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lunedì 23 gennaio 2023

Review Party: Hell Bent di Leigh Bardugo

 


Hello readers! Credevo che questo momento non sarebbe più arrivato e invece... dopo tre anni... il momento è arrivato!

Non sto nella pelle nel farvi leggere questa recensione e ringrazio, come sempre, Martina Pes - la nostra Lettriceinfuga - per aver organizzato questo attestissimo evento!

Allora, che ne dite? Cominciamo!

Titolo: Hell Bent

Autrice: Leigh Bardugo

Genere: Fantasy/NA

Casa editrice: Mondadori

N°pagine: 456

Prezzo: 20,90€

Trama:

Trovare un portale per il mondo sotterraneo e rubare un’anima dall’inferno. Un piano semplice, se non fosse che le persone che compiono questo particolare viaggio raramente tornano indietro. Ma Galaxy “Alex” Stern è determinata a liberare Darlington, anche se questo le costerà il futuro alla Lethe e a Yale.

Impossibilitate a tentare un salvataggio perché non possono accedere alle risorse della Nona Casa, Alex e Pamela Dawes, l’assistente di ricerca, mettono quindi insieme una squadra di dubbi alleati per salvare il “gentiluomo della Lethe”. Insieme, dovranno navigare in un labirinto di testi arcani e artefatti bizzarri per scoprire i segreti più gelosamente custoditi dalla società, infrangendo ogni regola. Ma quando i membri della facoltà iniziano a morire, Alex sa che non si tratta di semplici incidenti. Qualcosa di letale è all’opera a New Haven e, se vuole sopravvivere, dovrà fare i conti con i fantasmi del suo passato e con l’oscurità insita nelle mura dell’università.

Denso di storia e ricco di colpi di scena nello stile magnifico di Bardugo, Hell Bent dà vita a un mondo intricato e indimenticabile, pieno di magia, violenza e mostri fin troppo reali.

Questa volta, premessa doverosa:



Purtroppo, se non avete letto il primo capitolo di questa serie, La Nona Casa, continuare con la lettura vi svelerebbe particolari importanti, quindi ALT QUI!


Ho atteso questa lettura per ben tre anni, ma sapete una cosa readers? Sono volati! E appena ho aperto Hell Bent, mi è sembrato di non aver mai "spezzato" una delle letture più coinvolgenti che io abbia mai fatto.

Merito anche - e soprattutto - della scelta della Bardugo, che ha deciso di riprendere la storia da dove si era conclusa con La Nona Casa: Alex e Pamela sanno che esiste un modo per salvare Darlington dall'Infermo, ma sono ben consapevoli che non sarà semplice, anche perché le informazioni sul come riuscirci sono davvero poche.

Certo non si arrendono, anche se... Nel suo continuo paragonarsi al "perfetto" Darlington, Alex si perde spesso in elucubrazioni, cercando di non sbagliare i passi che vorrebbe compiere, ma temporeggiando proprio tanto!

Qui, ancor più che nel primo capitolo, è fondamentale la presenza dell'Oculus della Casa Lethe. Pamela più che da sostegno pratico, diventa per la protagonista un vero e proprio sostegno morale. Ed è forse  proprio grazie a questo personaggio, oltre agli eventi certo, che Alex compie una vera e propria crescita.

Insieme  le due ragazze mettono su una vera e propria squadra di salvataggio che permette l'ingresso nella storia ad altri due personaggi... dai, sono magnanima e questi qui non ve li spoilero, ma posso dirvi che ognuno di loro nasconde un lato buio del proprio passato, particolare che rende l'intera storia ancor più affascinante e... realistica!

La Bardugo ci tiene, ancora una volta, ad impartirci una lezione fondamentale: tutti nascondo un pezzettino di oscurità, la perfezione e il bene assoluto non esistono.

E infarcisce di questa lezione anche l'ambientazione: Yale. Eventi fuori dal comune e strane morti, fanno uscire alla luce un campus che nulla ha a che vedere con le foto sulle sue brochure patinate... ma questo, chi ha già letto La Nona Casa, ormai lo aveva imparato.

In Hell Bent, l'ambientazione diviene maggiormente gotica e non delude le aspettative dei lettori che erano stati stregati da questa storia proprio grazie alle tinte dark con la quale la Bardugo aveva deciso di narrarla.

Vi confesso che avevo alte aspettative per questo secondo capitolo e, proprio per questo, temevo che questa uscita a distanza di anni, le avrebbe deluse tutte.

Era una lettura fatta in un periodo della mia vita completamente diverso, un periodo nel quale i libri erano il mio mondo e al di fuori di esso esisteva poco e niente.

E invece... sono stata riportata in una Yale dai toni grigi che mi ha ridato il piacere della lettura in un periodo più nero di questa storia. E per questo devo solo ringraziare la Bardugo e la sua penna, per queste nuove quattrocento pagine...


mercoledì 20 aprile 2022

Review party: La legge dei Lupi di Leigh Bardugo – Recensione

 

Buongiorno meraviglie,

oggi la giornata si apre con la recensione di questo ultimo libro edito Mondadori, che ringrazio per la copia in anteprima, di Leigh Bradugo “La legge dei lupi” secondo volume della dilogia Il Re delle cicatrici.

 


 Trama:

Non c’è più tempo.

