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martedì 21 luglio 2020

Recensione: La luce degli abissi di Frances Hardinge


Hello readers! La recensione ha per protagonisti un ragazzino curioso e una terra satura di antiche leggende.

Titolo: La luce degli abissi

Autore: Frances Hardinge

Casa editrice: Mondadori

Genere: Fantasy YA

Data di pubblicazione: 21 luglio 2020

N° pagine:465

Prezzo: cartaceo €17,00 - ebook €8,99

Trama:
Da sempre Hark e Jelt sanno che, appena sotto il mare, esiste l'Abissomare, l'antica dimora dei mostruosi dèi che a lungo terrorizzarono l'arcipelago della Miriade. Riti sacerdotali e sacrifici servirono per anni a placare l'ira delle divinità marine, fino al giorno del Cataclisma, quando in un'esplosione di follia si distrussero a vicenda. Le loro reliquie, che conservano un potere divino, sono molto ambite dai piccoli truffatori come Hark e Jelt, in fuga dalle leggi del governatore e dai contrabbandieri. Due amici inseparabili, almeno finché i fondali non restituiscono una reliquia diversa da tutte le altre: un globo pulsante, intriso di un potere straordinario e oscuro, che potrebbe distruggere non soltanto l'amicizia di Hark e Jelt, ma tutto il loro mondo. Un romanzo memorabile. Una fusione di fantasy, avventura, horror e mitologia.



La luce degli abissi, a dispetto delle sue quattrocento pagine, è stata la lettura che mi ha tenuto compagnia nel tempo di un viaggio in treno e uno in aereo. Non avevo mai letto nulla di Frances Hardinge quindi non ero preprata ad un livello così alto di worldbuilding. E - questa volta lo dico all'inizio della recensione, per essere giusta - di traduzione. Non è affatto semplice tradurre termini del tutto inventati (vedasi Il Signore degli Anelli o Harry Potter) e comprendo perché ci sia voluto il lavoro congiunto di due traduttori con la T maiuscola, ma in parte, questo libro deve la sua riuscita - qui in Italia - proprio grazie a loro.

Frances Hardinge costruisce un intero mondo dal passato mitologico e cruento, popolato da dei inclementi. E da esso trae legende che potrebbero benissimo essere quelle di un arcipelago reale. Tutto ciò che racconta il protagonista, Hark, sembra provenire da un passato mitologico non dissimile dall'antica Grecia e questo particolare, in special modo per i lettori nati e cresciuti con il suono del Mediterraneo a cullarli.

La caratterizzazione dei personaggi non ha però nulla da invidiare al worldbuilding: Hark e Jelt sono la classica coppia di giovani amici, differenti caratterialmente quanto il giorno e la notte, ma uniti da un legame nato nell'infanzia. Jelt è impulsivo e menefreghista, quanto Hark - nonostante sia ugualmente un ragazzo di strada che vive di espedienti - è riflessivo e scrupoloso. È proprio grazie all'amico che quest'ultimo sembra essersi cacciato nel guaio dei guai, in un qualcosa che non ha nulla a che fare con le peripezie della vita da ladruncolo.
Il rapporto tra Hark e Jelt è ovviamente deleterio per il protagonista, ma si presta sia allo svolgimento della narrazione che al compito di instaurare un rapporto con il giovane lettore. Tutti abbiamo avuto (o magari abbiamo ancora) un'amcizia che influisce negativamente sulla nostra vita e sulle nostre scelte. Vederlo rappresentato oggettivamente in un libro, non fa altro che condurre chi legge ad un'autoanalisi delle proprie amicizie.

Un particolare che ho molto apprezzato, è stato il modo in cui Frances Hardinge ha trattato la disabilità. Non vi svelerò il come vero è proprio, ma sappiate che non proverete compassione per i baciati dal mare, leggendo la loro descrizione non esclamerete "poverini!", al contrario.
Ennesima abilità di questa scrittrice: appiattire le differenze non rendendo tutto "normale" e uguale, ma trasformando ogni cosa in particolare.

A differenza dell'opinione comune, penso che l'immagine di copertina di La luce degli abissi non gli renda giustizia. È una storia ricca di mistero, avventura e a tratti creepy. Non parla soltanto di mare blu e simpatici polpi. La penna della Herdinge ha una maestria difficilmente descrivibile a chi non l'ha ancora sperimentata, è in grado di creare interi mondi e di ipnotizzare il lettore a tal punto da portarlo a credere che davvero siano esistiti. 
La mia è stata una lettura tanto breve, ma intensa e arrivata all'ultima pagina ho desiderato di avere altro con me di questa scrittrice perché uno stile del genere è difficile da dimenticare.
La luce degli abissi è un fantasy in grado di rapire e trascinare per la durata di quattrocento pagine che sembrano cento. Non vi sto dicendo che non leggerlo sarebbe un crimine... ma vi perdereste una gran bella storia!



E voi conoscevate questa scrittrice? Spero di sì perché vorrei tanto leggere qualcos'altro di suo e attendo consigli!





martedì 23 giugno 2020

Review Party: "Stepsister" di Jennifer Donnelly, finalmente questa autrice torna in Italia e lo fa con il botto!

Buongiorno appassionati, 

Oggi vi presento un libro spettacolare! Quando ho scoperto che Jennifer Donnelly sarebbe tornata a pubblicare in Italia, non stavo più nella pelle! Ho amato a tal punto la sua serie "Deep Blue" - pubblicata e poi interrotta da Giunti -, da essermi arresa e aver comprato gli altri libri in lingua originale. Una lettura perfetta per un pubblico giovane, semplice ma con tematiche molto forti che coinvolgono il lettore, trasmettendo messaggi profondi, in grado di penetrare nella mente di chiunque.
Non è da meno questo nuovo libro, "Stepsister", ancora più profondo e in grado di parlare alle ragazze giovani e con poca autostima.

Si capisce che questa nuova lettura mi è piaciuta moltissimo?!


