Visualizzazione post con etichetta Hunger Games. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Hunger Games. Mostra tutti i post

lunedì 1 giugno 2020

Review Party. Siamo giungi al Prequel di Hunger Games, "Ballata dell'usignolo e del serpente" di Suzanne Collins

Buongiorno appassionati lettori! 

Continua il nostro appuntamento con Hunger Games, finalmente io e Lothìriel siamo pronte per presentarvi i 10' Hunger Games, che vedono come Mentore proprio il nostro Presidente Snow
Vi sto infatti parlando de la "Ballata dell'usignolo e del serpente" di Suzanne Collins edito Mondadori, che ringraziamo davvero di cuore per averci permesso di leggere questa favolosa storia in anteprima! Ho sempre voluto saperne di più su Snow e grazie a questo libro riusciamo a vedere la persona che era e che è diventata. 


Trama: 

È la mattina della mietitura che inaugura la decima edizione degli Hunger Games.

A Capitol City, il diciottenne Coriolanus Snow si sta preparando con cura: è stato chiamato a partecipare ai Giochi in qualità di mentore e sa bene che questa potrebbe essere la sua unica possibilità di accedere alla gloria. La casata degli Snow, un tempo potente, sta attraversando la sua ora più buia. Il destino del buon nome degli Snow è nelle mani di Coriolanus: l’unica, esile, possibilità di riportarlo all'antico splendore risiede nella capacità del ragazzo di essere più affascinante, più persuasivo e più astuto dei suoi avversari e di condurre così il suo tributo alla vittoria.
Sulla carta, però, tutto è contro di lui: non solo gli è stato assegnato il distretto più debole, il 12, ma in sorte gli è toccata la femmina della coppia di tributi.

I destini dei due giovani, a questo punto, sono intrecciati in modo indissolubile. D’ora in avanti, ogni scelta di Coriolanus influenzerà inevitabilmente i possibili successi o insuccessi della ragazza. Dentro l’arena avrà luogo un duello all'ultimo sangue, ma fuori dall'arena Coriolanus inizierà a provare qualcosa per il suo tributo e sarà costretto a scegliere tra la necessità di seguire le regole e il desiderio di sopravvivere, costi quel che costi.

Luna: Finalmente siamo arrivati a parlare di questo prequel tanto atteso *_*

Lothìriel: Sì, non vedevo l’ora di potermi immergermi nelle sue pagine *_*

Luna: Partiamo subito dall’inizio! Ci troviamo a Capitol City, un decennio dopo la fine della guerra che ha messo in ginocchio praticamente tutta Panem. Le cose cominciano ad andare bene, almeno nella città, dove ancora i nomi delle casate sono ricordate e hanno importanza.

Lothìriel: Una città che ha vissuto la guerra in prima persona, nella sofferenza delle perdite e nelle ristrettezze che comportano.

Luna: Eppure non tutti sembrano sapere come mai alcune cose accadono, qualcuno continua a chiedersi se quello che stanno facendo ha un senso. Qual è il vero valore di alcune scelte? A partire dall’istituzione degli Hunger Games, i famosi giochi che abbiamo imparato a conoscere nella trilogia e che ora riscopriamo qui, ai loro albori.

Lothìriel: E la prima persona con cui entriamo in contatto è Coriolanus Snow, quel Snow che tanto abbiamo odiato! Un ragazzetto, in un certo senso, che sembra portarsi quelle stesse domande.

Luna: Rimanendo pur sempre legato alle tradizioni e alle abitudini. Lui è della casata degli Snow, un tempo molto importante e rinomata. Durante la guerra è rimasto solo, ha perso i genitori e anche la ricchezza della sua famiglia. Ora vive con la cugina Tigris e con la nonna, che chiama sempre “Signoranonna”, per darle la giusta importanza.

Lothìriel: Una famiglia molto variegata, a partire dai caratteri, che sono tutti diversi tra di loro, a volte quasi opposti, ma uniti da quel legame d’amore che lo stesso sangue porta con sé.