I lupi sono sempre più vicini…

Mentre l’imponente esercito di Fjerda si prepara all’invasione, Nikolai Lantsov chiama a sé tutte le armi di cui dispone per opporsi all’inevitabile: il suo ingegno, il suo fascino, e persino il mostro che porta dentro. Una parte di lui, forse il corsaro, forse il demone, forse il principe che si è guadagnato il trono con le unghie e con i denti, lo anela addirittura, lo scontro. Ma per sconfiggere l’oscura minaccia che incombe su Ravka potrebbe non bastare nemmeno il coraggio di un giovane sovrano abituato a rendere possibile l’impossibile. Anche solo per sperare di riuscirci, il re ha bisogno di alleati, forti, leali e pronti a tutto.

In prima fila c’è Zoya Nazyalensky, fedele compagna di infinite battaglie, che, nonostante abbia perso tanto per colpa della guerra, e abbia visto morire i suoi uomini e risorgere il suo peggior nemico, non ha intenzione né di abbandonarlo né di arrendersi. Se sarà necessario abbracciare i suoi poteri per diventare l’arma di cui il suo paese ha bisogno, non si tirerà indietro. Costi quel che costi.

Il re di Ravka può contare anche su Nina Zenik, spia abile ma talvolta spericolata, che, per colpa del suo ossessivo desiderio di vendetta, rischia di giocarsi l’unica possibilità di libertà per la sua patria e di guarigione per il suo cuore ferito.

Re, generale e spia: insieme dovranno trovare il modo di strappare all’oscurità un futuro per sé e per il proprio paese. Oppure prepararsi ad assistere alla sua drammatica e definitiva caduta.



 






È il secondo volume della dilogia il Re delle cicatrici e il 7 in ordine della serie Grishaverse.

Rispetto al primo libro, in cui era ben chiaro a tutti che il protagonista assoluto sarebbe stato Nikolai, in questo è purtroppo molto meno presente. Mi aspettavo di vederlo calcare più spesso le pagine, ma la Bardugo ha messo molta carne al fuoco come si suol dire, infatti sono molti i pov che compaiono ne La legge dei Lupi.
Molte scelte non le ho comprese del tutto, alcune storyline non mi sembrano aver avuto nessun impatto sulla storia che la Bardugo ha poi scelto di perseguire.
La scrittura e io l worldbuilding della Bardugo rimane comunque ottimo e sembra veramente non perdere un colpo.
È riuscita a farmi anche rivalutare il personaggio di Zoya che finora non mi aveva convinta al cento per cento. Oltre a lei compaiono in questo volume altri personaggi che si riveleranno tra i migliori dell'intera saga.
Ma... c'è anche un ma...
Sono per forza necessarie le storie d'amore in romanzi come questo?
Non mi addentrerò nei particolari per non far incappare in spoiler chi ancora non l'ha letto, ma alcuni risvolti non mi sembrano utili al fine dello svolgimento della storia.
Il punto focale de La legge dei Lupi è Nina che, come sostengo da sempre, è il mio personaggio preferito dell'intera saga. Non mi addentrerò a raccontarvi particolari sulla sua storia o sugli accadimenti per non incappare in spoiler, ma posso dirvi che fino alla fine l'autrice con tutti i suoi personaggi, non solo con Nina, spinge a far voltare pagina al lettore.
Il suo stile anche se imperfetto come velocità (a mio parere) riesce a farti addentrare nel Grishaverse e non vorresti uscirne mai.
Ecco perché mi chiedo: sarà la fine o come sceglierà di continuare?
Il finale è un non-finale per quanto mi riguarda... ma Re, generale e spia mi hanno affascinata come non mai.

Il mio voto:
 



martedì 15 marzo 2022

Review party: Il Re delle cicatrici di Leigh Bardugo (King of scars, recensione)

 Buongiorno meraviglie,


In quante aspettavamo Nikolai?
Quando ho avuto la possibilità di leggerlo in anteprima, nemmeno a dirlo, mi ci sono fiondata!
Perché chi è lascia aspettare Nikolai?

 

Trama:
Nikolai Lantsov, sovrano di Ravka, corsaro, soldato, secondogenito di un re disonorato, ha sempre avuto un'innata propensione alle situazioni difficili, ma questa volta sembra dover fare i conti con qualcosa di impossibile, qualcosa che nessuno, tra la popolazione di Ravka, potrebbe mai immaginare. Come se non bastasse, per arrestare l'avanzata dei nemici che si assiepano lungo i confini del regno, il giovane re deve trovare un modo per riempire le casse dello Stato, stipulare nuove alleanze e fermare il nuovo pericolo che minaccia quello che un tempo è stato il glorioso esercito Grisha. Al suo fianco, però, c'è la fedele Zoya Nazyalensky, leggendario generale Grisha, che non si fermerà di fronte a nulla pur di aiutare Nikolai ad affrontare e sconfiggere il potere oscuro che alberga nelle profondità del suo cuore e che, rafforzandosi di giorno in giorno, minaccia di distruggere tutto quello che ha costruito. Zoya sa infatti che, come i Grisha non possono sopravvivere senza Ravka, tantomeno Ravka può sopravvivere a un re tanto indebolito. Nello stesso momento, nelle terre fredde del Nord, Nina Zenik sta combattendo la sua personale guerra contro coloro che vorrebbero spazzare via per sempre i Grisha. Ma per sconfiggere i pericoli che la attendono, sarà costretta a scendere a patti con il proprio terrificante potere e ad affrontare il dolore profondo e lacerante che porta nel cuore. Re, generale e spia di Ravka: tutti e tre nel corso del loro viaggio dovranno spingersi oltre i confini tra scienza e superstizione, magia e fede, rischiare il tutto per tutto per salvare una nazione spezzata, e accettare che alcuni segreti non sono fatti per restare sepolti e che certe ferite non sono destinate a guarire.