Trama: 

In un mondo dove una ragazza può essere solo brava, obbediente e soprattutto bella, non c'è posto per giochi di guerra e corse a cavallo: ovvero per tutte le cose che Isabelle ama. Quando, costretta da Maman, si mozza le dita dei piedi per farle entrare nella scarpetta e aggiudicarsi il matrimonio con il principe, Isabelle viene scoperta. E al suo posto viene scelta Ella, la sorellastra buona, la perfetta Cenerentola delle fiabe. A Isabelle resta solo la vergogna più nera e l'ostilità di tutta Saint-Michel. Ma è proprio vero che il destino di una sorellastra "cattiva" è vivere ai margini e che l'unica strada possibile è quella dell'infelicità? Il marchese de la Chance non la pensa così e forse l'unica cosa che può salvare Isabelle è capire che per tutte c'è una possibilità, e che la vera bellezza è scegliere la propria strada e percorrerla senza voltarsi indietro.




Per prima cosa, vorrei fare i complimenti a chi si è occupato della grafica di copertina perché, da grande amante di cover particolari, non potevo non apprezzare questa, dai colori accesi e vibranti. Una copertina che dal primo sguardo convince il lettore a scoprire la storia che si cela al suo interno.

Il racconto parte in modo molto simile alla fiaba dei fratelli Grimm "Cenerentola", per poi discostarsi subito da questa e prendere connotazioni più dark. Conosciamo le due sorellastre Isabelle e Octavia (Tavi) intente a tagliarsi alcune parti dei piedi per tentare di entrare nella scarpetta di cristallo, incitate dalla madre, Maman terrorizzata dal fatto che le due figlie non riusciranno a trovare un uomo che voglia sposarle. Ovviamente, alla protagonista Ella toccherà il ruolo di particolare Cenerentola, in quanto alla fine lascerà le sorellastre nella disgrazia, quasi vendicandosi di tutto ciò che ha subito in precedenza proprio grazie a loro.

In realtà, le ragazze erano molto unite, ma alla morte del patrigno, a metterle l'una contro l'altra è stata la stessa Maman. Dopo questo tragico evento, Isabelle ha sempre cercato di assecondare la madre, reprimendo a tal punto i suoi sentimenti da diventare una persona sconosciuta anche a se stessa, una ragazza privata della sua dolcezza e del suo buon cuore.

Additate da tutto il paese per essersi comportate in malo modo con la bella Regina Ella, avranno una vita sempre più complicata e sarà proprio questo a dare il via al cambiamento che Isabelle deciderà di intraprendere con sé stessa. 

Ma la storia non è così semplice come sembra, dietro ad ogni evento ci sono le Moire, donne potenti che tracciano la vita e la morte di ogni essere umano, nello specifico conosceremo molto bene la megera, la più anziana e crudele. Per lei, quando il destino è segnato, niente può cambiarlo.
Non è di questa idea il Marchese de la Chance (nome azzeccatissimo), per lui ognuno può cambiare il corso della sua vita se è così forte da imporsi e scegliere una via piuttosto che un'altra. I due scommetteranno sulla vita di Isabelle: lui convinto che la ragazza sia abbastanza forte per cambiare il suo destino, la megera sicura che ella sia debole e senza speranza.

Vengono immediatamente tracciati alcuni temi importanti sui quali si basa tutto il libro, da una parte quello del destino segnato e dall'altra l'influsso della società sulle nostre vite, insieme ad altri temi come la redenzione e la famiglia.

Nel mondo d'oggi molte persone sono convinte che il destino sia una cosa già segnata e che niente possa cambiarlo, mentre questa storia vuole dimostrare come ogni nostra azione sia in grado di cambiare tutto e quanto sia importante prendere in mano le redini della propria vita e fare di tutto per perseguire i propri obiettivi.

Isabelle non è descritta come la classica bella ragazza, è tarchiata, paffuta e viene da sempre additata insieme alla sorella per la sua bruttezza. Questo particolare delinea un altro tema molto importante in questo libro, ovvero l'importanza della bellezza e dei canoni estetici nella società attuale.

Ma "Stepsister" insegnerà ai propri lettori che la forza di volontà e la tenacia possono portare a cambiamenti molto più importanti e che la bellezza non è l'unico requisito necessario per poter emergere.
Isabelle ha una crescita continua e noi saremo spettatori del suo cammino, di come ogni scelta che farà la porterà su una strada diversa. 

Questo libro è così farcito di insegnamenti che è veramente consigliatissimo per un pubblico giovane, per quelle ragazze che non credono in se stesse e modellano la loro personalità sulla base dei giudizi esterni. Era tanto che non leggevo una storia così ricca di tematiche, senza però risultare pesante. Un libro che regalerei a chiunque abbia poca stima di sé.

"Stepsister" è comunque il retelling di una fiaba importante, una Cenerentola in chiave moderna che prova gelosia per le sorellastre e non è la ragazza perfetta della fiaba dei Grimm.
La fata madrina tornerà in una veste diversa, in quella della regina delle fate, dall'aspetto terrificante e pauroso, che osserva e aiuta Isabelle dandole delle indicazioni per arrivare ad ottenere ciò che desidera. Niente è come sembra. Una battaglia si avvicina e Isabelle dovrà lottare con tutta se stessa per poter sopravvivere e riscrivere la sua storia.
Questo libro ha comunque un retrogusto fantasy che rende il tutto più piacevole, con tanto di antagonista contro il quale sembra che nessuno possa avere la meglio!

Lo stile dell'autrice è coinvolgente, incalzante e ricco di passaggi inaspettati. La Donnelly è favolosa e spero veramente che molti altri suoi libri vengano pubblicati in Italia, perché non è facile trovare libri così istruttivi, che coinvolgano il lettore giovane, permettendogli di riflettere su alcune tematiche importanti del nostro tempo in chiave sicuramente più leggera e piacevole. 