Luna: Esatto! Signoranonna è una donna anziana che rispecchia bene anche la nostra realtà: è legata al passato, alle tradizioni, continua a cantare ancora le vecchie canzoni di Capitol City e vede nel diverso qualcosa di sbagliato.

Lothìriel: Mentre Tigris è fresa ed esuberante, sembra sempre piena di energie e di creatività nel riuscire ad aiutare il cugino anche nei momenti più impensabili.

Luna: Sì, è stato bello ritrovare Tigris, anche se mi sarebbe piaciuto capire le origini della sua evoluzione. Ne Il canto della rivolta la incontriamo tutta imbacuccata da tigre, ma come mai arriva a presentarsi così? Qual è la sua storia?

Lothìriel: Anche a me sarebbe piaciuto scoprirlo, soprattutto per il forte legame che sembra esserci tra lei e Corio.

Luna: Sono molto affezionati l’uno all’altra, al punto che lei sembra quasi fargli da seconda madre e il rapporto che c’è tra di loro è davvero molto bello.

Lothìriel: Corio invece l’ho trovato al contempo molto duro e quasi fragile.

Luna: Lui è molto legato al nome degli Snow. La sua casata un tempo era molto potente, ma ora hanno problemi economici, non hanno da mangiare o di che vestirsi in modo perfetto. Corio vive continuamente nella menzogna per questo, cercando di far vedere agli altri qualcosa che non c’è nella realtà, un’austerità che invece sembra svanita. Ed è qui che cominciamo a vedere la vera natura di Corio: qualsiasi cosa per lui deve avere uno scopo, un obiettivo da raggiungere. Si intravede la sua natura egoista, quella che abbiamo imparato a conoscere bene nella trilogia.

Lothìriel: Anche se in alcuni momenti sembra quasi un altro, come se vi fosse un pizzico di bontà nel suo animo. Particolari che vengono quasi cancellati durante la sua crescita, fino a che non diventa il personaggio forte e pazzo che sappiamo.

Luna: Un personaggio che ha molta influenza nel suo percorso è la dottoressa Gaul. Con lei iniziamo a vedere come vengono fatti gli esperimenti sulle persone e conosciamo appieno la vita di Capitol City. Comprendiamo il motivo per cui sono stati istituiti gli Hunger Games, la teoria del caos: se i Distretti dovessero essere lasciati liberi, tutto cadrebbe in mano alla confusione e non ci sarebbe più nessuna pace, nessun controllo, nessun ordine.

Lothìriel: Una teoria decisamente contestabile!
Un altro personaggio importante che ho adorato da quando è entrata in scena è Lucy Gray. È fresca, frizzante, irriverente … un turbinio di energia e vivacità che si mostra quasi in contrasto con la rigidità di Capitol City.

Luna: Lei è il tributo che viene assegnato a Corionalus nel suo ruolo di mentore. Un compito che inizialmente l’ha fatto arrabbiare, nell’esser stato l’ultimo ad essere assegnato, ritrovandosi con una ragazza del Distretto 12. Una sorta di smacco per la casata degli Snow, al pari di una nota di demerito. Poi piano piano capirà di avere tra le mani qualcosa di veramente potente.

Lothìriel: Avrà anche modo di entrare nell’Arena e vedere cosa vuol dire vivere al suo interno.

Luna: Un’esperienza che lo cambierà molto e lo renderà forse anche un po’ meno umano. Il suo rapporto con Lucy diventa quasi una sorta di contorno: un finto amore, un innamoramento che sembra quasi reale all’inizio, ma che poi si rivela essere solo un possedimento. Lei diventa qualcosa di suo che non ha valore, se non per quello che può fargli ottenere.

Lothìriel: Ammetto che ci sono rimasta quasi male in questa evoluzione negativa, perché mi piacevano tantissimo loro due, in quel contrasto di personalità che li caratterizza. Poi lei è fantastica nelle canzoni che canta!

Luna: Sì, da principio Coriolanus sembra davvero avere delle sfumature buone, anche nella relazione con Seiolanus, un compagno che arriva dal Distretto 2 e conosce bene cosa vuol dire vivere lì. E che ora invece si trova dalla parte opposta grazie ai soldi.