 

Vorrei iniziare con il dire che il titolo in italiano, che è la traduzione alla lettera di quello inglese, secondo me non rende quanto in inglese. Pensavo davvero che la casa editrice (che ringrazio per la copia in anteprima) scegliesse di mantenere quello originale, anche se come per i precedenti libri della stessa autrice ha scelto di tradurli letteralmente, ho apprezzato però, la scelta della cover. Grazie, Mondadori!


Il re delle cicatrici è il primo volume della dilogia di Nikolai, ma il sesto della serie Grishaverse. Perché la Bardugo non ci annoia mai e non vogliamo nemmeno noi lasciare andare tutto l'universo Grisha, dobbiamo ammetterlo!

Inutile girarci attorno, la storia di Nikolai era quella che desideravamo leggere da tempo.
E il fatto che si sia fatto attendere, lo ha reso solo ancora più desiderato ai nostri occhi.
Nikolai, ribadiamo pure, è un protagonista controverso, ma amato.

Ci ho messo un po' di pagine prima di riprendere il ritmo narrativo a cui la Bardugo mi ha abituata. I tanti personaggi, i molti luoghi, le descrizioni attente ma mai pesanti, i particolari del linguaggio e potrei andare avanti all'infinito.
Come in ogni libro si nota il lavoro minuzioso che si cela dietro.
La scrittura mai banale mantiene sempre alta l'attenzione.

La prima parte l’ho trovata più lenta, ma superata circa la metà le pagine si voltavano da sole!

Il worldbuilding è un aspetto centrale e impegnativo nei fantasy e mi stupisco in ogni libro di come la Bardugo sia in grado di trasportarti esattamente dove vuole.
I punti di vista alternati danno poi quella freschezza di cui la storia necessita, perché non riesci ad abituarti che la scena improvvisamente cambia! E, una volta preso il ritmo, un po’ come i salti temporali in molti libri, sono piacevoli e ti aiutano a seguire la storia da molte più prospettive.

Nella storyline, infatti, si incastra tutto alla perfezione, ma non mi aspettavo nulla di meno dalla penna di Leigh Bardugo.

Non voglio spoilerarvi la storia, già la trama è fin troppo descrittiva e vi basterà leggere quella per avere un’idea generale e in parte iniziale su ciò che accadrà all’interno della narrazione.
Ma voglio rivelarvi che il personaggio di Zoya che è molto presente in questo libro (ma dai?) e ce lo aspettavamo tutti, a me non fa impazzire, ma come si dice: sono gusti!
Per bilanciare amo però Nina, la sua storia, il suo coraggio, ogni grammo di dolore che si porta dietro.

Non vi resta che leggerlo e dirmi qual è il personaggio a cui vi sentite più affini!

 

Il mio voto:

 

 




mercoledì 31 marzo 2021

Review Tour: "Rovina e Ascesa" di Leigh Bardugo

 





E si conclude pure quella che è diventata una delle mie saghe preferite di sempre: la Grisha Trilogy. 





TRAMA

L'Oscuro ha ormai esteso il suo dominio su Ravka grazie al suo esercito di creature mostruose. Per completare i suoi piani, gli manca solo avere nuovamente al suo fianco Alina, la sua Evocaluce. La giovane Grisha, anche se indebolita e costretta ad accettare la protezione dell'Apparat e di fanatici che la venerano come una Santa, non ha perso però le speranze: non tutto è perduto, sempre che un certo principe, sfacciato e fuorilegge, sia sopravvissuto, e che lei riesca a trovare la leggendaria creatura alata di Morozova, la chiave per liberare l'unico potere in grado di sconfiggere l'Oscuro e distruggere la Faglia. Per riuscirci, la potente Grisha dovrà tessere nuove alleanze e mettere da parte le vecchie rivalità. Nel farlo, verrà a conoscenza di alcuni segreti del passato dell'Oscuro che getteranno finalmente luce sulla natura del legame che li unisce e del potere che l'uomo esercita su di lei. Con una nuova guerra alle porte, Alina si avvia verso il compimento del proprio destino, consapevole che opporsi all'ondata di crescente oscurità che lambisce il suo paese potrebbe costarle proprio quel futuro per cui combatte da sempre.