Lo consiglio a tutte quelle madri con figlie adolescenti, che si fanno mille paranoie perché non si sentono belle o accettate dagli altri. Le aiuterà a comprendere come la vera forza risiede nei loro cuori, gli unici a dover essere ascoltati per raggiungere i propri obiettivi.


Il mio voto: 



Veramente stupendo, profondo, consigliatissimo!! 

Voi cosa ne pensate? Vi ho incuriosito? 

Spero di sì perché merita assolutamente di essere letto!!





giovedì 11 luglio 2019

FERRYMAN - Amore eterno di Claire McFall: retelling di un mito impossibile da perdere


Non poteva esserci clima migliore di questo caldo infernale, per presentarvi una nuova trilogia - da oggi sugli scaffali italiani - targata LainYa Fazi Editore.

La scorsa settimana, abbiamo letto in anteprima

FERRYMAN - AMORE ETERNO

facendo così la conoscenza della scrittrice scozzese Claire McFall, due volte vincitrice dello Scottish Book Prize e tradotta in ben quindici lingue!

Titolo: Farryman - Amore eterno

Autore: Claire McFall

Casa Editrice: Fazi Editore

Genere: Fantasy YA

Data d'uscita: 11 luglio 2019

N° pagine: 300

Prezzo: € 16,00
Trama:
Dylan ha quindici anni e quando una mattina decide di andare a trovare il padre, che non vede da molto tempo, la sua vita subisce un drastico cambiamento: il treno su cui viaggia ha un terribile incidente. Dylan sembrerebbe essere l’unica sopravvissuta tra i passeggeri e, una volta uscita, si ritrova in aperta campagna, in mezzo alle colline scozzesi. Intorno non c’è anima viva, a parte un ragazzo seduto sull’erba. L’adolescente si chiama Tristan e, con il suo fare impassibile e risoluto, convince Dylan a seguirlo lungo un cammino difficile, tra strade impervie e misteriose figure che girano loro intorno, come fossero pronte ad attaccarli da un momento all’altro. È proprio dopo essersi messi in salvo da questi strani esseri che Tristan le rivela la verità… lui è un traghettatore di anime che accompagna i defunti fino alla loro destinazione attraverso la pericolosa terra perduta.

A ogni anima spetta il suo paradiso, ma qual è quello di Dylan? L’iniziale ritrosia di Dylan e l’indifferenza di Tristan si trasformano a poco a poco in fiducia e in un’attrazione magnetica tra i due ragazzi che non sembrano più volersi dividere. Arrivati al termine del loro viaggio insieme, Dylan proverà a sovvertire le regole del suo destino e del mondo di Tristan, pur di non perderlo.




Leggere "Farryman - Amore eterno" senza pensare al mito di Caronte è un'impresa impossibile. Se spesso i retelling fanno storcere il naso o riescono ad annoiare il lettore già alle prime pagine, non è il caso di questa trilogia. Dimenticate gli inferi e il fiume Stige, il traghettatore 2.0 che ha permesso a Claire McFall di arrivare fino in Cina, indossa felpe con il cappuccio e ha dei magnetici occhi color cobalto.
Resistere a un bel sedicenne che ha il compito di proteggere la vostra anima, scortandola attraverso un paesaggio scozzese ricco di insidie, non è semplice, soprattutto se - come Dylan - siete una quindicenne in piena fase adolescenziale e in lotta con il mondo intero.

Ma perché una Scottish girl è costretta ad attraversare la landa scozzese sotto scorta?

La storia di Dylan e Tristan inizia con un incidente ferroviario e una fine.

Si sedette sul pendio della collina e aspettò.
Un altro giorno, un altro incarico. Davanti a lui un binario arrugginito spariva nelle buie profondità della galleria… il ragazzo non staccava gli occhi dall’apertura. Ma era un’attesa priva di tensione, la sua. Non provava alcun fremito d’eccitazione o d’interesse. La curiosità si era esaurita da un pezzo. Ora l’unica cosa importante era portare a termine il lavoro. Aveva occhi gelidi e impassibili.

Quando Dylan riesce ad emergere dalla galleria sotto la quale il suo treno ha avuto un incidente, ha un'unica convinzione: essere l'unica sopravvissuta... insieme ad un ragazzo che la sta scrutando dal pendio che guarda i binari.
La ragazza non ha idea di stare per intraprendere il suo ultimo vero viaggio e impiega un po' per comprenderlo, ma quando capisce di essere morta - con stupore del suo traghettatore - non pensa a ciò che ha lasciato sulla terra... ma a CHI lascerà, una volta superato il confine della terra perduta.

I dubbi di Dylan non riguardano l'aldilà, si fermano prima: per il ragazzo che sembra tenere alla sua vita molto più di se stessa, lei è l'ennesimo lavoro da portare a termine? Come farà a rimarginare la voragine che la squarcia dentro solo al pensiero di abbandonare Tristan? I suoi sentimenti sono corrisposti?

Mentre il traghettatore si batte a tutti i costi per mettere in salvo l'anima di Dylan, il viaggio della protagonista si rivela un vero e proprio "viaggio dell'eroe", pieno di ostacoli che solo se superati porteranno ad una crescita e ad un evoluzione del suo personaggio. Come una proiezione della fase adolescenziale che avrebbe dovuto vivere, nel suo personale miraggio scozzese, la ragazza si infatua di un coetaneo, se ne innamora e giura di fare di tutto per non separarsene.
Se Dylan è l'eroina di "Farryman - Amore eterno", il sedicenne Tristan è l'eroe personale della ragazza: temerario, impavido, guidato dal senso del dovere, riesce ad essere un'ottima spalla per una protagonista così resa forte dalla scoperta dell'amore.

Con una scrittura coinvolgente, incalzante, in grado di lasciare il lettore con il fiato sospeso di capitolo in capitolo, Claire McFall trasporta l'antico mito del traghettatore Caronte negli anni 2000, dando la possibilità ad una fascia di lettori - che, magari, non hanno ancora avuto nessun approccio con la letteratura classica - di approcciare in modo del tutto nuovo una storia vecchia di secoli.