Lothìriel: Due personaggi molto diversi tra di loro, ma che riescono ad avere un’affinità davvero particolare.

Luna: Questo nuovo capitolo è davvero molto bello: troviamo la crescita di Coriolanus Snow e la perdita della sua umanità, conosciamo dei giochi molto più cruenti.

Lothìriel: Decisamente più duri da affrontare e anche da leggere, come se rappresentassero davvero la crudeltà della guerra da cui sono usciti.

Luna: Lo stile dell’autrice poi è sempre fresco, sciolto. Il ritmo è incalzante in ogni pagina, non ci si annoia mai. Il romanzo è tutto pieno di eventi, cose che non ti aspetti continue. Pensi che ci sia un momento di calma e invece anche in quel momento viene fuori un’altra problematica e quindi è molto molto ritmico.

Lothìriel: Viene raccontato in terza persona e l’ambientazione è a dir poco stupenda.

Luna: Un romanzo assolutamente consigliato!


Lothìriel: Assolutamente sì! 

Il mio voto: (Luna) 



Il mio voto: (Lothìriel)


Cosa dire se non grazie alla magnifica Suzanne Collins per averci permesso di tornare nell'arena e rivivere in parte i giochi!!! 


Vi ricordo che potete trovare tutte le nostre precedenti recensioni legate a questa serie comodamente a questi link: 






lunedì 18 maggio 2020

Review Party: Hunger Games "il Canto della Rivolta" di Suzanne Collins, ultimo appuntamento con questa favolosa serie!

Buongiorno appassionati lettori!

Eccoci con l'ultimo appuntamento dedicato alla trilogia di Hunger Games! Oggi tocca a "Il Canto della Rivolta" , ma non dovremo aspettare molto per saperne di più di Snow, domani infatti uscirà il nuovo libro e prequel! Io non sto più nella pelle!!!


Titolo: Il canto della rivolta 
Autore: Suzanne Collins 
Casa Editrice: Mondadori 
Anno: 2012 
Pagine: 421 
Prezzo: 13,00€ 

Trama

Contro ogni previsione, Katniss Everdeen è sopravvissuta all'Arena degli Hunger Games. Due volte. Ora vive in una bella casa, nel Distretto 12, con sua madre e la sorella Prim. E sta per sposarsi. Sarà una cerimonia bellissima, e Katniss indosserà un abito meraviglioso. Sembra un sogno... Invece è un incubo. Katniss è in pericolo. E con lei tutti coloro a cui vuole bene. Tutti coloro che le sono vicini. Tutti gli abitanti del Distretto. Perché la sua ultima vittoria ha offeso le alte sfere, a Capitol City. E il presidente Snow ha giurato vendetta. Comincia la guerra. Quella vera. Al cui confronto l'Arena sembrerà una passeggiata. 


(Lothìriel) Ho finito di leggere l’ultimo capitolo della saga di Hunger Games un paio di giorni fa, ma ho atteso un attimo prima di cimentarmi in questa sorta di recensione. 

(Luna) Davvero non avevi mai letto l'ultimo libro della serie? 

(Lothìriel)  Devo ammettere che arrivata alla fine del secondo libro, La ragazza di fuoco, non sono riuscita a trattenermi dal prendere in mano Il canto della rivolta, e ho divorato anche queste pagine, seppure alcune le abbia decisamente lette velocemente, senza riuscire forse ad assaporarle, ma perché in alcuni punti non riusciva a prendermi. 

(Luna) In effetti questo libro è molto più tosto degli altri due e fila meno spedito. Forse perché ha molte più cose da raccontare incentrate in poche pagine. 