Con Rovina e Ascesa si conclude la Trilogia Grisha che io ho profondamente amato e che è diventata una delle mie saghe preferite della vita. Ho amato veramente tanto la storia di Alina e l'intero universo creato dalla Bardugo. In particolare, questo terzo romanzo è un crescendo di emozioni e colpi di scena. Io ero costantemente con la bocca aperta durante la lettura, succede di tutto e di più, cose talmente incredibili da non potervele neanche immaginare.
Per non parlare del finale. So che a tantissimi non è piaciuto, ma io l'ho trovato perfettamente coerente con la protagonista e con le scelte che ha sempre fatto; credo fosse la conclusione perfetta per lei e per la sua evoluzione. Sicuramente è un finale agrodolce, quando ho chiuso il romanzo mi sono sentita strana, svuotata di ogni sentimento felice, ma comunque in pace. Non ho pianto, non ne ho avuto bisogno, o per lo meno non ho pianto di tristezza, qualche lacrima di commozione per la fine di una storia così coinvolgente è uscita, ma per accettare il finale ci ho messo qualche giorno, e solo dopo sono giunta alla conclusione che è stata la scelta migliore che la Bardugo potesse far compiere ad Alina
Il romanzo è pieno di avvenimenti, e il ritmo è veloce e incalzante, ma mai frettoloso. A qualsiasi cosa succeda viene data la giusta importanza e il giusto spazio, tanto da non risultare mai noioso, in nessun punto. Anzi, nonostante il mio preferito sia il secondo, Rovina e Ascesa è, assolutamente, il più avvincente dei tre. 
Anche i personaggi sono molto più approfonditi qui che nei precedenti volumi. In particolare Alina, Mal e l'Oscuro. Mal, che a me non ha mai fatto impazzire, in questo libro sono riuscita ad apprezzarlo molto di più, sono entrata più in sintonia con lui e ho imparato a capire le sue motivazioni. 
E mi è piaciuta molto anche la storia dell'Oscuro (a proposito, vi consiglio di leggere "The Demon in the wood", se vi piace questa figura, che è un racconto che parla proprio dell'Oscuro da giovane; è davvero interessante). Io non sono una di quelle che lo romanticizza, assolutamente; è una persona orribile che ha fatto cose disprezzabili. Però la sua storia mi ha colpita e le sue convinzioni mi hanno affascinata, e ammetto di essermi, addirittura, commossa durante la sua ultima scena con Alina
Insomma, una conclusione perfetta per una trilogia perfetta. Se non l'avete ancora letta che state aspettando? 


Voto:

















Grisha Trilogy (recensione fatta tre anni fa dell'intera trilogia): RECENSIONE 
Tenebre e Ossa: RECENSIONE
Assedio e Tempesta: RECENSIONE 

Sei di Corvi: RECENSIONE 
Il Regno Corrotto: RECENSIONE

La Nona Casa: RECENSIONE

Come leggere il GrishaVerse: QUI 






martedì 19 gennaio 2021

Review Tour "Assedio e Tempesta" di Leigh Bardugo

 



Buongiornoooo. 

Abbiamo aspettato tanto ma finalmente è uscito anche Assedio e Tempesta. E non vedo l'ora di parlarvene ;) 




TRAMA

Ricercata per tutto il Mare Vero, perseguitata dal senso di colpa per le vite spezzate a causa sua nella Faglia d'Ombra, Alina, la potente Evocaluce, sta cercando di ricostruirsi una vita con Mal in una terra dove nessuno è a conoscenza della sua vera identità. Tuttavia, questo dovrebbe averlo imparato, non si può sfuggire al proprio passato. Né, soprattutto, ci si può sottrarre per sempre al proprio destino. L'Oscuro infatti, che non solo è sopravvissuto alla Faglia d'Ombra ma ha acquisito anche un terrificante nuovo potere, è più determinato che mai a reclamare per sé il controllo della Grisha ribelle e a usarla per impossessarsi del trono di Ravka. Non sapendo a chi altri rivolgersi, Alina accetta l'aiuto di un alleato imprevedibile. Insieme a lui e a Mal combatterà per difendere il suo paese che, in balia della Faglia d'Ombra, di un re debole e di tiranni rapaci, sta andando rapidamente in pezzi. Per riuscirci, però, l'Evocaluce dovrà scegliere tra l'esercizio del potere e l'amore che pensava sarebbe stato sempre il suo porto sicuro. Solo lei infatti può affrontare l'imminente tempesta che sta per abbattersi su Ravka e nessuna vittoria può essere guadagnata senza sacrificio. Finché l'Oscuro vivrà – questo Alina lo sa bene – non esisterà libertà per il suo paese. Né per lei. Forse, dopo tanti tentennamenti, è infine giunto il momento di smettere di scappare e di avere paura. Costi quel che costi.