Con le lacrime agli occhi per un finale... che non vi sveleremo, e in trepidante attesa di "Trespassers", il secondo capitolo della trilogia, vi lasciamo al nostro giudizio:







giovedì 27 giugno 2019

Review Tour: "La mano scarlatta_Shadowhunters: The eldest curses #1" di Cassandra Clare


Hello readers... o forse oggi è il caso di dire hello MONDANI!

La scrittrice protagonista dell'evento di oggi non ha bisogno di presentazioni, lei e la sua saga sono entrati hanno fatto breccia anche nei cuori dei più ostili alla lettura, grazie a un film e una serie televisiva che hanno portato sugli schermi dei mondani, l'invisibile mondo dei nascosti.

Di chi stiamo parlando?!
Ma di CASSANDRA CLARE e della sua nuova trilogia - scritta a quattro mani con Weseley Chu - dedicata interamente ai MALEC:

SHADOWHUNTERS: THE ELDEST CURSES


Yes! Hands up chi moriva dalla voglia di leggere una mini-saga dedicata ad una delle prime coppie LGBT apparse nella sfera Young Adult.


Damn girls (and boys too), come potevamo non cadere in una super-ship?! E quando la Clare ha annunciato al suo Shadowhunters Army l'uscita di una serie esclusivamente dedicata a Magnus Bane e Alexander Lightwood, penso che tutti abbiamo avuto la stessa reazione: FINALMENTE!

So, passiamo a parlare - o potrei perdermi in smancerie sui Malec per il resto del pomeriggio - di

The Eldest Curses saga:

1. La mano scarlatta (The Red Scrolls of Magic)
2. The Lost Book of the White (uscita prevista, almeno negli USA, per settembre 2020)
3. The Black Volume of the Dead (data indicativa 2021)
"La mano scarlatta" è stato pubblicato dalla casa editrice Mondadori lo scorso 25 giugno... e tranquilli, un anno passerà in fretta, vedrete.

Curiosi di leggerne la trama? Scroll down allora!

Titolo: La mano scarlatta

Autori: Cassandra Clare, Wesley Chu

Serie: Shadowhunters: The eldest curses #1

Casa editrice: Mondadori

Genere: Fantasy YA

Data d'uscita: 25 giugno 2019

N° pagine: 316

Prezzo: cartaceo €19,00 - ebook €9,99

TRAMA:
Tutto ciò che desiderava Magnus Bane era una vacanza. Un sontuoso e romantico viaggio per tutta Europa insieme ad Alec Lightwood, lo Shadowhunter che, contro ogni previsione, è diventato finalmente il suo compagno. All'affascinante ed enigmatico stregone non sembra di chiedere poi molto. Ma a pochi giorni dal loro arrivo a Parigi, la coppia viene raggiunta da una vecchia amica che porta loro notizie inquietanti. A quanto pare un culto demoniaco chiamato La Mano Scarlatta sta seminando il caos in tutto il mondo. Un culto che, da quel che si dice in giro, è stato Magnus stesso a fondare, tantissimi anni prima, per scherzo. Ora però ha un nuovo leader, che l'ha trasformato completamente e che sta compiendo una massiccia opera di reclutamento. A questo punto, Magnus e Alec sono costretti a scapicollarsi da una parte all'altra dell'Europa per scovare La Mano Scarlatta e il suo capo, sfuggente a dir poco, prima che possano causare ulteriori, e irreparabili, danni. Via via che la loro ricerca di risposte diventerà sempre più pressante, saranno costretti a fidarsi l'uno dell'altro più di quanto non abbiano mai fatto prima, anche se ciò significherà rivelare i loro segreti più nascosti.


Che The Eldest Curses non sarebbe stata una trilogia come le altre, lo si capiva già pensando ai suoi protagonisti, quando Cassanda Clare tempo e tempo e tempo addietro creò la Malec couple, ebbe il plauso dall'intera comunità LGBT prima americana (mica roba da poco) e poi mondiale. Se lettori accaniti e fan di manga yaoi erano già abituati a leggere di amori tra protagonisti dello stesso sesso,
per la comunità letteraria contemporanea - specialmente se si pensa ai lettori del genere Young Adult - ciò rappresentava una sorta di tabù. Quando tra Magnus Bane e Alec Lightwood è scoccata la fatidica scintilla però (e per fortuna), sono stati decisamente in pochi a gridare allo scandalo, mentre probabilmente alla maggior parte di lettori e lettrici da New York a Roma, il cuore si è semplicemente sciolto tra le pagine.

Dopo aver seguito Shadowhunters e nascosti in giro per il mondo e attraverso varie epoche, con The Eldest Curses facciamo un salto nel passato, senza tornare molto indietro. Questa saga infatti scorre parallela ad altre, partendo da prima di Città degli Angeli Caduti e finendo - come voci di corridoio affermano - dopo The Dark Artifices.

Cosa avranno fatto i Malec in quei cinque anni tra The Mortal Instruments e The Dark Artifices?


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* contegno * 

"La mano scarlatta" è ambientato in Europa. Dopo la guerra, Magnus decide di organizzare qualcosa di davvero speciale per Alec, prima tappa della loro vacanza: Parigi (ma la coppia visiterà anche l'Italia!). Per il potente stregone di Brooklyn è impossibile non essere ribollire di romanticismo al solo pensiero del super sexy Shadowhunter... ma si ritrova a dover fare i conti con il mondo dei nascosti e il suo passato.
Alec e Magnus sono due personaggi completamente diversi - il primo nato e cresciuto per dare la caccia alle tenebre, il secondo potente, ma eccentrico - e questo primo capitolo mostra gli albori della loro storia, con tutte le problematiche di una classica coppia divisa tra imbarazzi e effusioni. 