(Lothìriel) Alla fine del secondo libro eravamo rimasti con Katniss che veniva presa da un Hovercraft e portata via dall’Arena degli Hunger Games, ora la ritroviamo nel distretto 13, centro della ribellione nei confronti di Capitol City e rifugio per gli abitanti del Distretto 12 che sono sopravvissuti al bombardamento. Un luogo in cui lei vive con difficoltà, sentendosi quasi prigioniera di una realtà in cui tutto è organizzato e premeditato, lontano dalla luce del sole e dai boschi in cui era solita cacciare e dove ritrovava se stessa. E’ da qui che la rivolta ha avuto inizio ed è da qui che parte tutta la storia di questo terzo capitolo, l'elezione di Katniss a Ghiandaia Imitatrice, volto della rivolta, speranza e forza per gli altri distretti. Da qui lei parte per andare a visitare gli altri distretti, da qui la Presidente Coin e Plutarch coordinano gli attacchi telematici a Capitol City, in cui di nuovo la giovane vincitrice si ritrova a impersonare un ruolo che altri le hanno assegnato. Separata da Peeta, catturato dalle forze della capitale alla fine dei Settantacinquesimi Hunger Games, sottoposto a torture e obbligato a recitare una nuova parte negli spezzoni che Capitol City propone sulla rete televisiva, manipolato in modo che potesse diventare un'arma contro Katniss stessa. 

Un nuovo capitolo che vede i due protagonisti drasticamente cambiati rispetto agli episodi precedenti. 

(Luna) Credo che davanti a tanta sofferenza, a tanto odio anche il più buono muta e cresce. 


(Lothìriel)  Troviamo subito una Katniss nuova, stremata dalla crudeltà degli Hunger Games a cui ha partecipato, impaurita dalle minacce che ha subito e che coinvolgono le persone a cui tiene di più e per cui darebbe la vita. Spaesata dalla sensazione che nulla sia realmente come sembra, che non si possa mai fidare fino in fondo delle persone che la circondano. Senza vitalità nell'assumere il ruolo di Ghiandaia Imitatrice, di simbolo della rivolta, mossa più dall'esigenza che altri le manifestano che da una volontà sua, ferma nella sua unica volontà di uccidere Snow per salvare la propria famiglia. Una ragazza che si è spenta dentro di fronte ai ripetuti orrori che ha dovuto osservare, dai due Hunger Games ai quali ha partecipato, alla morte di Cinna e infine a quella della sorella, vittima dell'indifferenza umana di chi guida i ribelli. 

Troviamo anche un nuovo Peeta che lotta contro i ricordi che Capitol City hanno creato in lui per confonderlo e manipolarlo, cercando man mano di ritrovare quelli veri, di cancellare l'odio che quelli finti gli provocano nei confronti di Katniss. 


Di nuovo insieme torneranno a Capitol City per partecipare alla rivolta e per seguire la vendetta di Katniss, la sua volontà di porre fine alla vita del Presidente Snow. Sono queste le parti più avvincenti del romanzo, per quanto forse pecchino di originalità, richiamando tutti gli elementi già conosciuti nei libri precedenti: una città disseminata di trappole e pericoli, in cui basta anche solo un passo falso per attivarle e rischiare di morire, dove i protagonisti si muovono insieme alla loro squadra, come se fosse una sorta di nuova alleanza. 

(Luna) Alla fine la città viene trasformata in una grande Arena, i cittadini scappano e cercano di rifugiarsi. Ogni atto commesso ha una conseguenza sempre più disastrosa, e numerose morti riempiono i cuori dei nostri appassionati protagonisti. 

(Lothìriel) Una storia che non si conclude con un classico lieto fine, nonostante il finale che vede Katniss e Peeta, ormai adulti, a condividere la vita insieme, di nuovo al Distretto 12, uniti in una nuova famiglia e con nuove vite. Rimane nell'aria ciò che hanno provocato in loro tutte le atrocità e il dolore che hanno vissuto, dalla perdita della famiglia alle torture decise da Snow per Peeta, dalla perdita della sorella (soprattutto) per Katniss. E si ritrovano insieme, a cercare di ritornare alla vita, di sopravvivere, per ciò che insieme hanno vissuto:


Che quello di cui ho bisogno per sopravvivere non è il fuoco di Gale, acceso di odio e di rabbia. Ho abbastanza fuoco di mio. Quello di cui ho bisogno è il dente di leone che fiorisce a primavera. Il giallo brillante che significa rinascita anziché distruzione. La promessa di una vita che continua, per quanto gravi siano le perdite che abbiamo subito. Di una vita che può essere ancora bella. E solo Peeta è in grado di darmi questo. 