Non so voi, ma personalmente ho conosciuto la Grisha Trilogy nel 2013, quando uscì Tenebre e Ghiaccio, il primo libro, per Piemme. Da quel momento ho atteso che arrivasse pure il secondo romanzo, e, finalmente, quel giorno è arrivato e io sono felicissima.
Per me, Assedio e Tempesta è stato una rilettura, l'ho letto in lingua nel 2018, ma averlo potuto rileggere in italiano mi ha davvero emozionata, anche perché è il mio preferito della trilogia (e della Bardugo).
Assedio e Tempesta è il romanzo in cui si inizia a delineare una trama più complessa ed intrecciata. Qui, gli intrighi iniziano a prendere forma, i tradimenti sono dietro l'angolo, si formano nuove alleanze e facciamo la conoscenza di personaggi che saranno importantissimi non solo per l'esito della guerra corrente, ma per il futuro dell'intera Ravka
Amo particolarmente questo secondo romanzo perché è molto dinamico, c'è tantissima azione, ma anche moltissima introspezione psicologica. E' qui che inizia il fatidico cambiamento in Alina che la porterà verso quella che sarà poi, nel terzo libro, una figura estremamente controversa, né positiva né negativa. Se in Tenebre e Ossa (titolo della ristampa Mondadori del primo romanzo) Alina poteva essere associata al tipo di personaggio stereotipato degli YA (in realtà, per come la vedo io, non lo è mai stata), in questo romanzo, la sua crescita è talmente forte da sotterrare completamente questi clichè per essere, in tutto e per tutto, una donna completamente a sé stante. Amo Alina perché è il risultato delle sue scelte che non sempre sono corrette, ma sono profondamente umane. 
In questo romanzo conosciamo, anche, per la prima volta, Nikolai, quello che è diventato il mio personaggio preferito del Grishaverse. Quanto mi piace Nikolai... Non posso dirvi troppo su di lui perché è molto spoiler, ma si tratta di quel personaggio un po' comico, un po' genio di cui ogni storia ha bisogno, sia per ridere che per progredire con la narrazione, perché Nikolai non fornisce al romanzo solo sano divertimento, ma è anche colui che, spesso e volentieri, tira fuori dai guai la nostra combriccola, grazie alla sua astuzia e alla sua intelligenza. 
E poi, questo libro è pieno di magia grisha, di avventura, di azione... non ci si ferma un attimo. Capitolo dopo capitolo si è sempre più catapultati all'interno della storia e dell'universo creato dalla Bardugo. Non si potrà fare a meno di mettere giù il romanzo, ma anzi, la sensazione sarà quella di essere risucchiati dalla bellezza delle sue pagine. 
Per non parlare dello stile. Come sempre, Leigh Bardugo è in grado di penetrare con poche e semplici parole, nel cuore di ogni lettore. Non è una scrittrice che ti stordisce con periodi complessi o con frasi lunghe e arzigogolate; la sua prosa è semplice e arriva al punto, ma è vera e profonda e ti tocca l'anima in modo talmente intimo da chiederti come possa una donna così distante conoscerti così bene. 
Anche qui, così come nel primo, i temi trattati sono tantissimi, ma non basta una lettura superficiale per comprendere quello che l'autrice sta denunciando. Sento spesso dire che la Grisha è una trilogia poco profonda, eppure sono pochi i libri YA in grado di trattare argomenti importanti come la violenza sulle donne, la dipendenza, la tossicità, la prostituzione con la delicatezza di Assedio e Tempesta, e se non si riesce a vederci tutto questo, allora, forse, non sarebbe male una seconda lettura. 
Insomma, io ho follemente amato anche questo secondo romanzo, e adesso non vedo l'ora di rileggere in italiano anche il terzo. 

Voto




Altre recensioni e articoli su Leigh Bardugo

Tenebre e Ossa: RECENSIONE
Sei di Corvi: RECENSIONE
Il Regno Corrotto: RECENSIONE
Grisha Trilogy (recensione fatta due anni fa dell'intera trilogia): RECENSIONE

La Nona Casa: RECENSIONE

Come leggere il GrishaVerse: QUI













Avete letto qualcosa di Leigh Bardugo? 








lunedì 2 novembre 2020

Review Tour "Tenebre e Ossa" di Leigh Bardugo

 



Buongiornoooo! 
Non avete idea di quanto sia felice oggi... Finalmente, una delle mie trilogie preferite approda in Italia (almeno, il primo libro) e io sono stra felice!




TRAMA

L'orfana Alina Starkov non ha grandi ambizioni nella vita, le basterebbe fare al meglio il suo lavoro di apprendista cartografa nell'esercito di Ravka, un tempo nazione potente e ora regno circondato dai nemici, e poter stare accanto al suo buon amico Mal, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata da molto tempo. Ma il destino ha in serbo ben altro per lei. Quando il loro reggimento attraversa la Faglia d'Ombra, la striscia di oscurità quasi impenetrabile che taglia letteralmente in due il regno di Ravka, lei e i suoi compagni vengono attaccati dagli esseri spaventosi e affamati che lì dimorano. E proprio nel momento in cui Alina si lancia in soccorso dell'amico Mal ferito gravemente, in lei si risveglia un potere enorme, come una luce improvvisa e intensa in grado di riempirle la testa, accecarla e sommergerla completamente. Subito viene arruolata dai Grisha, l'élite di creature magiche che, al comando dell'Oscuro, l'uomo più potente di Ravka dopo il re, manovra l'intera corte. Alina, infatti, è l'unica tra loro in grado di evocare una forza talmente potente da distruggere la Faglia e riunire di nuovo il regno, dilaniato dalla guerra, riportandovi finalmente pace e prosperità. Ma al sontuoso palazzo dove viene condotta per affinare il suo potere, niente è ciò che sembra e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le ombre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore.