Durante lo scorrere della storia, tra qualche scontro impossibile da evitare - almeno per Alec -, incontri con personaggi noti e altri nuovi (come Shinyun) la coppia subisce una lenta evoluzione divenendo maggiormente affiata e aperta. Una narrazione decisamente più lineare delle precedenti saghe, ma non per questo meno accattivante anche grazie ad un cattivissimo espediente della Clare, in grado di tenere col fiato sospeso i propri lettori, interrompendo proprio sul più belle le scene più hot.



Tra Cassandra Clare e gli accoliti della setta "La mano scarlatta" sembra proprio che Magnus debba faticare, e non poco, per rendere romantica la prima vera vacanza di Alec, mentre lo shadowhunter, dal canto suo, ce la mette proprio tutta per svestire il panni del prescelto protettore dell'umanità e diventare un semplice ragazzo innamorato.


Parlare benissimo dei libri della Clare sembra ormai diventato un cliché, ma per l'ennesima volta non possiamo far altro che elogiare il suo stile di scrittura (insieme al famoso Weseley Chu questa volta) in grado di catturare il lettore anche alla decima saga (se pensiamo solo al mondo degli Shadowhunters). Unite tanto fantasy, un po' di romanticismo alternato a scene d'azione è avrete un mix talmente esplosivo, forse quasi impossibile da replicare e di una potenza narrativa tale da trasformare anche i lettori più distanti - sia per genere che per età - al Young Adult, degli adolescenti alla prima cotta letteraria.

Impossibile non avere un proprio personaggio del cuore quando si parla di "Shadowhunters" e ancor più impossibile non sentire il bisogno fisico di dover leggere tutto ciò che esce dalla penna di Cassie.

So, che voi facciate parte dello Shadowhunters Army o siate mondani al primo approccio con Cassandra Clare, è vostro dovere di leggere "The Eldest Curses". Ogni capitolo della trilogia è auto-conclusivo quindi non dovete per forza aver letto TUTTI i precedenti, ma potrebbe essere un buon punto d'inizio da una prospettiva diversa dalle precedenti. Se invece vi mancano solo le rune incise sulla pelle, sappiamo benissimo che il vostro scaffale dedicato interamente alla Clare sta già reclamando "La mano scarlatta"!


Al prossimo incontro mondani!

giovedì 11 aprile 2019

Review Pary: "La lotta" di Jennifer L. Armentrout. Un nuovo appassionante incontro con i Titani ci aspetta! Siete pronti?

Buongiorno miei appassionati lettori,

oggi partecipiamo al Review Party dedicato al nuovo libro di Jennifer L. Armentrout edito HarperCollins Italia che ringraziamo per averci fornito la copia in anteprima!!

Vi sto parlando del terzo libro della serie “The Titans” ovvero "La Lotta". 


Non stavo più nella pelle quando ho scoperto la data di uscita di questo nuovo attesissimo titolo! Per meglio immergermi nella lettura ho voluto riprendere in mano anche il precedente “Il Potere” e devo dire che mi ha aiutato ancor‘più ad immedesimarmi nella storia. L’ho bevuto in un sorso davvero. Quando si dice che un libro che piace non stanca mai è vero. Non solo le pagine mi hanno rapita, ma non riuscivo neanche più ad abbandonarlo.

Questo volume inizia alla fine del precedente, Seth sen'è andato e gli altri si stanno dividendo per andare a cercare i restanti semidei.
In questa occasione Josie verrà rapita da Iperione che la terrà prigioniera in un seminterrato per sottrarle l'etere. Avremo la possibilità di incontrare anche gli altri due Semidei scomparsi, Lauren e Michael.
Questo rapimento occupa gran parte della storia e vedremo come lei cercherà di affrontarlo, facendosi forza pensando a Seth, sperando che scopra ciò che le è successo così da poterla salvare.
La storia prosegue e nel mentre vediamo Seth prendere coscienza della sua nuova situazione. Nel libro precedente lo avevamo lasciato dopo aver ucciso Atlante ed aver risucchiato l'etere da tutti coloro che erano presenti nella villa di Gabe, sbloccandosi e diventando il nuovo Sterminatore di Dei ma anche un Dio. Ecco che vedremo come si divertirà a provare i suoi nuovi poteri e dove andrà a ricercare la carica di etere ora che ha lasciato Josie.
Non sarà solamente il rapimento ad animare questo libro, ma anche una scoperta verso la fine che cambierà le sorti non solo di Josie e Seth, ma del mondo intero scatenando una nuova e potente profezia.

Josie è un personaggio che stimo molto, se così si può dire. Non si lascia abbattere da niente e da nessuno. Nemmeno ciò che sopporta o vede la ferma dal credere in Seth e nella sua bontà. Non ha problemi a mettersi contro Apollo pur di stare dalla parte della persona che ama. E anche durante il rapimento cercherà continuamente di scappare senza darsi per vinta.

Seth ha avuto un enorme cambiamento rispetto la serie precedente ed in ogni libro riusciamo a scoprire qualcosa in più sul suo nuovo carattere. Il suo amore per Josie è forte e farà qualsiasi cosa per proteggerla anche uccidere tutti i Titani scatenando terremoti e distruzioni sulla terra se servirà per tenerla al sicuro.

Ho apprezzato moltissimo i legami di amicizia che si sviluppano ancora di più in questo libro, come quello tra Aiden e Seth per quanto entrambi preferiscano mascherarla per non darlo a vedere. Oppure come Josie stia legando con Alex, come faccia affidamento su di lei per i problemi della vita.

Vedere Aiden e Alex affranti perché non potranno mai avere ciò che invece succederà ad altri è invece parecchio triste e spero che un giorno questo ulteriore Happy Ending arrivi anche per loro a sorprenderli. Non posso dirvi di cosa vi sto parlando ma sono sicura che la pensiate come me.

