partono dalla California per arrivare in Florida.
Qualche anno dopo, ho ripercorso le loro stesse strade e alcuni luoghi che l'autrice aveva descritto. In uno di questi posti, ho trovato una collana vintage con il ciondolo di un gufo. Appena sono tornata a casa ho messo quella collana nel libro e la conservo tuttora lì dentro. Ogni volta che lo guardo o penso ai viaggi che ho fatto, provo nostalgia di non trovarmi più vicina a quei luoghi di cui mi sono innamorata.



(Susan) Così a caldo ho trovato difficile ripensare ad un libro che mi ha messo ansia. L'unico che mi è passato per la testa è stato Flawed di Celia Ahern. Un distopico Young adult che anni fa, appena uscito, mi aveva appassionata a livelli incredibili lasciandomi però con il fiato sospeso e con un ansia addosso incredibile. L'ansia è cresciuta e forse si è anche trasformata, da sapere che Celestine, la protagonista, fosse salva, a leggere un seguito all'altezza di quel primo volume. Ovviamente, il secondo non mi è piaciuto quanto il primo, ma a distanza di così tanti anni sarebbe anche stato difficile.
QUI la mia recensione!



(Luna) Questa è sicuramente una delle emozioni per la quale so immediatamente che cosa presentarvi.
Non sono una grande appassionata di Horror in generale, e nonostante questo non lo sia anzi è uno dei più importanti libri della letteratura passata, io non riuscirò mai più a leggerlo per gli incubi che mi ha procurato la prima volta. 
Sto parlando di 1984 di George Orwell. Mi ricordo che mio cugino me lo regalò a Natale perchè suo libro preferito, ecco non ho mai odiato tanto un regalo. L'ho letto molto giovane e certe scene sicuramente mi rimarranno impresse a vita, ma mai sono riuscita a vedere il lato positivo di questa storia.



(Susan) I libri che mi trasmettono serenità sono quelli che definisco le mie coperte di linus. Sono quei titoli in cui mi rifugio quando ho il blocco della lettura e nulla riesce a piacermi.
Uno dei miei preferiti, o meglio, la mia serie preferita è Driven di K. Bromberg.
In Italia è stata pubblicata come una trilogia, in realtà oltreoceano i titoli sono diversi e sto aspettando il momento in cui qualche casa editrice si faccia avanti per completarla.
La storia è abbastanza semplice per essere un romance, ma a suo tempo quando la lessi mi piacque molto ed ora c'è anche una serie su Passionflix!





(Susan) Sicuramente è Fahrenheit 451 di Ray Bradbury.
Non amo i libri di fantascienza, nè tantomeno gli storici. Chi poteva dirlo che mi sarebbe piaciuto? 
Consigliato da tutti e sotto insistenza di mia sorella, l'ho letto e mi ha aperto la mente e lasciata veramente stupita! L'ho trovato originale e per essere stato scritto negli anni '50 per me è stato pionieristico e visionario.





(Susan) "Scritto nelle cicatrici" di Adriana Locke è il mio libro Top 2020. Una storia vera e cruda che ci racconta che le promesse possono essere spezzate, anche quelle di un amore profondo e ineguagliabile. Adriana Locke è riuscita a dare parole a pensieri e fatti che rimangono spesso in sordina, ed è anche stata capace di far sognare e sperare chi si immedesima così fortemente in Elin, la protagonista.
Non riesco a trovare le parole per descrivere quello che ho provato leggendo “Scritto nelle cicatrici”. Le sensazioni e le emozioni che mi hanno attraversata meritano di poter trovare una descrizione accurata. Vorrei poter consigliare questo libro a tutti e spero che tutte le persone che si affacceranno in questa lettura, seppur non abbiano un passato come quello di Elin Ty, rispetteranno quelle emozioni e cercheranno quantomeno di immedesimarsi.
Raccontare questo libro non è semplice e spero che un giorno abbia tutto il successo che merita.
 QUI la recensione!





(Susan) Per il mio amore, Whiskey di Kandi Stainer è il prescelto a questa risposta!
Un libro ricco che fino all'ultimo paragrafo mi ha tormentata. Mi sono arrabbiata da morire con entrambi i protagonisti e la mia reazione a caldo è stata di smarrimento totale. Non riuscivo a credere che avessi letto un libro del genere e che fosse piaciuto a così tanta gente. Poi ho fatto sedimentare le emozioni, e con il tempo l'ho apprezzato. Ma ci è voluto del tempo. Tuttora non è semplice capire la dinamica intrapresa dall'autrice per portare la lettrice ad arrabbiarsi tanto! 





(Luna) Questo è sicuramente un libro che mi ha colpita molto quando l'ho letto. Mi ha lasciato con l'amaro in bocca e ancora oggi non è facile rileggerlo. Ho avuto modo di parlare anche con l'autrice e saperne di più su quanto ha vissuto, ancora di più questo mi ha resa triste, ma allo stesso tempo consapevole ed è il motivo per il quale lo consiglio sempre quando qualcuno mi chiede un libro sull'olocausto. Vi sto parlando di " Meglio non sapere" di Titti Morrone. 




(Luna) Per chi mi conosce saprà già qual'è quell'autore che ammiro e che resterà per sempre nel mio cuore. Ebbene sì J.K. Rowling. Non c'è nessuno che secondo me ha creato qualcosa di simile a ciò che ha fatto lei, ci hanno provato, resteranno nella storia, ma mai come lei. 
Avrei preferito che continuasse a scrivere molto di più, e ci regalasse tante altre storie non per forza legate ad Harry Potter ma comunque scritte da lei. Certo come pseudonimo ha pubblicato altri romanzi, ma mi aspettavo qualcosa di più. 




Adesso è il nostro turno di nominare qualcuno perchè partecipi a questo entusiasmante Booktag.....
"Romance e altri rimedi" ... non vedo l'ora di leggere anche le loro risposte! 

E voi? Non dimenticatevi di andare a trovarli!!