Quanto amo la Trilogia Grisha! Questa è la terza volta che leggo Tenebre e Ossa; lo lessi, per la prima volta, quando uscì in Italia con il titolo di Tenebre e Ghiaccio, e me ne innamorai. Poi, lo lessi in spagnolo prima di leggere anche il secondo e il terzo, quando ancora non si sapeva che la Mondadori avrebbe portato in Italia l'intera trilogia, e anche quella volta lo amai follemente. Ed, infine, l'ho letto adesso, grazie a questo review tour, e, indovinate? Sì, me ne sono innamorata nuovamente. 
Personalmente, ho amato anche la duologia di Sei di Corvi, ma la Grisha rimane la mia saga preferita di Leigh Bardugo
Ci troviamo in un mondo inventato, in un regno, Ravka, che ricorda moltissimo la Russia zarista. La costruzione del mondo, secondo me, è il punto forte di questa trilogia. E' vero, è un mondo fantasy, che non esiste nella realtà, ma è ricalcato sul nostro, ed in particolare, ogni elemento di Ravka richiama le atmosfere russe; a partire da una cosa banale come il clima, passando per i nomi dei personaggi, la terminologia della lingua ravkiana, le architetture dei palazzi, i vestiti dei protagonisti, e finendo con personaggi che ricordano figure storiche realmente esistite, come il mistico Rasputin. In questo universo, quello che è più degno di nota è il sistema magico. I Grisha, infatti, non sono dei semplici maghi, ma usano un potere molto particolare che segue leggi e ordini ben precisi, tanto da essere chiamato Piccola Scienza, in contrapposizione al merzost che, invece, è il potere incontrollato, il caos, il blasfemo. 
Altro elemento che mi sento di citare perché mi ha colpita in positivo, è la fede. Tenebre e Ossa è un romanzo per giovani adulti, e spesso, in questo tipo di romanzi, la religione viene tralasciata, non viene mai davvero affrontata; qui, invece, la fede e la religione sono fondamentali. E, per me, è stato estremamente interessante leggere di come la fede in qualcosa possa essere distruttiva, da un lato, ma molto importante e confortante, dall'altro (tra l'altro, proprio questo argomento verrà approfondito ancora meglio in King of Scars, ultimo libro uscito ambientato nel Grishaverse, che spero la Mondadori decida di tradurre perché è stupendo). 
I personaggi sono costruiti in maniera fenomenale. Alina Starkov parte come la tipica protagonista dei fantasy, un po' sfigata, con nessuna capacità notevole, ma dotata di un potere immenso che non sapeva di avere e che è la chiave per salvare il mondo. Tipico, no? E, invece, il cambiamento di Alina è, probabilmente, la cosa più bella del romanzo. La crescita da ragazzina incapace a donna forte e determinata è decisamente notevole. Alina non è un personaggio buono, così come non è un personaggio cattivo, ma potremmo definirla "moralmente grigia", non esita a compiere azioni terribili pur di raggiungere un obiettivo, nonostante provi comunque rimorso e pentimento. Alina è una delle mie protagoniste preferite di sempre e amo il suo percorso nell'intera trilogia. 
Il personaggio secondario è Mal, migliore amico di Alina fin dall'infanzia, e suo interesse amoroso. Sentirete dire che Mal è un brutto personaggio, che è antipatico, che la sua relazione con Alina è tossica... Ecco, sono tutte cavolate. Neanche a me fa impazzire Mal, devo essere sincera, ma credo che sia uno dei personaggi più buoni e coerenti con se stessi dell'intera trilogia. Mal è un personaggio che va capito e compreso, è un personaggio che non possiamo permetterci di giudicare solo in funzione della nostra simpatia per Alina, ma dobbiamo sforzarci di valutare il suo passato, quello che ha vissuto e che sta vivendo, dobbiamo metterci nei suoi panni, e solo allora potremmo esprimere un giudizio. E' vero, spesso sbaglia in tante cose, ma è umano, terrorizzato, e può capitare che compia azioni con le quali noi, comodamente seduti sul divano (e non nella sua situazione), non siamo d'accordo. 
Menzione speciale anche per il cattivo della storia. Un cattivo che imparerete a conoscere meglio solo con la lettura dei seguenti libri, ma che sarà in grado di stregarvi fin dalle prime pagine in cui appare. Anche in questo caso, siamo di fronte ad un uomo spietato, che non si fa scrupoli ad uccidere e torturare, ma che nel profondo è segnato da tantissimi eventi, e che, in realtà, vorrebbe solo il meglio per il suo paese (badate bene, non lo sto giustificando, non potrei MAI).
Sono tantissimi gli altri temi che la Bardugo affronta: il femminismo, la parità, la corruzione, la violenza sulle donne... Tenebre e Ossa (e, più in generale, tutta la Trilogia Grisha) è un romanzo molto intenso, che riesce, con uno stile semplice, pulito ed elegante, a colpire a fondo nel cuore delle persone. A differenza di quanto accade ne La Nona Casa, dove le tematiche principali sono affrontate senza peli sulla lingua, essendo un romanzo per adulti, qui la Bardugo è riuscita a denunciare determinati comportamenti e a parlare di quello che le sta a cuore nascondendoli in bella vista. Ne parla in maniera brutale, ma non esplicita... chi vuol intendere intenda, e fidatevi, questo metodo funziona molto bene perché non rende pesante il romanzo e anche chi cerca solo intrattenimento, solo una bella storia, senza nessuna morale, la trova e ne è contento.
Io sono innamorata di questa donna, della sua penna, e dei suoi romanzi, e non vedo l'ora che anche i seguiti della Grisha Trilogy arrivino in Italia perché tutti ne abbiamo bisogno. 

(In fondo a questo post vi lascio tutti i precedenti post in cui ho parlato delle opere Leigh Bardugo).


Voto:










Sei di Corvi: RECENSIONE 
Il Regno Corrotto: RECENSIONE 
Grisha Trilogy (recensione fatta due anni fa dell'intera trilogia): RECENSIONE 
La Nona Casa: RECENSIONE

Come leggere il GrishaVerse: QUI 






giovedì 7 maggio 2020

Blog Tour "La Nona Casa" di Leigh Bardugo: La lettura al tempo della mia adolescenza


Hello readers! Se ci seguite fedelmente, saprete che ieri è uscito un titolo ESPLOSIVO!