E' stato bello poter conoscere qualche nuovo Titano tra cui Teti, Crono, rivedere Perse e qualche altro, per mostrarci come si stanno muovendo e cosa cercano di fare per riprendere le forze. Gli dei mi hanno fatto troppo ridere con la loro paura folle di Seth e di cosa potrebbe fargli se lo volesse essendo un Dio assoluto come Era, Zeus e Crono. Moltissime nuove domande dovranno essere svelate nel prossimo libro di questa fantastica serie!

Il metodo di scrittura della Armentrout come dicevo prima non cambia, migliora solamente di libro in libro e anche in questo il suo stile è una firma di sicurezza. Non ho ancora mai trovato un suo libro che non ho amato e credo non succederà mai.
Non posso fare altro se non consigliarvi la lettura di questa magica serie che merita di essere letta anche solo per il rapporto che si è creato tra i due protagonisti.

C'è un favoloso colpo di scena alla fine che non avreste mai immaginato e che non vi permetterà di dormire fino a che non avrete letto l'ultimo libro, perciò in bocca al lupo anche a voi e preparatevi a numerose notti insonni fino al prossimo ed ultimo volume!



Della serie "The Titans" fanno parte: 

1. Il ritorno - 12 aprile 2018 Recensione 
2. Il potere - 4 Ottobre 2018 Recensione 
3. La lotta - 11 Aprile 2019
4. The Prophecy - La Profezia Prossimamente 2019



Il mio voto: 


Semplicemente straordinario!!!


Se siete curiosi di conoscere le opinioni di qualche altra Blogger non esitate ad andare a visitare questi blog che insieme a me hanno partecipato al Review Party






















lunedì 10 settembre 2018

Recensione [Review Party] | Il mistero della casa del tempo - John Bellairs

Hello readers! Nuovo review party per celebrare uno degli ultimi arrivati in casa De Agostini!
Questo pomeriggio vi raccontiamo "IL MISTERO DELLA CASA DEL TEMPO" di John Bellair in una recensione che vi farà tornare bambini... parola di strega!


Vero è che non bisognerebbe mai giudicare un libro dalla copertina, ma quella de "Il mistero della casa del tempo" è suggestiva a tal punto da richiamare l'attenzione del lettore fin da subito.
Come resistere allo sguardo ammaliante di Jack Black?!


YAS guys! Avete letto bene: JACK BLACK
Pare proprio che, dopo l'apparizione sul grande schermo come co-protagonista nella trasposizione cinematografica di Piccoli Brividi, l'attore interpreterà uno dei protagonisti del film tratto da questo romanzo, in uscita nelle sale italiane il 31 ottobre 2018

Titolo: Il Mistero della Casa del Tempo
Autore: John Bellairs
Casa Editrice: De Agostini
Genere: Fantasy YA
Data di uscita: 11 Settembre 2018
Pagine: 165
Prezzo: Cartaceo 16.00 €  E-book: 8.99 €
Trama:
È una tiepida sera di fine estate quella in cui Lewis Barnavelt, dieci anni e una valigia consumata tra le mani, si ritrova davanti al cancello di una casa misteriosa. La sua nuova casa. Da quando i genitori sono morti in un terribile incidente d'auto, nulla è più stato come prima. Lewis si è lasciato tutto alle spalle e si è trasferito dall'altra parte del Paese. A casa dello zio Jonathan. Non l'ha mai conosciuto, ma quello che ha sentito dire di lui non gli piace per niente. Lo zio Jonathan è sempre stato il più eccentrico della famiglia, un fumatore incallito e un giocatore d'azzardo. E ora dovrà prendersi cura di lui. Ciò che aspetta Lewis però supera ogni immaginazione: una casa che nasconde passaggi segreti, sortilegi e illusioni, e uno zio che si dedica all'occultismo e alla magia insieme alla stravagante vicina. Lewis non riesce a credere ai propri occhi e comincia a cimentarsi con le arti magiche in prima persona. Almeno fino alla notte di Halloween. La notte in cui commette uno spaventoso errore, riportando in vita la crudele e potente strega che abitava nella casa prima dello zio. Serenna Izard. Serenna è tornata per un motivo: portare a termine un vecchio e diabolico piano. Molti anni prima, infatti, la donna aveva costruito insieme al marito un orologio stregato, capace di distruggere l'umanità intera, e lo aveva nascosto nelle mura della casa. Ora toccherà a Lewis trovare l'orologio e, forse, salvare il mondo.

"Il mistero della casa del tempo" è una storia breve, ma alquanto particolare. Sembra che John Bellairs voglia quasi ricalcare il modus operandi di grandi scrittori come L. C. Lewis: un bambino rimasto orfano, una casa stramba, un mondo magico nel quale rifugiarsi e vivere avventure decisamente fuori dal comune. Gli elementi ci sono tutti.
Quando Lewis Barnavelt arriva nella contea di Capharnaum, ad accoglierlo è Jonathan van Olden Barnavelt, uno zio che rivela subito essere sui generis... come tutto ciò che lo circonda, amici compresi, o per meglio dire, amica compresa. A fargli costantemente da spalla c'è la signora Zimmerman, la vicina di casa ossessionata dal colore viola, il poker e i dolcetti.
Lewis è un ragazzino sveglio e comprende all'istante che a legare lo zio John e la signora Florence non è soltanto una grande amicizia. I due vicini hanno infatti una passione in comune che lo zio non tenta di nascondere: la magia.
La rivelazione non spaventa Lewis. Vivere con un occultista e una strega in una casa che sembra pervasa da un sortilegio, condurrà il ragazzo in una realtà nella quale incantesimi, oscure presenze dal passato e magia nera la fanno da padroni. E toccherà ai protagonisti ristabilire l'ordine naturale delle cose.