Un libro che ho letto tutto d'un fiato spinta più dalla volontà di arrivare alla fine di questa trilogia e scoprirne il finale, scoprire chi sarebbe sopravvissuto, più che da una reale passione per quest'ultimo capitolo. Una lettura che si è rilevata nel complesso piacevole, all'inizio forse un po' noiosa, ma che poi si è accesa man mano che ci si avvicinava alla fine.

(Luna) Come dici tu alla fine si tratta di un falso lieto fine, lei non sceglie l'amore ma sceglie quello che è più giusto per lei. Gale avrà la sfortuna di avere una colpa che mai lei riuscirà a perdonargli, per quanto lui non lo abbia fatto apposta, questo libro ci racconta come ogni azione in qualche modo torna indietro e non sempre è ciò che desideriamo. Sembra un libro carico di amore, ma per coloro che hanno un occhio attento è tutto forche questo. In realtà i veri protagonisti sono l'odio e la rabbia, gli Hunger Games stessi sono stati creati su questa base. Rileggendolo dopo molti anni si riesce a trovare quel qualcosa di più della bella storia, ma proprio per questi temi così profondi non posso fare altro che consigliarvelo, perché nessuna serie che io conosco è così triste ma allo stesso tempo forte! 



Il mio voto (Luna) :


Il mio voto (Lothìriel) :


Siete pronti per immergervi nel nuovo libro in uscita domani?? 


Allora non perdetevi l'appuntamento con il Review Party!!








sabato 16 maggio 2020

Review Party: La ragazza di fuoco, il secondo capitolo della trilogia Hunger Games di Suzanne Collins

Buongiorno lettori!
Continua l'approfondimento con la famosa trilogia di Suzanne Collins: oggi andiamo a riscoprire La ragazza di fuoco, secondo capitolo della saga pubblicato da Mondadori!



(Lothìriel) Inutile, per quanto ci provi a staccarmi da questa trilogia, proprio non ci riesco. Ha la capacità di coinvolgerti al punto tale che non si vede l'ora di scoprire cosa accadrà nelle pagine che seguono, chi sarà ancora vivo, chi invece non potrà più vedere la luce, vittima di un potere che gioca con la vita di chi non è di Capitol City. 

(Luna) Hai proprio ragione, è una serie così travolgente che vuoi sempre sapere cosa succederà, anche se sei terrorizzato davanti alla possibilità che qualcuno di loro possa lasciarci. 

(Lothìriel) "Hunger Games" ci aveva lasciato con la vittoria di due tributi, Katniss e Peeta, con il loro ritorno al Distretto 12, dalle loro famiglie, con la sfida lanciata involontariamente dalla ragazza che brucia all'autorità. Un semplice gesto mosso dalla volontà di tenere in vita l'amico, dall'incapacità di poter uccidere una persona con la quale ha condiviso quell'inferno, dall'affetto che a lui la lega. 


(Luna) L'incontro tra Katniss e Snow lo stesso giorno che rientrano dai giochi non te lo togli velocemente dalla mente. Come pure Snow che insinua che le intenzioni di Katniss fossero unicamente di farsi beffe di lui e aizzare il popolo contro Capitol City. Le intima quindi di mostrarsi veramente innamorata di Peeta, così da mostrare al mondo che il suo era solo un gesto d'amore e non di ribellione

(Lothìriel) Una richiesta che non basta, poichè la bontà d'animo di Peeta, la naturalezza dei suoi gesti e dei suoi intenti, insieme alla sfrontatezza di Katniss, giungono ad aumentare la speranza e il coraggio di chi lotta per un futuro diverso, lontano dal dominio di Capitol City e dall'incubo degli Hunger Games.