Sia Ginny che io abbiamo avuto l'opportunità di leggere "La Nona Casa" di Leigh Bardugo in anteprima e sì, questo è stato il triste destino dei nostri dispositivi di lettura arrivate alla parola FINE.
Dimenticate la New Haven di Yale, il paradiso di Rory in Una mamma per amica, la storia raccontata in questo primo capitolo di una serie che non farà fatica ad affermarsi, svela una verità del tutto diversa. Un consiglio spassionato? Correte a leggere la recensione uscita ieri per promuovere un doppio evento!

Ieri Review Tour... e oggi Blog Tour!

Ginny vi ha parlato delle "Case del Velo" e di come, per la diciassettenne Alex - Galaxy - Stern, New Haven non sia proprio un paradiso. Oggi, ripensando all'età della nostra protagonista, prima di andare avanti con questa tappa, vi chiedo:

Ricordate cosa leggevate - e se leggevate - quando avevate più o meno l'età di Alex? Quali letture vi hanno accompagnato in quel tremendo passaggio chiamato "adolescenza"?

Vi confesso subito che tutte, qui nel blog, fino a questa mattina avevano idea che la nostra adolescenza fosse un periodo finito ieri o, al massimo il giorno prima... ma ci siamo consolate ripensando ai libri che ci hanno tenuto compagnia!

Vi va di scoprire le letture al tempo della nostra adolescenza?
Il primo libro, o meglio, la prima saga che ci ha trovate tutte d'accordo, ha in copertina un ragazzino con un buffo cappello e un compagno di scacchi fuori dal comune.

Preadolescenza o adolescenza, prima edizione o settima ristampa, al cinema o su cassetta, possiamo decisamente dire grazie ad 
HARRY POTTER
di J.K. Rowling
se abbiamo imparato a ricordarci di accendere la luce nei momenti più bui!


Al secondo posto - ma forse in testa, insieme a Viktor Krum, suggeriscono i nostri ormoni -,
THE TWILIGHT saga
di Stephenie Meyer
Divise tra team vampiri e team licantropi, ma tutte piacevolmente rasserenate dalla rinascita di Cedric Diggory alla vita eterna, siamo sicure che i vostri diari potrebbero raccontarci tanto sul periodo sognavamo di svegliarci osservate da uno sconosciuto entrato di stramacchio dalla finestra.
Ora no. E se vi succede, denunciate subito.

Terza lettura - per darvi il tempo di asciugare le lacrime e nascondere il poster di un aitante Edwar Cullen ancora appeso dietro un'anta dell'armadio da 2005 - un classico di gran classico:
PATTINI D'ARGENTO
di Mary Mapes Dodge 

e sì, oggi abbiamo deciso di farvi piangere. La storia dei piccoli Brinker con il padre degente e il desiderio di vincere i pattini d'argento ha commosso intere generazioni e se, per puro caso, siete scampati a questo romanzo, potete sempre recuperare ora che i vostri nervi sono un po' più saldi... giusto?


Altra saga che ci ha incollate ai libri e poi agli schermi, insegnandoci ad usare l'inglesismo shippare e a rivalutare sia il genere Young Adult che il distopico.


E vedrete che prima o poi, riaffioreranno le spillette della ghiandaia imitatrice sugli zaini. Chi nasce tributo, non può dimenticare

THE HUNGER GAMES saga
di Suzanne Collins!



La nostra fiera dei ricordi potrebbe terminare qui. Titoli che ci fanno sorridere, scrittrici che hanno dimostrato con lungimiranza quanto le donne possano monopolizzare mercati, se solo volessero. Ma sento il bisogno di apporre a questa lista un minuscolo asterisco tutto al maschile, di fattura italiana e decisamente TRASH.
Riesco a sentire il fruscio delle vostre teste che si muovono da destra a sinistra, mimando un enorme NO. Non tentate di nascondervi dietro la ligia immagine di readers consapevoli e che fanno scelte oculate. Se state tentando di convincerci che non avete mai cercato di sintonizzarvi sul Radio Caos o che nel vostro Mp3 non aveva "I_CAN_FLY_3MSC", potete anche buttare giù la maschera!
Complice è chi dimentica - o finge di farlo - i test sul Cioè che ci avrebbero svelato se saremmo salite in sella alla moto di Step o a quella di Pollo; i tatuaggi fatti a penna fingendo che da qualche parte nel mondo, avevamo un'anima gemella che ce ne avrebbe dedicato uno identico; le folli ricerche del paio di Superga che mettevano alle elementari per l'ora di educazione fisica... devo continuare?

Se i ponti di mezza Italia - scampati al 1992 -, nella prima parte degli anni 2000, hanno subito la medesima sorte, lo devono solo a

Federico Moccia e il suo
TRE METRI
SOPRA
IL CIELO


E noi, come voi, c'eravamo.