Attraverso una narrazione favolistica scorrevole, ricca di suspance, colpi di scena e descrizioni in grado di risvegliare la fantasia anche di un lettore maturo, John Bellairs tratta le più consuete problematiche con le quali, tra infanzia e adolescenza, tutti sono chiamati a fare i conti. Il protagonista è un ragazzino sovrappeso osteggiato dai propri coetanei perché timido e per niente atletico. Per questo motivo, Lewis Barnavelt tende a rifugiarsi nella compagnia dei libri e quando finalmente incontra qualcuno con cui vivere nuove avventure, la paura di perdere questa prima ed unica amicizia, lo spinge a comportarsi in modo quasi sempre assertivo-passivo, e a fare assurde promesse senza valutarne prima le conseguenze.
Una storia fantasy quindi, quella de "Il mistero della casa del tempo", decisamente adatta e consigliabile ad un pubblico di lettori giovani, un pubblico che probabilmente si trova  ad attraversare la stessa fase del protagonista e che come questi ha bisogno di imparare a superare sfide possono sembrare insormontabili, con grinta e astuzia senza smettere mai di credere in sé stessi.

Il mistero della casa del tempo mi ha decisamente riportata indietro nel tempo! Mi è stato impossibile non immedesimarmi con Lewis Bernavelt e non provare la sua stessa eccitazione o le sue stesse paure. 
Un grazie va ovviamente alla casa editrice De Agostini, per avermi dato l'opportunità di compiere questo salto temporale. Il giudizio?


E ora tocca a voi readers tornare bambini!

XOXO Virginia



sabato 4 febbraio 2017

#frYAY: a bookish weekend! Fantasy feel con "Long May She Reign" di Rhiannon Thomas

FrYAAAA... No! So che è sabato, il weekend è oramai inizato e probabilmente siete già col naso tra i libri cari lettori... ma penso che non è mai troppo tardi per scoprire una nuova fantastica storia, dico bene?!


Per questo appuntamento, amanti del fantasy preparatevi, sto per farvi conoscere una storia e un'autrice che amerete sicuramente. Pronti?


Quanto è EPICA questa copertina?!😵

Non bisogna giudicare mai un libro dalla copertina, verissimo... ma "Long May She Reign" promette benissimo. E quindi andiamo subito a scoprine un pò la storia...

Freya non aveva mai desiderato di diventare regina. Ventitreesima nella successione al trono, non aveva mai sognato della vita a palazzo, e preferiva di gran lunga continuare le ricerche nel suo laboratorio che essere coinvolta in qualche intrigo a corte. Tuttavia, quando uno stravagante banchetto si rivela mortale, e il re insieme ai suoi cortigiani vengono avvelenati, Freya si ritrova improvvisamente sul trono.

Freya poteva essere sopravvissuta al massacro, ma è tutt'altro che salva. I nobili non la rispettano, i suoi consiglieri vogliono controllarla, e col mistero su chi abbia ucciso il re ancora irrisolto, Freya sà che un singolo sbaglio può costarle il regno - e la sua stessa vita.

Freya è determinata a sopravvivere, e ciò significa scoprire da sola l'assassino. Ma fino a quel momento, sà che non potrà fidarsi di nessuno. Non dei suoi cosiglieri, né dell'impetuoso ed enigmatico figlio illegittimo del re. O tantomeno del suo stesso padre, che ha sempre voluto il meglio per lei, ma aspira ad avere più potere per sé stesso.

Con i nemici di Freya così vicini e la sua lealtà messa alla prova, la ragazza deve decidere se è pronta a governare... e se sì, quanto sarà disposta a spingersi oltre per preservare la corona.

Questo fantasy promette benissimo, ho la sensazione che Freya diventerà un'amatissima eroina! Ma chi c'è dietro tutto questo? Rhiannon Thomas! Conoscete questa scrittirce?
Dietro un libro come "Long May She Rey" ("Lunga vita a lei") non poteva che esserci una grandissima fan del fantasy. Rhiannon Thomas, infatti - come racconta lei stessa sul suo blog - gioca al famoso Dungeons&Dragons nelle vesti di un piccolo e barbarico nano, adora Jane Austen, George Eliot, George RR Martin and Robin Hobb ed è una fangirl proprio come noi! Adora Harry Potter e le serie televisive come Buffy, Firefly, LOST, Doctor Who. Volete sapere il titolo del suo libro preferito in assoluto? The Last Unicorn di Peter S. Beagle.

Quindi è una Potterhead, ama gli unicorni e gioca a D&D... praticamente affiderei a Rhiannon Thomas la mia stessa vita! 

XOXO Virginia

giovedì 24 novembre 2016

BlogTour Soldier di Julie Kagawa - Draghi - Creature tra mito e leggenda

Buongiorno ferocissimi lettori!!! 


Eccoci qua per ospitare la nuova tappa del Blogtour dedicato al nuovo libro Soldier di Julie Kagawa in uscita proprio oggi!!! 
In questi giorni avete avuto la possibilità di conoscere meglio i personaggi, parlare con Julie e cosa più importante schierarvi nel vostro team preferito!!! 

Oggi ci occuperemo di parlare dei draghi!!! Come si fa a non amarli??? Io ne avrei sempre voluto incontrare uno e voi?



 Draghi - Creature tra mito e leggenda



Che abbia le squame o le piume, le zampe o le ali, i barbigli o le zanne, il drago è l’animale fantastico più raffigurato. Non c’è regione del pianeta che non conosca leggende legate alla sua figura. Come mai? Da dove hanno origine i miti che ne parlano? E, soprattutto, si tratta sempre di pura fantasia? In effetti c’è oggi anche chi ne dubita. Mentre su animali sicuramente esistiti a volte non si hanno notizie, o mancano quasi del tutto testimonianze storiche, per il drago la letteratura è abbondante, segno che qualcosa di concreto probabilmente c’era.