(Luna) Peeta, infatti, per cercare di aiutarla in questa sua guerra contro il presidente Snow, le chiede di sposarla durante il Tour della Vittoria. Tour che io ricordo per un episodio in particolare, la visita al distretto 11, quello della sua amica Rue: qui gli abitanti mostrano ai ragazzi tutta la loro solidarietà, salutandoli con il tipico saluto di rispetto, ovviamente visto da tutti come un atto di ribellione e sedato con la forza. 


(Lothìriel) Credo sia stata una delle scene più emozionanti della saga, ti fa venire proprio i brividi!

(Luna) Avvenimenti simili continuano fino all'arrivo della nuova edizione dei giochi, l'Edizione della Memoria: alla sconfitta del distretto 13, si decise che ogni 25 anni si sarebbe svolta un'edizione speciale. Gli strateghi stilarono due pergamene, spiegando quali sarebbero state le regole da adottare in quella precisa edizione (anche se a mio parere ben modificate in base a quanto in quel momento la nazione avesse bisogno): nella prima, i tributi vennero scelti dagli abitanti stessi del loro distretto; nella seconda edizione vennero inviati il doppio dei tributi; in questa terza edizione qualcosa di ancora più brutto ed inaspettato. 
Per evitare che nessuno si senta al di sopra di Capitol City e per dimostrare che nessuno è al sicuro, verranno scelti un uomo e una donna tra i vincitori delle varie edizioni ancora in vita. 
Katniss è l'unica donna del suo distretto e capisce subito che tocca a lei; come uomo viene scelto Haymitch, ma Peeta si offre immediatamente volontario.

(Lothìriel) E' proprio da dire, il Distretto 12 è il distretto dei volontari xD

(Luna) Mi è piaciuto moltissimo quando alla presentazione dei nuovi tributi, Katniss si presenta vestita con un abito da sposa favoloso, che ancora una volta si trasformerà in qualcosa di maestoso grazie a Cinna, in una vera e propria ghiandaia imitatrice in persona!

(Lothìriel) Cinna è davvero lo stilista dei sogni! Ogni creazione è perfetta, con un significato d'impatto per colpire chi osserva la scena e trasmettere il loro messaggio.


(Lothìriel) Così entrambi tornano nell'Arena, e di nuovo dovranno lottare per la loro vita, senza sapere che, dal momento in cui è stata annunciata questa nuova edizione, un progetto più grande è stato avviato. Una lotta in cui non saranno più soli, ma in cui continueranno a essere pedine inconsapevoli fino all'ultimo. 

(Luna) Mi è piaciuto molto il rapporto di collaborazione e amicizia che si crea tra loro, Finnick (mamma mia che bell'uomo!!) e Mags, Johanna, Beetee e Wiress, certo si uniscono per la sopravvivenza, ma si vede che c'è qualcosa di più profondo. 
Mags, vecchia mentore di Finnick morirà molto presto, ma è stata una delle persone più dolci di tutta la storia e l'ho veramente adorata. Nel primo libro c'era Rue, ora c'è Mags.

Non sarà facile sopravvivere all'interno di questa nuova arena, ma insieme ne capiranno il meccanismo e cercheranno in tutti i modi di scappare per mettersi in salvo. 

(Lothìriel) Una storia travolgente, in cui è impossibile non farsi coinvolgere, grazie a tutte le parti in cui prendono forma le emozioni, i sentimenti e le paure dei protagonisti, il legame tra di loro.


(Luna) Assolutamente si, le emozioni fanno da padrone in questo libro, dove nuovi temi vengono messi in luce, come l'istinto di sopravvivenza e l'amicizia. 

(Lothìriel) Una lettura di fatto veloce, una scrittura semplice ma allo stesso tempo efficace che rende questo romanzo degno di essere letto. Seppur non indispensabile.

(Luna) Anche io l'ho trovato semplice, ma totalmente indispensabile per tutti coloro che amano le storie forti e scoprire nuovi possibili futuri!!! Non posso fare altro nuovamente che consigliarvelo! 


Il mio voto (Luna):



Il mio voto (Lothiriel):


E voi cosa ne pensate? Non perdetevi anche l'ultimo appuntamento con la serie originale!!