Con questo asterisco divenuto parentesi, potremmo dichiarare questo tuffoo nel passato "completo", ma non prima di aver letto i VOSTRI titoli - o anche solo i pareri su Ginny vs. Cho, Edward vs. Jacob, Peeta vs. Gale, Pollo vs. Step...

















mercoledì 6 maggio 2020

Review Party "La Nona Casa" di Leigh Bardugo



Buongiorno, lettori!
Dopo tanti ritardi e spostamenti dovuti alla pandemia in corso, è finalmente uscito in libreria La Nona Casa di Leigh Bardugo, e io sono qui per parlarvene ;)




TRAMA

Galaxy "Alex" Stern è la matricola più atipica di tutta Yale. Cresciuta nei sobborghi di Los Angeles con una madre hippie, abbandona molto presto la scuola e, giovanissima, entra in un mondo fatto di fidanzati loschi e spacciatori, lavoretti senza futuro e di molto, molto peggio. A soli vent'anni, è l'unica superstite di un orribile e irrisolto omicidio multiplo. Ma è a questo punto che accade l'impensabile. Ancora costretta in un letto d'ospedale, le viene offerta una seconda possibilità: una borsa di studio a copertura totale per frequentare una delle università più prestigiose del mondo. Dov'è l'inganno? E perché proprio lei? Ancora alla ricerca di risposte, Alex arriva a New Haven con un compito ben preciso affidatole dai suoi misteriosi benefattori: monitorare le attività occulte delle società segrete che gravitano intorno a Yale. Le famose otto "tombe" senza finestre sono i luoghi dove si ritrovano ricchi e potenti, dai politici di alto rango ai grandi di Wall Street. E le loro attività occulte sono più sinistre e fuori dal comune di quanto qualunque mente, anche la più paranoica, possa immaginare. Fanno danni utilizzando la magia proibita. Resuscitano i morti. E, a volte, prendono di mira i vivi.



Ho letto questo romanzo due volte, in inglese quando è uscito, e in italiano grazie alla Mondadori, e posso tranquillamente dire che, se prima mi era piaciuto da morire, con la seconda rilettura l'ho
letteralmente amato. 
Leigh Bardugo, per me, è una garanzia fin dal 2018, quando mi innamorai di Shadow and Bone. Avevo aspettative molto alte che non sono state per niente deluse. Quando ho iniziato a leggere La Nona Casa mi aspettavo qualcosa di molto diverso, e invece sono contenta di essermi sbagliata. Parlando di questo romanzo è fondamentale avvisarvi che quello che troverete tra queste pagine non è solo una bella storia di magia e mistero, ma è lo sfogo di una donna arrabbiata con il mondo. Alex Stern, la protagonista, è una sopravvissuta. Una ragazza che nella vita è sempre stata sopraffatta dagli uomini e dalla corruzione dei potenti. Una ragazza stanca di essere il capro espiatorio di uomini più forti e potenti, stanca di vedere impuniti i colpevoli. 
Questo libro è una denuncia verso la società maschilista che tratta le donne come un mero oggetto da poter rovinare, scheggiare e rompere a seconda del loro gusto personale; è una denuncia contro i potenti che uccidono, manipolano, fanno quello che vogliono e che non solo rimangono impuniti, ma fanno ricadere qualsiasi tipo di colpa sui più deboli, su chi non può difendersi da solo, su quelle persone ritenute spesso insignificanti, gli scarti della società. Una lotta, quella della Bardugo, già cominciata in Sei di corvi, ma che ha trovato libero sfogo solo in questo libro, essendo, La Nona Casa, un romanzo per adulti, in cui la Bardugo è stata libera di scrivere, senza auto-frenarsi e auto-censurarsi, tutte le crudeltà e le violenze che, purtroppo, fanno parte di questo mondo e che accadono ogni giorno, quasi senza che noi ce ne accorgiamo. 
Tutto questo, ovviamente, condito da un'appassionante storia di magia, fantasmi, riti dell'occulto e società segrete. 
Ambientato a Yale, università in cui l'autrice si è laureata, La Nona Casa narra di Alex, una giovane donna in grado di vedere i fantasmi che viene reclutata per far parte della Letha, una società che si occupa di tenere sotto controllo le attività magiche delle altre società segrete. Ma la permanenza di Alex a Yale si fa più misteriosa quando una ragazza viene trovata morta all'interno del campus; un omicidio che potrebbe essere collegato proprio a diverse società segrete.
Personalmente, mi è piaciuto tantissimo leggere di come la Bardugo abbia trattato le molte e variegate società realmente esistenti, a Yale, e abbia attribuito ad ognuna un determinato tipo di potere magico, partendo da quel poco che sappiamo realmente. Immagino che dietro a descrizioni così accurate, non solo delle "Case del Velo", ma anche dell'Università e della città di New Haven, ci siano anni di studi e ricerche, ma credo anche che solo una persona che abbia davvero vissuto la realtà di Yale possa riuscire a raccontarla così bene... mi chiedo anche se la Bardugo non avesse fatto parte di una di queste società... chissà. 
La prosa è semplicemente poetica, brutale ed incisiva; elegante anche quando scrive di scene violente e volgari. In alcuni tratti mi sono pure emozionata e non solo per quello che c'era scritto, ma per come era scritto. Per non parlare, poi, dell'inquietudine che riusciva a metterti addosso in certi punti del romanzo. 
Io non posso che consigliarvi La Nona Casa perché è un libro importante, che viene dal cuore, un diario segreto in cui poter leggere tutta la frustrazione di una donna che sta cercando di cambiare, nel suo piccolo, il mondo. Una storia inquietante piena di occultismo, rituali magici, fantasmi e personaggi che, a modo loro, vi ruberanno il cuore. 


Voto:

















Voi avete già letto, o leggerete, La Nona Casa? Vi è piaciuto, o vi ho incuriosito?