Andiamo ora a vedere alcuni di questi miti e leggende che si susseguono nei secoli: 

Ulisse Aldrovandi, medico e naturalista bolognese, descrive con dovizia di particolari un draghetto ucciso nei dintorni di Bologna nel 1572: senza ali e con due sole zampe, era lungo appena un metro. Ma sempre Aldrovandi riferisce che in Svizzera, nel 1499, «fu catturato un lunghissimo drago munito di orecchie», e che in Francia fu catturato e portato al re Francesco I «un drago alato».
Una guida alle montagne svizzere, del 1723, sconsigliava di attraversare certi passi perché vi erano stati avvistati draghi. Un anziano di Lienz, per esempio, si era imbattuto sull’Alpe Commoor in un orrendo drago nero con striature gialle. La storia racconta inoltre che nel 1449, l’intera città di Canterbury fu testimone dell’epico scontro tra un drago rosso e uno nero. (che ci fosse Ember nei paraggi???)


Negli anni il drago ha poi acquistato immeritatamente una cattiva reputazione, diventando l’immagine del male che il cristiano deve estirpare.
Così San Siro sconfigge il dragone che campeggia sullo stemma di Genova. San Leucio riduce in catene il drago di Atessa (Chieti). E per quello di Terravecchia, in Calabria, si scomoda nientemeno che la vergine Maria. Draghi morti insieme alle pestilenze di cui erano il simbolo.
Senza dimenticare la storia di San Giorgio e il drago, da cui la nostra Julie Kagawa ha preso spunto.  



Sul mappamondo aottostante sono mostrate le rotte seguite dalle coppie di draghi dopo lo sposalizio.
Nella cartina potete inoltre ammirare gli habitat preferiti dalle varie specie e sottospecie di draghi (Italia e Grecia sono privilegiate per la loro ricchezza mitologica). Nel disegno in basso, infine, la composizione della caverna di un drago sputafuoco.




Anche in culture molto lontane dalla nostra, come quella assira, la figura del drago è presente. Qui compare inseguito dall’eroe Merodach. Nel resto del mondo, una parentela con i mitici dragoni può essere riconosciuta ai varani, grandi lucertoloni africani e asiatici. Il più imponente, il dragone di Komodo, misura oltre 3 metri e si nutre di cinghiali e cervi. Anche le innocue iguane possono avere alimentato la leggenda. E non mancano i draghi di mare, anche se è difficile pensare che col loro mezzo metro di lunghezza siano collegabili ai draghi acquatici.

 Quando si parla di draghi non si può pero che far riferimento alla cultura asiatica, sopratutto quella cinese nelle quali il drago è una creatura importantissima. 


Il drago (in lingua cinese chiamato long) è un animale fantastico molto importante in Cina: nella cultura cinese, questa creatura è simbolo di saggezza, potere e fortuna. A differenza dei draghi occidentali, quelli orientali sono generalmente considerati creature benevole e gentili. Storicamente sono un simbolo dell’imperatore della Cina


I draghi cinesi controllano la pioggia, i fiumi, i laghi e i mari. Possono allontanare gli spiriti malvagi, proteggere gli innocenti e dare sicurezza. Volano in cielo tra le nuvole e in molte immagini vengono rappresentati mentre giocano con una perla fiammeggiante che, secondo una leggenda, conferisce loro potere e permette loro di ascendere al cielo, ed è un simbolo di ricchezza, prosperità e fortuna.
Il drago cinese incarna il concetto di yang, mentre lo yin si concretizzerebbe nella mitologica figura femminile della fenice. Spesso l’imperatore della Cina viene associato al drago, di solito un drago giallo o dorato con cinque artigli per zampa, mentre l’imperatrice viene associata alla fenice.



La Leggenda dei re Dragoni narra di quattro draghi – il Dragone Nero, il Dragone Lungo, il Dragone di Perla e il Dragone Giallo – sottoposti all'Imperatore di Giada, che vegliava su tutta la terra. Un giorno, i draghi videro che gli abitanti della terra soffrivano molto a causa di una prolungata siccità, e chiesero all'Imperatore di intervenire mandando la pioggia sulla terra; ma il loro appello rimase inascoltato. Per aiutare il popolo, i draghi raccolsero l’acqua del Mare d’Oriente e la portarono sulla terra, mettendo fine alla siccità e portando grande gioia tra la gente. Questo gesto però scatenò l’ira dell’Imperatore, che fece incatenare i draghi sulle montagne in quattro regioni diverse della Cina. I dragoni vollero comunque agire per far sì che gli uomini non restassero più senz'acqua, così si trasformarono in quattro fiumi: il fiume Heilung, il fiume Hwang Ho (o fiume Giallo), il fiume Yangstze e il fiume Xi Jiang (o fiume di Perla).





Potrei stare ore ed ore a parlarvi dei draghi! Non pensate anche voi che siano delle creature straordinarie? Quali sono i draghi che più hanno attirato la vostra attenzione durante la lettura di questo breve escursus storico??? E ora vi lascio con gli ultimi acquisti della nostra Jane proprio a tema dragoso!!!! Che ne dite non sono forse meravigliosi? Il diario è qualcosa di stupendo!!!


Non perdetevi i nostri draghi preferiti, e continuate la lettura di Soldier per scoprire come andrà avanti la lotta per la sopravvivenza di Ember, Garrett e Riley???Vi aspetto domani per l'ultima tappa di questo fantastico BlogTour in compagnia del blog Coffee & Books e della sua Recensione!!!


Andiamo ora a vedere nel dettaglio le tappe: 


I blog partecipanti al BlogTour sono: (Andate a leggervi le loro tappe mi raccomando!!!)

- E poi ovviamente noi!!!!


E ora lo so che non vedete l'ora di sapere le regole del Giveaway per poter ottenere una fantastica copia del libro!!! Ed eccole qua:
1) Diventare lettore fisso dei blog partecipanti
2) Mettere “MI PIACE” alla pagina di HarperCollins Italia
3) Mettere “MI PIACE” alla pagina autore di Julie Kagawa
4) Commentare tutte le tappe con commenti inerenti, lasciando un indirizzo mail su cui essere contattati in caso di vittoria. 5) Condividere sui vari social (Facebook, Twitter, etc…)



PARTECIPATE IN TANTI!!!






Luna