E passate negli altri blog a leggere le loro opinioni!!










venerdì 20 dicembre 2019

Tour della Vittoria - Distretto 11 - La moda di Capitol City

Buongiorno miei lettori,


Gli Hunger Games Letterari sono finiti, ha vinto Jay Kristoff del Distretto 10. Se ve li foste persi potete passare sul nostro Facebook o Instagram dove vi abbiamo tenuto compagnia con la telecronaca continua degli eventi che si sono susseguiti. 
Un evento social sorto in occasione del decimo anniversario della serie nata dalla penna di Suzanne Collins e che ha trasportato il brio degli Hunger Games nel mondo dei libri. I tributi sono stati scelti tra 240 autori divisi per genere e distretto, 25 autori che alla fine si sono sfidati e presentati al voto degli sponsor e dei lettori


Distretto 11

Dedito all'Agricoltura, il distretto a cui eravamo assegnate è uno dei più poveri di tutta Panem. I suoi territori sono ricoperti di campi e frutteti, i cui raccolti, in realtà, erano per lo più destinati a Capitol City. La maggior parte della giornata veniva trascorsa nei campi, soprattutto durante il periodo del raccolto.

I suoi tributi non sono tra i più fortunati della storia: spesso arrivavano agli Hunger Games senza una preparazione per il combattimento, ma erano abili a riconoscere le piante commestibili. Tra essi non possiamo non ricordare la piccola Rue: tanto dolce quanto vispa, la sua bravura era quella di spostarsi tra gli alberi velocemente, senza farsi vedere dagli altri. Quando incontra Katniss fa presto amicizia con lei e le due si alleano durante gli Hunger Games.

Tutto quello che è bello riporta la mia mente a lei.
La vedo nei fiori gialli che crescono nel prato vicino a casa mia 
e la vedo nelle ghiandaie imitatrici che cantano sugli alberi (Katniss)


La moda di Capitol City
Non si può certo dire che Capitol City non sia attento a ciò che appare! 
I vestiti che caratterizzano gli abitanti sono eccentrici, le acconciature colorate. Il pensiero del mattino sembra essere: devo distinguermi dagli altri, devo farmi riconoscere e brillare!


All'interno degli stessi Hunger Games la moda aveva un ruolo non da poco: ogni Distretto aveva un suo stilista, il cui operato poteva anche determinare la vita o la morte dei tributi. Pensiamo al solo sistema degli sponsor: più un tributo attirava l'attenzione e l'interesse di chi osservava lo spettacolo, più poteva avere aiuti, sostegni, regali. Cinna, lo stilista assegnato al Distretto 12, lo sa bene e crea sempre degli abiti a dir poco spettacolari per Katniss e Peeta.


Il loro primo ingresso in scena è fiammeggiante e non è passato inosservato! E in ogni evento importante ogni abito preparato per loro aveva sempre un preciso scopo: affascinare il pubblico che osserva e sconvolgerlo.


La trasformazione da magica sposa a ribelle Mockingjay credo sia il capolavoro per eccellenza di Cinna. Ma non possiamo dimenticarci nemmeno l'abito che volteggiando prendeva fuoco sulla gonna!

Quest'attenzione ai dettagli e alla moda non si incontra solo negli abiti che vengono indossati dai tributi. Un'altra icona di stile di questa serie è senza dubbio Effie Trinket: non esiste momento in cui lei non cerca di distinguersi dagli altri, portando sempre un tocco di colore e di allegria anche nelle situazioni più impensabili.


Persino quando si ritrova all'interno del Distretto 13, senza tutta la varietà di abiti a cui era abituata, non rinuncia a rendersi particolare, così come la sua personalità le chiede.



Cosa ne pensate della moda di Capitol City?
La vorreste sperimentare nella vostra vita oppure è troppo eccentrica?
Fateci sapere la vostra opinione qui sotto nei commenti!!



Mi raccomando, non perdetevi le altre tappe del tour, passate e future, per lasciarvi trasportare nuovamente nel fantastico mondo degli Hunger Games!